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Dalla violenza psicologica è possibile uscire

di niikilaa
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 2 Giugno 2007. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 184 commenti

Pagine: 1 2 3 4 19

  1. 11
    annamaria -

    il mio è marito e padre padrone non dialoga ma se raramente dice qualche parola lo fà per ribadire che è lui a lavorare oppure deve sempre criticare ogni cosa che faccio o che dico solo lui è bravo solo lui è capacie di fare tutto io e i miei figli sbagliamo sempre qualunque cosa facciamo deve sempre rimproverarci ma se lo riprendo quando commette lui un errore nega subito dicendo che non è vero che hò capito male che non ho visto bene che ho le paranoie che devo stare zitta che non capisco niente e che mio figlio è come me in poche parole è convinto che se si ferma lui si ferma il mondo dice anche che senza di lui io morirò di fame perchè nessuno mi aiuterà e che finirò sulla strada insieme a mio figlio anche perchè non vuole aiutarmi economicamente neanche fino a quando troverò lavoro lui non ama la sua famiglia ama solo il potere il dio denaro perchè con il denaro lui dice puoi comprare tutto e tutti e io gli rispondo è vero…….ma ci sarà una cosa che non potrai mai comprare con i tuoi maledetti soldi ed è l’amore .L’amore che ti riempie il cuore ogni volta che ci pensi l’amore che ti fa stare bene l’amore che ogni giorno ti ricarica con una dose di buon umore l’amore che ti rende sicuro l’amore che ti ci corichi la sera e ti ci svegli al mattino per affrontare la giornata in maniera positiva l’amore che rende l’individuo sensibile altruista generoso buono comprensivo e attento ai bisogni delle persone che gli sono accanto quando un uomo perde queste qualità e diventa aggressivo e menefreghista traendo godimento nel far soffrire le persone che gli vogliono bene non può più considerarsi uomo ma bestia

  2. 12
    fl53 -

    Esiste una quantità impressionante di casi simili, dovunque.

    Noi organizziamo gruppi di auto aiuto per persone che desiderano riprendersi in mano la propria vita e la propria felicità.
    Le esperienze sono molteplici, ma il filo conduttore della violenza (psichica/fisica)è lo stesso: per uscirne è fondamentale l’aiuto di chi l’ha vissuta o la vive.
    La partecipazione è gratuita, ci appoggiamo anche alle strutture ASL o onlus contro la violenza fisica e psichica… zona Bergamo – Milano città e provincia chi è interessato scriva
    mremfmd@mail.com

  3. 13
    sara -

    sono una ragazza di 26 anni e sono fidanzata da 8 mesi con un ragazzo di 24. Credo che mi stia facendo violenza psicologica, ma non so come uscirne perchè mi sento incastrata in questa relazione. Non so se gliene faccio anch’io per reazione, per difendermi o per vendetta. Lui mi ha tradito, ma ha pianto e urlato disperatamente a tal punto che l’ho perdonato. Però ho perso la fiducia, non gli credo più e sono convinta di fare bene a non fidarmi. Ieri abbiamo litigato ancora, lui minaccia il suicidio, il clou lo ha raggiunto quando si è preso una lametta in mano facendo finta di tagliarsi le vene perchè volevo lasciarlo. L’anno scorso mia cugina si è suicidata e questo rappresenta per me il ricatto più infame, ma come faccio a dimostrarlo? Se dovesse davvero suicidarsi? So che quello che fa è un teatrino, anche perchè cambia umore alla velocità della luce, ma non riesco a liberarmi. Ho paura che venga al lavoro a urlare e mi umili. Queste paure derivano dal fatto che anche con il mio ex è accaduto lo stesso e l’idea di ricominciare il calvario mi terrorizza.

  4. 14
    tina -

    Prova a raccontare tutto ai suoi genitori. è chiaro che lui ha bisogno di aiuto, faccia sul serio o no con la minaccia del suicidio. e assecondarlo non lo aiuta. e nel frattempo distrugge te.
    cerca di essere forte e metti fine ad una relazione molto pericolosa. in bocca al lupo.

