Ciao mio piccolo amore, è il papà che ti scrive il giorno di San Valentino, non so come andrà a finire questa storia con mamma, in cuor mio spero bene. Avrei molte domande da fare a tua madre, ma non mi risponde, o mi risponde scocciata. Ho paura tanta paura di perderti, di non poter riuscire a fare nulla con te, di non poterti più accompagnare a scuola, di venirti a riprendere per poter mangiare insieme, o condividere semplicemente un cartone animato in tv, abbracciarci stretti stretti sul divano con un cesto di popcorn, condividere un hobby, accompagnarti al cinema, a giocare a pallone studiare insieme, ma soprattutto amarti come un figlio merita. Sto male al solo pensiero di non vederti più come adesso, sto male quando ti devo accompagnare a casa della mamma, sto male quando mi dici: papà mi vieni a prendere? papà voglio te, o semplicemente quando come ieri solo per essermi allontanato per prenderti un cappello, ti vedo piangere, per riuscire a convincere tua madre a rimanere con me. Mi stringi forte le tue mani in torno al collo, solo perché non vuoi andar via, il mio cuore non vuole mandarti via, mi fa male convincerti ad andare, ma purtroppo devo. Sappi che il tuo papà ti vorrà sempre bene, ti ama dal più profondo del cuore e ti fa una promessa: se papà ci riuscirà si comprerà una jeep non bianca come hai detto te, ma se è un tuo desiderio papà ce la metterà tutta, anche se non è il mio ideale di macchina. Ti amo piccolo mio, questa è la nostra vita bisogna accettarla così come viene, anche se questo non è quello che io e la mamma avevamo desiderato per te. Mi manchi ogni giorno di più, mi mancano i tuoi sorrisi, la tua voce anche le tue parolacce, mi manca giocare con te, incollare sporcarci di colla impiastricciare, per poi potersi fare il bagno insieme, rincorrersi in cucina. Ti ricordi l’altro ieri? Papà è caduto per rincorrerti ci siamo sbellicati dalle risate, e ci siamo ritrovati sotto il tavolo abbracciati, pensa se c’era anche la mamma, che bello tutti e tre insieme. Mi mancherà tutto questo, mi mancherà tutto questo, mi mancherà essere una famiglia rinunciare a condividere le vacanze con te e la mamma, poterti dare un fratellino o una sorellina ti voglio un mondo di bene amore mio. Chissà cosa penserai da grande di me, spero di non deluderti, ma soprattutto spero riuscirai a perdonarmi, per tutta questa situazione, per il male che ti sto facendo perdonami piccolo mio, perdonami. Sei la mia più grande gioia, la gioia che io e la mamma abbiamo voluto fortemente, dopo esserci sposati ti vogliamo un mondo di bene ricordatelo bene. Un sorriso come il tuo arricchisce i nostri cuori li fa battere all’impazzata, il suo ricordo è eterno come il giorno che la mamma ti ha dato la luce, un sorriso come le lacrime non può essere comprato, ne prestato, ma sono significanti esprimono sentimenti. Tu sii dolce, affettuoso, ottimista fai la tua vita non perdere mai la gioia di vivere, neanche nei momenti difficili, il segreto sta nell’amare le cose belle che ti circondano, non sentirti solo. Molti come è capitato a me, cercheranno di contrastarti, mossi dalla rabbia dall’invidia, dalla gelosia e cattiveria, tu ignorali tira dritto. Giudica le persone per quello che sono, non per quello che vorrebbero essere o peggio ancora, fingono di essere quello che non sono. Ma soprattutto essi te stesso, se riuscirai in tutto questo un giorno sarai un uomo. Spero di non deluderti come papà, di non essere un fallimento. Ti amo amore mio il tuo papà.
Dedicata a mio figlio
di
NIKO 4
Lettera pubblicata il 16 Febbraio 2010. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore NIKO 4.
La lettera ha ricevuto finora 12 commenti
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gran bella lettera la tua, mi son commosso leggendola combatti per tuo figlio, non lasciarlo mai e aiutalo nella sua crescita.. credo che vedere crescere il proprio figlio sia la cosa piu’ bella che un genitore possa fare!! continua cosi niko!
P.S. magari mio padre fosse cosi, e’ decisamente l’opposto, magari non lo fa apposta ad essere cosi distaccato!! ciao 🙂
è una bellissima lettera mi sono commossa…
anch’io ho un bimbo e capisco fortemente quanto desideri stare con lui.
crescerà , e quando diventerà grande capirà quanto amore ha ricevuto.
sarai senza dubbio un buon padre con questi presupposti 🙂
un abbraccio sincero
Un consiglio? Il più spassionato? Prendi carta e penna e trascrivila a mano. Conservala fino al giorno in cui lo considererai abbastanza maturo da poter capire il significato profondo che portano con sè queste righe.
I miei non sono separati, eppure delle parole così non me le hanno mai dette. Non sai quanta solitudine ho sentito quando ero piccolina. Magari mi avessero rincorso sotto il tavolo, magari! Una volta ho fatto cadere mio papà dal letto, giocando, per sbaglio..hanno reagito talmente male che mi sento ancora in colpa.
