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Lettera pubblicata il 29 Settembre 2010. L'autore, charlotte, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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del mio ex. è solo che lui, mi ha dimostrato, un’attenzione morale come nessuno mai. è come se mi avesse voluto dire “attenta!” (parlo del lavoro.è grazie anche e soprattutto a lui, che mi ritrovo fuori!). ora questo non significa che mi sto separando…(semmai sarà così) perchè voglio stare con il mio ex, ma cerco di non negare a me stessa di essere in qualche modo, infatuata dal suo modo di fare, e questo mi manda in tilt…perchè diamine siamo stati insieme 10 anni fa ed è finita (per rispondere a Rossana) per tanti motivi…primo eravamo più piccoli, lui era a km di distanza indecenti per curare la nostra relazione (io al nord-est e lui al profondo sud della sicilia)!!!oltretutto, era troppo geloso per continuare un rapporto a distanza e dulcis in fundo…ci eravamo lasciati e lui torna con la sua ex, lui le voleva molto, molto bene ma sapeva (inconsciamente) di non amarla, ma quando si è piccoli (di età) gli errori si fanno, e la sposa!.ora, il destino è un pò crudele in queste cose, perchè io sto tenendo duro e cercando di non tirare la corda, ma credetemi, la tentazione è sempre più forte, ma non vi parlo da un punto di vista fisico (che pensate un pò, sarebbe pure meglio…perchè voglio essere pure volgare, na botta e via!invece no, non nascondo che c’è una grande attrazione fisica, non siamo dei bambini e ci accorgiamo delgi sguardi che dicono tutto!), ma è la testa quella che frega e siamo rovinati!si ride, si scherza, si condividono idee comuni e stili di vita ed ho l’amaro in bocca.sono stata 6 mesi senza vederlo e cercando di rimettere in piedi il mio matrimonio.ma mi sono trovata con mio marito che non reagiva e che soprattutto non reagiva come volevo io e dall’altra parte, mi mancava il sostegno di quella figura che mi capisce e che mi dà la sicurezza che desidererei tanto avere proprio così da mio marito.io non voglio dire nulla, ma il solo fatto che un’altra persona, ex o non ex, mi faccia provare determinate sensazioni, qualcosa significherà.come dice gattaselvatica, non vado a buttarmi nelle braccia del mio ex (primo perchè è sposato pure lui), ma cerco di riflettere sul perchè mi succede questo!perchè!e mi chiedo se sia giusto o meno dire queste mie sensazioni a mio marito.ma ho paura che lo butterei ancora di più a terra, che dicendogli queste cose, non capirebbe mai e temerei che pensi che lo abbia tradito.il peggio è che io mi sento di averlo tradito!anche solo col pensiero e solo nel cercare rifugio in 1altro!che fallimento sono!
Aura e gattaselvatica, non litigate! apprezzo tantissimo entrambe!!!davvero tanto e nessuna di voi, sono certa ha intezione di portarmi jella!!!!apprezzo tanto la volontà di quelle che tra voi vogliono rimettere in piedi l’unione e credetemi lo vorrei tanto anch’io, è solo che ho paura di essere arrivata alla frutta. quello che ha ben capito gattaselvatica è la mia paura di avere di fronte un bambino e non uomo e che quindi non voglio ritrovarmi a dire tra qualche anno, sei veramente una cretina!però sono ancora in una fase in cui ho paura di fare una grande stronzata e di mangiarmi i gomiti. il problema è che questa situazione va avanti da un anno e più e ci stiamo consumando a vicenda. tra noi, non manca il dialogo, specie negli ultimi tempi, è solo che quando gli dico le cose ottengo due tipi di risultati: o mi insulta e mi butta in faccia gli errori ed in malomodo, facendomi male, oppure se ne sta lì con la coda tra le gambe e piange e si dispera e mi fa disperare. insomma…è così che mi rivela di esssere bambino, di non essere in grado di prendere in mano la situazione, di non riuscire a darmi quelle sicurezze che mi mancano, e che vedi un pò trovo fuori, nel mio ex oltretutto! porca vacca!anche a livello di un semplice consiglio, so che se lo chiedo a lui, al mio ex, lui mi dà la risposta giusta, o comunque mi dà sicurezza! ed in tutto ciò, mi sento pure una merda perchè è come se io me le andassi cercando…in verità è che pure io sono umana, ed uscendo pure da situazioni in cui mi hanno massacrato il cervello…ho bisogno di un pò di pace, ho bisgno di divertirmi, di tornare a pensare che la vita è bella, che voglio vivere e godermela, che voglio dei figli e voglio una bella famiglia…ma con lui, ho un blocco, una crisi e soffro! soffro tanto ed è già tanto che mi impongo di lavorare e di lavorare bene, perchè non posso permettermi distrazioni ora! lui maledice pure il mio lavoro, perchè pensa che sia stato quello ad allontanarmi da lui…mah. comunque grazie ancora di cuore per quanto vorrete ancora dirmi! grazie davvero, i vostri consigli, vi assicuro sono molto, ma molto meglio di una seduta dallo psicologo!specie se vi sono consigli così diversi che mi aiutano a pormi le domande giuste!grazie di cuore! grazie! anche se non conosco nessuno di voi, in questo momento siete le persone che sento più vicine a me e che mi stanno aiutando in questo difficilissimo momento della mia vita.