  5. 15
    fl53 -

    sara … concordo con tina, prima chiudi la relazione pericolosa e meglio è. E se lui dovesse suicidarsi? a maggior ragione significherebbe che hai fatto bene a lasciarlo: sarebbe una sua scelta, come tua è la scelta di cedere ai ricatti e rovinarti tutta la vita o no. Lui è pericoloso, per se stesso e per te: tradimenti, lamette, sbalzi di umore, ricatti … non scappare, fuggi!!
    Non è che se lui è squilibrato, tu devi lasciarti ricattare: la vita è tua. Inoltre, se è già arrivato a comportamenti simili, significa che i suoi problemi sono profondi. Assecondandolo, tu rafforzi i sintomi e, oltretutto, fai il suo male: se lui vince il ricatto, riterrà giusto il metodo e la prossima volta lo farà ancora. Se tu non cederai, farà di peggio e così via. Un domani moltiplicherebbe sui figli gli stessi comportamenti,la sofferenza che ora tu provi si moltiplicherebbe e anche i figli soffrirebbero moltissimo (inoltre, purtroppo, assimilerebbero i suoi squilibri e i suoi comportamenti).
    Piuttosto, vista da fuori, la situazione mi pare presenti qualcosa che va risolto: come mai tu ti ritrovi in situazioni simili? lui, il tuo ex …. l’accenno a tua cugina fa pensare ad una situazione familiare che ti ha abituato a vedere come normali certi comportamenti (non intendo il suicidio o la minaccia di suicidio, ma il modo di affrontare la realtà, di pensare, di relazionare, ecc) per cui tu ti lasci attrarre da chi si comporta in un modo che per te è normale … per questo penso che forse dovresti pensarci molto bene prima di parlarne ai tuoi genitori. Molti ti consiglierebbero di cercare aiuto da uno psicologo: certo, sarebbe un aiuto a patto che tu trovi quello giusto e risolutivo, altrimenti può essere peggio (scegliere il TIPO giusto di psicologo non è fatto facile, tra metodi e specialità diversissime, e la cultura corrente non ci fornisce indicazioni adeguate) e comunque costa molto. Tu sembri equilibrata e riflessiva .. potresti cominciare leggendo qualcosa che ti aiuti a mettere in luce quali sono i comportamenti errati che a te sembrano ‘normali’, per cui ti trovi senza difese nei rapporti sentimentali … Ti do il titolo di un libro (famoso), consigliatomi in un consultorio familiare: “Le vostre zone erronee. Guida all’indipendenza dello spirito” di Dyer Wayne Ed.BUR, 8 euro, la sua lettura è decisiva, se lo si legge con molta serietà, commentando, sottolineando, litigandoci anche un po’ … proprio come un ‘lavoro’ per se stessi, per togliersi di dosso gli ‘agganci’ che ci rendono preda di relazioni problematiche e pericolose. Una lettura da NON condividere nè commentare con ‘lui’: remerebbe contro. Dopo un simile ‘lavoro’, non saresti più attratta da persone problematiche (e loro non sarebbero attratte da te:invece ora ti percepiscono come manovrabile e ricattabile), ma riconosceresti persone in grado di instaurare una relazione matura. In un secondo momento potresti parlarne con i tuoi genitori e magari aiutare anche loro, nell’ambito di una famiglia molto scossa dal gesto di tua cugina

  6. 16
    sara -

    Grazie di cuore per le risposte. Leggerò sicuramente il libro. E’ vero, sono attratta da persone sbagliate e ho dei problemi relazionali che ogni tot vengono a galla ma che tendono a farmi instaurare relazioni sbagliate e immature, questo lo so ma è come se fosse più forte di me. Ho una situazione familiare molto complessa e difficile, con situazioni spiacevoli che si tramandano da generazione a generazione anche se spero (perchè lo voglio) di chiudere questi circoli viziosi. Stamattina c’è stata l’ennesima folle litigata e ho telefonato ai suoi genitori, chiendendogli di venire a prenderlo e portarlo un po’ a casa. La situazione è difficile perchè noi viviamo a Bologna e i suoi a Milano, io so solo che così non ce la faccio e più si va avanti peggio è. Grazie ancora, sono contenta di aver trovato questo forum e spero di essere forte.

