Si sente sempre parlare della discriminazione delle donne, soprattutto nel mondo del lavoro, che decidono di diventare madri, ma nessuno mai parla della discriminazione non solo lavorativa ma anche sociale delle donne che non possono o non vogliono avere figli.
Io faccio parte della seconda categoria, sono una di quelle donne che ha scelto di non avere un bambino, e per questo, più di una volta, sono stata etichettata come strana, egoista, immatura, o peggio ancora compatita perché sicuramente qualcosa che non mi funzione nella testa ci deve essere per forza.
A livello lavorativo forse è anche peggio: nessuno ti giudica o ti sprona ad avere figli, per carità, però non è contemplato che tu abbia una vita fuori dall’ufficio.
Io non ho goduto del congedo di maternità, io non ho goduto di un orario ridotto per l’allattamento, io non ricevo comprensione se devo prendere un permesso o chiedere un giorno di ferie.
E poco importa se sono figlia unica di due genitori anziani che, andando avanti con l’età, hanno sempre più bisogno di me.
La mamma ha il diritto di correre dal proprio figlio, fosse anche per portarlo a giocare a calcio.
La figlia anche ha il diritto di prendere un permesso per i propri genitori anziani, ma che sia uno o due al mese, non di più, perché poi esageri, perché forse è il caso che tu ti faccia aiutare da una badante, dai servizi sociali……
Se oltre ai genitori anziani, a non volere figli, hai anche un animale domestico che ami con tutto il cuore apriti cielo!!
Sei così tanto legata al tuo cane o al tuo gatto solo perché non hai figli, perché se avessi figli li faresti morire di stenti o di malattia fregandotene altamente.
Queste sono le discriminazioni subdole che vivo ogni giorno.
Questa è la voce di una donna che ha fatto una scelta impopolare e poco o tanto la paga.
Perciò, se al mare, al ristornate, al supermercato, in un negozio, i vostri bambini piantano una bizza di proporzioni titaniche e vedete una tizia molto infastidita potrei essere io, che come voi mamme sono discriminata, ma senza la comprensione di nessuno…….
La discriminazione delle donne senza figli
di
fradel
Lettera pubblicata il 14 Giugno 2022. L'autore ha condiviso 11 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore fradel.
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Difficile essere se stessi in una società che propende per ciò che è normativo.
Le persone hanno il vizio di paragonare e giudicare gli altri, per mettere in risalto le carenze, l’errore, ciò che non rientra nella norma.
Ma lo fanno con tutti, per qualsiasi cosa, perciò non devi proprio preoccuparti.
Oggi con te, domani con un altro.
Ti capisco benissimo (anche se non sono una donna). La “mancata presa di responsabilità” è una scelta più responsabile del “prendersi una responsabilità che non si può/non si vuole mantenere”.
Diversamente da coloro che si sposano e fanno figli alla ca**o, per poi scoppiare dopo un anno e sbolognare i pargoli a destra e a manca, manco fossero delle palline da ping pong.
Credo inoltre che il concetto di maternità sia mal gestito ab origine. Intanto dalle donne stesse che la prendono più come un dovere sociale o un’ansia biologica che come un desiderio naturale. E questo fa precipitare la qualità della maternità stessa.
E poi dalla società, dove poi si diffonde un malcontento in base al quale sembra che:
-lo stato non faccia nulla;
-le aziende siano dei lager nazisti;
-i “non genitori” siano un’ammasso di bamboccioni che non vogliono responsabilità;
-le neo mamme siano sottoposte a chissà quali torture e sevizie: ma chi glielo ha ordinato di fare figli???? Il medico???
Quelli che discriminano le donne che non vogliono avere figli, dovrebbero guardare questo video:
https://m.youtube.com/watch?v=WO8ImSgFAyE
E che la gente incominciasse farsi i caxxi suoi!
