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Lettera pubblicata il 14 Settembre 2010. L'autore, yanta, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Cara Aura, ti ringrazio per le tue parole. Ma il punto non è quale domanda devo farmi, perchè le risposte già le so tutte. Non c’e’ nulla dentro di me che non sia stato già analizzato. l’eco della mia sofferenza che tutti voi sentite è perchè so che non c’è soluzione a tutto ciò che sto vivendo. Io non ho due piedi in una scarpa, io ho vissuto x pochissimo un’amore impossibile e poi è finita! Il mio cucciolo è stato + forte di me ed ha voluto fermare quello che era diventando un’amore vero. Io non ho avuto il coraggio di raccontare tutto a mio marito perchè 10 anni fa feci una promessa che devo mantenere per il suo bene e per il bene dei miei figli, nella speranza di ritrovare quell’affetto dentro di me che mi fece sposare. Però adesso è troppo presto, l’amore che provo per il mio cucciolo è ancora infinito x essere nella condizione di ritornare come prima. Non sono d’accordo con Ale, rispetto i suoi pensieri ma non sono d’accordo. Io sto mentendo è vero! e non ho bisogno di giustificarmi, però Vi assicuro che questo lo faccio per evitare un dolore ad una persona che non lo merita. Io ci sono passata 20 fa, sapere che il tuo compagnio non ti ama più è un dolore che ti fa morire io per Lui non voglio questo! io vorrei solo ritrovare la mia strada ed invecchiare con lui smettendo di amare un altro. Questo è il mio tormento, ma io sono una donna forte e ci riuscirò, io sarò capace di non far soffrire nessuno e di ritornare al mio posto. Io non mi sono mai sentita una persona non seria, ma una persona che ha perso la strada di casa e con fatica e sofferenza la sta cercando. Un saluto x tutti Lady D.
Infatti Lady lo prendi in giro ogni giorno e questo gli fa meglio. Che mondo…
Ciao Lady D., ah, scusa allora, avevo capito, cioè pensavo che tu non avessi elaborato ancora un trauma di 20 anni fa. Era solo un’impressione. Per quanto riguarda tuo marito, mi dispiace per Ale, ma in questo caso (visto che la cosa è durata poco, è finita, e che Lady sta cercando di riprendersi) sono d’accordo sul tacergli tutto. Secondo me è chiaro che in linea di massima sono contro il tradimento, ma non credo negli assoluti, né nei moralismi. Hai fatto questo? Paga e basta. No, secondo me, bisogna analizzare ogni tradimento, ogni storia, che è storia a sé. Diverso, lo ripeto, lo avevo accennato in precedenza dicendo di un mio ex, è il caso di quella che io chiamo “infedeltà patologica”. Insomma, ci siamo capiti: sono quei casi di persone che in realtà non amano mai nessuno, e usano gli altri, ora questo ora quella, dicendo una montagna di menzogne. Anzi, secondo il mio punto di vista, costruendo, almeno nella vita sentimentale, una vita intera – la loro – sulle menzogne. Ma questa è un’altra storia.
Yanta, forse non ho spiegato bene: io non è che non mi sono ancora perdonata di aver tradito il mio ex fidanzato. Come allora, se ci penso, mi dispiace di avere fatto soffrire la persona a cui più tenevo e che più teneva a me. Non mi sono “pentita”, perché io mi ero innamorata e l’ho detto al mio fidanzato, e inoltre il mio tradimento era strettamente connesso a dei problemi tra noi. Lui mi “perdonò”, ma i problemi rimasero. Anni dopo ci lasciammo, dopo tanto amore da parte mia, lui si era come “adagiato” su quella mia colpa originaria, dimenticandosi che dovevamo crescere come coppia. Io, dopo un anno, l’ultimo, in cui aumentai le prove del mio amore (e lui niente, tirava a campare, solo perché non aveva il coraggio di vivere senza di me: tuto lì, scoprii poi), gettai la spugna. Conobbi una persona che mi fece capire quanto fossi sacrificata di attenzioni e amore. Aspettai un mese, e glielo dissi: ti lascio perché ho conosciuto un altro e intendo approfondire la conoscenza. Lui pianse, ma in realtà si sentì sollevato. Lui non mi amava più, ma non aveva il coraggio di vivere senza di me. Mi disse allora che lui non mi aveva mai perdonato, anni prima, quando ero poco più di una ragazzina, del mio tradimento, e che avrebbe fatto meglio a lasciarmi allora, vanificando l’amore mio di anni. Inoltre, in modo contraddittorio, mi ringraziò comunque di tutto quello che gli avevo dato e così finì. E lui stava benissimo.
