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Il mio desiderio è tornare a vivere nella mia bellissima città

di valinazoe

Ciao,
Io sono una ragazza di 34 che da 6 anni vive in un’altra città diversa da quella di nascita, per amore e perchè avevo una grandissima voglia di rendermi indipendente e di provare a me stessa e agli altri di potercela fare da sola. Dopo tanta difficoltà ce l’ho fatta, e adesso ho un lavoro che mi piace, una casa, un gatto ed un compagno, ma mi manca tantissimo la mia famiglia.
Sento ancora, dopo 6 anni, la nostalgia dei miei genitori, e di tutti i miei familiari, della mia bellissima città, e il mio unico desiderio è quello di tornare a vivere nel posto dove sono nata e cresciuta fino all’età di 28 anni.
Il mio problema è che sono molto dibattuta dal fatto che il lavoro che faccio qua lo potrei trovare in poco tempo e la casa non mi manca ma dovrei decidere di partire da sola e di aspettare il mio ragazzo finchè il suo lavoro non gli desse la possibilità di chiedere il trasferimento.
Il mio ragazzo è quasi d’accordo a seguirmi ma io non so se faccio bene a partire prima non sapendo quando devo stare da sola senza di lui, un anno, forse due, e in tutto questo tempo dovremmo vederci solo quando il nostro lavoro ce ne desse la possibilità, ma la mia voglia di tornare a casa è fortissima e sinceramente sono molto dibattuta sul da farsi.
Vi prego aiutatemi, rispondetemi perchè so che il vostro aiuto per me è indispensabile perchè ho veramente bisogno di un consiglio sincero.
Ciao Ciao Valina.

Lettera pubblicata il 20 Agosto 2008. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 10 commenti

  1. 1
    guerriero -

    ti consiglio di aspettare il tuo ragazzo e di trasferirvi insieme

  2. 2
    Maxim_Max -

    Ciao Valinazoe,

    sono pienamente concorde con quanto dice Guerriero, trsferimento contemporaneo, ma lasciar spazio a nessuna distanza.

    Maxim.

  3. 3
    leilaluna -

    Io invece al contrario di te non vedo l’ora di andarmene..non ce la faccio più, ho voglia di stare con il mio ragazzo e di lasciare quasta caoticissima e trafficata città che non mi ha dato mai niente.. e soprattutto poche prospettive lavorative.
    Il mio ragazzo mi aspetta ormai da un anno.. ma fra qualche mese il nosro sogno di vivere insieme si avvererà.
    Forse è vero che non ci si accontenta mai di quello che si ha.. si lo so.. mi mancheranno i miei cari.. e i miei amici.. ma questo non significa che io non posso andare a trovarli quando voglio.. e poi esiste sempre una cosina magica chiamata telefono 😉
    Cmq secondo me ora è un pò azzardato… la gatta frettolosa fa i figli ciechi.. che ti costa un’altro pò di pazienza??

  4. 4
    Rosi -

    ciao Valina,

    spero tu abbia risolto.
    Io mi trovo (più o meno) nella tua stessa situazione, ho 36 e da 5 anni vivo in una città diversa dalla mia di nascita. Da quasi 1 anno sto ‘soffrendo’, non ci sto bene qui, mi sento spesso sola ed a volte indifesa.
    Sono partita per la mia professione, dove mi trovo adesso non svolgo quello che è di mia competenza, anche se, prima della firma del contratto, mi avevano promesso che da li a poco mi avrebbero messa nel reparto che mi compete (mi sono sentita presa in giro).
    Il lavoro ed il contesto lavorativo è un disastro, non mi piace quello che faccio anche se lo svolgo in maniera professionale, non ci sono orari, è tutto disorganizzato, so solo l’orario di entrata 9.30 e mai quello di uscita, spesso esco alle 20.30/21, con questi orari non posso progettare di andare in palestra ad esempio o fare una passeggiata, mi sento stanca e non vedo l’ora di rientrare a casa.
    Con i colleghi poi, non c’è rapporto collaborativo, sono sempre presa di mira, ingiustamente. Ah, sono l’unica assunta del reparto, gli altri che mi stanno contro sono interinali!

