Cuore cosa fai….
che tutto solo te ne stai,
il sole è alto e splende già
sulla città.
Al buio tu non guarirai
non stare lì dai retta a me,
di là dai vetri forse c’è
una per te….
Senza dubbio ci si è ritrovati o ci si ritrova ancora tutt’ora, a seconda dei tempi di decantazione&purificazione”, sè finiti, oppure ancora in corso d’opera, chissà in quanti in questo “spaccato” di brano musicale, che fù, una delle colonne sonore, più toccanti e protagoniste, del cinema italiano degli anni ’70 ovvero rifererita al film:
“Anonimo Veneziano” .
Non di certo sono qui per parlarvi del film, ma nella mia tranquillità più assoluta domenicale, mi sono messo “a parlare”, con le dita, alla tastiera del mio pianoforte, unica compagna fedele da sempre.
Girando e rigirando note, nei miei neuroni, mi è venuta in mente proprio questa colonna sonora, che ho eseguito subito, vabbè con un pò di ruggine in quanto le sinapsi non si ricordavano più dove andare a far la spesa delle note, perchè disperse in qualche “fondo di magazzino cerebrale”.
Man mano che rimettevo assieme il puzzle di note, come una sorpresa, vista la mia scarsa memoria in fatto di testi, mi è venuta in mente questa successione di parole, tutte non le ricordo e non volevo citarne, neanche di più di tante, per ovvi motivi e problemi di copirigghete…
Riportando poi il testo in scrittura ho iniziato a chiedermi diverse cose, sulle stesse parole scritte, pensando se io avessi ancora a che fare o ne avessi avuto in passato, relazioni varie, con quel cuore del testo, indubbio che cada proprio a pennello, riferendomi al mio passato recente, in quanto lo stesso cuore si è sentito veramente solo, straziato e distrutto, senza più quella calorosa compagnia che un tempo aveva avuto, assaporato, che lo aveva riscaldato e più questo accadeva più lo stesso regalava a chi stava accanto, però purtroppo poi solo il gelo lo ha invaso, quel ghiaccio che lui non avrebbe mai voluto sentire, perchè non ne aveva i motivi per ricevererlo.
Mi sono chiesto poi se questo sole è proprio vero che sia alto e che splenda già sulla città, tutto sommato posso dire che ci siamo, che il sole lo vedo alto e splendente, i colori che lascia trasparire, delle cose, hanno una luce particolarmente diversa, rispetto a poco tempo fà, anche i suoi raggi hanno iniziato a riscaldarmi, perchè nella vita il punto di svolta arriva, anche quando meno te lo aspetti ed inizi a vedere che il mondo non è focalizzato solo su un punto, che per noi era il centro dell’universo stesso, ma ci sono tanti altri riferimenti che potrebbero essere nuovi punti da focalizzare nel nostro futuro.
Vero che al buio non si riesce a guarire, perchè non si intrevede nessuna luce, ma anche perchè, molte volte, non se ne dà neppure una possibilità che la stessa possa entrare, perchè solo fissati ad un pensiero, rimanendo lì inermi, inebetiti, non riuscendo a guardare neppure di là dai vetri, sì i vetri che per noi sono scuri, ma se si hà la forza di schiarire gli stessi, forse al di là degli stessi c’è una per te, che ha lo stesso modo di intendere la vita, ma la ricerca non sempre porta i suoi frutti immediati ed ognuno di noi, molto spesso, vagola inseguendo una probabile “chimera”, che forse sarà solo un sogno, ma chi lo può sapere…
Mi dispiace e mi addolora leggere che tante/i di voi, sono da tempo, troppo tempo ormai, focalizzati su un solo punto, che si è disintegrato nell’universo, quindi cancellato, inghiottito, sparito, ma invece di guardare fuori, si rimane sempre chiusi in quel vecchio film, ormai più che ingiallito, dove i vari fotogrammi si cercano e per tenerli assieme si usa una colla che non ha proprio nessuna funzione specifica, perchè non è quella adatta per questo tipo di pellicole cinematografiche, perchè non sono neppure pellicole, ma solo un’insieme di fotogrammi che per il valore che avevano e che possono avere tutt’ora, non legano fra loro e voi, proprio per nulla.
Maxim.
maxim_max@hotmail.it
Ciao Max,
non ce la faccio proprio a guardare il sole, davanti ai miei occhi c’è solo tanto fumo nero e non riesco a liberarmene.
Sono arrabbiata con me stessa perchè ce la stavo facendo e invece….. ieri sera ho fatto delle cose di cui me ne vergognerò per tutta la vita, nonostante alcuni tradimenti che ieri mi ha confessato, non riesco proprio a non pensare a lui, sono una donna senza dignità, mi sto ammalando seriamente ed io non posso perchè sono una madre. Ho vissuto per tantissimi anni in una fiaba con un’ingenuità disarmante ed ora, che mi trovo nella crudele realtà, sono spaesata e ho tanta paura di non venirne fuori. Ho letto sul sito Mald’amore delle cose che mi hanno aperto gli occhi e che mi hanno profondamente scossa. Un abbraccio
Ciao Max,
quello che hai scritto è una visione delle cose di una persona che o è già uscita dal buio o si sta incamminando verso la luce e mi fa piacere per te sinceramente. Quando il ”buio” ti circonda completamente come tu sai bene probabilmente, ci sono poche o nessuna finestra che ti può illuminare delicatamente, al massimo puoi lanciarti nella disperata ricerca di un pò di calore ”magari al neon” con persone o abitudini che di calore non ne hanno nemmeno un pò.