E no, io questi sbotti non li sopporto. Una donna che fa 1-2-3 o più figli (e anche un uomo) stanno crescendo di fatto i cittadini di domani. Per crescerli si compiono tantissimi sacrifici sia in ordine di tempo personale sia di soldi sia di energie e persino di salute (chiedi a quante mamme dopo il parto è rimasto un qualche acciacco fisico). Penso che sia più che LEGITTIMO riconoscere a queste persone qualche diritto in più degli scapoli.
Sono d’accordo con Solnze.
Per accudire i genitori anziani, esiste la legge 104: tre giorni al mese, cioè 36 giorni all’anno con retribuzione piena. Invece per i figli c’è il congedo parentale, dieci mesi in dodici anni divisi per i due genitori (uno in più se il padre chiede almeno cinque mesi), ma non sono tutti retribuiti: solo trenta giorni pagati al 100%, poi al 30%, infine allo 0%. Il preavviso per chiedere il congedo parentale va dato almeno cinque giorni prima, a differenza della legge 104.
Non è previsto nessuna tipologia di assenza dal lavoro per accudire il gatto, ma le esigenze per un gatto non sono le stesse di un bambino, perciò vediamo di non essere ridicoli facendo discorsi stupidi. Io sono molto affezionato al mio gatto, le mie vacanze non durano più di tre-quattro giorni per non stare lontano da lui, ma sinceramente non sento l’esigenza di un istituto che preveda il congedo per fare compagnia al gatto. Ma quali discriminazioni, ci credo che infastidisci il tuo…
datore di lavoro, ma per altri motivi.
Volevi la maternità senza fare figli?
Hai bisogno di comprensione?
Ma ti rendi conto di cosa stai dicendo?
Forse al tuo datore di lavoro dà fastidio che i dipendenti prendano i giorni di 104 sempre casualmente nei giorni attaccati al fine settimana o alle ferie.
“Perciò, se al mare, (…)i vostri bambini piantano una bizza (…) e vedete una tizia molto infastidita potrei essere io, che come voi mamme sono discriminata, ma senza la comprensione di nessuno”
Poverina, la signorina non ha comprensione da nessuno! Sei commovente!
Se al tuo datore di lavoro è infastidito con te è un problema tuo. Non puoi sfogare le tue frustrazioni sugli altri.
White, ma tu sei un imprenditore o un dipendente? Vorresti meno tutele per il lavoratore. Ho protestato molto per ottenere i diritti civili.
Tommy, si ha un figlio anche adottandolo.
“E che la gente incominciasse farsi i caxxi suoi!”
A cominciare dall’autrice della lettera
Bravo, Trader. I genitori quanto spendono del loro stipendio per comprare pannolini, libri, vestiti per crescere futuri cittadini? Questa che sta crescendo? Un gatto? Un cane? Per i genitori anziani mi dispiace, ma lo ha detto lei stessa che ci sono gli assistenti sociali per dare una mano. E in più mi pare che lo Stato dia anche generosi contributi economici per assumere una badante. E, infine, ci sono ricoveri per anziani poveri. Insomma, gli anziani non sono abbandonati a loro stessi.
Infine, mi permetto un tocco di acidità: se avesse fatto dei figli, oggi questi anziani genitori avrebbero pure dei nipoti a rallegrare le loro giornate.
Meglio una donna senza figli che una donna che gli ha e poi gli maltratta e se ne frega di loro.
Ah, non sapevo che uno del PD va a protestare per i diritti civili, questa mi è nuova.
Edizione straordinaria.. 😀
Restando in tema, mi sorge spontanea una domanda rivolta a te che hai pubblicato la tua lettera: Ma tu vai a sbandierare ai quattro venti i cavoli tuoi al tuo capo?
Se la mia ipotesi sarà confermata allora mi spiace dirti che te le vai proprio a cercare, scusa eh… Un consiglio, se permetti, quando vai sul posto di lavoro non dimenticarti mai a casa la riservatezza.
Perché qui è una cosa, dato che siamo coperti dall’anonimato, mentre sul posto di lavoro dove hai a che fare con capi e colleghi, quella è un’altra cosa.
D’accordo con Hit.