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Dire la verità

di biancabianca

Ho sempre creduto che se si è sinceri tutto si può chiarire e risolvere pure archiviando il rapporto stesso ma nel rispetto reciproco. Ad un uomo all’inizio di una interazione faccio presente che se ho la trasparenza, tutto pondero con attenzione e se si è sposati o con qualche storia in piedi, di dirmelo prima e non dopo. Tutti dicono di concordare, di essere sinceri, di essere liberi e poi ad una certa quando non sostengono piu o si accorgono di essere stimolati poi si fan prendere pure le crisi e o spariscono per poi riapparire con un sms in cui ti spiegano che non avrebbero voluto ma che avevano timore di svelarsi, per non perdere l’inciucio o la mia piacevolezza. E li vorrebbero una chance ancora, convinti che “scusami hai ragione avrei dovuto dirtelo”, possa bastarmi. Possibile che la cosa più sensata e proficua per se stessi ( uno occupato che lo dice, se l’altra accetta, si può godere al top un nuovo intrigo) non mentire, sia la cosa più diffficile da fare? Perche essere diretti e schietti fa paura? Tanto alla fine sono costretti o vien fuori la verità. Torno a dire che una single se vuole un rapporto oggi non trova nulla di valido. Eliminiamo gli occupati, i separati son spesso confusi o ancora avvelenati con le ex nonostante siano passati anni e se già è difficile trovarsi tra due,figuriamoci se una deve pure trovarsi con il fantasma di un ex di cui un uomo non riesce a liberarsi. I separati che vogliono solo leggerezza e allora ditemi, davvero dobbiamo noi  single, solo destreggiarci tra queste realtà e cominciare la rassegnazione? Più giro e rigiro e più mi si conferma questo..tutti uomini impauriti, smarriti, complicati. Con qualcuno ci puoi parlare meglio, ammette di più una difficolta relazionale, qualcuno se ne difende e si sente superiore..ma alla fine nessuno si fa avvicinare emotivamente davvero o vuole far avvicinare l’altra. Che tristezza!

 

 

Lettera pubblicata il 19 Maggio 2015. L'autore ha condiviso 12 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 37 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 1
    Rossella -

    Non si può pretendere di sapere tutto. Ti piacerebbe sapere che un uomo ti asseconda? Credimi: ad un uomo non piacerebbe, si sentirebbe in gabbia! Penso che una donna non dovrebbe accontentarsi di stare con qualcuno che la compiace perché la natura dice ben altro; un uomo che non ti soddisfa è l’uomo di un’altra. Almeno io la vedo così! Se ti raccontasse tutto, scusami, sarebbe molto strano che di questo tutto ti andasse bene lo 0,01%. Impostare il fidanzamento in questo modo significa prepararsi ad una vita matrimoniale aperta. Da moglie non potrei accettare di dire la mia insieme ad altre donne. La fede al dito dirà al mondo cosa rappresento nella vita di mio marito e non occorre veramente aggiungere altro. Vale per me e vale ovviamente per lui.

  2. 2
    nevealsole -

    Ciao, io sono molto giovane ho solo 22 anni ma mi sento di darti ragione: difficile trovare un uomo sopra i 30-35 anni che voglia o che possa avere una storia seria. Mettiamoci i matrimoni precoci finiti male, ex mogli o compagne che inevitabilmente bisognerà accettare perché ci sono di mezzo figli ancora piccoli… Io personalmente non prenderei in considerazione uomini di questo tipo. Parliamoci chiaro: non c’è nulla di male ad essere separati o divorziati, o ad avere già figli, ma è chiaro che queste situazioni rendono tutto più difficile. Sta di fatto che, dopo una certa età, se non si è fidanzati o sposati si entra automaticamente nella categoria “scapoli” che è un po’ mista e imprevedibile, come dici tu ci saranno molti in cerca di un’amante, altri magari impacciati e un po’ bambini. Giustamente potresti pensare che, se nessuna donna se li è presi o se li è tenuti, qualche motivo ci sarà. Come darti torto? Del resto un uomo sui 30 anni dovrebbe sapere se desidera una famiglia, quindi dovrebbe essersi già dato da fare per trovare una compagna… Certo ci sono le difficoltà economiche, il lavoro manca etc ma almeno uno si mette avanti cercandosi una brava ragazza. Comunque non disperare perché ci sono anche uomini che si sono dedicati completamente allo studio e al lavoro e magari scoprono tardivamente il desiderio del nido!

  3. 3
    biancabianca -

    Rossella o non capisco ciò che hai scritto ossia in che modo è pertinente col mio post o forse non mi sono spiegata. Se conosco uno e mi dice single ed è sposato o ha una, se inizia ad avere atteggiamenti strani che fanno insorgere dubbi che single non sia, allora li io chiedo: se non sei single dimmelo,dillo ora che è all’inizio di una conoscenza, in modo che io possa dirti, usciamo lo stesso oppure restiamo amici o addio. Se asserisci piu volte una bugia, solo che ti va di conoscermi o frequentarmi e poi ti riveli successivamente…io mi faccio rodere. E ne ho diritto perche a tempo debito ti avevo chiesto di dirmi anche qualcosa di scomodo che al momento opportuno è risolvibile o gestibile, dopo no.

  4. 4
    Vale -

    Amore, sesso, perfino amicizia sono facili da trovare. Ma tu cerchi un livello superiore di comunicazione, la complicità.
    Ti capisco perché è quello che voglio anche io.
    Ma in questa società tutti cercano solo emozioni e subito.
    Invece per la complicità ci vuole tempo e pazienza e soprattutto bisogna andare oltre la facile emozione. E poi è faticosa…

    Ti consiglierei di continuare a cercare, ma chi ti sta parlando è un’eterna insoddisfatta. Almeno nel campo della comunicazione. ….

