Buongiorno Ministro, sono un Amministratore di un piccolo paese abruzzese, mi permetto di scriverLe questa lettera per effettuare delle considerazioni.
Dopo aver consultato tanti altri Amministratori di piccoli Enti Locali, tutti condividevano la mia riflessione e cioè che bisognerebbe effettuare un turnover dei dipendenti dei paesi al di sotto dei 5. 000 abitanti con gli altri paesi confinanti.
Le provo praticamente a spiegare, in queste Amministrazioni vi è 1 tecnico comunale, 1 vigile urbano, 1 impiegato d’anagrafe, 1 impiegato per la ragioneria e quindi non vi è molta possibiltà di flessibilità interna, quindi la mia e la nostra idea era chiederle se era possibile da parte Vostra di prendere in considerazione una legge che possa trasferire per es. il dipendente del paese “A” per 5 anni al paese confinante “B”, quello del paese “B” al paese “C” ecc. questo per permettere che i dipendenti possano trovare maggiori stimoli perché operano in altri ambienti e penso che sia anche naturale che dei dipendenti che lavorano da 30 anni nello stesso piccolo paesino si siano un po’ adagiati.
Nelle città questo forse non accade perché vi sono molti più dipendenti e il Direttore Generale può trasferire internamente i propri collaboratori.
Non so se leggerà mai questa lettera ma spero vivamente di si.
Grazie per la cortese attenzione.
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Sig. amministratore del piccolo paese, lo sa che ne penso:
che lei è semplicemente ubriaco e le consiglierei di cambiare totalmente pensiero, se non addirittura mestiere.
Ormai oggi siamo arrivati alla rottamazione di tutti i dipendenti, quelli pubblici poi sono proprio stati svenduti.
Vergogna a chi pensa che i dipendenti pubblici, ormai ridotti al lumicino e senza mezzi per poter lavorare, sono dei fannulloni, gente da caricare di lavoro come dei muli, intanto si tagliano posti di lavoro a padri di famiglia che hanno bisogno, vergogna.
Se non si inverte la tendenza, le cose andranno sempre di più verso lo sfacelo, meglio aumentare un pò le tasse e far lavorare più persone possibili, anzichè ridurre le tasse ai ricchi per tagliare i posti di lavoro ai poveri, vergogna a chi maltratta il povero dipendente.