vedi Aura che l’agitata sei tu…a volte le battute si fanno per sdrammatizzare, per rendere il dialogo meno rivolto alla depressione e ai pensieri cupi. Comunque ritornando al discorso principale direi che uno che esce con gli amici mentre la moglie sta a casa con l’influenza ed è molto stanca non è molto sano di mente e dovrebbe andarci lui dallo psicologo ma non credo che a uno così gliene freghi più di tanto…comunque la sensazione è quella di andare sempre e continuamente contro un muro di gomma. Ora cosa deve fare Charlotte per richiamare la sua attenzione? Forse qualcuno sa come potrebbe fare oppure è vero che una persona non si può cambiare? Perchè forse il punto della questione è che Charlotte vuole che suo marito cambi il suo atteggiamento verso di lei però se lui è sempre stato così non so se può cavare un ragno dal buco. Si legge molto spesso di mariti lasciati dalle mogli che solo dopo si rendono conto di quello che hanno perso e di come hanno trattato l’altra persona. A volte riescono a recuperare la situazione a volte è troppo tardi. Ma finchè ci sarà questa situazione tra di loro sarà sempre così e non cambierà niente. Io la vedo così è una opinione tra tante.
Cara Charlotte, credo che ci sia un altro post a seguire non ancora pubblicato ma vorrei intervenire cmq alle poche(?) parole che hai già scritto qui e sulla lettera di cyrrus.
Penso di aver sbagliato con te, avrei voluto aspettare che tu fossi più chiara ed invece ti ho subito detto, più o meno, ciò che pensavo.
I rimproveri sono leggittimi, i tuoi disagi, la mancanza di sostegno da parte di tuo marito, contrapposti ad un forte senso di colpa, acuito dal suo aggrapparsi a te, che rende ancor più difficile prendere una decisione definitiva.
Vedi, so bene che chi lascia nutre un profondo senso di colpa nei confronti del lasciato, senti l’esigenza di fuggire materialmente da una serie di dinamiche che ti fanno letteralmente impazzire ma al contempo senti un peso enorme per ciò che vorresti fare, l’unica scelta possibile in questo momento.
Ho vissuto qualcosa di simile di riflesso ed ho avuto due diverse reazioni, la prima volta simile a quella di tuo marito, la seconda ho detto “vai”, rendendo le cose più semplici.
Ecco, ciò che vorrei dirti non è di resistere in nome di un matrimonio che “sembra” in frantumi ma solo di darti il giusto tempo per riflettere perchè fare passi affrettati non è mai la scelta più sensata.
La presenza del tuo ex, che hai più volte menzionato, può sviarti in questo momento perchè vedere in lui ciò che avresti voluto ottenere da tuo marito lo mette in un termine di paragone dove non c’è sfida in realtà, perchè tu hai scelto tuo marito, con i suoi pregi e difetti e non voglio fare la moralista dicendoti che dovevi pensarci prima di sposarti, ma solo farti comprendere che un percorso di coppia è fatto di tanti scossoni, a volte irreparabili, altre sanabili.
In questo momento l’idea di una persona che ti faccia provare le emozioni che non sono riservate a te e tuo marito è solo fuorviante perchè potrebbe essere un’oasi di felicità fasulla e fallimentare, specie adesso.
Presto o tardi i nodi verrebbero al pettine e tu ti vedresti costretta a fare i conti con te stessa cmq.
Diciamo, ma non è per jettartela, sia ben chiaro, che potresti scoprire a conti fatti di amarlo veramente, proprio per quelle qualità che oggi ti stanno così strette ed accorgerti che lui ha preso un’altra strada e che si sia dato la possibilità di vivere la sua vita senza di te, non volendo più tornare indietro.
Io penso, molto umilmente, che tu abbia il dovere (per te stessa) di prenderti una pausa, resettare e poi parlare con lui fino allo sfinimento, chiedendogli di evitare le scene drammatiche che non servono a nulla e che ti portano lontana da lui ed aprendo il tuo cuore alla vostra storia, per crescere insieme.
