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Lettera pubblicata il 1 Agosto 2011. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore silvye.
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Ciao, non è questo il momento di “scherzare” con i soldi. A quanto ho capito non ne hai ancora per molto. 1)Tagliare , e anche subito, immediatamente. 2) Pensi che le cose possono migliorare ? Vai avanti. Naturalmente andare avanti perchè è un amore con la A maiuscola. 3) Ma questi debiti sono stati contratti per investimenti sbagliati, oppure per il gioco .
CLAUDIO. “mi è capitato” significa che questo tipo di uomo mica porta scritta la sua irresponsabilità sulla fronte! Tanto per la cronaca non era certamente un adone, un uomo normale, anche brutto se vuoi ma io, caro amico, non mi sono mai fermata all’apparenza e tra l’altro aveva 15 anni più di me. All’inizio sembrava un uomo che aveva avuto delle sfortune nella vita ma che comunque sapeva cos’era l’onestà e la rettitudine… come stavano davvero le cose è venuto fuori piano piano (tutta la storia, che ho chiaramente sintetizzato, è durata ben 5 anni…). Forse è vero che gli uomini perbene io non li vedo: ma ripeto, io sono rimasta scottata non dal belloccio di turno ma da un uomo del tutto… normale… se così si può dire. Le scottature fanno male. Tanto male che non credo riproverò ancora. Sperando di essere stata più chiara.
Silvye,
in meno di un mese, 4 post, tutti sullo stesso argomento, con più di 40 diverse risposte… per me puoi scriverne anche altri 20 ma i riscontri saranno sempre più o meno gli stessi…
cosa vuoi che ti si dica? è stata esaminata la situazione con l’ex del tuo compagno; la possibilità di traferirti con lui in un’altra città, allontanando tuo figlio da suo padre… ora si parla in modo più dettagliato di difficoltà economiche…
non è da un forum e da esperienze altrui che puoi trarre TUTTI gli elementi utili a una decisione per la TUA situazione. nessuno conosce il futuro, nè tutte le qualità e i difetti dell’uomo a cui sei legata (e di cui stai cominciando a dubitare), un tempo RICCO e ora in miseria! nè si è in grado di comprendere a fondo il tuo sentimento per lui…
solo tu puoi decidere, in base, come affermava Pavese, alla “portata” del tuo “ponte”. c’è chi regge quintali di guai e che si perde per poco più di 10 chili!!!
qualcuno ha affermato che una valida motivazione consente di sostenere tutto e di più. altri ti invitano, a ragione, a tenere in maggior conto tuo figlio rispetto al tuo attuale rapporto di coppia…
ripeto: solo tu puoi decidere!!! e, a mio avviso, hai già deciso, nel momento stesso in cui ha cominciato a porti (e a porre qui) la domanda.
Ringrazio tutti per i commenti, ma la mia storia è davvero simile a quella di Annie, mi ritrovo molto in quello che lei scrive. E comunque è un anno che mi trovo in questa condizione e lui non è uno che se ne frega sta facendo il possibile per risolvere i suoi problemi Non ha debiti di gioco ha il problema di aver avuto come amministratore di una società una donna ( la sua ex compagna) che gli ha fatto un buco di un sacco di soldi… ed ora sono in causa dopo essersi lasciati…Questo è il discorso…
Annie: dovrei vedere te, lui e il vostro rapporto per concludere qualcosa di maggiormente sensato… anche se “a naso” so già quali sono precondizioni e conseguenze. Ne ho viste talmente tante di coppie così…
Rossana io credo che per capire a fondo certe situazioni bisogna esserci passati. Un proverbio indios dice che per giudicare un uomo devi camminare per tre lune nei suoi mocassini… Leggo, nelle risposte che sono state date qui e nelle altre lettere a Silvye, una conclusione abbastanza semplicistica: ti lamenti della situazione? allora non lo ami; perchè se amavi quest’uomo ecc. ecc.. Non è così semplice! L’amore ha bisogno di essere nutrito, di essere curato… ma come fai a curarlo e a nutrirlo quando la tua mente è oppressa e angosciata dai gravi problemi economici?? Alla lunga anche l’amore più intenso soffre della tua angoscia perenne, del pensiero fisso a quello che potrà ancora accadere… Io non credo che Silvye abbia già deciso: io credo che sia in uno stato di grande confusione su ciò che sia giusto fare e dove porterà lei, lui e anche il bimbo continuare su questa strada e in questo stato di confusione cerca aiuto nelle risposte degli altri. Le risposte altrui, come le storie altrui, certamente non possono essere la risposta: quella può trovarla solo lei perchè ogni storia è a se. Però può trovare uno spunto, una base su cui riflettere. SILVYE io credo che dovresti cominciare col sederti con tranquillità, con un quaderno e una penna: fai una sorta di bilancio del dare e dell’avere, con la maggiore onestà possibile per stabilire se e in quanto tempo è possibile uscire da questa situazione… già avere un quadro chiaro della situazione ti sarà di grande aiuto per capire cosa fare. Ti abbraccio.
