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Lettera pubblicata il 14 Giugno 2022. L'autore ha condiviso 11 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore fradel.
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Questo video è illuminante al riguardo:
https://m.youtube.com/watch?v=dchz0fpiar0
Comunque io a 18 anni già lavoravo e di fronte alla fatica non mi sono mai tirata indietro. i singoli casi credo non interessino a nessuno. Ho descritto il quadro generale della situazione del nostro sistema in maniera fedele alla realtà, secondo la quale culture troppo distanti tra loro non possono amalgamarsi. Ma se qualcuno pensa di potermi smentire sono ansiosa di ascoltare le sue argomentazioni al riguardo.
Suzanne, risposta banale e scontata, come al solito. Le persone di bell’ aspetto e sane, senza malattie e menomazioni, sono mediamente più felici delle altre, così come quelle che crescono in un clima sereno e stabile.
Diversamente un bambino è preferibile che non nasca. Non si tratta di essere nazisti ma concreti.
Se Don Gino della Calabria si accoppia con Sharon della Sassonia, nascono figli fisicamente migliori che non se lo stesso si accoppia con Cuncetta, pingue tarchiata baffuta e nasuta.
Maria, seguendo brutalmente il tuo ragionamento, anche Max in base all’eugenetica non avrebbe dovuto nascere. E onestamemte, nonostante l’abbia rimproverato per essere troppo “neutrale”, credo possa appportare contributi migliori lui di tanta gente “sana” e senza “menomazioni”. Attenzione, perché questi terreni sono molto pericolosi… Anche in riferimento alle qualità personali di ciascuno di noi.
Suzie e Maria Grazia, visto che chiamato in causa sull’argomento vorrei precisare che, pur non rimpiangendo di essere nato, sono sostanzialmente favorevole a una intelligente prevenzione, almeno per quanto possibile, di eventuali disabilità in chi sta per nascere, soprattutto se ereditarie e quindi almeno parzialmente prevedibili e non condivido l’idea di concepire i figli come capita, senza preoccuparsi di quella che sarà la loro vita futura. La differenza fra questa mia posizione e gli hitlerismi o eugenetismi vari sta nel fatto che questi imponevano questa scelta dall’alto, avendo in vista il miglioramento della purezza razziale e, magari, un risparmio per le casse dello Stato, mentre io credo che questa debba essere una scelta libera del soggetto e della coppia coinvolti, i quali non debbono vedersela imporre da nessuno. E i figli, in qualunque condizione nascano, sani o malati, belli o brutti, intelligenti o tarati, debbono essere accettati dalla società al pari degli altri.
MG, io non stavo facendo paragoni con chicchessia. Sostenevo che se fossi rimasto al Sud, forse avrei fatto il fabbro, o sarei finito all’ILVA di Taranto, se va bene.
Certo è che mio padre, tra i mille e un difetti che aveva, ha scelto di lasciare un posto dove non c’era futuro per lui nè per noi e ha fatto bene. Ma ti dico che avendo lavorato principalmente in un azienda di servizi a gestione pubblica di ambito provinciale, dove il 90% della dirigenza era brianzolo, per fare la carriera che ho fatto ho dovuto essere il doppio più bravo di loro. Cosa per la verità non difficile. E non ti sto a descrivere l’ironia quando mi iscrissi all’università, e al mobbing ipocrita quando si accorsero che dopo tre anni avevo già fatto 18 esami.
Insomma MG, siamo tutti emigranti e terroni di qualcuno, e se guardassi le origini più o meno lontane degli attuali milanesi, scopriremo che oltre 100mila famiglie sono di origine pugliesi. Cioè tra 300 e 400mila persone. Tra il 25 e il 33% degli abitanti di Milano. Quanti sono i milanesi da 7 generazioni? Sempre meno.
Da brava viperella non potevi fare a meno di tirare in ballo certe questioni, vero? 😉 Comunque non ho affatto detto che una persona con difetti fisici o con degli handicap non possa avere valore intrinseco. Ho detto una cosa diversa: e cioè che queste persone fanno mediamente una vita meno felice di quelle fisicamente avvantaggiate, o comunque una vita più complicata. E Max di sicuro sarà d’ accordo con me.
