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Lettera pubblicata il 2 Novembre 2007. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore romano81.
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Dio mo, nigel leggendo le tue righe sento tutta l’angoscia e il malessere che hai dentro perché é lo stesso che ho provato anche io e che sto cercando di metabolizzare in queste settimane. Credimi, sto trattenendo le lacrime al pensiero che altri stiano vivendo lo stesso enorme dolore…
Non so cosa consigliarti, non so se sia giusto consigliarti.
Credo che in un certo senso tu abbia centrato da solo il punto quando scrivi “Questa é la vita che vorrò vivere?” Forse é proprio da questo che devi ripartire. La persona in cui avevi riposto fiducia, sogni e progetti adesso é diventata nemica e fonte di malessere. Tu stesso riconosci quanto un tradimento sia difficile da accettare. Perdonare é difficile, dimenticare é impossibile. Io credo che a questo punto una scelta sia d’obbligo e tu possa scegliere solo tra due strade. Chiudere definitivamente il rapporto con la tua compagana, andartene e ricominciando a pensare solo te stesso e ai figli oppure cercare di prendere in mano la sistuazione da un punto di vista analitico e sfruttarla come un’occasione preziosa per capire in prima battuta voi stessi, poi le dinamiche che vi hanno condotto alla crisi che ha determinato il tradimento, quindi stabilire se esistono ancora delle basi sulle quali ricostruire un rapporto. Sicuramente dovrete fare chiarezza su un aspetto fondamenteale: quali sono i sentimenti che provate l’uno per l’altra? Prova a mettere da parte l’atteggiamento di vittima che per quanto legittimo possa essere continuerà ad annebbiarti la vista e concentrati su quello che hai provato per lei prima dell’accaduto e “senti” se c’é ancora qualcosa dentro che ti lega a lei. Non pensare ai figli come un collante della coppia perché non lo sono affatto, ciò che tiene unite due persone sono i sentimenti. Se tu rimani con una donna solo perchè ci sono figli di mezzo e continui a vivere un rapporto pieno di conflitti i ragazzi ne risentiranno comunque e tu ti sentirai doppiamente mortificato. Mi rendo conto che si tratti di un lavoro enorme e che comporterà ancora dolore ma a questo punto non hai altra scelta se non quella di affrontare la realtà. Io ieri ho iniziato un percorso di analisi con una psicoterapeuta. Non é stato facile decidere di farlo ma mi sono reso conto che da solo non potevo gestire la situazione. Sono sempre stato una persona forte, determinata con un carattere di un certo spessore ma di fronte a tutto questo mi sono scoperto fragile ed impotente e incapace di trovare delle risposte.
Te lo chiedo quasi fosse un favore, rivolgiti a qualcuno che sappia come aiutarti perché da soli é quasi impossibile uscirne. Chiedi al tuo medico di base che saprà sicuramente consigliarti qualcuno di serio e affidabile. Ti prego: riprendi possesso della tua vita perché non é vero che é finita. Anche se vediamo tutto nero non dimentichiamo che una via d’uscita c’é, solo che non riusciamo a vederla. Per questo abbiamo bisogno di qualcuno che ci indichi la direzione in cui guardare.
In queste situazioni è sempre meglio troncare. Fa male, ma è l’unica soluzione che ti farà stare meglio. Passeranno settimane, mesi, e quasi sicuramente non si rimarginerà mai del tutto. Ma almeno staccandoti riuscirai a ritrovare un pò di serenità, a pensare di meno a quelle cose. Altrimenti ti rovinerai solo la vita, col rischio che i tradimenti si ripeteranno. Poi ognuno è fatto a modo suo, c’è chi riesce realmente a perdonare e passarci sopra, ma bisogna avere un carattere predisposto, perdonare esteriormente e poi rodersi dentro è davvero pesante. Però voglio spezzare una lancia anche per le “traditrici”, in fondo le loro scuse sono vere, se non amano più il loro uomo che devono fare? Io preferirei che lasciassero prima di andare con altri, ma a volte è difficile troncare, soprattutto storie che sono state importanti. Quindi in fondo direi che è una cosa che può capitare, l’importante dopo è capire cosa ci fa stare meglio, e farlo.