  7. 17
    More -

    Sono una ragazza di 28 anni.Faccio molta fatica a parlare di quello che mi è successo.Magari non è granchè rispetto a ciò che succede ad altre donne,ma fatico a superarlo e il pensiero mi addolora ancora molto.Il 22 ottobre scorso ho chiuso una storia “malata” con il mio ex ragazzo.L’ho conosciuto durante l’estate del 2006 e per un anno e mezzo proseguiva tutto bene.Litigavamo spesso,litigate futili, almeno così le consideravo.Motivo:la sua gelosia.Vedeva il marcio anche dove non era possibile.Mi faceva il processo alle intenzioni.Insinuava che lo tradissi(non ho mai tradito nessuno, nemmeno nelle frequentazioni di 2-3mesi,per dire che tipa sono!).Non voleva che andassi al cinema con un’amica ogni mercoledì(per noi era ormai una tradizione)e purtroppo col tempo ho ridotto il cinema,accontentandolo.Ovviamente i suoi amici li vedeva ogni giorno prima di vedere me.Poi non voleva che vedessi la mia amica anche il venerdì,unica sera, dato che le altre vedevo lui.Da lì è aumentata la frequenza delle discussioni piene di offese alla mia persona, come donna, come morosa.Allora ho iniziato anche io,sbagliando,a rispondergli a tono.Minacciava di lasciarmi.Per dispetto mi lasciava da sola il sabato sera.Poi c’è stata la tregua per le vacanze a ferragosto.E di nuovo ha ricominciato a umiliarmi,anche davanti a terzi,fino a quando una sera lo raggiungo a casa sua,allo scopo di avere chiarimenti su un suo volgare e offensivo confronto tra me e la sua ex(che casualmente aveva incontrato la sera precedente).Diceva di avermelo detto apposta per offendermi,ma non gli ho creduto.All’improvviso si alza dal letto,si avvicina e inizia a tirarmi il maglione,cerco invano di allontanarlo,ma i suoi occhi…mi guarda e mi da uno schiaffo fortissimo.Ho risposto con uno schiaffo anche io.So che ho sbagliato,stupidamente l’ho fatto perchè mi aveva confidato all’inizio della storia che a lui gli schiaffi davano molto fastidio.Con il suo schiaffo per me era finita.Non tollero le persone che alzano le mani su una donna.Stavo uscendo da casa sua e non contento mi ha sbattuta in terra per ben due volte più una terza contro la sua moto.Da quella sera non l’ho mai più sentito.L’ho incontrato una sera dopo un mese in un locale e si è girato dall’altra parte.Ora mi faccio tante domande:perchè mi ha fatto tanta violenza?non che io voglia sentirlo,ma come mai non mi ha nemmeno chiesto scusa?significa che ciò che ha fatto,voleva farlo veramente?questo mi ferisce.Non capisco con chi sono stata tutto questo tempo.Forse c’erano segnali violenti da parte di lui che avrei dovuto interpretare e non ho fatto?Senza contare il danno che ho ora:penso alle sue parole umilianti,son depressa,spesso son presa da un grande sconforto e ho paura per il mio futuro.Non riesco più a guardarmi intorno,scaccio tutti quanti e ormai sono passati mesi.E’vero che in un eventuale storia futura è meglio non parlarne perchè il compagno potrebbe inizialmente essere protettivo,poi a lungo termine diventare agressivo?