E io mi sono ripromessa di essere come te quando avrò dei bambini, anzi meglio..voglio rimanere io bambina dentro. Non voglio “adattarmi” a loro, ma mantere una parte di me COME loro.
L’amore per tuo figlio deve essere incondizionato rispetto alla situazione che stai vivendo, non deve essere minore, ma nemmeno eccessivamente esaltato. Con questo vorrei dirti che secondo me l’esempio della jeep è tenerissima, ma occhio a non esagerare con i regali, o l’accontentarlo materialmente, con gli oggetti. Il rischio è di proiettare su di lui aspettive di manifestazioni di affetto per compensare il tuo vuoto. Ma non ti preoccupare, era solo un appunto, un dettaglio nella fantastica lettera che hai scritto.
Per il resto, wow, davvero, complimenti! Ci fossero in giro papà così premurosi, attenti, innamorati dei loro cuccioli!
Adesso, perdona la franchezza, ma…
e la sua mamma? Scusa, magari sto mettendo il dito nella piaga, ma a me sembra che sia amore nelle tue parole. E’ evidente che la sofferenza che stai provando è dovuta anche alla mancanza di lei.
Perchè non provate a fare un tentativo? E’ davvero così indispensabile questo così difficile distacco?
tuo figlio sarà fiero di aver un papà come te stanne certo…nonostante i problemi che ti circondano stalli sempre vicino lui saprà apprezzare tutte le minime cose che fai per lui, perché anche le minime cose se fatte con amore sono i ricordi belli che rimaranno a vita….mi sono emozionata, complimenti per le bellissime cose che hai detto a tuo figlio, magari provagliele a dire di persona.
Lette tutte le tue lettere. Ogni volta che decido di scriverti, però, ho paura di sbagliare. Perchè io vivo la situazione inversa e temo che possa mettermi dalla parte della donna. Non perchè io non creda alle tue ragioni, per carità, ma ho imparato che in queste situazioni è bene ascoltare entrambe le campane. Perchè tua moglie è così arrabbiata con te? E’ matta, cosa possibile, o l’hai fatta inviperire? No, perchè io ho lasciato che mio marito facesse di me uno straccio e non ha ancora finito d’infierire su di me, questo per mia scelta, per non far vedere ai miei figli il male che ci si fa quando ci si separa e quindi incasso…perchè loro vogliono almeno credere che ci vogliamo bene. Però, se avessi fatto la guerra, nessuno avrebbe mai potuto giudicarmi perchè, ti assicuro, si meritava che io tirassi fuori unghie, denti, artigli e sciabole.
Consulta un consulente familiare, sperando che tua moglie accetti, ti aiutano anche nella separazione. I figli vanno tutelati SEMPRE, l’insicurezza che causa in loro una rottura così drammatica è indescrivibile, viene loro a mancare il punto di riferimento n 1: la famiglia. Vedere anche i genitori che si odiano e si insultano e poi assistenti sociali o guerre giudiziarie forse ti darà ragione a livello legale, ma poi, a tuo figlio, chi lo recupera più? Scusami. Ti sono vicino.
Ciao key, questa non è una critica nei tuoi confronti, ma non hai letto attentamente, o forse non tutte le mie lettere. Una in particolare, nella quale scrivo che mia moglie, l’ho portata in cura da una psicologa per i problemi che aveva con la mamma e la sorella, le quali ci hanno sempre messo il bastone tra le ruote nel nostro matrimonio, in più mia moglie scrisse un quaderno di ben trentasette pagine, nel quale scrisse tutte le loro cattiverie nei nostri confronti, di tutti e tre. Addirittura scrisse che mia suocera non ha mai preso in braccio nostro figlio. Quando l’abbiamo dovuto ricoverare in ospedale, solamente per indebbolimento dovuto alla febbre, i medici dissero che poteva soffrire di attacchi epilettici solamente perchè io ne soffro. Fortunatamente non ha nulla il nostro amore, ma quando mia moglie lo comunicò alla mamma, dalla quale si aspettava semplicemente delle parole di conforto, si senti rispondere, ne eri al corrente quando tuo marito si senti male a casa il medico di famiglia ti aveva avvertito che poteva nascerti un figlio cosi. Per questo motivo ed altri che non sto qui ad elencare ho dovuto portare mia moglie dalla psicologa, specificandoti, su sua richiesta non mia. Quando tornavo a casa da lavoro, vedevo mia moglie piangere sui gradini di casa, aveva le palpitazioni, io potevo solamente asciugare le sue lacrime che scendevano sul suo viso. Ho provato a parlare con mia suocera, ma è come sbattere contro un muro. Ma non riesce a capire quanto male ha fatto, soprattutto alla figlia, e continua a fargliene. Mi piacerebbe scrivere il quaderno scritto da mia moglie, ma trentasette pagine sono infinite, ti sottolineo che si ero al corrente del quaderno, ma non sapevo cosa mia moglie gli aveva scritto. Ma so solamente che adesso mia moglie mi dice, sei tu che mi facevi pensare tutte queste cose che io ho scritto. So solamente che amo ancora mia moglie, ma amo soprattutto mio figlio, il quale non merita tutta questa amarezza rabbia, dolore. Vorrei
Non ho parole. Mi dispiace. Per tuo figlio, per te, per tua moglie.