Caro vitto,
grazie per le tue parole e per la tua analisi molto ragionevole. Concordo con ciò che scrivi, anche se come penserai bene anche tu, è comunque molto difficile uscire da questa spirale che ti porta sempre più in basso.
Sono veramente felice per te, perchè da quello che leggo, percepisco in te una grande forza d’animo ed una presa di coscienza del problema. E’ davvero fantastico che tu stia cercando di risolverlo in maniera razionale, anche con tutte le difficoltà del caso che ben conosciamo.
La strada che sicuramente cercherò di intraprendere sarà quella della comprensione del problema: siamo entrambi persone ragionevoli (almeno credo). Perdonare non significa comunque dimenticare. Quello che è capitato continua tutt’ora a farmi piangere quando sono in auto per recarmi al lavoro, e non nascondo che la mia sensibilità verso le persone si è evoluta in diffidenza.
Farò molta fatica: cercherò di darmi forza e continuare la mia storia che avevo inziato anni fa quando ho conosciuto la mia compagna.
@eleonora e marilù
Vorrei porgervi un’abbraccio d’incoraggiamento e di solidarietà: anche voi soffrite di questo dolore, anche voi avete questa ferita aperta nel cuore. Spero sempre che da soli o con l’aiuto di qualcuno, un bel giorno possiamo svegliarci senza quel peso sullo stomaco, quell’oppressione al petto, che nel corso della nostra esistenza abbiamo incontrato e conosciuto…. senza volerlo!
Un caro saluto a tutti.
Ciao ragazzi, grazie per esservi ricordati di me e di avermi mandato anche un saluto, in questo momento e’ cosi’ importante per me. Si perche’ come al solito la mia vita e’ oramai fatta di alti e bassi e come potete immaginare ora siamo di nuovo nei bassi. E a proposito dell’aiuto, siamo stati di nuovo dalla psicologa la quale ha speso ben 2 ore con me, 1 ora con lui ed un’altra ora con entrambe. Risultato, sono caduta ancora piu’ in basso. Come donna mi ha fatto capire, di nuovo, che certe sensazioni e modi di pensare sono prettamente femminili. Allora vi chiedo, a voi maschietti che ora vi considero degli amici anche se ancora non abbiamo avuto modo di conoscerci personalmente, ma come e’ possibile che un uomo che ama sua moglie da tanti anni, alla fine possa cedere alla tentazione di questa collega che gli sta dietro da qualche mese, proprio nel periodo piu’ bello in cui stiamo organizzando il nostro secondo viaggio di nozze? e poi anche se sono stati solo qualche bacetto e toccatina in macchina, come fa una volta tornato dal viaggio e tornato da un bel mese di vacanza con tutta la famiglia, dopo l’estate a ricominciare? dice la psicologa che puo’ succedere e non e’ vero che ha avuto dei sensi di colpa nei miei confronti, come mi ha fatto credere. Anche se forse e’ vero che non hanno fatto l’amore completo e lui alla fine e’ stato quasi sollevato quando ha saputo che era rimasti incinta perche’ era diventata “assillante peggio di una moglie”. Pero’ il fatto che lui non abbia avuto rimorsi quando eravamo nel paradiso terrestre insieme ed ha ricominciato quando siamo tornati per altri 9 mesi, che significa? E poi anche quando l’ha lasciata perche’ non si e’ riavvicinato a me? Lui dice che si era abituato a non eccitarsi piu’ con le donne perche’ anche se stava con lei si tratteneva perche’ non voleva fare l’amore con lei ed infatti alla fine non riusciva a farlo piu neanche con me. Ma poi quando ha troncato con lei perche’ non si e’ riavvicinato a me? Perche’ in qualche modo stava lontano e alla fine dopo 3 o 4 anni si stava allontanando da me sempre di piu e mi cercava forse 2 volte al mese con mille difficolta? Io non riesco a passarci sopra a questo tradimento anche se lui dice di avermi sempre amato e la psicologa dice che per lui e’ stato ritrovare quei sentimenti di adolescente (che aveva provato con me), nascondersi in macchina e provare la trasgressione, ma non quella vera perche’ poi lei gli crede che non ci e’ riuscito. E come dicono i sacri testi, quando uno tradisce dopo i 40 anni il fallimento in qualche modo lo trasferisce poi a sua moglie, cosa che lui ha fatto. Ed ora io che dovrei fare? Lo amo da morire, ma il fatto che non riesce ad essere sincero fino in fondo con me e continua a dire che non ricorda certi particolare e a raccontarmi una storia completa, mi fa impazzire. Anche se davanti alla psicologa che gli proibisce di usare la parola “non ricordo” a questo punto dice che allora certe cose NON sono avvenute, neanche una .
