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Lettera pubblicata il 24 Aprile 2013. L'autore, vinile78, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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se ho capito bene cmq tu non ti riferisci ad “una donna ideale” ma alle tue emozioni. Ad un’incontro – in senso piu’ profondo e duraturo – che faccia sentire te in un certo modo e porti con se’ la spinta naturale a compiere determinate scelte anche. Hai bisogno d’amore ma non in astratto. Forse non riesco a spiegarti bene che credo di aver capito cosa intendi dire. Vedi, Vinile, c’e’ chi pensa di innamorarsi cento volte nella vita e chi e’ piu’ dipendente dalle relazioni e da certi concetti. c’e’ chi non lo e’, e anche se a volte e’ vero che alcuni nascondono delle paure nel “non fermarsi mai” il discorso che riportava Elly sul suo amico (ovviamente non conosco il suo amico) non mi suonava infantile. non so come conduca la sua vita, ma in generale penso che la non compulsione relazionale ed essere “aperti” ma non centrati solo sull’idea che ‘bisogna’ stare con qualcuno sia una prova di amore e consapevolezza verso se’ e non una rinuncia o per forza una fuga dalle responsabilita’ o che. essendo io uno “spirito indipendente” quando ero piu’ giovincella mi domandavo se mai mi sarei “fermata”, non nel senso di saltare tra dodici uomini ma nel senso di avere uno spontaneo desiderio a fermarmi senza sentirmi in trappola o senza che la mia indipendenza fosse sacrificata o vista come egoismo. Quando mi sono innamorata davvero pur restando me stessa mi sono “fermata” e non mi e’ pesato affatto. anzi ho amato la condivisione ecc e mi sono sentita me nella me in coppia quanto mi sento me quando sono sola. Allora direi che non e’ un male, non e’ un male come ti senti tu. Anche se non c’e’ nessuno con cui prendersela. ma vivere. sapendo che ik fatto che ti “fermerai” quando sara’ ma non ti fermi quando non e’ non e’ un limite. io non credo che lo sia.
Ciao Vinile78, che dire….quello che hai scritto rappresenta tutto quello che sta passando nella mia testa e nel mio cuore, rappresenta anche il mio presente. Anche io come te ho voglia di costruire con una persona una famiglia, incontrare un uomo “risolto” con cui affrontare il futuro e di cui essere compagna e madre dei suoi figli. E come dici tu non mi sto riprendendo da una delusione (superata pienamente dopo la fine della storia importante due anni e mezzo fa), mi sento finalmente in pace con me stessa ( ho iniziato un percorso di cresctia personale che mi ha cambiata nel profondo) ma c’è un ma….C’è la grande voglia di condividere il presente con un compagno, un uomo da amare e che mi ami. Sono anche certa di una cosa, che il presente serva ad insegnarci la lezione che evidentemente dobbiamo imparare. Per quanto riguarda me la pazienza e l’affidarsi alla vita. Sai, non ho più avuto storie da quando mi sono lasciata, nemmeno di una notte. Perchè non mi accontento di quello che non voglio…..preferisco andare avanti sola ma consapevole di quello che merito, un uomo per me non è mai stato solo un qualcuno con cui divertirsi o su cui riversare tutti i miei problemi. QUindi Vinile, non possiamo fare altro che accettare il nostro presente sapendo che ci sta insegnando qualcosa. Non possiamo fare altro che vivere ogni giorno ringraziando per quello che abbiamo, mantenendo lo sguardo fisso sull’obiettivo. Anche per noi arriverà quel momento in cui diremo: ” eccola, è lei la persona con cui voglio costruire una famiglia”! un abbraccio
Che dire , amica? Una volta ho letto che gli innamorati dell’amore non si innamoreranno mai. Forse è questo il problema. Rinunciare al pragmatismo che pervade certe coppie, ripudiare l’arte del compromesso, non concepire l’idea che possa comunque andar bene la persona “meno peggio” che ci capiti.
Magari siamo noi quelli difettosi. Forse la natura, o Chi per essa, preferisce atrofizzare certi sentimenti.
Lo dico senza sarcasmo, a volte spero persino di avere ragione perchè almeno potrei dare un senso e una risposta a questo mio stato d’animo.
