Sono una docente di lingua inglese nella scuola secondaria di secondo grado. Ho una figlia che ha appena ultimato gli esami di terza media con il risultato finale di “buono”. Siamo rimasti un pò delusi, visti i risultati riportati nelle prove scritte e orali del secondo quadrimestre nelle varie materie. Ho pensato che forse l ‘esame finale non fosse andato tanto bene e ho chiesto al dirigente scolastico di poter visionare le verifiche scritte del secondo quadrimestre, per sincerarmi se mia figlia mi avesse sempre riferito la verità. Reticenze a non finire da parte della scuola, ho ottenuto quello che ho chiesto solo con molte insistenze e con numerose richieste scritte. Alla fine ho preso visione dei voti scritti e orali del secondo quadrimestre (stragrande maggioranza di distinto e ottimo), ho visionato tutte le prove scritte d’esame (tutti “distinto”) e ho chiesto ai docenti chiarimenti in merito. Risposta: alla prova orale (alla quale ho assistito), la ragazza ha meritato “buono”. E allora? In base a quale motivo si sceglie di mortificare un alunno, abbassandogli il giudizio finale, al termine di un corso di studi in cui ha riportato sempre valutazioni di gran lunga superiori? Tutto ciò è antididattico e antipedagogico.
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Categorie: - Scuola
Mi scusi,anch’io sono figlia di un’insegnante di liceo, all’esame di terza media, presi, ormai tanti anni orsono, distinto,nonostante avessi svolto un ottimo esame,con i complimenti della commissione e fossi fra i più bravi della classse. All’esame di maturità classica, presi 52 e l’unico 60 su una classe di 29 alunni,non fu dato nemmeno al più intelligente,ma al più “secchione” (mi passi il termine). Mi sono laureata con 110 e lode, ma le assicuro che nessuno dei voti d’esame ha influenzato negativamente o positivamente la mia vita. Talvolta sono più le pressioni dei genitori a mandare in crisi i figli, non è un’accusa, ma spesso le aspettative pesano molto e non fanno vivere con il giusto distacco la scuola,che si,dovrebbe arricchirci culturalmente,ma dovrebbe in primis formarci come individui,senza l’ansia dei voti.Conosco persone che sono sempre state bravissime a scuola e che all’università, uscendo dall’ambiente protetto della classe,si sono completamente perse,così come posso portarle esempi di 36 alla maturità diventati ingegneri o fisici molto quotati o persone intelligenti e studiose che hanno continuato la loro brillante carriera… Spero che sua figlia non si faccia rovinare un’estate libera dai compiti,un momento topico di passaggio,da una sciocchezza come un buono piuttosto che un distinto,la vita è altro. Auguro a sua figlia di godersi questo momento, lasciandosi i voti alle spalle,conservando invece i ricordi di quello che tre anni di scuola possono averle dato di positivo.
???…ma, i danni psicologici? e poi a chi? alla ragazza o a tutta la famiglia?…Buono? Ottimo? Distinto?…Io sono sempre stata un’asina in carrozza lo ammetto, un’pò per la poca volontà, un’pò perchè, beh sono cose talmente delicate che non so se posso citarle qua.Però ci provo lo stesso, dato che i messaggi vengono prima visionati se non è il caso ci penserà qualcuno a non pubblicarlo.
Le racconto un aneddoto…
Andavo in prima media, e una mattina nell’ora di italiano, la professoressa diede un tema con titolo impostato ( lei ne sa sicuramente più di me, credo sappia cosa voglio dire) ricordo ancora il titolo..” LE MIE PAURE…”
Faccio una breve ma forte precisazione…dall’età di 7 anni fino alla fine della terza media ho subito certe attenzioni particolari…(lo vogliamo chiamare il male del secolo? o dei secoli?quello che comincia con P…….. non voglio nemmeno scriverlo!)…beh, in quel tema vidi uno spiraglio di luce, vidi in quel tema la mia salvezza, provavo vergogna e schifo per quello che subivo, paura di farmi vedere sporca anche se non ero io che sbagliavo, ma subivo! Ma nella psiche si forma questo tipo di pensiero, lo sporco dentro anche se non si ha colpa alcuna! Descrissi non certo i fatti ne ciò che davvero succedeva, cercai di impostare il tema come un grido silenzioso di aiuto…in modo da suscitare curiosità, in modo da chiedersi il perchè una ragazzina di 11 12 anni scrivesse certe cose…
Lei crede che si sia accorto qualcuno di quel mio bisogno di aiuto? Ovviamente non ho più il tema qui con me, però mi creda, ho ricevuto una bella insufficienza. Oltre allo sconforto di non essere riuscita a chiedere aiuto, anche lo scorno di aver ricevuto un insufficienza.
Tornando al suo problema, non credo si tratti di valutazione antididattica o antipedagogica… anzi, è un aiuto per sua figlia, andando alle superiori, e vedendo che ha una preparazione da OTTIMO o DISTINTO… pretendereanno il massimo, non avrebbe alcuna elasticità…
Mio consiglio, dica a sua figlia che è meglio avere un buono e poter dimostrare poi di poter dare di più, che avere i massimi dei voti, quando ancora c’è molta strada da fare…
Mi scuso se ho usato toni che possono essere scambiati per arroganza, ma scrivo tutto questo con tutta tranquillità. Però non vedo il danno psicologico, certamente si rimane a bocca aperta, forse… ma non credo sia necessario dare un peso così grave alla situazione tale da danno psicologico, basta non far pesare troppo la situazione alla ragazza.
Ciao Gaby….. mi permetto ma senza tirarti in ballo nel senso che parlo in generale.