    Vivo da sola, ho il ragazzo è di questa città e ci frequentiamo da 1 anno e mezzo, sa della mia intenzione di ritornare nella mia città, ma lui non è interessato a seguirmi, anche se a lui non piace vivere qui e vorrebbe andare altrove!
    Mi spiace tanto doverlo lasciare o rinunciare a lui, è davvero una bella persona…

    Mi sento in ‘crisi’ non so che fare, non voglio fare una scelta affrettata, sono una persona che pensa, medita e valuta per bene i pro e i contro, ma non so che fare! Ho pensato addirittura di rivolgermi ad uno specialista, mi sento confusa.
    I miei mi danno supporto mi dicono di valutare il tutto per bene e sono scossi degli episodi (di accuse) che capitano nel mio ufficio e del fatto che spesso il mio ragazzo mi lasci da sola.
    Potete darmi un consiglio?

    grazie mille
    Rosi

  5. 5
    toroseduto -

    Da quello che hai scritto ho la sensazione che quasi inconsciamente hai già deciso. Tornare a “casa”.
    Ho messo le virgolette perché in 5 anni o si è “dentro” senza nessun rimpianto, e tu hai fatto un elenco dei disagi a cui devi sottostare.

    Quindi è palese che stai mettendo insieme i “bagagli”.

    Stai cercando l’ultima spinta per fare il grande passo. Valuta bene, con i tempi che corrono alla tua età devi essere pienamente convinta. Ciao!

  6. 6
    Rosi -

    ciao ‘toroseduto’,

    intanto ti ringrazio per la risposta, davvero gentile! 🙂
    Sicuramente, sarà come dici e per paura o perchè non ne sono pienamente convinta faccio fatica ad agire.

    Nel dettaglio posso dirti che ho vissuto qui, in questa nuova città ad intervalli 3 anni, poi 1 anno nella mia città e adesso 2 anni.
    Dopo i primi 3 anni qui, una chiamata da parte una persona di fiducia mi propose lavoro nella mia città di origine. Ritornai. Ma da li a poco, il tutto si vanificò e fu solo una profonda delusione…
    Iniziai a studiare per 1 anno intero giorno e notte senza sosta, spesso facendo orari impensabili, dovevo imparare, il mio desiderio era quello di tenermi aggiornata alle richieste di mercato, studiai da autodidatta nuovi software, partecipai a diversi concorsi, ritagliandomi numerose soddisfazioni.
    Lavoravo part-time intanto così potevo avere la mia indipendenza economica e concentrarmi allo studio.

    Poi, una proposta lavorativa nella città che avevo lasciato 1 anno fa per un’importante azienda… valutai per bene il tutto ed in quell’istante mi sentii di vivere ‘il sogno della mia vita’… finalmente si stava realizzando!!
    ad oggi che sono trascorsi 2 anni, posso dirti che non è e non è stato così, ma solo un grande bluff…

    Ti dicevo prima, anche delle mie paure, i colleghi con cui lavoro mi fanno stare in ansia.. pensa, prima delle vacanze estive (quindi da recente), un collega mi aspettò fuori dall’ufficio, si era li ad attendermi, mi aggredì ‘verbalmente’ sul mio operato… questi atteggiamenti che superano ogni limite mi incutono timore.
    Spesso penso anche di trovarmeli fuori dall’ufficio, quando esco la sera… il posto poi è isolato e quando ritorno a casa sono da sola.
    Spero di superarli.

    Quest’estate, in vacanza, ci ho ‘visto chiaro’ mi sono interrogata fra me e me, ed ho riflettuto sulla mia vita: qui, in questa città, ‘adottiva… non svolgo la mia professione, lavoro in un contesto dove sono vista come la ‘pecora nera’, mi stanco ed affatico tanto, devo gestire tutto da sola in pochissimo tempo visto che l’intera giornata la trascorro in ufficio.

