Ciao, sono il Beppino della lettera sul tema del suicidio. Solo che quella lettera è ormai morta.
Oggi mi pongo tanti interrogativi: come spiegare ai miei prossimi, a quanti mi circondano, che la mia anima è morta? Cioè, come fargli capire che psichicamente, sono spossato, a tal punto che non sono più in grado di reagire, sperare, combattere, muovermi? Come spiegargli che la mia vita interiore si muove a malapena, è prosciugata, vuota, morta? E come io potrei fare rinascere questa psiche esausta, annientata?
Lettera pubblicata il 18 Ottobre 2019. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore ExBeppino.
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Categorie: - Me stesso
Santa Benedetta Bianchi Porro era felice e piena di gioia di vivere in un fondo di letto, potendo muovere soltanto l’indice e il medio della mano destra per comunicare. Prova a chiedere anche tu la grazia di essere felice.
Es,
hai ragione: essere felici può dipendere da molti fattori, incluso quello della speciale grazia, purtroppo concessa a un limitatissimo gruppo di menti prescelte per la santità.
Ex beppini, starai meglio dopo una cura professionale. Al limite va da un maniscalco e poi corri.
E non scordiamo la mia amata e spesso citata Santa Teresa d’Avila, che andava in estasi ogni volta che si toccava il punto: G
esù.
La depressione è una brutta bestia lo so, ne ho sofferto anche io in passato (per fortuna solo in forma lieve). Ora, io non so quale sia la tua situazione, ma sicuramente ciò che ti rende così depresso è il fatto che pensi di essere in una situazione senza uscita. In realtà le uscite ci sono sempre, solo che a causa della depressione non si riescono a vedere. Qualche volta comunque, queste vie di uscita presentano un rischio che bisogna correre. Ma tanto a te che importa? Che cosa hai da perdere visto che ti senti già morto dentro? Niente. Quindi, cerca subito nuovi stimoli, che ti facciano sentire vivo. Fai un lavoro che odi? Licenziati e cercane un altro. Non esci mai di casa? Iscriviti a attività collettive e fai sport. Non hai risorse e non sopporti chi ti sta intorno? Puoi anche imbarcarti su una nave mercantile diretta in Marocco come sguattero e cercare di iniziare una nuova vita altrove. Dipende tutto dalla tua situazione. Spero di aver reso l’idea. Hai bisogno di un cambiamento drastico e di nuove esperienze. Buttati, senza paura, ritrova la voglia di vivere, se sei davvero sul fondo, ogni cambiamento può essere solo in meglio. Buona fortuna, faccio il tifo per te!
Amici, la “morte dell’anima”come la intendo io non è una morte dell’intelletto, poiché riesco a scrivere, a pensare, a leggere a piccole dosi…ma è la morte di una parte di me, la morte delle mie forze interiori, quando devo reagire, facendo sforzi dentro me per, ad esempio, buttare via dei pensieri bui, sapete, quell’energia che serve per trovare delle forze dentro di sé, io non ce l’ho più. C’è tutta un’area, dentro me, che non reagisce più. È morta. Quando in chiesa dobbiamo pregare, certi lo fanno segretamente, nella mente, beh…io non ci riesco: la mia vita interiore è morta, esausta. In quest’area non ci sono parole, è deserto, non posso pregare senza finire completamente esausto, perché le parole non mi vengono. Inoltre, quando vado in chiesa, non provo niente, se non una tristezza immensa. Una vera depressione. Ogni volta che dico ai miei: “sono morto dentro”, non capiscono. Però io so bene quello che dico! Non lo invento…! Perciò cerco di capire e individuare qual’è la parte di me che è morta…per poterlo spiegare meglio poi.
Beppo, io da anatomopatologo di scuola laddiana vado matto per i “morti dentro”, e non sai quanti ne ho sezionati qui. Ma tu non sei morto manco per niente, se lo fossi per le ragioni che lamenti non avresti neppure la
forza di scrivere.
Il tuo problema nasce da quelle “catene psicologiche” che ti hanno inculcato. I tuoi commenti sul sesso peccaminoso che ho letto la dicono lunghissima sull’origine dei tuoi guai. Vatti a vedere su youtube la scena di Riccardino e Troisi nel film “Ricomincio da tre”. Ci sono quasi tutti i tuoi guai, anche se è una scenetta comicissima. Vai.
Non capisci, Golem…