Ciao a tutti!Scrivo per aver dei consigli da voi che magari avete più esperienza di me e soprattutto per ricevere dei commenti che in qualche modo potrebbero essermi d’aiuto per tirarmi su il morale.
Sono un ragazzo di 27 anni che è stato lasciato tre mesi fa dopo quasi 3 anni di relazione dalla mia ex di 23… non voglio annoiarvi e scrivere le solite cose, ho letto tante lettere simili però capitemi, sto veramente male e sto soffrendo come una bestia. Una relazione nata come un colpo di fulmine da entrambe le parti, un amore fortissimo che ci coinvolgeva sempre di più.
Negli ultimi mesi di relazione, precisamente negli ultimi 6, ho avuto dei forti problemi in famiglia che mi hanno fatto stare malissimo… non dormivo la notte… tutto questo unito al lavoro, allo studio universitario e agli esami(il fatto di non avere una media eccezionale e di essere indietro con gli studi è un’altra fonte di malessere) mi ha fatto vivere un momento di quasi depressione, questi problemi cercavo di esternarli con le persone più strette e con la mia ex perchè erano le persone sulle quali potevo contare.
Avevo bisogno di un supporto per superare questo periodo buio. La mia ex diceva di amarmi, che le dispiaceva della mia situazione, non metto in dubbio che mi stava vicino inizialmente… mi ricordo che mi diceva che menomale aveva trovato una persona come me, il suo amore unico che amava. In generale, ogni tanto si discuteva come tutti ma poi ci chiarivamo e tutto tornava come prima se non meglio.
In questo mio periodaccio abbiamo avuto dei litigi per cose più o meno serie, ero molto nervoso o risoluto quando avevamo opinioni diverse, riconosco di non essere stato il massimo della simpatia e della gentilezza, ma ero veramente a pezzi per tutte queste altre cose e avevo la testa su tanti fronti… poi anche la mia ex non aveva un carattere semplice, come potevo non averlo io, ma l’amavo e glielo dicevo e cercavo di dimostrare.
Lei invece negli ultimi mesi sempre più fredda. Alla fine un giorno non ne potevo più di vederla così e le ho strappato le parole di bocca e mi ha detto che voleva una pausa (il giorno stesso le avevo chiesto “ma mi ami?” e lei “certo :*”): dopo questa pausa mi ha lasciato, sempre su mia pressione dopo 18 giorni di attesa, senza versare una lacrima (dicendomi che è stata male anche lei a lasciarmi ma con il tempo passa tutto, discorso che mi ha fatto venire la pelle d’oca)…. non riuscivo a vivere in questa situazione inutile. In quella pausa ho perso 7kg, uno scheletro che dormiva 3 ore a notte di media. Tutte queste cose a lei non fregavano nulla, potevo soffrire come una bestia ma lei dal vivo era impassibile.
Mi ha lasciato perché questi miei atteggiamenti in questo periodo l’hanno fatta disinnamorare, che non è stata presa abbastanza in considerazione quando cercava di farmi capire questi problemi, non ci sono stati i giusti chiarimenti in tempo e lei ne ha risentito, ho detto delle cose che non le son piaciute e dovevo fare delle cose che non ho fatto, che siamo incompatibili, da quel che mi ha detto. Come se mi avesse rinfacciato le colpe della sua decisione di lasciarmi. Oltre ad avere questo brutto periodo in casa, che purtroppo continua, ho anche dei sensi di colpa devastanti. Le ho chiesto scusa di tutto e che se son stato così come dice lei l’ho fatto senza intenzionalità, era il mio ultimo pensiero farla star male di proposito. Lei ha detto che non crede alle mie scuse tutte insieme e che dovevo capirla prima. Un’altra fonte di sensi di colpa che mi ha distrutto. Ho fatto qualsiasi cosa: lettere, fiori, foto, parole, messaggi…. non è servito a nulla.
Perchè buttare tutto per un PRIMO ed UNICO periodo di crisi senza cercare di risolvere (dovuta soprattutto a fattori esterni)? L’ho trattata come una regina, sono stato sempre fedele e non l’ho mai sfiorata con un dito. Tutto è sempre andato benissimo, poi c’è stato un po’ di mare in tempesta per questo lasso di tempo e lei se n’è andata; ora sono 3 mesi dove io vivo nell’apatia… lavoro per non pesare sulla mia famiglia e sui problemi che ci sono, vado avanti solo perchè il tempo scorre ma non ho più voglia di fare nulla, credetemi… non penso che riuscirò a trovare una che mi potesse piacere così tanto, ogni volta che la vedevo mi piaceva sempre di più… ora se mi guardo intorno non esiste nessun’altra. Non la sento da tre mesi e lei sembrerebbe tranquilla con le sue amiche, vedo sempre dei grandi sorrisi nelle foto dove viene taggata.
