Caro direttore,
sono rimasto sorpreso dalle Sue raccomandazioni a vaccinare i bambini per il morbillo, sinceramente La ritenevo più indipendente, anche Lei è salito sul carro dei vaccinatori a tutto campo, gli ossessionati dai bacilli, dai virus e dai batteri, tra poco ci diranno che dovremo vaccinarci anche noi adulti prima di stringerci in amicizia la mano……
Dov’è tutta questa necessità del vaccino per il morbillo, se la relativa mortalità dagli anni ’50 a oggi in Italia è quasi azzerata? Tutti noi da piccoli (io sono del 1940) abbiamo avuto il morbillo e l’abbiamo affrontato sotto le coltri calde di un letto, con un’aspirina o qualcosa di simile per tenere sotto controllo la febbre, e un bicchiere d’acqua e zucchero sul comodino. Io e mia moglie, ai nostri figli abbiamo aggiunto, su consiglio del nostro medico, di avvolgerli in un panno rosso, un asciugamano o un grembiule rossi, di modo che l’esantema sfogasse subito e bene, come in effetti è stato, con la conseguenza che dopo lo sfogo la loro pelle risultò vellutata come una pesca (provare per credere!).
Ricordo che il nostro medico, già allora di età avanzata, ci ammoniva che le esantematiche non vanno soffocate o evitate, poiché nei bambini sono una necessità di natura; l’esantema sulla pelle – diceva – costituisce il modo attraverso il quale la natura li libera dei residui sostanziali dei loro genitori, dei quali hanno preso in prestito il corpo per venire al mondo, poiché ognuno di noi deve avere un corpo conformato alla (sola)propria individualità. Se tale necessità viene ostacolata, la natura dovrà comunque svolgerla; in tal caso rischia di svolgerla nell’organo più affine alla pelle, nel cervello (encefalite?), poiché pelle e cervello originano entrambi dallo stesso foglietto embrionale.
Ma questa era l’opinione sempliciotta di un vecchio medico, oggi non più di moda, oggi fa più scienza accodarsi ai moderni cacciatori di bacilli e ai loro strilli di paura…
La saluto cordialmente, caro direttore, comunque seguiterò a seguirla al telegiornale.
Gaetano.
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Enrico Mentana - Salute
Sono d’accordo con quello che hai scritto.
Io e i miei 4 fratelli e sorelle lo abbiamo avuto tanti anni fa perché era una cosa normale e accettata insieme ad altre malattie tipiche dei bambini.
Comunque… massima libertà di scelta.
Perché rosso il panno?
Sì, in linea di massima sono d’accordo con te, meglio dedicarsi a trovare e a far praticare un vaccino per tumori, epatite C e hiv.
Per le malattie esantematiche tutt’al più te ne esci con qualche cicatrice, perciò non esageriamo, dai.
Renato se sei qui a raccontarlo non fai parte della minoranza che ha avuto complicanze devastanti.
Gaetano ci si vaccina per se e per gli altri, e finchè i malati non sono zero la parte che non può vaccinarsi, ad esempio i neonati, sono protetti dalla vaccinazione degli altri.
Pertanto sono completamente d’accordo con la regione Emilia che non ammette a scuola i non vaccinati, che fra poco sarà seguita dal Lazio.
Ben l’esistenza di un vaccino non esclude un altro. Quindi i tre che hai detto se possibili, non esclude che ve ne siano altri.
La libertà di cura va bene purché non leda i diritti degli altri.
Gaetano avrei giusto un paziente ora in reparto ricoverato per infezione al moncone di una gamba amputata 50 anni fa per poliomielite…magari gli potresti spiegare la tua cara teoria dei foglietti embrionali
Rispondo a Benedetta.
Il colore rosso risponde al principio che i colori caldi attraggono (nel caso delle esantematiche ‘tirano fuori’), mentre quelli freddi respingono. I bambini, non avendo ancora un Io ben formato, sono molto più permeabili di noi adulti agli influssi esterni (suoni, colori, ecc.), anche se io, adulto, avrei difficoltà a dormire in una stanza con le pareti o il soffitto di colore rosso, mi rilassano invece i colori tenui, il verde acqua, il celestino chiaro, il giallo paglierino.
Questo fenomeno fisico dei colori è spiegato bene da Goethe nella sua ‘Teoria dei colori’.
Grazie per l’attenzione.
Dopo l’ultima risposta sono convinto ancora di più dell’importanza della soglia di protezione vaccinale, che è almeno del 95%
Pochi giorni fa in Lombardia è partita una campagna imposta ai pediatri di base per invitare a colloquio per far vaccinare i figli. Nella regione, una delle più colpite dalla ripresa del morbillo, i treeni sono sotto la soglia dell’85%. Spero che il secondo passo sia la strada emiliana.
Gaetano, grazie a te per la risposta. Buona serata.
Mh. La teoria del foglietto embrionale che ha dato insieme origine alla pelle e al cervello di Gaetano trova in questo sito un riscontro scientifico.
Meglio di una prova a doppio cieco.
Leggetevi i bugiardini dei vaccini e poi ne riparliamo.da 4 a 12?studiate cosa fanno gli altri paesi europei e poi ne riparliamo.
Carmen, lo sai vero perché si chiamano bugiardini e non biliardini?