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Lettera pubblicata il 24 Aprile 2013. L'autore, vinile78, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Cmq quando parlo di “evoluzione” personale intendo veramente legata al percorso dell’individuo e non secondo uno “standard”. Concordo con cio` che dice Cyber sull`invidia. Ma penso anche la maturita` non si misura dal fatto di avere una relazione o dei figli, purtroppo in molti casi no. E infatti c’e’ chi non regge assolutamente un mutamento di vita e di responsabilita’… E se fosse il fatto di diventare genitori a far crescere la gente o il matrimonio o la relazione come concetto a far funzionare le cose non assisteremmo.a tante famiglie formato single… A me non pare che tu non abbia costruito nulla. Forse hai anche invece avuto l’intelligenza emotiva di non fare le cose semplicemente perche’ in teoria andavano fatte. Sei un uomo giovane con una sua stabilita’, per virtu’, impegno e, concedimi di questi tempi (in questi si) anche un po’ di fortuna (e la capacita’ di coglierla) e che puo’ iniziare una nuova vita da uomo libero e senza catastrofi alle spalle. Molti, credo, potrebbero “invidiare” te, per la tua eta’, insieme giovane e adulta. Tutto e’ relativo, certo, ma la tua generale condizione ha anche nell’iniziare un nuovo rapporto molti lati positivi. Non sai stare in coppia? Questo io per te ovviamente non lo so. Ma come dice Cyber parlare in “astratto” non ha molto senso. Con chi non sai se non sei innamorato ora,.pur essendo in astratto aperto a e autocritico? Io ho avuto una lunga relazione e sono stata anche da sola. Credo di poter fare entrambe le cose. Con il mio carattere, i miei limiti, il fatto che l’amore non e’ certo una banalita’, con il fatto che esistono i modi di essere, intendere la vita, le compatibilita’. Io non riuscirei mai a stare con qualcuno solo perche’ “si .deve, per paura della solitudine, per status o per avere dei figli. Dovrei invidiare chi e`capace? C’e’ stato un periodo in cui conoscendomi e sapendo come son fatta mi son detta che probabilmente non sarei mai stata piu’ “capace di avere una relazione” (io che ne ho avuta una di quasi 20 anni) perche’ cmq sono “nata libera” e quindi non ho un’esigenza “astratta” di avere un uomo accanto tutti i giorni ma e’ il fatto di amare una persona a far armonizzare la mia librrta’ eil mio spontaneo esserci. e esserci sul serio. Oggi penso pero’ che la mia librrta’ e’ anche questa sincerita’ che ho con me stessa. che in realta’ non mi preclude nulla rispetto a chi dice “voglio una coppia per .forza” o “non la voglio assolutanente”. Hp qualche anno piu’c di te, per inciso. E duetro le spalle alcune “catastrofi” che pero’ mi hanno anche insegnato aa conoscermi meglio o a ritornare a conoscermi per certi versi.
Sono assolutamente d’accordo con quello che ha detto cyber81 e Luna.Comunque se può consolarti,conosco una persona che ha 48 anni e non ha una famiglia.E’ quel tipo di persona che si può definire giovane e adulto allo stesso tempo perchè a parte la sua età,non li dimostra proprio 48 anni esteticamente, ragiona ancora come un ragazzino,infatti io e coloro che lo conoscono gli abbiamo detto che è ancora un bambino.Comunque inizialmente credevo che non volesse avere figli per questo motivo,ovvero perchè secondo lui non può avere una relazione fissa altrimenti se gli capitasse di conoscere qualcuna potrebbe ricorrere al tradimento,o potrebbe stancarsi,ma ragionandoci su, forse questa è una corazza che ha creato attorno a lui per non mettere in evidenza la tristezza di non essersi fatto una famiglia alla sua età,o forse questo è scaturito da qualche delusione che lo ha influenzato sul suo modo di vivere la vita,in particolare quella di coppia. Ciò nonostante,quando gli ho chiesto per la prima volta come mai non avesse figli o se gli piacerebbe farsi una famiglia,la risposta che mi ha dato è stata la seguente:”non è che non vorrei figli perchè la penso in quel modo,o non vorrei una famiglia,non ho con cui fare tutto questo,non ho trovato ancora la persona giusta..chissà forse arriverà e mentre aspetto intanto mi godo la vita;viaggio mi diverto con gli amici,lavoro e cerco di non pensarci”.Tu non ti devi demoralizzare,vivi tranquillo e non essere triste perchè fin ora non hai una famiglia.Non pensare agli amici sposati e con figli,non credere che perchè siano così vuol dire che siano felici e non hanno nessun tipo di problema. All’interno di una famiglia ci sono sempre tanti segreti e problemi e, fidati che secondo me ai giorni d’oggi si sta meglio da soli perchè ormai è come se ci fossimo”disumanizzati”.Come dice cyber a volte si nascondono tante cose dietro ai sorrisi delle coppie.Dietro all’apparenza si celano tante cose e le persone sono brave ad indossare delle maschere pur di non far trasparire la negatività che esiste attorno a loro.VIVI OGNI GIORNO COME SE FOSSE L’ULTIMO!!La vita è piena di ostacoli:SUPERALI!