Crescere, significa guardarsi dentro e non riversare sugli altri la responsabilità delle proprie nevrosi, problematiche e fallimenti.
Perchè, non credo che lasciandolo, anche se oggi senti che sia l’unica strada percorrbile (può essere, eh), tu starai meglio e comincierai a vivere come vorresti, potresti girare intorno a qualcosa che cova dentro di te, cercando la via giusta di fuga, ma che magari non lo è.
Gattaselvatica se aspetti il principe azzurro non lo so ma la visione che tu hai del mondo maschile non è delle più realiste, non conosco la tua storia ma bisogna mettere anche gli altri in condizione di amarci prima di dire che non hanno i cog****i
mah il principe azzurro! Non ce lo vedo uno che la mattina si alza dal mio letto si veste in tutina aderente azzurra con mantello e stivali con speroni per poi scendere in garage e montare sul cavallo bianco per andare al lavoro…eh Key qui bisognerebbe aprire un nuovo dibattito sulle esperienze vissute da ognuna di noi con gli ex. Dovremmo avere tutte le palette dall’1 al 10 per stabilire se qualcuna di noi ha trovato l’uomo con i contro-co....... Secondo me questi uomini sono una rarità, di solito sono persone che hanno una maturità interiore e di certo non sono nati così, credo che ci si diventi dopo tante esperienze nella vita. Certo uno che a 20 anni non è maturo lo si può anche accettare ma alla soglia dei 40 anni se uno non è maturato allora c’è qualcosa che non va. Io ho 33 anni e se mi guardo intorno vedo una generazione maschile debole rispetto alla figura femminile. Ma forse è sempre stato così solo che magari in passato la figura della donna era oscurata dalla figura del marito. Adesso le donne lavorano, guadagnano, decidono….il marito di Charlotte non è tanto diverso da tanti mariti che ci sono in giro e probabilmente le conviene tenerselo così com’è perchè di uomini maturi ne ho conosciuti davvero pochi. Non parlo solo di esperienze personali ma vedo e ascolto anche esperienze di donne dall’esterno. Io ho un lavoro che spesso mi porta in giro e vi assicuro che ne vedo di tutti i colori. Eppure non è che tutti gli uomini sono dei bambini immaturi ecc… ho avuto anche la possibilità di conoscere e parlare con uomini eccezionali. Ma devo essere sincera questi uomini sono persone che hanno avuto un percorso particolare nella loro vita. Sono persone che hanno sofferto e avendo conosciuto questo lato triste della vita hanno saputo reagire e diventare più forti e prendersi la responsabilità di prendere decisioni e di aiutare la propria moglie o compagna. Ho visto la differenza in questo.
Certo ritornando all’età del marito di Charlotte viene da pensare che a 40 anni cercare di tirare fuori questa maturità è difficile. Mi chiedo se un figlio possa cambiarlo. Ma è un rischio. Poi di bambini in casa ne avrebbe 2. Poi c’è da dire un’altra cosa. Se Charlotte lo lascia adesso poi corre il rischio di non incontrare nessuno e rimanere sola comunque e di non avere figli. Forse il figlio è meglio farlo adesso finchè ha un’età che le permette di farlo. Purtroppo per le donne l’età è una fregatura. Alla soglia dei 40 non è che puoi tanto stare a tergiversare se il marito è così o colà. Non so tu che dici Charlotte? Non ho capito ancora dove poni il tuo desiderio di avere un figlio rispetto al rapporto difficile con tuo marito. Può anche essere che con un figlio tutto cambi. Magari lui è deluso e amareggiato anche per questo motivo…
Grazie gattaselvatica perché devo dire che mi hai fatto veramente sorridere con il tuo post, il maritino in tutina azzurra e mantello è notevole.
Allora diciamo che concordo con te sulla visione generale del maschio odierno, quindi avrei capito male io, nel tuo primo post parlavi di gettare nella spazzatura tutti gli uomini con questa attitudine a sfuggire alle responsabilità, d’accordissimo, chi li vuole…
però poi dici che gli uomini sono sostanzialmente tutti uguali, tranne rare eccezioni, che pare non ci sia dato avere ancora accanto, di persone che si sono rimboccate le maniche ed hanno scavato a fondo nel loro sudiciume pur di diventare uomini.
Allora io mi chiedo e lo chiedo a te, non c’è una corresponsabilità in questo?
Non sarà che questo essere donne ultra indipendenti, autonome, con un livello di sopportazione pari a zero dia come il pretesto a questi uomini ad essere sempre più immaturi e passivi?
