Salve a tutti. Per caso ho trovato questo sito, un luogo dove scrivere, dove liberarmi un po’ di quel pizzico di depressione ed amarezza che ho accumulato protetto dall’anonimato.
Sono un ragazzo di 17 anni, e come da titolo, volevo un parere sulla mia condizione : è estate, ed io vorrei trascorrere tutti i giorni fuori casa, a divertirmi con gli “amici”, andare al bar, poi fare un giro per le strade della mia città, poi al pub ,casomai suonare insieme, uscita serale. Insomma, sono uno attivo!! Ma sono circondato da una massa di apatici , sempre dediti a parlare o di pettegolezzi o di fantacalcio, o ancora peggio, malati di fumetti e videogiochi che si rifugiano nel mondo virtuale.
Io vado a correre da solo spesso, e dopo aver concluso e fatto una doccia, chiamo un po’ di gente, la quale mi risponde sempre ” Siamo stanchi, no” senza aver fatto nulla per tutto il giorno. E se questa fosse una scusa per non uscire con me, sarei più felice : è la pura verità, restano a casa alla playstation.
Io li leggo alcuni fumetti ogni tanto, ma non sono ossessionato, non parlo solo di quello, non passo 14 ore della mia giornata chiuso in una fumetteria a contemplare dei numeri di giornale, o a discutere filosoficamente dei problemi immaginari di personaggi che non esistono.
Sono uno cresciuto leggendo Tom Sawyer , vedendo film di avventura, per farvi capire, uno che adora fare scampagnate, che adora fare scherzi, che adora suonare ( suono 4 strumenti musicali). E soprattutto, non sono uno che “ostenta” stanchezza, ovvero non faccio a gara a dire chi è più stanco, voglio sempre fare qualcosa di nuovo.
I miei coetanei sono il mio contrario ; apatici, rifiutano qualsiasi forma di movimento eccessivo, preferiscono rintanarsi per l’intero giorno in un bar o in una fumetteria, non sono capaci ( e non vogliono ) parlare di musica, cinema, arte o politica, restii alle novità. Sono il frutto della mia città , morta, noiosa, troppo provinciale e classista ( se non hai un reddito mensile di 20mila non sei nessuno, quindi non sei degno d’attenzione ) , della serie ” QUESTO è UN PAESE PER VECCHI”.
Ma forse quello in difetto sono io, sono io quello che si sente normale quando invece è anormale.A volte, ho pensato addirittura di essere frustrato e troppo pretenzioso…
Sinceramente , preferisco restare anormale.
Il problema è : mi sento un tantino solo, frequento tipi di gente tra loro diversa per cercare qualcuno che più si avvicini a me. Ma ad eccezione di 3 , non trovo nessuno . Eppure frequento molti posti, sono simpatico, faccio sport.
Il mio sogno è quello di creare un ” drappello” per girovagare e divertirsi. Ma non credo si avvererà , finché resterò in questa città sputo di Dio ( perché alla fine, si può considerare un grande paesone, non c’è nulla).
Quando mio padre o dei suoi colleghi raccontano la loro gioventù, io mi sento sempre deluso …
Alla fine io non cerco degli Indiana Jones-filosofi con cui discutere dell’Iperuranio (Platone) tra un ” Tempio maledetto in rovina ” e una piramide Azteca , cerco persone con cui divertirmi ( nel vero senso della parola) e condividere gioie e dolori, con cui avere un dialogo sensato ogni tanto , facendo che so , una scampagnata appena fuori città. Voglio amicizie attive.
Mi è bastato allontanarmi per 2 settimane dalla mia città morta per capire che fortunatamente non tutti i 17enni sono così. Ho conosciuto ragazzi e ragazze fantastiche di tutt’Italia in una vacanza-studio. E mi son pure fidanzato lì, per la prima volta.
Do per scontato che , mi costasse l’anima , io me ne andrò via da qui.
Grazie, a chi avrà la forza e la volontà di leggere tutto,
• un saluto.