Si era già “ripreso” dopo poco. E lo sai? Faceva il santo, ma lui aveva già cominciato a tradirmi, ma voleva, ancora una volta, far passare me come la infedele, e lui come il santo. Ti domando: chi amava? Chi tradiva veramente? Chi era onesto? Chi più leale? Chi più trasparente nelle azioni e negli intenti? Ognuno è come è, e ognuno si fa un giudizio, ma io non mi sono sentita mai disonesta nei suoi confronti. Mi sono sentita che l’uomo che mi aveva fatto capire che non ero amata, che ero stata rinchiusa in una gabbia dorata (lo disse il mio fidanzato, il giorno che ci lasciammo: disse che aveva sbagliato, che aveva provato a mettermi in una gabbia dorata) sapeva amarmi. Un giorno mi disse, quell’uomo: hai delle gambe bellissime. E si stupì che io ci ero rimasta e non ci credevo. Be’, si vede che il mio fidanzato in tanti anni non me lo aveva mai detto. No, non mi sono mai “pentita”. Di averlo lasciato, soprattutto. E lasciai presto anche l’altro uomo: volevo stare sola. Il mio fidanzato mi tradiva già, gli ultimi tempi. Lui “si guardava intorno”. Io no. A me capitò (davvero). Capitò che un uomo rimanesse folgorato da me, ma io non l’ho cercato. Be’, il mio fidanzato ci teneva molto a “uscirne pulito”, e io lo lasciai fare. Contento lui che ha bisogno di questo, contenti tutti. La sostanza non cambia: non mi amava, e solo alla fine non la amavo più nemmeno io. Ma io volevo lottare per il mio amore, e ho lottato, fino all’ultimo: per questo ho la coscienza a posto. Il problema è che ho lottato da sola. Allora poteva dirmelo, guarda che lotti inutilmente, non ti amo più, e fine della storia. No, voleva godere del fatto che lo amavo, senza fare più niente.
Tornando a Lady, scusa, ma non ho capito se adesso hai certezza che non ami più tuo marito, o se speri, passata la tempesta, di recuperare i sentimenti che provavi per lui. Mi parli di “promesse” e “mantenimenti di impegni”, ma io vorrei soprattutto sapere se in fondo hai la speranza di poter recuperare proprio con lui. Oppure sei già convinta di no, da ora.
oh Cara Aura hai centrato le domanda da fare. Ma sapessi come mi è difficile rispondere. Devi sapere che l’esperienza che ebbi da giovanissima ha segnato la mia vita e tutte le scelte che ho fatto in amore. Allora ero convinta che non avrei mai più potuto amare. Quando incontrai mio marito ero ancora giovanissima ed ero una farfalla con le ali spezzate che non riusciva + a volare. Lui volle bene da subito questa giovane donna cosi fragile e vulnerabile e se pur io gli parlai di questo affetto che non era amore lui mi convinse che l’amore sarebbe arrivato. Con il tempo abbiamo costruito insieme e decidemmo di convivere, dopo nove anni io l’ho amato tanto da desiderare dei figli e sposarlo e la nostra vita è stata bella e serena. Io nel frattempo sono diventata una donna ed ho ragiunto dei buoni obiettivi (nel lavoro), sono ammirata dalle persone che lavorano con me. Ma io ho sposato mi marito credendo nell’amore ma con il tempo ho avuto la sensazione che era stata solo una forzatura. Gli anni passavano ed io avevo accettato tutto questo, oramai i giochi era stati fatti, la mia vita era questa e basta. Ma nessuno oggi può rimproverarmi se un giorno è successo, se anche io ho avuto la fortuna di amare ed essere amata e lo so che non doveva accadere ed ho tentato di farsi che non accadesse … ma poi un giorno quando incontrai la prima volta il mio cucciolo (e giuro lo feci pensando che poi mi sarebbe bastato un incontro per rendermi conto che nn poteva essere amore). Ma così non fu! Dopo il primo incontro il mio cuore non volle più ritornare a me. L’amore che ho provato è stato grande ho avuto la sensazione che la vita mi desse un’altra occasione per amare ed essere amata. Il mio cucciolo si è reso conto in che vicolo cieco ci stavamo ficcando ed è stato + forte di me e così si sono spente le luci (in tutto ci siamo visti 5-6 volte). Da allora mi tormento perchè io mai avrei lasciato mio marito, ma quello che provo è una cosa che non riesco a fermare, il mio cuore non riesce a tornare da me. Io spero con il tempo di trovare dentro di me quell’affetto che ho provato per mio marito che mi fece sposare, ma la cosa + importante e che nn me la sentirò mai di dargli questo dolore raccontandogli tutto. Qualcuno può pensare che sarò x sempre giuda traditrice, ma io continuo a pensare che sto scegliendo il male minore x tutti ma non x me. Adesso che sono in un lago di lacrime vorrei che mi perdonaste ma sento il bisogno di gridare … i love puppy Lady D.