Il silenzio e il buio a volte occorrono per non impazzire vivendo certi momenti!
Credo fermamente che queste delusioni che si vivono nella vita e per le quali quasi tutti abbiamo sofferto non siano a caso ma occorrano per cambiare il punto di vista delle cose punto di vista dal quale noi osserviamo il mondo memori delle esperienze passate, punto di vista che anche io mio malgrado sto cambiando oggi. La sofferenza e il buio non sono per sempre ma sono forti e difficilmente contrastabili…. ma prima o poi si vede la luce questo è sicuro. Credo che ognuno di noi abbia un orologio interno che a velocità diverse prima o poi suona la sveglia a salvaguardia del nostro benessere psichico e fisico ma sopratutto salvaguardia la nostra felicità che è indispensabile per avere una vita degna d’essere vissuta.
Bella riflessione Max…
è vero…all’inizio la luce la rinneghiamo, ci nascondiamo dietro il dolore e da là non vogliamo uscire…è una reazione normale, è quasi fisiologico…poi si deve reagire.
Secondo me, però, Teollo, non si può solo aspettare il momento biologico della liberazione…questo momento va inseguito, và anticipato, và sudato…non si può solo aspettare passivamente…all’inizio si, è così, lo è stato anche per me; ma dopo no, dopo bisogna imporsi di reagire, è difficile e duro, ci vuole impegno…ma è doveroso farlo.
Ciao Agata,
non dare mai nulla per perso, ricordalo, i passi sono lenti e variabili a seconda di come siamo fatti noi stessi.
Per guardare “di là dai vetri” devi importi prima di tutto che chi stà vicino a te deve non portarti il classico rispetto, come succede fra le coppie oneste e normali, ma l’assoluto rispetto!
Piuttosto, se devi scaricare i nervi, ma solo davanti alui e non quando sono presenti i figli, digliene non quattro ma quattrocento, spacca un piatto in terra, insomma fagli vedere che anche tu dentro sei una persona combattiva e che non stai alle sue dipendenze di “farfallone”, questo lo sò che lo puoi fare perchè non c’è di peggio che vedere quando una brava persona si arrabbia per manifestare le proprie ragioni una volta per tutte, perchè con certa gente bisogna tirare fuori non solo le unghie ma anche i denti.
Ciao Teollo,
sò di cosa stai parlando per mè rappresenta un periodo nero del passato recente, che mi ha fatto compagnia per maggio-giugno-luglio, poi dai primi 10gg di agosto le cose si sono inziate a raddrizzare e ho incominciato ad avere, man mano sempre più forti, dei pensieri di assoluto menefreghismo nei confronti dell’ex, poche parole non me ne frega più un bel piffero, adesso più che mai e non ho problemi di rovesci d’umore, diciamo una sorta di bipolarismo emotivo, proprio per me può saltare in aria che manco vado a vedere i pezzi sparsi in giro, d’altronde chi è stata?
Semplice un’estranea, una vera estranea, opportunista sentimentale e occupatrice abusiva del mio cuore.
Quando subentra tutta la fase del raziocinio, che è la vera elaboratrice dei fatti susseguitisi, in tutto l’arco di tempo relazionale trascorso, fà i suoi conti e tirando le somme dice:
“meglio così, adesso la psicopatica ce l’ha lo scimmione, bene! anzi nò, benissimo, e goditi pure stà chiavica!, chi se ne frega!”
Adesso però pretendo relazioni con il “certificato di idoneità e conformità C.e.e.”, perchè sono stufo di prendere solo dei pacchi.
Ciao Afra,
grazie!
Infatti come tu dici bisogna obbligatoriamente inseguire lo star bene, anche contro voglia, ma questo “darsi fuoco” serve per vivere!
Anche se si era o si sia ancora bagnati da fiumi di lacrime, sprecate per chi proprio non le merita, tutte energie buttate nel bidone della rumenta, che invece se convogliate, positivamente, fanno uscire al più presto possibile da questi neri labirinti, dove si gira, si rigira ma si rimane sempre allo stesso posto e questo non serve a nulla!
Grazie per gli interventi.
Maxim.
sì sì, aspettare non è aiutarsi.
max non cel faccio, benchè la liberazione è giunta ho paura..molta paura…..non so perchè…….non voglio passare piu’ quel brutto periodo….