Non so se sia sufficiente per un bimbo avere una sola figura stabile ed equilibrata in famiglia, però è già qualcosa…resisti! Non mollare.Filtra il più possibile ciò che accade ai suoi occhi, non deve vedere, non deve capire, loro sanno già la verità, a noi spetta il compito di proteggerli dal dolore e dalla rabbia. Ti abbraccio
Devi farti coraggio e combattere.Un figlio ha bisogno di entrambe i genitori per crescere.E non capisco le donne che perchè hanno problemi con il padre, fanno pagare le pene ai figli.Io sono separata.e mai e dico mai, mi sono permessa di dire a nostro figlio che non può vedere il padre.Ci sono i giorni stabiliti dalla legge, ma se un giorno diverso da quelli concordati il nostro bambino vuole vedere il padre e gli impegni lo permettono che male c’è?Si può non andare d’accordo, ci si può detestare, ma non è colpa del bambino.E lui deve essere il più felice, tranquillo e rilassato possibile.A cosa serve farsi la guerra se poi chi paga e lui?Combatti, anche se ti porterà allo stremo delle forze.E si tu il primo a non inviare delle guerre.Tuo figlio ti ama e tu ami lui.Ci sono in ogni città un po’ grande delle associazioni gratuite di padri nella tua situazione che danno consigli legali, aiuti psicologici…prova a guardare se c’è anche nella tua.o un amico a cui questa cosa è servita molto.Ti faccio in bocca al lupo..a te ed al tuo bambino
Caro Nico4,
scusami se pur non conoscendoti uso un tono confidenziale ma, dopo aver letto la tua lettera mi sembra di conoscerti da sempre.
Ho pianto nico leggendo le tue parole, ho pianto perchè sto vivendo la tua stessa situazione, e sto male!
Mi manca lo sguardo, l’odore, il sorriso, la stretta di mano, gli abbracci, il “nasino nasino”, il “nasino nasino tozzo tozzo bacino”, le sue parole stentate, tutto di lui….e sto male!
Al telefono mi dice papà dove sei e io gli rispondo sempre che sono a lavoro e lui, con la saggezza e l’intelligenza dei suoi tre anni non mi risponde. Ed io sto male!
Dopo aver trascorso la giornata insieme, quando lo lascio dalla madre lo bacio e lui mi guarda stupito come per dirmi, papà dove vai……, come se lo abbandonassi…..ma io non lo abbandono, non lo abbandonerei mai, lo amo più della mia vita. E sto male! Sto sempre più male.
Sono in balia degli eventi o meglio di mia moglie, dei suoi ripensameti, dei suoi momenti di riflessione e non si rende conto che il mio cucciolo, il ns cucciolo, sta soffrendo. Ed io sto male!
Mi rendo conto che ho bisogno di aiuto, ma non so cosa fare.
Il giorno che è nato il mio cucciolo gli avevo promesso che sarei stato sempre con lui, lo avrei protetto, aiutato a crescere, giocato, confortanto, ma non me ne viene data la possibilità. Ed io sto male.
Pensavo che il tempo mi aiutasse ed invece……lui è come se avesse capito tutto, ma noi non gli abbiamo detto niente, ma lui sa….
Ed io sto male, sempre più male.
Il mio cucciolo, la mia scimmietta, non si meritava tutto ciò, lui è la cosa più bella che abbia mai fatto in tutta la mia vita, ma mi è stato tolto.
E così sono qui, a quasi 40 anni, a scrivere davanti ad un computer piangendo, ciò che vorrei dire al mio cucciolo ma che non posso ancora dire……dire quanto lo amo, dire che papà ci sarà sempre per lui, che papà vorrebbe stare sempre con lui, che vorrebbe condividere ogni momento con lui, che non lo abbandonerà mai, che purtroppo la vita è complicata, i rapporti sono complicati ma che lui è il frutto comunque di un amore forse durato troppo poco.
Ricordati mio piccolo amore, papà ti ama
Sono bellissime parole,ma non lasciare che rimangano solo parole,lotta per il diritto di Amare tuo figlio, non mollare mai, se davvero lo Ami come dici gridaglielo forte fatti vedere fuori dalla scuola, al parco, non sparire a causa di un avvocato che pensa solo alla sua parcella.
Vivi tuo figlio tutti i giorni, lei si calmerà con il tempo, se vuole andare lasciala andare, ma non privare te e tuo figlio di essere Padre e Figlio.
Continua ad Amarlo come ti Ama lui, con o senza jeep non è importante, giocaci, parlaci,corrici, rimani nella Sua vita.
E’ un vostro diritto.
Auguri….
Da un Padre che non lascerà mai suo figlio.