.. neanche una vita di mezzo… questa e’ la cosa che mi fa male piu di tutti, il fatto che e’ lui che ha tirato fuori questa storia, e alla fine e’ lui che non riesciva nemmeno a ricordare quando era successa… sono stata io che ho capito il periodo in base a quando e’ nata la bambina e a capire che era iniziata e continuata a ridosso del periodo piu’ belllo della nostra vita e del nostro rapporto. Peccato che l’averla ricominciata dopo l’estate gli ha creato tutti quei problemi che ci hanno privato in tutti questi anni di avere un bel rapporto di coppia che avevamo sempre avuto e rafforzato con il nostro viaggio, anzi rovinato quasi tutto perche’ per colpa degli attacchi di panico (che a questo punto non ho capito se per colpa mia che esistevo o per colpa di lei a cui non riusciva a dire di NO) hanno rovinato la nostra intimita’ degli ultimi 10 anni, gli anni migliori della vita di una persona. Ed io ora che dovrei fare? Dimenticare e perdonare, ma come faccio se e’ l’unica cosa a cui penso da 18 mesi a questa parte dal momento in cui mi svegio e quando vado a dormire? Ho trovato questa poesia che ho dedicato a tutte le donne sotto facebook che credo mi rappresenti:
Mi siedo alla finestra e guardo cadere la pioggia
La mia guancia si appogia al freddo pannello di vetro
Tremo come tremano le lacrime nei miei occhi
Il mio cuore si sente vuoto e buio come la notte
Improvvisamente so di non essere più sola
Non ho paura di questa presenza sconosciuta
Sento una tranquilla sensazione entrare dentro di me
Il mio Angelo è arrivato per ascoltare i miei pianti
Ho dato il mio cuore e tutta me stessa all’amore della mia vita
Tutte le emozioni, ogni passione, ogni parte di me
Fidandomi e aprendomi come mai avevo fatto prima
E adesso devo affrontare da sola il tradimento e l’angoscia.
Perché ero accecata da questo amore che credevo vero
Come ho fatto a non vedere l’inganno che si celava dietro le ombre
Le mie speranze, i miei sogni, le sue promesse, tutto infranto e non mantenuto
In lotta ora per trovare la via del ritorno dall’essere così caduta in basso
Sono grata ora di aver capito tutta la verità
La fiducia che non potevo capire era quella del mio io
Adesso devo credere e aver fede in me stessa
E andare oltre da questa fantasia che mi ha riempito la vita
“Calma” dice il mio Angelo, “andrà tutto bene”.
Grazie a tutti per i vostri commenti, specie agli uomini. Spero che riusciremo presto tutti a tornare a vivere a rivedere il cielo BLU. Baci
Nigel, Marilù e tutti quelli che hanno voluto raccontare qui la propria esperienza: vi sono vicino ragazzi, in qualche modo mi sento parte di voi perché accomunati da un’esperienza di cui credo avremmo volentieri fatto a meno!