Non si tratta forse di una forma di corresponsabilità per avergli permesso di fare gli eterni mocciosi, facendosi carico di tutte le incombenze con la conseguenza di aver creato dei mostri incapaci?
O forse di averli privati della loro capacità di crescere sminuendo in continuazione la loro figura all’interno del nucleo familiare?
Insomma sembra che in molti casi si remi da una parte sola, si costruisca individualmente, ci si dia una spinta per raggiungere un livello di crescita personale, rendendosi conto che l’altro è rimasto indietro, o ha seguito un altro percorso e si finisce inevitabilmente per non parlare più di coppia ma di persone che camminano a senso unico e si scontrano, e questo si palesa quando ci sono dei problemi ed ognuno parla la sua lingua incapace di ascoltare l’altro.
“magari in passato la figura della donna era oscurata dalla figura del marito”…
… è ciò che penso anch’io, però non mi sembra che oggi si sia arrivati ad un equilibrio, solo c’è più solitudine e molte più coppie scoppiano, perché le donne, a volte stremate, rinfacciano agli uomini di essere diventati degli immaturi, mentre prima se ne fregavano, sostanzialmente, però conservavano una figura di supporto nel momento del bisogno (non tutti), arrivando ad essere i pilastri della famiglia in casa e gli strafottenti fuori, oggi molti continuano a fare i loro porci comodi fuori casa e dentro sono pure inutili, della serie che invece di accettare il cambiamento e migliorare, sono quasi peggiorati, diventando degli incapaci a sopportare il peso delle responsabilità familiare perché si sono sentiti spodestati nel loro ruolo di protettori del nucleo.
Penso solo che ci sia qualcosa che non quadra, tutto qui, non amo sentir parlare gli uomini di donne ipocrite ed agguerrite, così come non amo sentir donne parlare di uomini deboli e senza palle, mi sembra che ci sia mancanza di collaborazione da parte di entrambi e il caso specifico ne è una prova, scusa charlotte, ribadisco, secondo me non ce la stai mettendo tutta, perdona il mio “giudizio”.
Cmq al voto sollevo la paletta a -1, però io mi do 4.30, quindi non arrivo lo stesso alla sufficienza, anche se in giro mi danno un 8 pieno, non me la sento di dire che sono stata capace di migliorare me stessa in modo da aiutare anche gli altri a crescere.
Infine, quando ci sono dei bambini di mezzo, so che non è il tuo caso, non mi vanterei tanto di aver conquistato la libertà anche a scapito loro, perchè si sa che il peso delle nostre azioni grava sui figli, anche se fingiamo di essere capaci di allevarli meglio da sole, tanto…gattaselvatica dice, sole per sole, meglio così.
Mah, sarà che io sto molto attenta ad ogni reazione dei figli di separati, ciò che noto è la loro fragilità, insicurezza, perchè privati della cosa fondamentale sulla quale si basa la crescita di ciascun individuo, la famiglia, che dovrebbe essere la prima delle grandi certezze della vita.
Quindi piuttosto di consigliare a qualcuno: abbandona la nave, mi viene spontaneo dire: rifletti bene su ciò che stai facendo, con o senza figli al seguito.
Charlotte,
proprio per quanto scrive gattaselvatica sul figlio, ti avevo posto il quesito se, prima di decidere di stare insieme, tu e tuo marito vi eravate confrontati sulle priorità da dare alla vostra unione (lavoro o famiglia?). mi sembra che non siate affatto sulla stessa falsariga, in una questione che reputo importante da chiarirti, per una tua maggior consapevolezza.
quet’uomo ti ha delusa perchè non ha saputo sostenerti in un momento di difficoltà. per quale ragione preponderante hai scelto di stare con lui?
quanto alla maturità degli uomini, anche in questo contesto sono d’accordo con gattaselvatica: sono sempre stati più deboli di noi nello spirito e nella crescita interiore; sono superiori soltanto nella forza fisica.
ciononostante, ci sono uomini votati per la lotta all’esterno, per emergere ed essere potenti economicamente (così come forse ha voluto Charlotte nella sua ammirevole lotta sul lavoro) e ce ne sono altri, molto meno per la verità, cui interessa poco o niente l’esterno ma sono dei veri angeli in famiglia.
le due “virtù” non vanno di pari passo: si può avere l’una o l’altra: è un problema di orientamento soggettivo.
con il senno del poi, avendo visto che la parte “esterna” di una vita muore e svanisce ben prima di noi, avrei tanto voluto essere meno ambiziosa (e meno bisognosa di lavorare) per goderme meglio e di più quello che davvero conta e davvero resta alla fine di una vita. ma si sa: ognuno deve sperimentare sulla propria pelle!