Molti grandi geni della storia avevano grossi limiti fisici. Hanno partorito grandi opere e grandi invenzioni e hanno mutato il corso della storia. Ma la loro biografia privata parla chiaramente di persone che hanno sofferto. È anche vero che si tratta di individui che, proprio in virtù della loro condizione, avevano sviluppato un’ intelligenza e una profondità fuori dal comune. Io stessa probabilmente non avrei avuto la stessa sensibilità ( intesa come capacità analitica ) se fossi stata bella e favorita come avrei voluto. Nell’ ottica di diventare madre però desideravo figli sani,
molto attraenti e contenti, anche se un po’ stupidi e superficiali. È sbagliato? Forse si. Ma non avrei potuto sopportare di vedere i miei figli stare male a causa di una società come questa. Io me ne frego delle bastonate perché ho la faccia da culo. Ma loro, sarebbero stati così?
Comunque avrei potuto avere figli anche da uomini bellissimi, come ad esempio il mio ex storico, spacciatore somigliante ad Alain Delon e che una volta tentò di mettermi incinta contro la mia volontà ( fortunatamente la sua presa fallì perché io riuscii a divincolarmi ). Oppure il mio ex convivente rumeno, biondino affascinante ma dedito all’ alcool e con poca voglia di lavorare, che aveva anche posato come modello. Mi impediva di avere una vita sociale, voleva a tutti i costi che stessi a casa e che facessimo un figlio. Sono riuscita a scappare ( di nascosto ) e a lasciarlo prima che ciò avvenisse.
Guarda Max che sono due discorsi completamente diversi. Un conto è prevenire certe malattie gravi, cosa prevista dalla legge grazie agli esami di screening prenatale e alla possibilità di aborto terapeutico, un altro discorso è parlare di selezione genetica per preservare una “razza” con specifiche caratteristiche fisiche ritenute preferibili. Mi sembra che ce ne passi tra le due posizioni.
Maria, a cinquant anni sei sufficientemente vecchia per assumerti la responsabilità degli insulti e delle minchiate che spari. I tuoi discorsi fanno rabbrividire e l’unico orrore che trovo nella riproduzione della specie è che si possano tramandare vuoti di pensiero e di cultura come questi. Altro che nichilismo, qua siamo all’annientamento dell’essere umano nella sua accezione piú nobile.
E per fortuna Maria Grazia non avevi mai ipergamato! Uno posava da modello l’altro assomigliava ad alain delon lol… Uomini bellissimi ma pessimi a tuo dire… E li hai scelti te altro che sfiga
‘ARGO stai tranquillo. In una guerra periscono tutti, indipendentemente dal proprio genere di appartenenza. In quello c’è la più completa parità.’
Si la completa parità di farsi trucidare sul campo attraverso la leva obbligatoria. Anche in Ucraina: gli uomini a combattere dai 16 ai 60 anni mentre le ucraine a fare le’ turiste’ in Italia. La maggioranza delle morti dirette in guerra riguarda gli uomini, abbi un po’ di rispetto e pietà per questi poveri cristi
Suzanne, possiamo stare qui a filosofeggiare quanto ci pare con i discorsoni alati, ma l’ idealismo fine a se stesso non porta da nessuna parte. Viviamo in QUESTA società, non in quella degli unicorni, e qui le cose funzionano come ho detto io. Ho evitato di mettere al mondo bambini che sarebbero stati infelici, vuoi perché brutti o vuoi perché con un padre scapestrato. Sono fiera delle mie scelte perché ho pensato in primis al benessere di qualcun altro e non solo al mio desiderio di diventare madre a differenza di altre. Poi comunque io non ho parlato di razze ma di far nascere figli sani e belli, e questi ci possono essere in tutti i ceppi etnici.
L’ emigrazione dei meridionali italiani del secolo scorso era dettata da fondate motivazioni economiche e lavorative, non c’entra niente con quella di oggi, dove milioni di disperati approdano qui ogni giorno per beneficiare delle sovvenzioni statali e andranno a fare non si sa bene cosa, anche perché appunto hanno una lingua,
un background e una forma mentis lontani anni luce dai nostri, a differenza dei meridionali con i settentrionali. L’ occidentale medio ( inglese, europeo, americano ) non può mescolarsi con i beduini del deserto e gli iallatollahh. Non è un discorso di razze ma di mentalità, di visione, di credenze religiose e di altro tipo. Gli africani e gli islamici che vivono in Italia, ma così come anche i cinesi, non partecipano alla vita sociale degli italiani, se ne stanno per conto loro. O almeno dove vivo io è così. Ma comunque io notavo questo anche nelle grandi città. Gli uomini mussulmani non vogliono che le loro figlie sposino un occidentale, mentre unioni tra meridionali e settentrionali ce ne sono sempre state.
A 50 anni ( che per te significa “vecchia” ) ci arriverai anche tu, molto prima di quanto pensi e probabilmente in condizioni molto peggiori delle mie.