Allora,
le prime persone che fanno danni psicologici (per lo più gravi e permanenti) nei confronti dei ragazzi sono loro genitori. Da 0 a 5 anni è il periodo in cui si gioca la partita.
La vita poi fa il resto. Ora, ammesso e concesso che la scuola abbia fatto la sua parte di danno sulla tua piccola ci tengo a farti sapere che tale danno è e sarà a vita tanto maggiore quanto è stato (se sussiste) il danno fatto da te e tuo marito.
Rifletti
Kekko
La comprendo benissimo.
Abbiamo, putroppo, una nutritissima schiera di insegnanti che avrebbero dovuto dedicarsi ad altro nella vita.
In questo momento nutro il forte desiderio di andare a fare quattro chiacchiere con un certo docente universitario asino e presuntuoso.
Ehi ari…… Io lavoro nel mondo della scuola. Indovina un po’…….
Di cosa hanno bisogno i docenti per svolgere il loro mestiere….????
Di una bella specializzazione trasversale in psicologia
Sicuramente gli insegnanti di sua figlia non sono stati proprio ineccepibili, ma ritengo anche che non sia proprio il caso di ingigantire la situazione più di quello che merita. Credo sia più importante che sua figlia impari a cmprendere da sola il suo giusto valore e che le si insegni a non dare troppo peso ai voti e ai giudizi, a volte sbagliati, dei professori. Penso sia molto più dannoso attribuire voti molto alti a chi non li merita, deresponsabilizzando i ragazzi e facendo loro credere che tutto sia facilmente raggiungibile. Bisogna aiutare i ragazzi ad accettare le delusioni, specie se piccole come quella da lei raccontataci, in modo da prepararli a quelle più grandi che la vita potrà loro riservare.
Il giudizio (o votazione) all’esame finale non è diretta funzione della prova orale ma in essa deve trovare solo la formalizzazione degli esisti di un intero corso di studi, come fosse un momento celebrativo e di sintesi formale (per farmi intendere). Se effettivamente siete in grado di comprovare, con gli atti in vs. possesso e da richiedre (eventualmente) quanto sostenete, sarebbe opportuno seguire ogni strada (compresea quella penale). Se gli insegnanti (il consiglio di classe) hanno commesso un arbitrio se ne devono assumere la responsabilità, a cominciare da chi ha presieduto la commissione esaminatrice: con successiva richiesta di danni solidi e morali.
Io invece, chissà perchè, al posto della ragazza sarei rimasta molto male dal vedermi giudicata in base a un’unica prova a fronte delle numerose altre portate a miglior profitto, e di certo ne avrei tratto la conclusione che non valeva la pena d’impegnarmi tanto per un abbassamento di livello. La signora ha ragione da vendere, il fatto che poi sia lei a tenerci di più al voto che la figlia è solo malizia da parte nostra. La situazione dei voti è chiaramente a suo favore, ma non possiamo certo supporre che la signora si lamenti dell’ovvia ingiustizia “solo” perchè in realtà fa le scatole quadre alla figlia. Del resto i ragazzi studiosi o intelligenti esistono. il consiglio è certo quello di coglier l’occasione per parlare con la figlia e tirarla su, rassicurandola sul fato che comunque ciò che conta è ciò che ha imparato davvero, non il voto di un’altro.
sone le quattro del mattino e ieri sera ho saputo informalmente che mio figlio agli esami di terza media da sempre ineccepibile nello studio e nel comportamento a detta di tutti i professori ad ogni ricevimento, avrà come voto finale nove. Per me è ingiusto non tanto che lui abbia ricevuto nove, poichè ufficiosamente mi è stato detto che non è stato presentato con tutti dieci bensì con quattro dieci e tutti nove e nelle prove ha riportato nove in italiano matematica e francese dieci di inglese e otto nelle prove invalsi e dieci alla presentazione orale, ma ciò che mi ha fortemente delusa è il fatto che sono stati ammessi agli esami forzatamente ragazzi che non dovevano essere ammessi e che agli esami sono stati beccati a copiare e non è stato fatto nulla e a cui agli orali sono state rivolte domande inutili o hanno risposto male. Sono veramente delusa e animata dalla rabbia e in questo momento vorrei procedere legalmente anche se il voto di mio figlio non cambierà ma vorrei poter far evidenziare le irregolarità nell’esecuzione dei compiti. Datemi un consiglio su come agire! grazie
Ddelusa esiti esami di terza media.Anche in classe di mio figlio sono stati ammessi ragazzi che non meritavano.Anche con 5 in condotta.Mio figlio non ha molta voglia di studiare ma se le sempre cavata abbastanza bene.Valutazione finale 6 come quelli che in tre anni di scuola non hanno studiato mai e hanno sempre disturbato.Risultato? La convinzione da parte di mio figlio che anche se non studiava era la stessa cosa.E’ questa la cosa sbagliata, non la valutazione in se.
I ragazzi vanno motivati non scoraggiati i professori dalla loro parte hanno un’arma potente, posso distruggere o portare alle stelle psicologicamente un ragazzo non possono fare come gli pare e tutti devono accettare le loro decisione senza opporsi ,non è una dittatura
per fortuna. Io ho intenzione di vederci chiaro fino in fondo.Dovremo tutti farci sentire per cambiare le cose.I professori devono imparare a fare i professori e tenere conto di chi hanno davanti.Non devono premiare chi vogliono senza una motivazione.
sono molto arrabbiata e delusa perche a mio figlio voglio insegnare che se vuole qualcosa la deve meritare ma la scuola gli ha fatto vedere tutto il contrario