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Lettera pubblicata il 27 Maggio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore sensiyetta.
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sensiyetta ciao. Tu sei ancora molto molto coinvolta e ancora non puoi capire tante cose… Le capirai dopo, vedrai. Purtroppo ti ha fatto cose terribili, e ora sei anche incinta, per cui enormemente scossa per la decisione che devi prendere, che LUI ti ha interamente scaricato addosso, come fin dall’inizio ti ha scaricato addosso TUTTO. Dalla responsabilità di decidere tu di raggiungerlo, allo scaricarti colpe e sensi di inadeguatezza (normalissimi: per una persona che cambia vita, luogo, riferimenti, appigli… Per un’altra…), invece di darti AMORE, sostegno, fiducia, riconoscimento, per ciò che facevi. Credi, questa persona non ti ama, e se ha un’altra (se lei lo ama o amerà) finirà alla stessa maniera, e peggio se lei si ostinerà, ad esempio, a farci un figlio. Tu, per come la vedo io, se hai “colpe” sono quelle di avere troppo amato, essere stata troppo disponibile. Purtroppo conosco questo “copione”. Affronta prima la cosa più importante, quella che sai, e dopo dovrai iniziare, e credo che lo farai, ma ci vuole tempo, ad aprire gli occhi. E se lui dovesse mai ritornare, fuggi a gambe levate, non dare risposte mai a un soggetto così, che se si ripresenterà, sarà solo per farti ALTRO male. Lui non ti ha dato vero amore, purtroppo. Lui è un classico pezzo di m… Queste persone sono molto seducenti, appunto quando devono “sedurre”, e quando sono certe della tua “debolezza”, ossia del tuo amore, vengono fuori… E ti prendono a calci e ti fanno le cose peggiori, sì, cambiando repentinamente come tu dici, domandandoti come sia possibile. E’ possibile per questo tipo di persone, eccome. E’ il loro modo di vivere e “amare”, peccato non saperlo prima. Purtroppo è così, e lui ha dimostrato ampiamente di appartenere a quella categoria di persone. Credimi, devi essere tu, di qui in poi, a cancellarlo totalmente, e mai rispondere a qualsiasi suo tipo di contatto eventuale e futuro, al massimo potrai comunicargli quanto avrai fatto, che lui sa benissimo cos’è, e stop, qualsiasi cosa lui ti dica o ti vomiti addosso. Un abbraccio
grazie mille, questo post mi aiuta molto… grazie per i consigli e per le cose che io da cieca innamorata non vedo, spero di “guarire” e che questo dolore sparisca presto… non ho più forze nè lacrime, e tranquillo non credo avrà mai il coraggio di farsi sentire visto che se fosse stato per lui l’ultimo msg bastava a scaricarmi, son stata io a insistere per parlargli. Quindi da vile quale è non si farà sentire più e io non ho più i suoi numeri, e spero che viva tutta la sua vita col dubbio che il bimbo l’ho tenuto e che qualcuno faccia a lui il male che ha fatto a me coscientemente e volontariamente senza pietà e rispetto.
grazie ancora
cara sensiyetta, concordo con roxanna: non dovresti abortire, bensi’ tenere questo bambino. si tratta di TUO figlio. posso farti l’esempio di una mia carissima amica, che ha abortito 15 anni fa e ancora oggi non riesce a farsene una ragione, non riesce ad evere una vita normale perche’ appena una storia si fa seria e l’uomo comincia a parlare di avere un bimbo, lei si chiude in se stessa, piange e soffre per dei mesi senza dare alcuna spiegazione al partner e la storia finisce. e poi ti do’ anche la mia opinione: il tuo bambino non e’ un errore, bensi’ e’ frutto dell’amore. se poi l’amore del tuo partner e’ finito (o non c’e’ mai stato?), questo e’ un altro paio di maniche. ma non esiste proprio che un giorno si vuole un bambino e si rimane incinti, per poi cambiare idea il giorno dopo e decidere di levarselo di torno abortendo. si tratta di un essere umano che vive dentro di te e quindi e’ parte di te e della tua vita. abortendo ucciderai anche una parte di te! te lo dico con il cuore in mano, abbi questo bambino, TUO figlio, e non te ne pentirai mai. si’, sara’ dura’, ma TUO figlio ti riempira’ il cuore di un amore e di una gioia immensi, infiniti, per tutta la vita. lascia perdere quello stupido infantile del tuo (ex)compagno, che dai comportamenti che hai descritto secondo me ha anche un’altra. pensa solo a te stessa e a TUO figlio… in bocca al lupo!
Prima di tutto parliamo non di un bambino, ma un embrione. Della possibilità. Poi, un domani, se dovesse nascere un bambino, allora sarebbe tale. Non sarebbe però frutto dell’amore, ma della violenza purtroppo. Certo, ogni storia è storia a sé, come le reazioni. Nessuna donna dimentica un aborto. Ma nessuna dimentica il loro compagno che non ha amato il loro figlio. E’ pieno il mondo di madri che si sono rovinate e hanno rovinato i loro figli per questo. Per me, per come la immagino: il bambino, domani, desiderebbe sapere che è nato con amore, che il padre c’era, che c’è e che ci sarà. E invece no. La madre, anche senza volerlo, innalzerebbe un muro, perché il bimbo nasce come un’offesa e una ferita, e il muro sarebbe tra il figlio e il padre, e insieme tra la madre e il figlio.