Marilù, io non sono uno psicologo ma da quello che intuisco il tuo compagno ha davvero bisogno di crescere, di tirare fuori per una buona volta le palle (e scusa se la metto giù così cruda!), assumersi delle chiare responsabilità ed essere per una buona volta UOMO, non solo quando si tratta di abbassare i pantaloni! Credo bene che la psicoterapeuta gli abbia vietato l’uso del “non ricordo”, perché é solo una balla che denota un chiaro infantilismo, certe cose si ricordano molto bene considerando soprattutto che si é stato uno dei protagonisti principali. Da uomo provo vergogna per lui, credimi, almeno avesse un minimo di dignità! Il fatto che torni cmq da te però significa che ci sono ancora dei sentimenti questo é chiaro altrimenti avrebbe già levato le tende da un pezzo ma questo non giustifica i suoi comportamenti da eterno adolescente e rimango dell’idea che nel tuo caso chi deve fare un lavoro molto profondo sia lui, non tu. Non sei tu adesso a dover capire se e come ritrovare un posto nella sua vita ma al contrario sei TU che PUOI decidere se quella persona merita davvero un posto nella TUA.
Sapete ragazzi, la mia situazione e diversa rispetto alla vostra, il fatto di non avere figli certamente mi ha consentito di affronatare il momento in maniera più leggera per quanto si possa definire leggero tutto questo e vivere da solo adesso forse é un privilegio che mi permette di pensare razionalmente senza il peso della sua presenza.
Nigel, scusa si mi ripeto ancora una volta: non pretendere di risolvere tutto da solo, in questo momento sei talmente vulnerabile e confuso dal punto di vista emotivo che difficilmente riuscirai a prendere delle decisioni. So cosa significa la confusione, il non sapere cosa fare, l’incubo della solitudine, il dover decidere di riprendere la vita in mano e accettare di dover ricominciare tutto da capo. Prova a rivolgerti almeno una sola volta ad un analista perché ti aiuterà veramente a guardare le cose in un’altra ottica e ti saprà dare consigli validi su cosa fare. Noi possiamo darti un minimo di supporto, di solidarietà e offrirti un momento di sfogo ma non basta perché una volta spento il computer ti ritroverai da solo coi tuoi problemi. Di nuovo ti prego di non accettare tutto questo passivamente, di non vivere solo come vittima dell’accaduto, l’ho fatto prima di te e non mi é stato di aiuto. La vita mi ha insegnato che gli eventi importanti non accadono per caso ma servono a farci fare delle scelte altrettanto grandi indispensabili per proseguire il nostro cammino: é come arrivare ad un bivio, non sai dove va la strada a destra tantomeno quella a sinistra ma non hai scelta, devi scegliere una delle due. Scegli pensando a te stesso e al tuo benessere. Un abbraccio sincero:-)
Vitto.
Vitto, GRAAZIE!!! Ho apprezzato moltissimo il tuo pensiero da uomo, diretto e disinteressato, ne avevo proprio bisogno. Comunque se qualcun altro ha voglia di darmi anche il suo parere, e’ sempre il benvenuto, specie se qualcuno sa di un caso simile perche’ ci sono delle volte che veramente rimango allibita, altre che invece mi rendo conto quanto e’ difficile rimanere saldi e attaccati a questa posizione dopo piu’ di 18 mesi di martellamento continuo e allora inizio a pensare che sia vero, che abbia dimenticato, (dovuto o voluto), oppure che veramente in quelle famose fermate non sia successo piu’ di tanto, anche se la signora ci ha provato in tutti i modi ma lui non se la sentiva di andare oltre e si bloccava….
