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Lettera pubblicata il 14 Giugno 2022. L'autore ha condiviso 11 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore fradel.
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Il cervello umano inizia a perdere neuroni dai 30 anni, e non a caso le piú importanti scoperte o le creazioni piú potenti in campo artistico vengono fatte in giovane età. La spinta al miglioramento, il desiderio di creare un mondo migliore, decresce pian pian che ci si avvicina alla mezza età, motivo per cui un governo dovrebbe essere composto principalmente da giovani con la voglia di fare, disfare e rischiare. Personalmente, gli occhi di mio figlio sono le finestre spalancate su un mondo meraviglioso di cui non sospettavo nemmeno l’esistenza. Ma, anche se non avessi preso questa ultra ponderata decisione, mai vorrei vivere in un mondo senza la linfa vitale di nuove generazioni che ti mettono costantemente di fronte ai tuoi limiti, se decidi di rimanere con la mente e il cuore libero. Quindi, ben vengano anche tutti quei bimbi africani nel nostro Stato decrepito, e se in fututo saranno tutti neri, beh sicuramente avremo migliorato la genetica e le prestazioni fisiche.
Che poi, la menata della razza fa ridere chi sa quanto siamo incrociati.
Forse ho già scritto che lo scorso Natale ci siamo “regalati” un test del DNA (di facile reperimento su Internet) per scoprire da dove arriviamo.
Bè, il sottoscritto è “fatto” di DNA “greco-italiano del sud”; “italiano”, “ebreo askenazita” (gli ebrei europei per intenderci, quelli tedeschi, polacchi ecc. E vorrei vedere: sono un Golem non a caso, e da prima di conoscere certi dati), e il resto… arabo!!. Come casso potrei essere razzista quando sono anche “ebreo e arabo” nello stesso tempo.
Non parliamo di mia moglie: inglese, scozzese, lituano/lettone e…italiana per il 3%. Come mai? Merito dei Romani, che hanno molestato duemila anni fa le sue antenatesse. E in più mia figlia mostra, oltre al resto, tratti genetici ispanici e slavi, avendo avuto da me la bisnonna materna di lontane origini aragonesi e il bisnonno paterno di più lontane origini serbo croate.
Roba che se li mettessimo seduti sembrerebbe una seduta dell’ONU.
È l’ignoranza il vero, grande problema di questo pianeta
Max, ti ringrazio per il tuo intervento. Come sempre hai fatto giuste osservazioni. Per quanto riguarda gli ultimi commenti, abbiamo visto in questi ultimi tre anni cosa sono in grado di fare i CCIOVANI al Parlamento, e sinceramente io non vorrei altre dimostrazioni in tal senso. Il nostro paese poi è ben lungi dall’essere un ospizio a cielo aperto, lo dimostra l’ altissimo tasso di disoccupazione giovanile e i tantissimi figlioli nostrani che a malincuore lasciano la loro terra per cercare fortuna all’ estero. Quindi non è certo di più immigrati che abbiamo bisogno, ma di riformare tutto il sistema interno ripulendolo delle sue storture, come ad esempio togliere le tasse esagerate sulle assunzioni e sulla produzione industriale.
Per quanto riguarda il funzionamento del cervello, non ha niente a che vedere con l’ età. Ci sono persone mature che ragionano benissimo, così come ci sono giovani del tutto apatici o fuori di testa.
L’attività neuronale è direttamente collegata, oltre che a fattori organici e genetici, alle abitudini e allo stile di vita, alla pratica dello studio, dell’analisi e della riflessione ( intesa come capacità elastica di problem solving ); l’ età anagrafica influisce solo in minima parte. Tra l’ altro non vedo in nessun giovane che conosco la stessa attitudine al rischio e al cambiamento che ho io o altri miei coetanei di cui ho notizia.
Un paese si svecchia in virtù di un cambio culturale e di mentalità, non certo perché si sfornano figli random.
La discriminazione delle persone single senza figli ( sia uomini che donne ) esiste eccome, in ogni luogo e a tutti i livelli. Chi non vive direttamente questa condizione ovviamente non lo può capire.