Cara Lady D., mi pare di cominciare ad addentrarmi meglio… La cosa che mi colpisce, anzi due, sono:
La prima. Che tu non hai avuto molte esperienze (d’amore). Ne hai avute tre, a quanto capisco. E non è facile. Non è facile perché, appunto, ti manca l’esperienza, quindi non sei molto in grado di valutare tante cose, mentre con l’esperienza capisci, molto spesso prima, e senza bisogno, di agire. Nella giovinezza, infatti, per fare un esempio SAI che il tradimento fa male, non va bene ecc., ma lo sai in teoria, come principio. NON SAI, per esempio, che il tradimento ha delle cause, molto spesso più profonde, se stai amando qualcuno e non sei a girellare in cerca di avventure. Tradisci, vai, agisci, e dopo pensi: insomma, fai esperienza, e questo in tutti i campi, nell’amare come nel tradire. Quando hai esperienza, invece, prima pensi, sulla base anche dell’esperienza, e dopo agisci: quindi è più difficile sbagliare (se hai raggiunto un equilibro, naturalmente).
La seconda cosa. Tu forse pensi che ti ha scelto tuo marito (o così ti è sembrato, perché una gran parte, diciamo così, di “fede” in questo amore, l’ha avuta lui, MA SOLO ALL’INIZIO, ricordatelo). Infatti, scrivi, a un certo punto: “dopo nove anni io l’ho amato tanto da desiderare dei figli e sposarlo e la nostra vita è stata bella e serena”.
Secondo me è su questa frase che ti dovresti concentrare, perché tu, se rileggi poi il tuo seguito, invece, scrivi – sostanzialmente – che non ami tuo marito, anzi che forse non lo hai amato, che provi un “affetto”. Ma ora, provare queste cose, cioè che ti sembri di non amare tuo marito, di non averlo anzi mai amato, è normale. Tu sei in crisi. Tuttavia, la frase più sopra, l’hai scritta tu, non io, te la riscrivo: “dopo nove anni io l’ho amato tanto da desiderare dei figli e sposarlo e la nostra vita è stata bella e serena”.
Quindi lo amavi. E lo amavi anche tanto. Tanto da desiderare dei figli e sposarlo e la vostra vita è stata bella e serena.
Aggiungo che la caratteristica dell’amore, brevissimo, per quest’altra persona (lo hai incontrato – ipotesi mia – la prima volta, probabilmente, per togliertelo dalla testa e fine, pensando che avresti fatto peggio ad accrescere cose nella tua testa: quindi ancora, almeno per buona parte, avevi in testa, nel cuore, un pensiero per tuo marito) è CHE TU, finalmente, HAI SCELTO qualcuno (in amore, di importante).
Ora lasciamo perdere che sei in crisi… Le crisi si superano. E si vede che forse tu, magari, con tuo marito, non ne avevi mai avuta una (e se fosse, ma ci pensi che fortuna?). Chiaro che sei confusa, chiaro che stai male, chiaro che ti sembra di non amare più tuo marito, chiaro che l’altro ti sembra di amarlo alla follia. E poi, pensa a un’altra cosa: tu adesso tuo marito ti sembra di non amarlo, ma pensa che hai voluto SCEGLIERLO adesso. Forse questa cosa ti mancava. Considera che è stato l’altro a chiudere con te, ma è probabile che abbia percepito che tu non avresti mai lasciato tuo marito. Ora magari psicologicamente ti sembra di non aver scelto tu, ma che sia stato l’altro a scegliere, ma se lui invece fosse andato avanti, avresti scelto tu più avanti: e avresti scelto tuo marito, probabilmente.
