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Lettera pubblicata il 16 Marzo 2013. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore serena.
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Serena, come si diceva non credo siano molti ad avere soldi da parte oggi come oggi. E non per esserseli mangiati, ma perche’ per mettere da parte qualcosa, anche se sei oculato e vorresti, deve restarti una parte da mettere via. Inoltre chi ha da poco iniziato a lavorare e da precario e’ anche piu’ normale che non abbia soldi via. E te lo dice una che pensa che aver via qualcosa anche per il famoso “mal di notte” sia saggio e importante. Tuttavia non sempre ci si riesce e senza fare le cicale. Ecco perche’ anche se sono d’accordo con te prenderla con te anche perche’ viviamo in questa epoca non ha senso e a che ti serve? Una certa ansia figlia del tempo in cui viviamo ce l’ha anche chi va a vivere da solo (o si domanda quando e se potra’ e ce la fara’) e chi va a vivere in due, due precari o uno dei due, in un periodo non florido. In cui l’unione, si spera, faccia la forza e non solo in senso economico. Scusa l’inciso: in un periodo in cui l’unione potrebbe fare la forza, anche moralmente, e almeno si potrebbe fare insieme i conti, su cosa risparmiamo, che abitudini possiamo cambiare e riscoprire cose semplici molta gente si molla. Non fraintendermi: non sto dicendo “restiamo insieme per pagare meno spese” ecc. Parto dal concetto che un sentimento e la voglia di stare insieme sia genuina. E si e’ incazzati e sotto pressione e 🙁 mentre non hai lavoro o cmq non hai neanche “teoriche” certezze e anche se sai vivere piu’ semplicemente c’e’ un costo della vita piu: alto gia: in tasse e balzelli… Pero’ in due si puo’ anche ragionare meglio, tenere duro meglio, e se si e’ fatti in un certo modo anche godersi comunque delle semplicita’. Lo dico perche’ al di la’ degli tsunami che ci hanno travolto questa lunghezza d’onda con lui l’avevo. L’avevamo sempre stra-avuta e anche in seguito ci veniva naturale. Cio’ per dire Serena che se la tua relazione ha un patrimonio di complicita’ e sentimenti e lunghezza d’onda ecc anche se si puo’ stare anche da soli e vivere bene e la coppia non e’ una “necessita’”
ne’ la cosa su cui scommettere tutto e dimenticarsi di se’ e se va storta ritrovarsi senza nulla in ogni senso, o una dipendenza (che va al di la’ del concetto denaro) dico, se hai questa intesa positiva, mi pare un bene. Un bene che avete. La paura che i problemi di soldi o in generale le scosse della vita possano rovinare una storia possiamo averle tutti e molti non stanno manco bene insieme quando ci pensano. Nessuno ha la sfera di cristallo, le relazioni sono dinamiche, la vita si fa vivendo. Nel mio caso l’esterno ha fatto da tsunami (ma le mie perplessita’ erano concrete oltre che istintive: a me se pure non immaginavo la portata o non potevo indovinare i modi, non ha stupito che lei ragionasse in un modo. Mi stupi che presa la casa in affitto in un concetto di liberta’ e autonomia cio’ non fu sufficiente a “proteggerci” da un’invasione/manipolazione che di base era gia’ un problema considerato). Non ti va che gli/vi comprino la casa per timore della disparita’. Facendo un mutuo salasso al mese avreste quell’angoscia li’, da precaria, che in caso di una casa che c’e’ non c’e’..cio’ lo dico a livello di possibili problemi quotidiani. Guarda che io li vedo i miei amici, mutuo, lei che ha perso il lavoro o viceversa o cmq chi ha anche il pensiero della casa da pagare. Arredarla non e’ la stessa cosa? Avreste piu” soldi per arredarla e per tutta una serie di cose utili alla qualita’ di vita. Guarda che tot centinaia di euro in piu’ al mese o in meno non sono un dettaglio, quando le possibilita’ di entrambi si uniscono per la quotidianita’ e la qualita’ di vita. Lo dico perche’ di situazioni ne ho provate diverse. E anche le ho viste attorno a me. Non saro’ mai materialista, ma sono concreta anche se comprendo le tue paure. Scusa lla lungaggine ma sono cose su cui ho riflettuto molto percragioni esistenziali 😉 e anche perche’ io fui costretta a sentirmi a disagio pur npn avendone motivo..ma ripeto sarebbe una lunga e contorta storia. Nel mio caso ancora piu’ paradossale perche’ se vogliamo io ero al posto di lui. E qdo fui io ad avere la casa,prima, la mia casa vakeva pou’ della cifra con xui lei… Lo ricatto:..con la differenza chw la mia famiglia non avrebbe mai ricattato nessuno e quel bene sarebbe stato a nostro favore. Anni dopo io non avwvo piu: quella casa e im compemao ero con la vita veramente oncasinata a pgni livello a causa sua…. Unless non ho capito se ti riferivi a me. Non penso che lui debba sentirsi “in colpa” perche’ i suoi gli danno un aiuto e non ha cominciato a lavorare a 9 anni per pagarsi ogni mattone. Dicevo che la disparita’ pero’ non e’ tra loro due, anche se comunque se lui avesse un lavoro fisso e lei non avesse ora le concrete possibilita’ di averne uno non per questo un patto tra loro non potrebbe essere visto in modo sereno e non con sensi di colpa e rinfacci di disparita’. Quando avviene o c’e’ violenza economica i problemi son altri prima che economici. Come ho detto a parte che non e’ una novita’ d
@serena: Tranquilla, quando ci saranno dei figli la casa passerà sicuramente a te. Se non avrai problemi continuerai a vivere con lui, se ti separerai avrai di diritto la casa perché ne hanno diritto i tuoi figli, così lui, anche se proprietario verrà sbattuto fuori. succede sempre così! l’unica cosa alla quale devi pensare è di fare un figlio il prima possibile. Poi sei una precaria? ti beccherai l’assegno di mantenimento per te e i tuoi figli. Mi fa ridere all’inizio tutte le donne si fanno dei riguardi, dopo tutte quante diventano dei vampiri a succhiar sangue (soldi e casa) fino all’ultimo. Dimenticandosi di com’erano prima di sposarsi.