Rossana mi “dispiace” se ti ha dato fastidio l’ennesimo mio post e comunque puoi anche non fare più alcun commento! E’ evidente che non ti sei mai trovata da sola ad affrontare certi problemi altrimenti capiresti che il mio è solo un disperato bisogno di sfogo e basta, sò perfettamente che devo decidere io e solo io ma a volte confrontarsi con altre esperienze può servire!
Ciao… ho sempre letto dall’inizio e non mi sono mai sbilanciata a rispondere… quello che però noto ora è che continui a dare giustificazioni sul perchè o per come la persona che hai vicino si trovi in questa situazione…
Ciò che penso è che, indipendentemente dai motivi o dalle situazioni, che possono essere più che plausibili e possono anche scagionare il tuo compagno da eventuali colpe, tu adesso provi comunque un malessere nel continuare a vivere in questa situazione, e ciò dovrebbe bastare…
certo, si dice che quando si ama davvero si resta uniti e ci si sostiene a vicenda, ma penso che lo si possa fare con uno spirito diverso e non con quel malessere con cui stai convivendo tu da parecchio tempo…
Io non ritengo ci sia da darti un torto o una ragione per la decisione che prenderai… penso che ciascuno sia diverso, e senza neppure prendermi il diritto di giudicare se il tuo amore per lui sia forte o meno, credo che se una situazione crea un malessere e se diventa insostenibile, significa che è una situazione da cui bisognerebbe allontanarsi, perchè per quanto si resti vicino a qualcuno, se lo si fa stando male non migliorerà di certo le cose e a lungo andare minerà il rapporto.
Ma questo ovviamente è solo il mio pensiero…
Annie,
concordo perfettamente con te: per capire alcune situazioni conflittuali bisogna esserci passati, sebbene nessuna sia mai uguale ad un’altra. questa è anche la ragione per cui i confronti sono utili ma mai del tutto risolutori.
per quanto il mio parere valga poco più di niente, sono sostanzialmente d’accordo con Ema quando scrive: “indipendentemente dai motivi o dalle situazioni, che possono essere più che plausibili e possono anche scagionare il tuo compagno da eventuali colpe, tu adesso provi comunque un malessere nel continuare a vivere in questa situazione, e ciò dovrebbe bastare…”.
tu hai retto cinque anni, Silvye è stremata e confusa dopo un anno. in opposizione alla nuova coppia c’è una donna inviperita, che ha il coltello dalla parte del manico e non mollerà facilmente l’osso. in mezzo ci sono due bambini. Silvye si chiede se è giusto allontanare il suo dal padre. abbiamo poi un compagno, a cui è impedito di vedere il figlio, al terzo tentativo di coppia, mentre Silvye è al secondo. e ci sono pesantissimi problemi di soldi…
a mio avviso, con questo quadro d’insieme, anche l’amore più grande e più collaudato farebbe difficoltà a reggere, senza poter essere nutrito, ma questo solo Silvye è in grado di saperlo, sia pure nell’incertezza dell’attuale situazione.
probabilmente fa fatica a staccarsi da quest’uomo e sente venir meno il suo pegno d’amore nei suoi confronti (sensazione spiacevolissima). tuttavia, a tratti mi sembra anche di percepire in lei la domanda: quest’uomo e questo amore valgono tutti questi sacrifici?
sarò drastica ma quando questo tipo di domande affiorano alla mente in circostanze come quella in cui si trova Silvye, nella domanda è già insita la risposta.
Silvye,
mi scuso di essere stata dura nei tuoi confronti. ho ritenuto che potesse esserti utile essere messa un po’ alle corde. comprendo che ti possa occorrere molto tempo per prendere una decisione tanto difficile ma mi è parso, forse a torto, che tu scrivessi alla ricerca di una specie di approvazione indiretta a lasciare l’uomo con cui stai avendo difficoltà a tirare avanti, cosa pressochè impossibile.
quanto ad essermi trovata da sola ad affrontare il futuro, è successo anche a me: ero ammalata da anni, senza lavoro e senza soldi, con un bimbo da crescere, parecchi mesi di affitto e di riscaldamento arretrati e nessuno che volesse farmi più credito. quanto ti ho scritto, qui e in altri tuoi post, deriva appunto dalla mia esperienza, per alcuni versi non poi così diversa dalla tua.
comunque, hai ragione tu: non ti importunerò più!