  8. 18
    fl53 -

    grandioso … davvero, ti faccio i miei complimenti perché non è da tutte riuscire a troncare una relazione simile. Innumerevoli donne sono rimaste invece intrappolate e, insieme a loro, poi anche i loro figli: la sofferenza è indicibile, il cuore si spacca tra il dolore di vederli diventare vittime di un padre violento e il dolore di vederli diventare come lui.
    Ti fai tante domande … molte sono difficilissime e, ritengo, pericolosissime. Queste:”perchè mi ha fatto tanta violenza?non che io voglia sentirlo,ma come mai non mi ha nemmeno chiesto scusa?significa che ciò che ha fatto,voleva farlo veramente?” sono domande pericolosissime, perché potresti prendere la strada della compassione, del senso di colpa, del dubbio su te stessa … Lui non si fa sentire perché lui (divorato da contraddizioni, aggressività, vergogna, orgoglio, paura, insicurezza) sta aspettando che, magari, tu ricaschi da sola nella trappola, sospinta da un po’ di solitudine, pena, da un attimo di debolezza. Il perché del suo agire è un problema (gravissimo) suo: se tenti di venirne a capo adesso, rischi di ferirti di più. Non farti più ferire! adesso stai male: sono le ferite alla tua autostima, alla tua dignità, al tuo essere … ora devi pensare a guarire e … a prepararti per un nuovo amore. Ecco: penso che qui sia il punto… come mai ti ha attratto un tipo così? ora non ho tempo, appena sopra c’è un mio post in cui molte cose si adattano anche a te e c’è il titolo di un libro, un grande aiuto per scovare ciò che ti ha spinto nella trappola. I tipi come il tuo ex sono capaci di comportamento sdoppiato (inferno-paradiso), sanno recitare, ma sono riconoscibili …e devi capire come mai ti sei lasciata invischiare in una storia così oppressiva e distruttiva.
    Altre domande, che ti fai, e cose che dici sono l’inizio della rinascita e dimostrano le tue capacità riflessive, e morali. eccole: “Forse c’erano segnali violenti da parte di lui che avrei dovuto interpretare e non ho fatto?Senza contare il danno che ho ora:penso alle sue parole umilianti,son depressa,spesso son presa da un grande sconfortoForse c’erano segnali violenti da parte di lui che avrei dovuto interpretare e non ho fatto?Senza contare il danno che ho ora:penso alle sue parole umilianti,son depressa,spesso son presa da un grande sconforto e ho paura per il mio futuro e ho paura per il mio futuro “…. Quel libro ti può aiutare a riprenderti la tua vita …poi, col tempo, potrai tornare sulle domande che riguardano il tuo ex e, purtroppo, tanti come lui … Curati di te, sei molto in gamba, ricostruisciti, lavora, fai sport, cerca i tuoi amici (tipico, tipico l’isolamento in cui ti aveva relegato: ma il pericolo è che tu adesso tu finisca per ‘trattarti’ come ti trattava lui!). Soprattutto stai lontanissimo da lui! fammi sapere, ciao e in bocca al lupo

  9. 19
    More -

    grazie per le parole,davvero.ho veramente un grande bisogno di capire,di qualcuno che mi faccia capire dove non arrivo per i miei limiti e di stare bene.Voglio capire per non dovermi più trovare così.Voglio capire per non essere più sola e per non ricominicare di nuovo daccapo.Mezza parte di me in realtà crede che lui veramente volesse picchiarmi come ha fatto.Dico questo perchè a volte diceva che i suoi insulti li meritavo!Incredibile.L’altra mezza pensa che si è pentito o che comunque ha sbagliato a fare quel gesto(solo quello però).Non mi fa compassione(per fortuna)dopo quello che mi ha fatto,però dubbi su me stessa…si!Dovevo essere più forte,dovevo troncare prima,ma non ci son riuscita.Non ho fatto in tempo,prima che succedesse quello che è successo quel maledetto22ottobre.Proprio quel pomeriggio dicevo con mio madre che”se avessi avuto la forza l’avrei lasciato,ma che nn ce la facevo”,e come quel pomeriggio tante altre volte l’ho detto.Sapevo che era sbagliato che lui vedesse i suoi amici,mentre a me veniva fatto pesare.Gli amici bisogna tenerli,la penso così.E via a litigare.Lasciarlo significava esser sola,di nuovo,anche se sapevo che sarebbe stato meglio piuttosto che mal accompagnata.Non è che l’ho capito a posteriori,lo ammettevo proprio in quel periodo!Quello schiaffo però non doveva darlo.Quello no.Pensavo:”tutto ma quello no”.Leggendo la Sua risposta invece penso:”il resto si?”.Si,il resto l’ho sopportato,stando male però.Forse ho un limite di sopportazione molto elevato e un sacco di pazienza.Pensavo fosse una cosa positiva aver pazienza.Credo che se non mi avesse dato quello schiaffo,avrei continuato la storia,anzi,senza il credo.Mi è successa una cosa strana venerdì sera:in un locale ho incontrato un paio di suoi amici che mi hanno ovviamente salutato e chiesto come stavo(non so se sanno quello che mi ha fatto,mi vergogno,spero di no).Beh,avevo paura che potessero vedermi chiaccherare con un amico,che ho visto poco dopo,come quando stavo ancora con lui.Sono ancora intrappolata.Esco poco con le amiche,non ho voglia.E’la prima volta che un ragazzo mi mette le mani addosso.In casa mia non è rose fiori,però mio padre non ha mai dato uno schiaffo a mia madre!Riconosco pienamente nel mio ex quella sorta di inferno-paradiso sopracitata(attribuivo però che fosse normale che “il sole vien dopo la tempesta”).Anche le altre storie non son state granchè:uno pensava che le storie prima o poi finissero e a me prendeva la sindrome della crocerossina per una sua disgrazia familiare,uno era troppo geloso,un altro mi ha ammesso candidamente di tenermi a bagnomaria finchè anche lui sarebbe stato pronto per una relazione seria,a parte il primo,tutti reduci da storie fallimentari.Mi chiedo se sono io ad essere attratta da persone che non vogliono costruire nulla di duraturo.Ho paura di incappare in persone che mi ingannino e che si approfittino della mia buona fede e serietà.Non so perchè mi son lasciata incastrare da uno come lui…leggerò il libro