VINILE, credo che si possano mettere sulla bilancia i pro e i contro in molte cose, come il lavoro o l’abitare in un posto piuttosto di un altro (fermo restando che se ci si trova davvero in sofferenza anche in queste situazioni e’ diverso dal ragionare/sentire un piu’ naturale e comunque sensato compromesso) ma non si puo’ stare con qualcuno e farci tre figli se “non ci sei”. O meglio puoi anche, ma l’altro si accorge a sua volta che “non ci sei”. E anche i tuoi figli. La vita e’ un divenire e anche chi parte convinto chi lo sa. Ma sposarsi, mettere su casa, avere figli gia’ sapendo di “non esserci”… Mi sembra anche un atto di profondo egoismo. Non credo si stia parlando
Di partners e situazioni perfette o di scappare alla prima difficolta’ o responsabilita’ o di essere incontentabili. Molta gente lo e’ e piu’ che non mettere su casa e famiglia lo fa anche cinque volte di fila. Non mi sto ovviamente riferendo a tutti coloro che abbiano vissuto deviazioni di percorso o alle famiglie allargate in genere! Se ho avuto delle relazioni importanti e nelle quali ho anche affrontato problemi e quotidianita’ e non pensato che il partner debba essere “perfetto” ecc evidentemente non ho un problema di incontentabilita’ “mitologica” ecc. Ne’ sono le responsabilita’ a spaventarmi. Ma trovo impossibile oltre che insano e irresponsabile un certo altro tipo di ragionamento che oltretutto non coinvolge mica solo te stesso! Estremizzando trovo piu’ onesta una persona che ha un figlio con un amico o un’amica parlando chiaramente o un a persona single che sceglie la strada dell’affidamento di un discorso tipo: perche’ hai avuto un figlio con lei o lui? Perche’ la scheda tecnica aveva piu” stellette, era l’eta’ in cui queste cose si fanno, in giro c’e’ di peggio ecc. Non tutti sono consapevoli di fare certi ragionamenti. Ma alcune persone si e lo affermano. Non ai diretti interessati a meno che non si trovino pure d”accordo (e magari funziona pure? Pero’ insomma si provano pure sensazioni diverse a fare una vacanza con persone, amici che siano,.che senti in un certo modo. Alcuni si sposano con chi “non andrebbero in vacanza”? Temo di si. Salvo poi scoppiare ecc. Si puo’ scoppiare comunque ma io che pure amo molto anche la convivialita’ faccio le cose con piacere da sola e piu’ piacere da sola piuttosto che con con chi non “sento’ e “non mi trovo”. Ti pare che potrei, per compromesso, stare insieme a qualcuno per ragioni meramente schematiche e razionali?
lì per lì mi sei sembrato una donna quando hai detto “all’aba dei 35 anni… ecc..” di solito l’orologio biologico ce lo abbiamo noi e sono frasi nostre queste.. eheheheh 🙂
comunque mi sembri troppo a terra, sei giovane, per un uomo è diverso, la famiglia la puoi costruire quando vuoi, non hai il ticchettio biologico… io penso che sei rimasto molto amareggiato da quella storia finita male e non l’hai superata bene, è questo che ti deprime… ed è per questo che non hai aperto la strada alle altre donne che sono arrivate poi… ora ti direi: fermati e pensa. analizza razionalmente quella storia, vedi i difetti che aveva lei e anche dove magari hai sbagliato tu, insomma devi vagliare con la ragione per fartene appunto una ragione, e andare avanti, altrimenti rimani aggrappato a un passato che non esiste più, e non ti rimetti mai in gioco con qualcuna di nuovo. hai perso la fiducia nel rapporto di coppia, temi che anche il prossimo possa finire così, invece non è così, perché una donna nuova che puoi incontrare ora non sarà la donna con cui ti sei lasciato ieri. e poi è importante che capisci tu, te stesso, come ti sei approcciato in questa relazione, se ti sembra che hai fatto tutto il possibile oppure ti sei trascinato stancamente senza avere il coraggio di chiudere prima magari, insomma devi vedere tu, ma quello che ora ti fa stare così è non aver digerito questa storia passata.
puoi anche andare da uno psicologo se non riesci a far luce da solo.
auguri
Hai perfettamente ragione bimba. A 35 anni non si è vecchi in generale per una famiglia, men che meno se si è uomini.
Il riferimento all’età non era legato ad una sorta di data di scadenza ma era semplicemente un dato di fatto. Intendevo semplicemente descrivere la mia situazione comprensiva di età.
Il mio stato d’animo non dipende intrinsecamente dall’età, mi sarei potuto sentire così a qualunque età (scusa le ripetizioni, ma scrivo di getto oggi).
La mia relazione passata ha avuto una forte influenza su di me, per molti versi e non solo per come è finita. Ma si parla di qualche anno fa e nel frattempo ho avuto altre esperienze anche se, come ho scritto, non sono state eccezionali.
Probabilmente è vero che sono rimasto segnato e adesso sono molto più guardingo, ma questo credo sia un bene perchè significa che ho preso coscienza di quali siano le mie esigenze e so quel cerco… anche se non so se e quando lo troverò.
Io purtroppo invidio le coppie che sono riuscite a creare una famiglia. Mi sento un fallimento totale: disoccupata, vivo ancora con i miei genitori e ho quasi 40 anni. Sono molto arrabbiata con la vita,non sono da buttare, non mi reputo stupida e non è giusto che meriti una condizione di questo genere. Forse sono poco furba io o magari in giro ho avuto la sfortuna di incontrare solo imbecilli.Mai e poi mai avrei immaginato di essere in questa situzione, ho sempre sognato una famiglia tutta mia…e sono molto triste. Non credo più nell’amore e ormai mi devo rassegnare.
nicolettaf82@yahoo.it
@vinile78 leggerei quello che scrivi per ore ed ore…ho compreso esattamente le tue parole e condiviso il tuo stato d’animo, mi chiedo ora a distanza di 6 anni cosa sia cambiato nella tua vita. Spesso, siamo le scelte che facciamo….chissà quali scelte avrai fatto e quali strade avrai intrapreso…. io di scelte ne ho dovute fare, oggi sono qui, all’alba dei 27, con il peso dello studio sulle spalle, tanto studio, a chiedermi quando arriverà il momento per quella tappa li. l’unica certezza è: non adesso.