Questo sarebbe solo uno dei tanti problemi. Prima ancora, da ora, ci sarebbe lo stato d’ansia della madre, che non ha neanche un lavoro, e che farebbe crescere dentro sé un bimbo nel momento di una grave perdita per lei. Poi mi sbaglierò. Ma io credo che le “colpe” si continuano a far ricadere sulle donne: sia che abortisca sia che diventi madre. Cominciamo a cambiare, col dire che una donna SI MERITA di essere amata, rispettata, di avere un figlio con un uomo al suo fianco, ma davvero, e un bambino merita questo a sua volta, di avere due genitori che si amano, non queste cose. Una donna non è una “macchina-fai-bambini”, che un uomo-bestia insemina, con violenze, e poi si dilegua. No, che abbiano figli, questi uomini, potendoli avere. No che li fanno (li fanno fare) e li scaricano sulla donna. Facciamo i bambini amandoci, non con tutte premesse di rabbie, infelicità, cose taciute, represse, inganni, rivalse. E’ pieno il mondo di infelici adulti, perché hanno avuto, purtroppo, genitori così. In ogni caso, mi crea disagio parlare di ciò: tenere o no un bimbo, ancor più per una donna abbandonata, è decisione che spetta a quella donna e solo a lei. Abbiamo rispetto di quella decisione, e di quella decisione sofferta, almeno, che sia l’una o l’altra decisione. Se personalmente ho detto a sensiyetta di fare ciò che ha deciso, è proprio perché lo aveva già deciso. Mai sarei entrata per dirle non lo fare, se avesse deciso di tenerlo. Io mi sono riconosciuta in lei: come una donna che voleva un bimbo con amore e per amore, e che proprio per la ferita che amore si sia rivelato orrore, lei non lo vuole. Poi può darsi che io abbia frainteso. In ogni caso non interverrò più su tale questione.
Il bimbo non credo sia giisto non fargli avere un padre…
Sono sicura che abbia un’altra..
Tu da cosa lo hai capito? Voglio vedere se abbiamo avuto le dresse intuizioni
Ciao sensyetta, non so perché ma è come se sentissi il bisogno di scriverti ogni volta che ti leggo; dentro di me scatta un allarme….sento come ” il bisogno” di salvare quella che potrebbe essere una sciagura.
So benissimo che le scelte vanno rispettate, che la legge lo consente ampiamente ormai da decenni e che l’amore tra te e il tuo lui è finito, ma io voglio scriverti lo stesso. Poi magari penserai che sono una rompiballe ma ho la “libertà” di farlo allora ti parlo.
Pregherei per te pur di farti cambiare idea.
Ho vissuto l’aborto il 1 marzo del 2011. È stato tutto veloce.
Venti minuti di operazionè, ciclo che ritorna, problema Risolto all’apparenza.
I problemi psicologici, le conseguenze, i rimorsi che ti logorano l’anima arrivano dopo.
Voglio dirti meglio.
Il mio lui allora non mi lasciò scelta. Lui era un emerito figlio di p.uttana che non mi consentì nemmeno il lusso di pensarci due volte. Io ero accecata e non ti nascondo che si, lo feci anche per lui, mi convinsi per lui che quella fosse la cosa giusta da fare, perché un domani avremmo vissuto insieme e si, avremmo avuto dei figli da crescere in modo rispettoso e normale.
Così non è stato, dopo 20 giorni dall’accaduto mi lasciò.
E io ? Ero praticamente morta.
Pensavo al figlio che avevo ormai perduto, al quale avevo rinunciato ormai per sempre.
No cara, il punto è proprio questo:
non si torna indietro.
Le conseguenze ancora più rilevanti almeno per me, sono arrivate anni dopo. Nel momento in cui mi sono ritrovata a frequentare altri uomini, io non ce l’ho fatta, e ti dirò, non ce la faccio nemmeno ora.
Totale sfiducia, senso dell’abbandono e per di più senso di colpa, per non parlare di incubi che ormai mi inseguono da 3 anni e più. Ho pensato diverse volte di affidarmi ad uno psicologo, ma non l ho mai fatto, forse lo farò un giorno.
Ti ho raccontato la mia storia perche sentivo di farlo.
Ma ti ripeto, la tua è una scelta rispettabile e tutelata legalmente, ma le mie parole vorrebbero solo ed esclusivamente farti riflettere un po. Perché : non si torna indietro, non si può più.
Perché non ne parli con i tuoi genitori ? O con qualcuno a te caro ?
Ti dico questo perché ti sta parlando una persona che all’epoca ( proprio come te ora ) era CONVINTA della propria scelta…..per poi subirne le conseguenze, quelle irrazionali che vanno oltre ogni logica e riflessione.