Ciao Afra e Ciao Mazx,
concordo con voi che dopo il periodo iniziale di rassegnazione al vuoto e al dolore ci si debba dare una mossa, incominciare a raccogliere i pezzi e volersi bene, in fin dei conti anche scrivere su questo blog è una reazione alle emozioni negative che abbiamo vissuto.Quando parlo di tempo ”biologico” per assimilare la ”botta” intendo non cercare immediatamente di reagire ma attendere e accettare per un periodo il dolore che si prova e analizzarlo se ci si riesce. Ad esempio nel mio caso nel primo mese anzi nella prima settimana di vuoto immenso che provavo, ho cercato di colmare tutto questo vuoto con cose, persone, amici e altre donne che credevo potesserò aiutarmi a reagire. Il risultato è stato disastroso, mi sentivo stupido, inutile e capivo che mi stavo umiliando senza motivo ma sopratutto avevo paura di far soffrire altri per cercare di star meglio. Giunto a quel punto mi sono fermato mi sono seduto da solo nella mia stanza per tre giorni mi sono fumato tre pacchetti di sigarette e sbronzato da star male ho sofferto moltissimo, mi sono disperato, ho pianto, ho scritto, ho preso a pugni il muro e dopo questi 3 giorni ho capito quanto grande fosse il mio dolore è ho capito che soffrire più di così era impossibile, ho semplicemente accettato questo dolore e da li ho ricominciato. Alcune persone ci mettono 1 mese prima di ripartire altri 3 mesi alcuni 1 settimana ognuno ha il suo ”orologio”. Un abbraccio
Scusa Max ho scitto male in nick :). Ciao
Caro Max, i vetri non sono più scuri come qualche tempo fa…la luce inizia a filtrare.
Ma anche ci fosse un sole pieno, non ho assolutamente voglia di ricominciare. Sono stanco e amareggiato.
Mi sento inadeguato…E’ incredibile da dire, ma ho come la sensazione di non essere più in grado di rapportarmi con una donna. E’ come se non avessi più nulla da offire.
La fine della relazione mi ha letteralmente bruciato.
Antonio ( dark_062@hotmail.com )
Ciao Spectre,
infatti aspettare poi che cosa, rimanendo sempre nel sogno, come leggo nei vari post, che giungano alle ex illuminazioni sulla strada di “da maschio?”( o “da femmine”) e poi per cosa, per quale scopo ancora, in quanto non sarebbe neppur ben definibile.
Ma alla fine chi le vorrebbe più vicino queste persone, quale collocazione presente avrebbero, io non riesco proprio a classificarle.
Ecco perchè agire e fregarsene, il tempo è denaro, sì! denaro sentimentale da non disperdere nel vuoto, nel nulla.
Ciao Xavier,
perchè non vuoi farcela!
hai paura di ripercorrere nel futuro quello che ti è successo in passato, ovvero ti lasci condizionare da cattive e rovinose esperienze, questo è il danno che lasciano, ma che vogliono lasciare quella gentaglia con le/i quali siamo venuti purtroppo a contatto.
Pensa che goduria, ma per loro, saperci che siamo, saremo sempre soli, ne avranno una sferzata di ossigeno incredibile, sì ma alla faccia nostra!
In quanto avranno la certezza che “dopo di loro il nulla”, bella roba! questo vuol dire far massimizzare il loro ego!
Niente di più sbagliato!
In quanto non è una sfida tra noi e loro, ma è una sfida con la vita stessa, cercare etrovare chi può degnamente stare al nostro fianco, perchè noi siamo dei prodotti, mettiamola pure così, sì ma i più cari e prelibati che esistano in commercio e poi soprattutto non abbiamo la data di scadenza, come invece volevano farci intendere quella serie di escrementi societari che abbiamo conosciuto.
Ciao Teollo,
infatti quello che dici sono reazioni normalissime che ognuno di noi ha provato, non vale per me la regola “chiodo scaccia chiodo” perchè si farebbe nient’altro che far carico dei propri problemi una persona che non c’entra nulla, in quanto avrà già i suoi e specialmente nella prima fase, della mazzata ricevuta, si avrebbero come tematiche solo quelle inerenti al proprio dolore esternandolo, senza costruire nulla, neppure a livello amichevole, con una persona nuova, questo è il mio punto divista che ho coniato con il termine “decantazione&purificazione” proprio in funzione di quanto detto sopra.
Attività come scrivere sul sito serve a scaricarsi, leggendo i consigli degli altri, leggendo problemi degli altri e intervenendo, poche parole da lì si riinizia a vivere.
Ciao Ant062,
belin! e belin di nuovo!
Ma come sarebbe a dire che non ti senti più in grado di rapportarti con una donna?
Allora fai il gioco del nemico?
Allora vuoi fare andare in pompa magna l’ego dell’ex?
Ma anche io ho gli stessi timori, in fondo dopo esperienze orride susseguitesi nel corso degli anni, dovrei pensare che sono io sbagliato, ma neanche per un attimo ci penso, perchè allora dovrei divenire come quella serie di “strassui”(straccioni) che imperversano in ogni luogo per poter instaurare una relazione con l’altro sesso, a volte penso che forse i costumi moderni così pretendono, ma non mi lascio condizionare perchè così sono e così resto.
Se relazionarsi al giono d’oggi è