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Lettera pubblicata il 19 Maggio 2018. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Luigi.
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Salvini si e’ dimostrato ad oltranza paladino del dialogo e di voler cercare una quadra passando per mediatore che rinunciava alle poltrone..Quando Berlusconi gli ha dato semaforo verde(ma era un modo per controllare di Maio &c)ci ha provato(o almeno ha fatto credere)ma ha capito subito alcune cose:
1)il fuoco “amico” mediatico dei giornali del cavaliere per cui Salvini era un traditore(e lo aveva messo in conto)
2)una parte della base che vedeva di cattivo occhio la politica filo meridionale dei 5 stelle
3)un contratto che prevedeva 100 e piu’ miliardi di spesa era insostenibile e alle prossime elezioni sarebbe stato punito
4)Il problema delle grandi opere(No tav ecc)lo vedeva su posizioni antitetiche
5)L’argomento piu’ forte sono stati i sondaggi.Andare al voto subito avrebbe pagato.Impuntarsi su Savona e’ stato ben studiato per far saltare il banco.
E non e’ un caso che si guardi bene dal sostenere l’impeachment lasciando solo di Maio che da Mattarella trovera’la…
Stasera renzi dalla Gruber ha detto ripetutamente che “vuole un fronte ampio” per “agire da dietro”. Le comunali nel 10% dei comuni italiani sono una buona occasione per dimostrarlo.
Non essendo omosessuale, e nulla importandomi della galassia LGBT, sono un poco inquieto, ho tenuto persino le conchiglie delle capesante da parte e mi’ cuggina dice che ho fatto bene.
Yog, magari il tuo didietro lo riesci ancora a preservare, ma per molti in Italia c’è poco da salvare ormai. Il Sud è alla deriva e quasi tutti fanno finta di non saperlo e soluzioni valide non ne ho sentite. ( turismo? Se tutto va bene per 4/5 mesi all’anno, poi?)
In realtà c’è una seria crisi in Italia,
l’ultima in ordine di tempo è il fallimento della
Melegatti.
Il problema non è restare senza pandoro, per
le imprese anche storiche stanno chiudendo.
Le troppe tasse sono il primo problema, ma non solo, c’è la troppa burocrazia e tanti altri
costi che pesano su chi fa impresa.
Ma la vera chiave è il potere d’acquisto
delle famiglie, se i soldi girano gira tutto.
Ma se famiglie non spendono per le tasse o semplicemente per paura del futuro, allora
ci si avvita sempre più verso il basso.
Una sola cosa buona ha fatto giggino dal 4 marzo e per sua fortuna è stata proprio l’ultima quando ha passato il cerino al cazzaro verde (come lo chiama travaglio) con la proposta di spostare Savona e così il governo alla fine si è fatto.
La mossa è stata buona, ma senza il ritorno della speculazione sui nostri titoli, che se fosse proseguita sarebbe stata scaricata su Salvini, e senza la prospettiva della data delle elezioni in piena estate con il Nord in vacanza il governo non si sarebbe fatto.
Da parte mia, Di Maio con una buona mossa e un grande “culo” ha recuperato il “co......” che gli ho attribuito più volte in questa lettera, anche perché non direi, come temevo moltissimo, che il governo sia a prevalenza leghista, direi 60 M5S e 40 Lega (e Berlusconi mimetizzato), però naturalmente… aspettiamo I FATTI.