Un saluto e abbraccio a tutti e spero che presto riusciremo tutti a vedere quanto e’ bello il cielo stellato, specie d’estate e a riassaporare certe sensezioni e sentimenti, ma nel lato positivo, siamo tutte persone molto sensibili e ne abbiamo bisogno. Ciao
P.S Un bel po’ di tempo fa ho visto un commento scritto da un certo Mauro a proposito del tradimento di sua moglie, se e’ ancora nel nostro network volevo chiedergli, se possibile, in quale citta’ vive. GRAZIE
Ciao Marilù e ciao Vitto,
grazie per i vostri consigli e per i vostri saluti.
Ho letto attentamente quello che ha scritto marilù, e mi rammarico molto per quanto gli stia accadendo. Non capirò mai quali sono le dinamiche che portano una persona a tradire, e credo che siano ancora più difficili le situazioni ed i comportamenti che vengono dopo. Conosco molti uomini e donne che hanno tradito e noto in loro comportamenti sempre diversi. Ci sono le persone che tornano a casa come se niente fosse. Altre volte ci sono persone che tornano dalla propria/o compagna/o ed hanno la sensazione che tuto gli vada stretto e litigano perchè capiscono che quella non è più la propria vita. Oppure ci sono situazioni che dopo il tradimento, il traditore addirittura copre di attenzioni maniacali il proprio/a compagno/a.
In questo periodo mi sono abituato a vivere comportamenti da parte della mia compagna, sempre diversi e mutevoli. Nel frattempo mi accorgo che anch’io sono cambiato e non riesco più a mantenere la stessa linea di condotta. La confusione regna sovrana. Mi rendo conto però che analizzando me stesso (per quanto sia possibile) mi accorgo di aver sviluppato dei sensi diversi: non credo più soltanto a ciò che vedo, ma mi affido anche al fiuto, all’udito. Il risultato (non sempre giusto) è frutto di tutto quest’insieme.
Mi domando: dobbiamo affidarci a questo? Dobbiamo continuare a non guardare più con gli occhi ma cercare continuamente di scavare nel profondo? Non lo so. Ma di sicuro non capirò mai le dinamiche che portano a tradire. Forse le poche attenzioni? Forse i “no” detti in momenti sbagliati? Forse la tentazione della trasgressione?
Di sicuro il percorso interiore (se si vuole perdonare e non lasciare annia di vita vissuta) sarà molto duro e fatto di dolore, rinuncie e ragione.
@vitto
grazie per i tuoi consigli. Riconosco anch’io che da solo non riuscirei ad uscirne completamente. Anche se le vostre lettere mi danno comunque conforto, riconosco che parlare dei miei problemi con le poche persone fidate, posso solo alleviarmi il dolore momentaneamente. Farò come dici tu, appena la ragione avrà preso di nuovo posto nella mia mente e nella mia coscienza.
Un caro saluto a tutti.
Figurati Marilù, per così poco:-)
La mia analista ha concluso la prima seduta con due parole: “sentiti prezioso”. Credo volesse invitarmi a non continuare a tormentarmi con il dubbio se valgo ancora qualcosa per lei ma a ribaltare la domanda e chiedermi quanto quella persona valga ancora per me, a non cercarla ma lasciare che sia lei a cercare…ammesso che riesca ancora a ritrovarmi, aggiungo io!!! Ti dirò che più passano i giorni e più comincio a senitrmi distante da lei, a rendermi conto di quanto siamo diversi. Un paio di giorni fa e tornata a trovarmi a casa e quando mi ha abbracciato beh, devo dire che mi sembrava di abbracciare una persona qualsiasi, quasi fosse un gesto di sola cortesia. In effetti a ben pensarci i sentimenti che provo per lei sono molto cambiati e quella sera, almeno da parte mia, é stata come poteva essere una qualsiasi serata trascorsa con un conoscente che si incontra giusto per scambiare quattro chiacchiere davanti ad un bicchiere. Non ho sentito farfalle nello stomaco, nessun batticuore, nessuna passione, nessun trasporto emotivo. Credo che i sentimenti che provavo per lei ormai si stiano spegnendo e forse é giusto così.
