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Lettera pubblicata il 14 Maggio 2015. L'autore, silvyrouge, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Penso dovresti ascoltare attentamente la tua vocina interiore, quella che ti consiglia di non fidarti. Un uomo che arriva a picchiarti certamente non ti ama e non ti rispetta. Se lo perdoni ora, stanne certa che lo rifarà di nuovo.E con più violenza. Mi dispiace ma io la penso così. Di uomini è pieno il mondo. Non faticherai a trovare qualcuno meglio di lui. Meriti molto più di questo. Non svalutarti per un amore non degno di essere chiamato tale. Un abbraccio e coraggio…
Buonasera… premetto che discussioni violente significa accesso nel senso di grida piatti rotti pugni ai muri.. ma con specificato mai alzato le mani.. e le mani adoro intendo schiaffi e marilena come ho scritto… io gliele ho restituite… ho fatto takkendo… e mi so difendere… non ha avuto il modo di spaccarlo nulla ma l’umiliazione e la rabbia perché visto che non esisteva neppure una discussione in atto… é stato un gesto che mi ha colto impreparata…
comunque se avessi dovuto seguire cosa fare con raziocinio sarei sicuramente andata via… ma visti che esiste un’altro aspetto della vita che si chiama cuore… cerco di essere ponderata perché amore esiste 7 anni non si buttano via così. .. e poi mi conosco… se faccio una scelta io non torno indietro!
come fate a stare insieme se siete così violenti? Fatevi aiutare da uno bravo perché anche con altre persone sareste così. Ci sono modi e modi per discutere!
Silvyrouge,
il tuo caso è forse emblematico di un amore “vivace” (come lo sono altri – questione di temperamenti) ma anche di un sentimento che potrebbe essere giunto a una crisi difficilmente recuperabile.
sorge il solito irrisolto dubbio: salvo rarissime eccezioni, può un amore umano essere perfetto e durare un’intera vita? né più né meno come se fosse emanato da una divinità? non è questa una pretesa ultraromantica?
oppure, essendo esseri umani e limitati, l’amore che può essere donato, ammesso che si riesca a provarne uno profondo abbastanza da superare i 18-30 mesi d’innamoramento, ha per forza una sua specie di intrinseca scadenza? a volte pure favorita da condizioni esterne sfavorevoli?
quelli che lasciano sono tutti così bravi a fingere che per anni sono in grado di far percepire qualcosa che non esiste e che, secondo me, è difficilissimo da far credere soprattutto nell’intimità di una convivenza?
so che è un argomento troppo vasto e complesso per poter essere trattato in un forum ma credo che ognuno debba avere una sua opinione in merito, perchè altrimenti non si ha nemmeno una vaga idea dell’argomento.
“e poi mi conosco… se faccio una scelta io non torno indietro!”
silvyrouge, perdonami ma che significa ? siccome hai deciso di stare con questa persona, devi “seguirlo fino alla morte” a prescindere da come vanno le cose tra voi ?? ha ragione 666: questo è un rapporto non equilibrato ( aldilà delle rispettive “colpe” ) e in futuro potrebbero esserci altri episodi spiacevoli e ben più drammatici. tutto questo con l’ AMORE non centra nulla. è solo abitudine e dipendenza affettiva, oltre che ostinazione. scusa, ma la vedo così..
Va beh, se siete abituati a certe modalità di rapporto un po’ di fisicità ci può anche stare, in ogni caso dai troppi pochi elementi per un giudizio di merito. La gravità del gesto va comunque contestualizzata, potrebbero esserci attenuanti (tipo la provocazione) o aggravanti. Prendere a sberle la gente non è comunque una cosa simpatica: va da sé che bisogna analizzare molte condizioni al contorno che tu non dici. Preoccupanti due cose: il takkendo che non conosco, ma per omofonia immagino trattarsi di lotta coreana a suon di colpi inferti con i tacchi delle scarpe (femminili), e il fatto che rompiate i piatti e date pugni sui muri. Prima o poi, se state in appartamento, ci pensano i vicini a gonfiarvi la faccia…
666 ma chi sei tu?? L’acqua santa??
Cime (di rapa) tempestose!
no sono una persona qualsiasi che crede che non si possa stare insieme ad una persona litigandoci violentemente. Non vi rispettate. Vi lanciate i piatti, pugni sul muro, ma dove siamo? Ma te lo devo dire io che non è normale?
“tutto questo con l’ AMORE non centra nulla. è solo abitudine e dipendenza affettiva”
Non posso che convenire su questa evidenza. A meno che cara la “putea” MG, questo “amore” effettivamente non rientri nella sottospecie degli amori “vivaci”, che comprende la vasta categoria degli amori “fermi”, “amabili” e quelli più desiderati: i “frizzanti”, che sono tali a causa del modo con cui sono nati, il più raffinato dei quali è quello francese: lo champenoise. Amori questi ultimi che non tutti hanno la fortuna di provare frequentemente in una vita. Famoso è stato quello della vedova Clicquot Ponsardin. Ma il più antico di cui si ha memoria è certamente quello di un monaco, pensa: Dom Perignon. Resta insuperabile peró l’unico vero amore che non ci abbandona mai: quello della Mumm.
Comunque, tornando a quello di Silvy, trattandosi di un amore “vivace” si consiglia l’abbinamento con salumi, cacciagione e formaggi stagionati.
Questo è uno di quegli amori da consumarsi rigorosamente a temperatura ambiente. Ma non da decanter.
C’è la possibilità MG che di questi amori qualcuno non ne abbia neppure visto… “l’ombra”?
Ciao putea dell’Olimpo.
(Un amore “vivace”, come il Lambrusco. Magari da far seguire da uno “al sangue”, come le bistecche)
Yog. Fantastico:..”inferto a colpi di tacchi femminili”.
Ogni tanto qualcuno vola sul nido del cuculo. Meno male.