  5. 5
    maria grazia -

    “tutti uomini impauriti, smarriti, complicati”

    o forse bianca sono semplicemente uomini NON INTERESSATI realmente ad una storia. ci hai pensato ?

    “Con qualcuno ci puoi parlare meglio, ammette di più una difficolta relazionale, qualcuno se ne difende e si sente superiore..ma alla fine nessuno si fa avvicinare emotivamente davvero o vuole far avvicinare l’altra.”

    credo che per conoscere veramente qualcuno e stabilire con lui una vera interazione ci voglia del tempo. Non tutti – per esperienze fatte, per indole, per carattere, per eventuali traumi passati – sono portati ad aprirsi subito completamente. Oggi viviamo in una cultura consumistica che ci ha abituati a pensare ( oltre al fatto che l’ altro debba essere perfetto e su misura ) che tutto debba concretizzarsi in pochi giorni o poche settimane. ma per coltivare un rapporto fatto di fiducia e di vero scambio umano occorre TEMPO, volontà, e a volte anche qualche “scontro” e qualche ripensamento…

  6. 6
    marinella -

    Ciao Biancabianca, premetto che non ti so rispondere, non frequento tanti uomini perchè ho una vita abbastanza ritirata per ora ed esco da una storia d’amore molto lunga. Ok ora dirai ” e a me che me ne frega”? La premessa per dirti che non posso dire se la tua esperienza sia generalizzabile, ma vorrei dirti una cosa lo stesso, un’impressione che ho avuto leggendo questa lettera e altre tue. Io leggo molto ansia nella tua scrittura, come se scavassi ossessivamente alla ricerca di qualcosa, ma tutto fa schifo e trovi solo gente di un certo tipo. Ecco, di solito questo tipo di motivazioni mi fanno pensare. Non sono nessuno, ma forse solo un estranea può dirti questo, non voglio urtare la tua sensibilità ma credo che la cosa migliore potrebbe essere smetterla di far fluire la tua attenzione sugli uomini, sull’obbiettivo di trovare un compagno… e invece guardare dentro di te, amarti tu per prima. Credo che la tua anima attiri questi uomini per farti vedere che tu per prima non ti stai amando e rispettando in qualche aspetto della tua vita. Se noi stesse per prime non ci diamo valore, figurati gli altri… Solo una mamma ama incondizionatamente i suoi bambini, un compagno dà un tipo di amore diverso. Questo al di là della correttezza di alcune persone: non sei tu sbagliata ma loro… eppure il tuo prendere così male questo tipo di esperienze davvero è sintomo di qualcosa di profondo, credo che una psicoterapia possa aiutarti a centrarti su te stessa e non attirare più questo tipo di rospi travestiti da principi. Ciao un abbraccio

  7. 7
    Golem -

    Vale: “Invece per la complicità ci vuole tempo e pazienza e soprattutto bisogna andare oltre la facile emozione. E poi è faticosa…”

    Esatto. Ed è quella cosa che fa la “differenza ” e certamente la qualità di un rapporto. Che spesso, se non sempre, ne decide la durata. L’amore non può essere privo di questo aspetto per essere finito tale.

  8. 8
    maria grazia -

    secondo me Vale e nevealsole hanno inquadrato perfettamente i vari aspetti di queste dinamiche. concordo con neve: gli uomini separati o divorziati sono a mio avviso poco inclini a riprendere relazioni stabili. e non tanto per la persona, ma per una serie di ragioni pratiche. e di sicuro la presenza di figli ( specie se ancora piccoli ) rende tutto più complicato. personalmente sono orientata sui ragazzi più giovani di me se voglio avere storie disimpegnate, o sui coetanei ( o poco più grandi ) che come me non si sono mai sposati e non hanno mai avuto figli. ritengo che, per la MIA situazione, queste due tipologie di uomini siano le più indicate. Ma ovviamente questo non è detto che valga PER TUTTE. Diciamo comunque che, per la mia esperienza, se un uomo arrivato a 35/40 anni è ancora single, è perchè fondamentalmente non è adatto ad un rapporto stabile. Questo ovviamente può valere anche per una donna, ma nel caso delle donne è più frequente la semplice sfortuna ( sia in amore che nella vita in generale ).
    Concordo anche con Vale quando parla di COMPLICITA’: so fin troppo bene cosa intende dire. e non posso che darle ragione: è come trovare l’ oro nella sabbia. Ma non bisogna mai chiudersi e incattivirsi del tutto perdendo ogni speranza! Io la vera complicità l’ ho trovata, ma nelle situazioni e nelle persone più impensate. e comunque MAI nei rapporti amorosi.

  9. 9
    Nicola -

    La verità nuda e cruda e che si tratta di uomini zerbini!
    Un uomo che non sa decidere, che non prende mai la situazione in mano e che cerca di compiacere in continuazione anche a costo di mentire o nascondersi ha la sindrome da zerbino.
    La Sindrome da zerbino è una diffusa patologia che colpisce una certa quota di uomini già impegnati e non, i quali si ritrovano irrimediabilmente sottomessi all’incommensurabile potere gravitazionale della passera. Alla lunga diventano veramente insopportabili e finiscono per apparire impauriti, smarriti, complicati e si fanno detestare.

  10. 10
    glosstar -

    @MG

    Perfetta la sintesi…ci vuole tempo. D’accordo con bianca che giustamente vuole sapere subito se un uomo e’ libero o meno, ma la costruzione di una relazione comporta tempo, gentilezza emotiva, rispetto del silenzio, e spazio in cui rifugiarsi e fidarsi.

    Relazionarsi non e’ compilare un formulario a risposta multipla.

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