Nigel, sono contento di sentirti parlare in questo modo. Il percorso che intraprenderai non sarà privo di dolore sappilo. Il tuo malessere si sente, é quasi palpabile e dovrai affronatrlo coraggiosamente e a viso aperto. Vedrai che con un aiuto esterno riuscirai a trasformarlo in qualcosa di costruttivo e diventerà occasione per capire te stesso, ti metterà nella condizione di comprendere i tuoi limiti (anche di sopportazione), e quanto ancora provi per quella persona.
Sono sicuro che ce la faremo ragazzi, ancora una volta ci risolleveremo e saremo più forti di prima.
Come l’araba fenice risorgeremo dalle nostre stesse ceneri.
Io ci credo:-)
A tutti un abbraccio.
Ragazzi, sono contenta di sentire che stiamo tutti un po’ meglio, certo il dolore interiore e’ sempre li’ pero’ ho la sensazione che stiamo iniziando a conviverci tutti e a saperlo domare. Io sono sempre molto confusa, passo dei momenti durante le mie crisi, proprio come ha detto Vitto, che quando mi abbraccia o prova a baciarmi sono come una pietra, non riesco a sentire nulla, come qualche sera fa’, una delle ultime durante la vacanza, quando abbiamo fatto una grossa litigata e come al solito lui mi accusa che chissa’ cosa io stia cercando… chissa’ quale losco motivo c’e’ dietro a tutta questa insistenza di sapere e cercare delle cose che non esistono.. lui e’ sicurissimo di non essere andato oltre, anche se non ricorda tante cose… Abbiamo litigato di brutto e di nuovo in quei momenti il mio cervello e’ come se si bloccasse, vado un tranches, ho solo voglia di scappare e nel caso specifico per fortuna che questa volta lui mi ha seguito… e alla fine ho deciso di andare a casa evitando di vagare tutta la notte come spesso ho fatto in questi lunghi mesi.. E poi e’ arrivata la telefonata di mio figlio piu’ piccolo che si era fatto male… corri in ospedale … e allora lui che mi guarda e dice che dobbiamo concentrarci sulle “cose serie”, abbiamo una famiglia, delle responsabilita’ e non possiamo continuare a spendere ore e/o giorni dietro a questa cretinata… oramai la storia e’ chiara, dice lui, e’ consapevole che mi ha tradito, e’ molto pentito di essersi fatto trascinare dalla voglia di trasgressione e dalle continue lusinghe di questa collega, che a causa dei suoi problemi personali con il marito, ha cercato in lui prima un amico con cui confidarsi e poi il potenziale nuovo compagno con un carattere piu’ dolce e con la voglia di fare tante cose che il marito invece non voleva fare (viaggi, cene, ballo ecc). E lui alla fine per motivi vari, ha ceduto alla tentazione di chiederle di fermarsi quella famosa sera per capire se veramente anche da parte sua c’era “una simpatia” e poi il tentativo fallito di baciarla (che pero’ poi si e’ concretizzato qualche giorno dopo quando lei gli ha detto di riprovare a fermarsi e riparlarne perche’ forse quella sera aveva frainteso le sue intenzioni, essendo sul tardi e al buio…). E da li’ il primo bacio.. poi forse una o due fermate (era la seconda meta’ di maggio e mentre io facevo una dieta ferrea per essere piu’ in forma possibile per il nostro meraviglioso viaggio a Cuba dei primi di luglio). E poi lui che inizia a tenerla un po’ lontana a giugno quando si accorge che lei ha gia’ qualche piccola pretesa.. chiunque con un po’ piu’ di esperienza si sarebbe subito accorto che la signora aveva intenzioni bellicose che pero’ ha sfoderato al ritorno da Cuba e poi da settembre in poi.. con tanto di tentativo di farsi mettere incinta (forse l’unico modo per lei di accaparrarsi un uomo felicemente sposato e con 3 figli meravigliosi) ed anche innamorato di sua moglie vista la reazione al ritorno da Cuba. E..