  10. 20
    fl53 -

    si, leggi il libro. Leggi con serietà, sottolinea, scrivi a margine riflessioni, domande, obiezioni; approva, litiga, torna indietro …. finiscilo e poi riprendilo: un vero lavoro per te stessa, per non cascare più con uomini di questo tipo, per trovare la tua autostima, l’entusiasmo per la creatività, la gioia di vivere . . . solo così potrai trovare un uomo in cerca di una donna forte, sensibile, positiva … e non mezzi-uomini in cerca di una debole da dominare.
    Tu non sei debole, infatti lo hai mollato: è pieno di donne che, invece, non ce la fanno e trascinano esistenze in cui si distruggono (arrivano ad offendersi con quelli che cercano di aiutarle). Un mare infinito di sofferenza inutile. Tu hai molto di te su cui basare l’autostima: sei intelligente e riflessiva, questo salta agli occhi leggendoti. Inoltre, hai qualcosa di speciale: sei riuscita ad accorgerti dalla trappola. Significa che sei forte, infatti innumerevoli donne non la vogliono vedere e ci restano invischiate (poi arrivano i figli, e allora è l’inferno più nero): purtroppo, il comportamento del tuo ex è molto comune, ma rimane nascosto nel silenzio di donne terrorizzate (per sé e per i figli). Loro stesse lo nascondono, provandone vergogna,proprio come te con quegli amici. Inoltre, tutte sono bloccate dal dubbio che tutti i quelli come il tuo ex cercano di insinuare nelle loro vittime: il dubbio di essere meritevoli della violenza (“a volte diceva che i suoi insulti li meritavo!”). Tu non gli hai creduto (scrivi “Incredibile”) e non ti fa compassione, ma non è ‘per fortuna’, è perché tu ‘sei come sei’ e, penso, anche perché i tuoi genitori ti hanno dato esempio di una relazione rispettosa, che sa affrontare e superare i problemi. Ma proprio questo può essere un rischio: chi ha vissuto la ‘normalità’ ed ha nel cuore buoni propositi e speranze, non può nemmeno immaginarsi che esistano realtà folli come quella che il tuo ex ha costruito.
    L’inferno-paradiso non è affatto ‘normale’: ai temporali segue sì il sole, ma in una relazione buona c’è crescita, rispetto, progetto … se invece gli inferni diventano sempre più brutti e i paradisi sempre più fragili … beh, anche se molto comune, questa non è certo la ‘normalità’ buona, quella che le persone positive amano: è invece una realtà degenerata e pericolosa, da cui scappare a gambe levate.
    Tu scrivi cose importantissime: “Non mi fa compassione(per fortuna)dopo quello che mi ha fatto,però dubbi su me stessa…si!” e poi: “mezza parte di me … crede che lui volesse picchiarmi… l’altra mezza pensa che si è pentito o ha sbagliato..” . E’ importante perché descrivi esattamente il meccanismo (tipico) con cui il “mal-essere” di una persona agisce sull’altra persona: suscita il tuo affetto, ti penetra nell’anima, ma intanto provoca una spaccatura pericolosissima, quella che ti toglie sicurezza, serenità, gioia di vivere (e ti fa perdere occasioni di vita) mentre il tuo cervello ..segue …

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