Ricorda che pochi possono dire “la nostra vita è stata bella e serena”. Se ci penserai, magari più in là, quando sarai più serena, riconoscerai che “una vita bella e serena” è una vita piena di amore. Non può essere altrimenti. Mentre invece, una vita piena di casini, di litigi, di sparizioni, di delusioni, di continui tradimenti, di ipocrisie ecc. ecc., non è una vita né bella, né serena, né piena d’amore. Vedrai che supererai tutto. Un po’ di tempo, Lady D. Pensa, magari, piuttosto, in questo periodo, che so, a inventarti qualcosa di completamente diverso, da fare proprio con tuo marito. Ti servirà molto a staccare. Fai un viaggio con lui, anche breve. Fai, con lui, qualcosa di nuovo, di diverso. Iscrivetevi a un corso di yoga tantrico insieme 🙂 o a un corso di ballo 🙂 o di cucina :-). O se non fate mai una passeggiata soli, fatela, non so. 🙂 Oppure dai sfogo al tuo dolore in forma di pazzia femminile 🙂 Fagli qualche proposta folle, lo stupirai, lo farai ridere, e sono certa che rideresti anche tu. 🙂
Grazie Aura, grazie delle tue belle parole che mi danno coraggio anche se mi hanno fatto piangere (e pensare che tutti mi vedono come la donna forte e decisa, la donna che sbaglia raramente). E’ vero ci ho pensato tante volte di fare qualcosa di folle insieme a lui, ma ti giuro ci metto tutta la mia volontà ma non mi riesce o non mi riesce bene. Quest’estate siamo stati sulle dolomiti lucane e siamo stati in una struttura che si chiama “il volo dell’angelo” (guardalo su internet se ti va). Io tendenzialmente sono una che pensa prima di fare ma il volo dell’angelo lo avrei fatto senza pensarci. Mio marito si è stupito della mia volontà ed ho chiesto di farlo insieme, ma ho sentito dentro di me che è stato un invito molto spartano. Nel frattempo per potermi distrarre da questo chiodo fisso, tutte le sere o quasi, dopo il lavoro, ho a casa mia le mie amiche (amiche con cui ho un rapporto speciale, loro però non sanno nulla), mi distraggo con tutto ciò che mi capita (il giro al mercato delle pulci, nuotata in piscina, cene con amici .. etc, però ancora non riesco a farlo con lui, cioè a fare queste cose insieme a lui come prima. Colam’s un giorno mi disse “prova a cercare il tuo cucciolo in tuo marito”, parole che mi fecero riflettere tanto e ci ho tentato ma credimi pur mettendoci la volontà il risultato è stato scarso. Alla fine quello che credo è che: io sono sempre stata una persona che sa amare in senso profondo e l’amore che ho provato per il mio cucciolo è stato ed è profondo immenso, sono anche una persona che mai farebbe soffrire un familiare un’amico od anche uno sconosciuto. Ma alla fine penso che ci vorrà del tempo ma riuscirò a ritrovare l’intesa nella mia famiglia, ma il tempo mi deve essere dato! L’amarezza che provo nei confronti della vita (ma sicuramente è colpa mia) è che solo adesso la vita mi ha dato l’occasione per essere felice, un concetto semplice amare ed essere amata, e poi con chi? un uomo di sette anni più piccolo (io 45 lui 38). Aura ti assicuro è stato bellissimo … non potrò mai negarlo mai!… Ti amo cucciolo …. grazie Aura grazie di cuore e spero di leggerti ancora e trovare nelle tue parole quell’affetto che sento di avere bisogno e spero un giorno di aiutare gli altri come Voi state aiutando me (a parte Ale che purtroppo ancora non riesco ad approvare) Lady D.
Scusate se mi intrometto ma secondo me se qualcosa rimane nella testa come desiderio e non viene vissuta non si ricuce nulla con il marito: la scelta deve essere fatta solo se uno va fino in fondo altrimenti si alimenta sempre il desiderio e si idealizza la persona……
Cara Yanta devi scusarmi se ho occupato il tuo spazio e ti sono grata di avermi accolto. Sai tante volte prese dal nostro dolore non vediamo che ci sono altri che soffrono come te. Ho letto cosa mi hai scritto e ti dico che la scelta io lo fatta fino in fondo, non idealizzerò mai il mio cucciolo se non è già stato fatto. Io non mi sveglierò mai la mattina al suo fianco, non potrò mai vivere i momenti belli e brutti della nostra vita con lui … io ho scelto di ritornare a vivere nella mia famiglia il mio posto è qui e sono sicura che con il tempo sarò dinuovo felice e del mio cucciolo mi rimmarrà un breve ma bellissimo ricordo. Yanta spero che tu abbia trovato ciò che cerchi e spero che tu possa essere felice adesso e domani e sempre. Un bacio a tutti quelli che ci sono Lady D.