Innanzitutto vorrei ringraziarvi per le risposte. Sono tutte interessanti e mai banali. Mi avete offerto degli spunti di riflessione davvero niente male.
Per me scrivere qui è un mix tra la ricerca di punti di vista diversi dal mio e un semplice sfogo mascherato dietro ad un nick.
Io non credo di provare invidia per gli altri. Reputo l’invidia in generale una delle peggiori piaghe che esistano e cerco di starne alla larga sempre. Sono felice per i miei amici … per quelli a me più cari sono forse più felice io di loro stessi.
Di per se non mi spaventa neanche restare solo. Ho dei discreti equilibri e a tratti sono persino affascinato dalla solitudine.
Senza scadere nella becera vanità, vi assicuro che se avessi voluto sistemarmi a tutti i costi, avrei già avuto più di un’occasione. Ma il punto è proprio che non ho mai la sensazione di aver trovato quella giusta mentre gli altri prima o poi ce la fanno. E’ in questi termini che guardo chi mi sta intorno! Voglio dire … non saranno mica tutte persone che si accontentano, no?
@Vinile scusa ma non capisco cosa c’entri il discorso sulle brave e cattive ragazze quando parlo di essere possibilisti. Io intendevo aperti verso nuove conoscenze, senza mettere troppi paletti e senza l’ansia di dover trovare quella giusta che si finisce per scambiare fischi per fiaschi.
Per il resto concordo con quanto detto da cyber, lascia perdere la parola sistemarsi, si usava nell’800 quando le ragazze dovevano trovare marito per non rimanere zitelle e gli uomini dovevano trovare una moglie che facesse loro da serva. La voglia di mettere su famiglia ti viene quando trovi la persona giusta.
E poi è proprio vero, ma guardati intorno, pensi davvero che tutte le persone “sistemate” siano felici?! Magari fosse così! Non assisteremo allora allo sfacelo di tantissime famiglie e coppie…
Come hai scritto anche tu, è la società che ci impone determinati ”traguardi”, scelte, che non so fino a che punto siano fatte in tutta libertà e piena consapevolezza. Creare una famiglia può avere anche risvolti disastrosi, goditi il tuo tempo libero e questi ultimi rimasugli di una giovinezza che comunque non tornerà e abbandona l’invidia per i ”sistemati”, anch’essa indotta dalla società. Ci sono davvero tantissimi altri modi per dare un senso alla propria esistenza, se mai ve ne sia davvero uno…
Grazie di nuovo a tutti… un po’ mi sto riprendendo. Alla fine un sano scambio di opinioni fa proprio bene!