Io ti abbraccio. Spero tu possa capire il mio “sfogo/aiuto”.
TI auguro buona fortuna
Roxanna ti ringrazio davvero, stanotte ho sognato il bambino e lo Sogno ogni Notte, ne ho parlato con tutti e mi dicono che devo decidere io, io non voglio un Legame eterno con questo “uomo” ne voglio che come ha detto un giorno arrivi e me lo Porti via… Ne sentiamo moltissime…come potrei cavarmela? Come potrei proteggerlo?
Sensiyetta,
mi dispiace per quanto ti è successo e ti sta succedendo, che di certo non meritavi.
leggendo la storia che hai raccontato mi è sembrato di capire che sia tu che l’uomo con cui hai diviso la convivenza non foste così convinti della vostra scelta (tu, con il voler tornare dalla tua famiglia una volta al mese; lui con la sua gelosia per questo “distacco” non del tutto compiuto).
per mia esperienza diretta so che a volte si vorrebbe poter constatare la sicurezza del partner, soprattutto quando siamo noi ad essere insicuri. su questi dubbi, che finiscono di essere percepiti da entrambe le parti, nulla di stabile può essere costruito.
si ritiene spesso che un figlio possa unire, mentre, invece, nei casi dubbi questa creatura, che si presenta in tutta la sua realtà materiale, è proprio l’evento che mette la coppia davanti a se stessa, con grande crudezza.
ora, sgomberato il campo da quanto era e da quanto si sarebbe desiderato, solo tu, serenamente e responsabilmente, puoi decidere se tenere o meno questo bambino. ci sono donne che hanno rimpianto l’aborto per l’intera vita; altre che, invece, non sono mai riuscite a vederlo come un qualcosa di totalmente negativo.
nemmeno le religioni monoteiste sono tuttora concordi su questo tipo di scelta. se non ricordo male, i protestanti lasciano libertà di coscienza alla donna. per me fa differenza non soltanto il tipo di benessere materiale che si può offrire ma, soprattutto, il tipo e l’intensità dell’affetto con cui si può accogliere una creatura, che deve poterla accompagnare per almeno i primi 10-15 anni, in modo da lasciargli quella che considero la VERA eredità di uno o di entrambi i genitori per la sua intera vita. se si è soli, si deve essere capaci d’amare per due!
Sensiyetta, scegli per te ma soprattutto per te e per un eventuale futuro a due!
Salve a tutti ho fatto l’intervento alla fine è ora la mia vita e nell’angoscia, ho perso ogni cosa, il mio bambino e l’uomo che amo, ho riflettuto molto e penso di aver sbagliato tanto, il mio voler tornare a rm Perche non ancora inserita, le sue insicurezze… Se solo sapesse quanto li amavo.. ora lui ha un’altra e io muoio… Darei qualsiasi cosa per tornare al Giorno del test e abbracciarlo anziche andare… Ho cercato di trasmettergli il mio amore, e rótulo che col tempo mi sarei abituata l’ho supplicato per darmi tempo.
Ora sono morta
No sensiyetta, lui non ti amava, ti ha fatto molto male, e avrebbe trovato quasiasi modo e scusa per farti del male, prima o dopo, ti avrebbe lasciata e si sarebbe trovato un’altra, con la quale farà la stessa cosa, se non peggio. Credimi, ora sei troppo scossa, stai troppo male per rendertene conto. Non hai fatto nulla di male, né desiderando di andare una volta al mese dai tuoi genitori e dai tuoi amici, né essendo (fisiologicamente) più insicura dopo un trasferimento, né iniziando a dare segni di maggiore instabilità, poiché al tuo fianco avevi un uomo instabile e negativo, per sua natura portato a destabilizzare il prossimo e non certo a rassicurare e amare, visto che il peso maggiore, sin dall’inizio, lo hai portato tu. Inoltre, a conferma che avevi a che fare con un seduttore, manipolatore, c’è il tipico scaricare ogni responsabilità e colpa su di te (che tu, come vedi, senti e ti addossi: se avessi fatto questo, se non avessi fatto quest’altro…), nel frattempo che (tu incinta di lui) si era già trovato un’altra. Credimi, purtroppo questi sono “personaggi” e hanno un “copione”, sempre uguale. Ora stai male e hai tutta la mia comprensione. Ma preparati, perché tra un po’ aprirai gli occhi: e sarà un bene. Soffrirai ancora, ma saprai che sì, è stato un incubo, ma avrebbe potuto essere anche peggiore. Qualcosa, dentro di te, deve averti “avvertito” che non andava, ed ecco il tuo allontanarti: sperando di avere prove del suo amore. Tutto il contrario invece lui ti dimostrava… Perché eri stata solo tu, ad amare. Qualcosa dentro te lo diceva, ma eri troppo innamorata, sia per accettarlo, sia per non credere alle sue parole, quando tornava “meraviglioso”. Un abbraccio.