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Devi ritrovare il tuo bambino interiore… ma per favore!

di Disastro

Ho appena sentito una trasmissione su Radio 24, per essere felice devi ritrovare il tuo bambino interiore hanno detto uno psicologo e altre due conduttrici.

Ma fatemi il piacere, ve lo do io il bambino interiore…

La ditta dove lavoravo ha chiuso e io sono senza lavoro, mia moglie fa la ricercatrice a 600 euro al mese e con quelli paghiamo giusto il mutuo, mio figlio ha 14 anni, deve andare dal dentista e a natale gli abbiamo regalato 20 euro.

Dove lo trovo adesso un lavoro a 54 anni?

Ma sì ora ritrovo il mio bambino interiore e sarò felice…

Queste cose del bambino interiore, dell’IO, dello yoga, della meditazione, delle filosofie orientali… vanno bene per chi non ha problemi economici… per gli altri sono solo stronzate!

Lettera pubblicata il 26 Dicembre 2017. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    unknow91 -

    io a 26 anni se mi propongono un lavoro anche solo di 1000 euro al mese gli sputo in un occhio come può tua moglie accettare 600 euro, il problema è accettare lavori sottopagati bisogna ribellarsi fin da “piccoli” a questo sistema malato.

    si ti do ragione sulle ultime 3 righe è proprio così quelle cavolate sulle filosofie orientali è roba per ricchi.

  2. 2
    Gabriele -

    Caro Disastro, ti dirò che riuscire a regalare venti euro, che non sono pochi per un adolescente di 14 anni, non è poco. Io lavoro in famiglia, e messo da parte il fatto che mi piace il mio lavoro alla follia, e che attenzione sono un privilegiato, Vi fa onore riuscire a regalare venti euro a vostro figlio, pur prendendone 600 e tu disoccupato. Posso dirti p, che una persona della tua età ha molto da dare: io non ho remore a dirti che tutto ciò che ho imparato, l’ho imparato da una persona della tua età, che io considero ormai come una parente, le voglio veramente molto bene, ed ha 55 anni. Senza di lei cosa sarei io? O la mia impresa? Niente.
    Abbi fiducia in te, non è possibile che un uomo della tua esperienza non possa avere soddisfazione in qualche ambito.
    Ti auguro Buone Feste per intanto

  3. 3
    Rossella -

    Io penso che nella vita dovremmo avere i piedi ben piantati a terra perché è facile suggestionarsi quando ci si abitua a disporre in maniera piena della propria libertà. Quando proprio non posso evitare di coinvolgermi sono bloccata mentalmente. Per me tutto questo è naturale. Se le cose stessero diversamente non potrei mai pensare di cambiare (vita, punto di vista, ecc.) perché mi ritroverei ad essere un corpo senza anima e, detta in parole povere, sarei schiava del tempo e magari dall’esterno potrei dare l’idea di essermi lasciata alle spalle un grande amore. Dopo le lezioni ho sempre chiamato a casa. Il primo giorno di scuola materna sono tornata a casa con l’intenzione di fare l’elenco di tutti i miei compagni di classe. La libertà assoluta mi tormenta. In compenso sono una sognatrice. Ho i miei segreti. Ma questa è un’altra storia.Volevo sottolineare che proprio questo mio sentire mi ha fatto capire che non avrei potuto aspirare a vivere una vita sociale all’insegna della mondanità. Non avrebbe avuto senso dal momento che ho incontrato resistenze anche in ambito ecclesiastico. La chiesa che va incontro alla modernità, giustamente, si divide davanti a qualcuno che crede di avere una strada fatta a sua misura.

  4. 4
    Rossella -

    Per alcuni è come se stessi aspettando la manna dal cielo, anche se per Grazia di Dio non ti manca nulla. A 33 anni ti fa un certo effetto sapere che godi di questa considerazione, ma riesci a capire e anche ad amare. Sì, nascono dei problemi di comunicazione perché magari alcuni interpretano la libertà in maniera diversa, più radicale, non sentono il legame di dipendenza dal Padre, nel loro caso totale, e non riescono a cambiare per quel quarto d’ora in cui hanno d’avanti una persona che li porta in un altro ambiente. Non si tratta di non concepire le classi, di non volersi mettere nei tuoi panni, anche se alla fine sembra così. Davanti all’arbitrio del prossimo alzo le mani! Siamo liberi. Assolutamente. Ma, senza voler peccare di presunzione, noto in me una capacità d’ascolto che mi porta a cambiare e quando mi trovo davanti ad una persona che non mi considera, mi faccio volentieri da parte perché mi sento osservata, scrutata nell’intimo mio io. Non discuto l’idea, ma il confronto mi sembra sbilanciato, nonostante i miei goffi tentativi di rimetterlo in equilibrio nel rispetto di regole che estrapolo dal contesto. Dobbiamo custodirci e cercare l’armonia, non le colpe.

  5. 5
    Disastro -

    Grazie degli auguri Gabriele, buon anno a tutti!

  6. 6
    Yog -

    Se io avessi un bambino interiore, sarebbe affogato da un pezzo. Nella narda.

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