🙂 – guarda, per me la parola “sistemarsi” non ha alcun senso. Sono altre le ragioni con cui ho vissuto le mie relazioni, comunque serie e importanti. La reale condivisione, serenita’, complicita’, progettualita’ (non secondo schemi che devono essere buoni per tutti) non c’entrano nulla con “sistemarsi”. Se era per quello mi potevo “sistemare” giovanissima, come concetto di “status’… Ma non e’ mai stato il punto. La gente si accontenta, si diceva? A volte fa grandi casini proprio perche’, nel senso del termine non lo fa affatto o pecca di egoismi ma non considera realmente cosa cerca in chi ha accanto e cosa offre realmente. un esempio: a 36 anni mi pare e dopo una storia negativa lui incontra lei e dice: ad un certo punto della vita si ragiona con la testa 🙂 e presto vorrei anche un figlio. io che lo conosco da tempo alla frase “ragionare”, per come la dice, resto un po’ perplessa. per quanto stia mettendo in prima linea il “raziocinio” se pero’ manca il resto. Lui pare convintissimo pero’ e con lei va d”accordissimo finalmente
e in effetti pare proprio che sia cosi. da fuori si e’ anche contenti per loro. da dentro non e’ che non lo siano o fingano. hanno davvero anche una serie di cose importanti in comune. e’ lui ad insistere di piu’ per avere un figlio. beninteso non dopo dieci minuti. son passati due anni in cui va tutto bene. alla fine il figlio arriva. E lui si scopre innamorato di un’altra mentre lei e’ incinta. Il raziocinio si e’ sgretolato nel momento in cui e’ arrivata ‘la vera anima gemella”… ora, magari non sara’ manco questa e no comment. ma se lui un bel di non avesse pensato che era ora di sistemarsi forse avrebbe evitato di fare danni. almeno certi si. Lei gli piaceva, stava bene con lei, una brava ragazza, casa arredata, due buoni stipendi… forse se non si metteva in testa che a una certa eta’ si ragiona cosi… roba da brivido. anche perche’ lei non ha ragionato cosi. lei non cercava di sistemarsi. lei ha avuto un figlio con lui perche’ era lui. –
Grazie Luna, la storia che hai raccontato rende bene l’idea di ciò che vuoi dire.
In questi giorni ho riflettuto molto su questo mio stato d’animo. Per me è una situaizone nuova e forse sono stato precipitoso nel trarre le conclusioni.
Non che io non abbia mai soferto per amore, anzi… ma questa volta non si tratta di un rifiuto o di un abbandono. Questa volta riguarda solo me.
Quando si viene lasciati, ci si sente quasi in diritto di soffrire, di essere “depressi” e paradossalmente questa cosa ci fa stare meglio. Quando invece ci si trova nella mia situazione attuale, non puoi prendertela con niente e con nessuno. Probabilmente è questo che mi ha spiazzato, il dover accettare che al momento è così e basta.
Visti i commenti, devo riconoscere di aver usato il termine “sistemato” con superficialità. Volevo intendere che le persone a me più vicine hanno trovato qualcuno con cui sembrano stare davvero bene mentre io, pur incontrando donne, non sento mai questa sensazione.
Pur ammettendo che qualcuno di loro possa fingere di essere felice, è scattato dentro di me questo campanello. Non è il desiderio di raggiungere una sorta di tappa obbligatoria nella vita, è la presa di coscienza di un desiderio che non ho mai avuto prima. A dirla tutta ce l’ho più adesso di quando ero fidanzato.
Chiaramente non farò una famiglia con la prima che passa e la mia tristezza deriva proprio da questo! Perchè non sembra esistere ciò che cerco.
Vinile, penso di capire cio’ che intendi dire e che comunque le tue riflessioni siano utili e importanti (peggio non farle, direi, come nel caso che citavo) per un tuo ascoltarti. Sì, la cosa riguarda te, un tuo momento direi. Non si incontra l’amore quando “si vuole”, non e’ una cosa che si possa controllare. Ma se dentro di te sei su una lunghezza d’onda di apertura e’ piu’ facile che dei tuoi “canali” siano aperti anche all’incontro. Purche’ non si sia così sintonizzati su certi stati d’animo da chiudersi proprio in un proprio desiderio che in realta’ sarebbe di condivisione. non ho la sfera di cristallo per dirti se “lei” sta per arrivare e come andra’ 😉 ma penso che se non ti guarderai attorno troppo domandandoti dov’e’ e se lei c’e’ magari sarai piu’ libero anche di “stupirti”. un po’ come il sonno? che se non ci pensi ti addormenti e se ci pensi troppo scappa via? 😉