Per quanto mi riguarda non ho avuto figli perché la mia situazione esistenziale ed economica ( giovane donna senza un compagno fisso e affidabile, senza un lavoro stabile e con genitori disfunzionali ) non me lo permetteva.
Altri decideranno per se stessi.
Infatti Golem, siamo tutti dei bastardelli e per fortuna! Si sa che il mescolamento genetico rinforza la specie. Le razze umane non esistono, come spiegato ampiamente dai biologi. Esiste però la razza degli scimmiunniti, un incrocio tra scimmioni e umani scemi. Sempre in abbondanza.
Golem ma per piacere! Io ho sempre avuto amicizie provenienti da ogni latitudine, e se ben ricordi nel 2012 convivevo con un ragazzo rumeno ( tra parentesi, pagavo io l’affitto e tutte le spese ). Dire che sono razzista e ignorante è un ossimoro. io non ne faccio una questione di razza. Se ritengo che l’ immigrazione di oggi vada regolamentata ci sono ragioni ben precise legate a questioni di buon senso, come ho già illustrato nei commenti precedenti. In tutte le nazioni europee le condizioni degli abitanti autoctoni sono sensibilmente peggiorate da quando approdano ogni giorno disperati da ogni parte del mondo e non è un caso. È una mossa studiata dal potere per impoverirci e indebolirci e non il contrario. Se avessimo così bisogno di questa gente la situazione non sarebbe questa. Non paragoniamo l’ emigrazione del secolo scorso con quella di oggi perché sono cose completamente diverse.
Be’, è evidente che qui non è in discussione la difesa di una razza intesa come patrimonio genetico, bensì di un modo di vivere e di alcune cose fondamentali che hanno caratterizzato la nostra società la quale, pur con i suoi limiti, non è poi così male. Accogliere gli immigrati non significa mettersi a completa disposizione delle loro abitudini o paturnie. Non è accettabile, per esempio, che uno che è arrivato ieri, senza né arte né parte, si rifiuti di imparare la nostra lingua, protesti perché nelle nostre scuole c’è il crocifisso e se proviamo a punirlo perché infibula sua figlia o la ammazza perché vuole sposare uno di noi, ci dice che non dobbiamo intervenire perché dobbiamo rispettare la sua cultura. Nossignori, certe tradizioni del luogo in cui si va vanno rispettate e certe regole che afferiscono ai diritti e al rispetto della persona umana, vanno seguite, indipendentemente dal luogo da cui si proviene. Ma per ottenere questo è inutile contrapporsi facendo più figli noi,
bisogna saper educare, persuadere e, là ove necessario, colpire con sanzioni certe. Peraltro, il mito della razza pura è smentito, ad esempio, da un personaggio come Frank Sinatra, che si è presentato ed è da tutti stato visto come l’americano duro e puro, eppure era figlio di italiani (peraltro, non della stessa città, poiché il padre era siciliano e la mamma genovese). Ma quella società ha saputo assimilarlo e farlo sentire parte di essa (anche negli aspetti più discutibili, come il contatto con i gangsters, ma questo aspetto è durato solo per un certo periodo).
Senza contare poi che io sono stata una giovane ragazza che ha vissuto a Milano in pieno periodo leghista, e che da figlia di meridionali ha vissuto sulla sua pelle la discriminazione a scuola, ai colloqui di lavoro e nella società in generale.
Max ma dai per favore, sta storia del crocifisso non si può sentire. Sono gli italiani atei che richiedono una scuola laica in uno Stato laico. Non ho mai sentito lamentele di genitori musulmani su recite di Natale o tradizioni cattoliche. Questa è retorica populista che poco attiene alla realtà. Poi, ovvio che i diritti fondamentali dell’uomo (e della donna) che il nostro Stato riconosce non vengono certo scontati a individui provenienti da altre culture. La legge è legge, quindi non capisco il senso del tuo discorso onestamente. Le tradizioni sono una cosa, i diritti fondamentali un’altra. Per me ad esempio le tradizioni legate alla religione cattolica possono tranquillamente essere relegate alle chiese e agli oratori. Dio, patria e famiglia anche no, please.