    Da pochi mesi ho scoperto di essere celiaca, (sono stata ricoverata e da poco mi sono ripresa) ed organizzarmi anche sotto questo punto di vista (doppia spesa, cercare locali adatti, effettuare periodicamente esami e controlli) diventa davvero difficile.
    Ho pochissimo tempo per me e per rilassarmi un pò… molte persone che definivo ‘amiche’ sono scomparse, a loro non piace andare nei locali che posso frequentare e molte hanno cambiato città.

    Al momento credo di non lasciare l’attuale posto in cui vivo per il mio ragazzo, è davvero una bella persona, lo voglio bene e mi dispiacerebbe tanto lasciarlo.
    Per questo mi sento in crisi, grazie per il supporto.

  7. 7
    toroseduto -

    Ciao Rosi. Ho risposto al tuo post perché ho una figlia che come te è andata via da casa, proprio 5 anni fa.
    La differenza fra te e lei è che si è integrata benissimo nella “grande città”. Non tornerà mai più indietro.

    Potrei raccontarti molti dettagli su cui riflettere, siccome l’anno scorso pubblicai una lettera, preferisco che tu legga le mie esternazioni sviscerate abbondandemente … e riflettere sul tuo caso.

    http://www.letterealdirettore.it/messaggio-bottiglia/

    Leggi i miei post, poi mi farai sapere. Ciao

  8. 8
    rosi -

    ciao Toroseduto,

    riesco a leggere solo adesso la tua risposta, non avevo ricevuto il link! Mi spiace tanto non averlo fatto prima..
    leggerò i tuoi post con molto piacere!

    a presto
    ciao

  9. 9
    rosi -

    grazie per il tuo link e le tue lettere TS!
    Davvero profonde e sentite… mi auguro che sei riuscito a superare
    il ‘blocco’ e che adesso vivi in armonia con i tuoi amori!

  10. 10
    toroseduto -

    E’ passato molto tempo dalla “lettera in bottiglia”. Sono cambiate molte cose… il 3 dicembre 2011 mia figlia si è sposata in chiesa, a Milano, siamo andati pochi di noi, comunque hanno comprato casa in provincia di MI. A luglio nascerà Francesco … diventerò nonno!
    Mi sono abituato a questa situazione, ho imparato la lezione.
    Devo sempre e comunque mettere al primo posto la felicità delle mie due figlie. Per quanto riguarda me, ho deciso di smettere di sognare di trovare una compagna adeguata alla mia età.
    Dopo aver vissuto per 30 anni in amore e armonia, faccio fatica a vedermi incasinato in un rapporto che potrebbe essere problematico.

    Sono una persona molto semplice, ho avuto qualche contatto con donne divorziate. Sono piene di astio e di rancore verso i mariti che le hanno lasciate, non potranno mai essere compatibili con un uomo che ha vissuto il grande amore.
    Mi godo la piena libertà, continuo a scrivere musica, faccio spettacoli con i bambini, e in queste occasioni vengono tutte e due le mie figlie. Leggo moltissimo, e spesso esco con amici (separati) per una pizza o qualche gita. Mi secca una sola cosa, vivere da solo in una casa di 4 stanze. A volte mi viene la tentazione di trasferirmi nel paese dove sono nato, a 15 km da dove abito. Ma sono troppo pigro per affrontare un trasloco.
    Tu hai fatto qualche scelta? Azzardo un piccolo consiglio, agisci secondo il tuo cuore, sembra una banalità, io ci ho messo molti anni per capire che nonostante le batoste dobbiamo sempre trovare il meglio di noi stessi. Seguire l’istinto, se c’è la paura di sbagliare, forse è perché è una cosa che non va fatta.
    un abbraccio TS

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