Allucinante…
Breve storia di un genio alla rovescia.
Giorgia Meloni si presenta in conferenza stampa per parlare di tutto, e quindi, come spesso le capita, di niente.
Poi si passa al Ddl Zan.
Prima domanda:
“Cosa ne pensa del testo alternativo alla legge Zan di Lega e Forza Italia”?
Risposta: “Non l’ho letto, ma mi sembra intelligente.” (Ah!)
Seconda domanda:
“Ma lei sa cosa vuol dire gender?”
Lei: “Ah, guardi, io non l’ho mai capito bene.”
In pratica, in due sole risposte, ha confessato di apprezzare proposte che non ha mai letto e di contestare cose che non ha mai capito.
In dieci righe, la destra sovranista messa a nudo. E francamente non è un bel vedere.
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Categorie: - Politica
La Meloni colpisce per i suoi sfoghi. Viene rassucurata sulla sua identità politica, ma sa benissimo di essere ostaggio del momento rimasto ignoto. Ti parla qualcuno che in quella situazione (per le idee politiche) gode della rispettabilità di un tecnico delle caldaie e viene rassicurato, anche, sull’ideantità. Una cosa che neanche sapevo, vabbè. la capisco, ma devo andare altrove. Lei è stata fortunata. In quella cappa si costruisce un mondo. Io ho dimostrato che è possibile, ma non posso restare oltre. Ne va della mia onorabilità. Avere fede per me significa misurarmi con un senza fissa dimora e pensare che al di là di questa storia (che non è mai esistita) c’è la grandezza che Dio vede in ciascuno di noi. Lei si faceva sentire. E’ molto provata. Io non tornerò indietro, perché, non oggi, non domani e neanche tra un mese troverò quello che oggi nessuno mi può dare. E’ tempo di testimoniare.