Io sicuramente ho tanti difetti e tante debolezze che contraddistinguono il mio carattere e la mia personalità, forse sarò anche immaturo per certe cose… ma chi non le ha? siamo tutti dei cyborg viventi? a me lei faceva impazzire anche se aveva un determinato carattere e diversi difetti. Come se la mia ex vedesse in me problemi e difetti insormontabili. Adesso dicono che lei sta bene per conto suo e vive la sua vita tranquilla, non ha nessun ragazzo che le va dietro… forse non mi amava più e ha usato tutte queste cose contro di me per non sentirsi in colpa… e io continuo a vivere con questo senso di vuoto perenne… Chiedo scusa se ho scritto troppo ma questa lettera per me può essere una buona valvola di sfogo. Grazie mille
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Categorie: - Amore e relazioni
Io, da quando non è ancora, finita vivo nell apatia dinamica dell attesa di ri-mollare ancora (ancora è pleonastico rafforzativo).
Il punto è che la famiglia è influenzata dalla cultura dell’epoca. La famiglia di oggi interpreta in maniera, non voglio dire radicale, ma, giusta la vocazione personale, soprattutto alla luce del fatto che questa idea viene sviluppata in forme estreme nel mondo della cultura e della politica, dove ti fanno capire che è addirittura sbagliato occuparsi dei figli maggiorenni. Invece ci sono persone che conservano una cultura che erroneamente viene definita retrograda il genitore interviene nella vita del figlio in maniera pedantesca e questo dopo una settimana che si è lasciato con la fidanzata esce tranquillamente con un’altra ragazza, dimenticando il passato, ritenendo che una ragazza che non sottostà a determinati modi di vivere e di vedere, anche quando questi non vengono resi in forma esplicita, non è la donna da sposare semplicemente perché non ci tiene. Fine della storia. Un discorso, se vogliamo crudo, che non solo sostiene, ma manda anche avanti.
Lo stesso discorso vale per l’uomo. Questa cultura vince tutte le altre tendenza che esistono nell’uomo, senza accomodamenti.
PS L’indipendenza, come la interpretano le istituzioni, mi sembra un richiamo alle armi. Infatti nel mondo c’è tanta violenza. Ma come fai a vedere la chiamata in storie senza capo né coda? Ma penso anche al lavoro e al modo in cui ti viene proposto. E’ una chiamata che ti annichilisce perché non sei nessuno. E tu accetti questo? Non ti sembra più dignitoso stare a casa. Dovremmo essere in tanti. Allora le cose cambierebbero. Invece la gente accetta e poi diventa una furia.
Io, invece, da quando ieri ho bloccato, vivo nel dinamismo vitale più completo. #Freedom. Ah!!! ??☀️☀️☀️
Stappa una narda e rimedi subito.
Comunque hai del coraggio a pensare di poter rompere le scatole con lagnerie vario-famigliari-lavorative a una 23 enne e poi pensare che questa sia così fessa da riprenderti.
Un maschio deve essere duro, puro e vincente.
Sennò vai a ingrossare le fila di qualche partito marginale, tipo il PD, LeU o la Bonino (che non ho mai capito se è un partito o una persona).
Rossana ti ringrazio dei commenti, devo sempre comprenderli del tutto ma va bene così, potranno essermi utili.
Yog io spero che il tuo commento sia estremamente sarcastico, perchè non farei passare nessuno quello che ho vissuto a casa mia in quei mesi, in combinazione con stress lavorativi e universitari… penso che avere dei momenti di debolezza sia normale, soprattutto dovuti a questi fattori esterni molto difficili da superare. Non so quante volte mi facevo vedere da lei con il sorriso, eppure dentro soffrivo tantissimo. Potrò aver scaricato tutto il mio malumore all’interno della coppia ma non era il mio proposito, non mi piaceva litigare o esser nervoso ma ripeto, un periodo buio nella vita ce lo hanno tutti. Al primo momento di “prova” ha chiuso tutto, come se avesse preso l’ultimo pezzo della nostra storia e cancellato tutto il bello che c’è stato fino a pochi mesi prima.
Tibo, io non li ho capiti del tutto, tu almeno non del tutto. Non è poco.