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Lettera pubblicata il 7 Gennaio 2024. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Bottex.
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E dimmi, CLAUDIO, quali sarebbero cose meno assurde? Tu sei in grado di dare consigli più sensati? Sarei lieta se tu provassi ad ARGOMENTARE.
Thank you
“Anche se nasce femmina, don’t worry. A molte ragazze obese che conosco sono stati preclusi molti lavori.”
Embè? Possono sempre dimagrire. Anche per gli uomini comunque è richiesta la bella presenza in molti lavori a contatto col pubblico. Invece nei lavori manuali pesanti non è richiesta, il privilegio di nascere maschio
Se non lo hai notato,maria grazia,ho messo le virgolette, proprio per sottolineare il fatto che “le assurdità”possono esserci state o non esserci state,a seconda dei punti di vista.La mia opinione “sensata”l’ho già espressa,ma che tu sia stata pronta subito ad intervenire, come parte in causa e’indicativo di avere,come si dice,un po’ la coda di paglia,ma questo non è importante e non voglio polemizzare con te.
Importante è apprendere la replica di bottex(che non ritengo UN’ASSURDITÀ),che si fa attendere e la giustifico solo con la sensazione che rispondere qua,sia adesso l’ultimissima cosa a cui pensare per chi diventa Papà per la prima volta.Anche se almeno 2 righe in merito, potrebbe scriverle,non fosse altro che ci ha chiesto delle opinioni!!
Sereno fine settimana a te!!😉
Cercare di fare un discorso un pochino piú complesso è un’ardua impresa, ma ci si prova. Senza voler giungere al relativismo epistemologico, è sicuramente vero che esistano piú sfaccettature del mondo di quante ne sappiamo immaginare. Se leggo costantemente forum di persone che si riuniscono per autocommiserarsi su problematiche quali la bruttezza, l’impossibilità ad avere relazioni e simili, sarò propensa a credere che quella nicchia ristretta sia la rappresentazione attendibile della realtà. Mentre invece milioni di persone vivono tranquillamente la loro vita senza bisogno di etichettarsi come alfa, beta e varie lettere dell’alfabeto. Insomma, ancora una volta scambio una bollicina di saliva per il multiverso. Ecco, impariamo a ridimensionare la nostra percezione del mondo e della società. Stesso discorso per la percezione di quanto sia migliore o peggiore il mondo attuale rispetto a quello passato. In primis, non si può sapere tra vent’anni quale sarà la situazione…
CLAUDIO, io mi baso su quello che leggo non su eventuali “interpretazioni”.. Quindi se uno scrive un commento che PALESEMENTE sembra essere allusivo nei miei confronti, lo considero come tale.
Vale per te e vale per tutti gli altri.
Si possono fare semplici congetture condizionate dalla nostra propensione alla lamentela continua o, all’inverso ad un ottimismo semplicistico (con in mezzo tutta la scala di posizioni piú moderate). Personalmente, spero di poter trasmettere a mio figlio l’importanza del coltivare con estrema dedizione i rapporti umani, siano di amicizia, amore, fratellanza o altro. E correlato a ciò, l’estrema importanza di ritagliarsi tempo di qualità per viversi queste relazioni e per coltivare le piccole grandi bellezze della vita. Per quanto concerne il resto, ad ogni generazione spetta il compito di rimediare alle sciagure compiute dalle generazioni precedenti e adattarsi a società in continuo divenire. L’adattamento è insito in ogni specie, qualcosa vorrà pur dire.
Se non si cerca di andare alla radice di determinate dinamiche in modo “clinico” e obiettivo, lasciando quindi perdere ideologie e finti buonismi fini a se stessi, non se ne verrà mai a capo. Si può avere tutta la cul-tura che si vuole. I termini alfa beta omega chad e tommy, così come Becky e Stacy, non sono concepiti per discriminare grossolanamente, ma per individuare una tipologia umana specifica di fronte alla quale, tendenzialmente, ci si pone in un modo piuttosto che in un altro. Questo è importante da comprendere per regolarci rispetto alla realtà che ci circonda. Coltivare amicizie e relazioni? Si certo, ma occorre farlo in un’ ottica di consapevolezza. Se nella scala estetica uno si piazza negli ultimi posti, deve purtroppo aspettarsi che molto probabilmente non sarà trattato come uno che si piazza tra i primi. Non significa essere disfattisti, significa essere concreti e realisti e quindi evitarsi tante inutili sofferenze.
Se io oggi avessi un figlio ( ma anche una figlia ) che non eccelle per bellezza fisica, gli direi di puntare soprattutto sulle proprie passioni e sulla propria preparazione e non tanto sull’accettazione sociale e sul sogno del grande amore. Che per carità, può comunque capitare. Ma se il problema solitudine legata alla bruttezza non esistesse i blog e forum su questo tema non avrebbero così largo seguito.
@Bottex, congratulazioni, prima di tutto.
È una lettera appassionata e sinceramente, la tua premessa l’ho trovata fuorviante, perché dici che stai per diventare padre, ma che il tema della lettera non è su quello, ma scusami a me è sembrato proprio di sì. Tutto quello che dici, il salto generazionale tra nonni, padri, e figli, e figli dei figli è verissimo, e poi non è giusto da un punto di vista proprio etico-morale, che i tuoi nonni, abbiano dovuto subire la guerra, e tu nipote “la quasi bambagia” degli anni ’80, giustissimo. Però.
Tu diventerai padre, e questo ruolo non è proprio qualcosa rispetto alla quale non puoi fare proprio niente per TRASFERIRE conoscenze e consapevolezza a tuo figlio, che ti dò una notizia, spetta a te e a sua madre educare, anche ricordandogli aneddoti, che tuo nonno a raccontato a te, che tu trasferirai a lui, si chiama EREDITÀ DA TRAMANDARE, ti saranno state raccontate delle storie sulla guerra, o oggetti familiari, che sono quasi delle reliquie…
*ha raccontato il correttore mi taglia le parole a volte.
…quasi delle reliquie che avete magari anche da prima dei tuoi nonni, o aneddoti anche divertenti. Poi sappi che tu figlio, anche se non sembrerà, cercherà la verità negli occhi dei suoi genitori e voi dovrete esserci sempre per confermargliela. I genitori ti devono sempre guardare negli occhi, e i figli devono restituirti lo sguardo, detto da mio nonno, che però non ho mai conosciuto.