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Crisi dei trent’anni e relazione fantastica

di milo-fenix

L’ho conosciuta a luglio 2016, amica di mia sorella, lei 25 anni io 24. Il giorno stesso la porto a pranzo da me (le piace quando cucino per lei, sono bravino) e a mare, tre giorni dopo usciamo e al primo contatto parte una scintilla che dà fuoco a tutto. Lei è bellissima, intelligente, con la testa sulle spalle, ha studiato all’estero e continua a studiare qui, viene da una famiglia normalissima. Io studio e lavoro per mantenermi, sono un bel ragazzo ed ho una cultura superiore alla media, molti interessi, idee chiare e un carattere deciso, gentile e simpatico (non mi voglio esaltare, è così che mi descrivono molte persone, fra cui lei). Dopo la prima sera siamo stati una cosa sola, letteralmente insieme prima ancora di metterci insieme. Tutto bellissimo e perfetto, mai un litigio, i momenti difficili affrontati insieme con maturità, fiducia e rispetto reciproco, sempre. Mi sono sentito desiderato e motivato come mai mi era accaduto prima, le ho dato tutto quello che ho potuto e l’ho fatto sempre con il sorriso perchè sono stato l’amore della sua vita e lei della mia. Viaggi, concerti, amici, obbiettivi, passione, interessi condivisi, sostegno reciproco, un gatto come un figlio e una quasi-convivenza (mi fermavo da lei molto spesso, due-tre volte a settimana in quel bilocale che ormai era anche casa mia). Ero “il suo supereroe”, il trofeo da esporre ad amici e parenti, e lei era il mio.

Poi con la fine dei suoi studi e l’inizio del lavoro (che ha cercato e trovato qui pur di non allontanarsi da me, nonostante io le abbia detto che era libera di spostarsi ovunque se lo desiderava perchè aveva tutta la mia fiducia e non volevo imprigionarla alla mia necessità di concludere un lungo percorso di studi) sono arrivati i problemi. Non è il lavoro per cui ha studiato, ma se la cava, lavora sodo e guadagna poco (quanto basta per non dover tornare a casa dei genitori), l’ambiente di lavoro è poco stimolante, inizia ad essere insoddisfatta e mi chiede di aiutarla a cercare altro, cosa che avrei ovviamente fatto se me ne avesse dato il tempo.

Purtroppo negli scorsi mesi, per miei problemi famigliari, non posso esserle accanto come sempre e come avrei voluto. E’ un periodo limitato, lei lo sa e mi dice solo in un’occasione di sentirsi trascurata, ma di non essere preoccupata perché sa che passerà presto e recupereremo, e così è accaduto. Sembra procedere tutto normalmente ma lei è sempre molto insoddisfatta dal lavoro, dunque mi dedico a lei (senza trascurare me stesso ed i miei impegni) per alleggerirle le giornate e starle accanto il più possibile. Se siamo in due è più facile ed io per lei sposterei anche il mondo. Non è mai mancata l’attrazione sessuale, mi bastava guardarla in un certo modo per farla eccitare quando non era lei a provocarmi, mai…neanche l’ultimo giorno insieme, davvero! Nonostante il suo brutto periodo una storia bella e che funziona, un esempio per tutti i nostri amici.

Poi però un mese fa la doccia fredda. Due giorni in cui io non sono con lei e la sento lontana, risponde con meno frequenza, mi scrive tardi e alla fine mi dice le solite parole “domani vediamoci, ti devo parlare”, ovviamente avevo già capito. L’indomani corro subito da lei e mi dice che da tempo (più o meno dall’estate scorsa, quasi un anno dunque) non prova più quello che provava prima ed ha bisogno di staccare, stare da sola ed essere libera. Ovviamente le chiedo se c’è qualcun altro ma risponde di no, e le credo perchè ho vissuto con lei quei mesi difficili, non ho mai notato nulla, nessuno che potesse essere sospetto, nè al lavoro né altrove.

Invece, per farla breve, dopo 9 giorni di silenzio e distacco le faccio una “sorpresa” dopo il lavoro e la “obbligo” a dirmi tutto perchè non le avrei dato altre possibilità. Mi ribadisce quello che già sapevo ma aggiunge che da 4-5 mesi c’è un’altra persona con cui non è accaduto nulla finchè siamo stati insieme, ma con la quale è andata a letto (sul nostro letto!) 7 giorni dopo avermi lasciato. Sono deluso e arrabbiato, ma mantengo la calma e con fermezza le chiedo di spiegare tutto. Questa persona è un collega, uno dei pochi con cui aveva legato un po’ e con i quali spesso si fermava per una birra al bar dopo il lavoro (un paio di volte anche insieme a me). Questo collega era assolutamente insospettabile: molto più grande, brutto come pochi (non giudico le persone per il loro aspetto fisico, ma è davvero incredibile), vedovo con due bambini piccoli e un carattere normalissimo, uguale a quello di milioni di impiegati, non proprio un maschio alfa. Forse anche intelligente e informato, ma nulla che io non sia già. Lo dico senza superbia. Eppure è lui.

Giorni dopo ho scoperto che in realtà non ci era stata a letto, me lo ha raccontato per allontanarmi. So che si piacciono, si sentono spesso per messaggio e telefono dato che ci sono ovvie difficoltà a frequentarsi e che lei, per quanto interessata, non vuole nulla di serio. Non so neanche se effettivamente si vedono oltre il lavoro, se poi hanno fatto qualcosa, e non mi interessa perchè lui non potrà mai essere per lei ciò che sono stato io.

Ci siamo visti in un paio di occasioni, perchè dovevo dirle che non è troppo tardi per recuperare anche se io sono deluso e arrabbiato con lei, che ha rotto una relazione invidiabilissima (con progetti condivisi insieme) per infilarsi in una storia passeggera (credo, spero) con una persona che non le può dare nulla, che sta attraversando un periodo di crisi interiore (la donna matura e responsabile che conoscevo io adesso fa la ragazzina svampita che esce tutte le sere con delle nuove amiche, come per fuggire dalle responsabilità alle soglie dei trent’anni…come se con me non potesse uscire e divertirsi). In quelle occasioni lei era fredda, gelida come non è mai stata con me. Quando l’ho incontrata l’ho messa in imbarazzo semplicemente mostrandomi sicuro e sorridente.

Ad una cara amica (una sorella per lei) ha detto che pensando a me le viene in mente solo la noia degli ultimi mesi (noia causata non tanto dalla mia assenza relativa nel periodo difficile, ma dalla routine del lavoro e dalla sua percezione delle cose), che per me prova solo apatia e senso di colpa, non sa cosa vuole dalla vita (prima sognava una relazione stabile con me, ora vuole essere libera e libertina) ed ha bisogno di vivere alla giornata. Oltre a questo mi sento dire che semmai tornerà a volere qualcosa di serio io sarei la persona perfetta, che uno come me non lo troverà più, ma che ora lei non riesce a tornare sui suoi passi ed ovviamente non può chiedermi di aspettarla.

Stessi concetti che mi vengono restituiti da lei stessa in un paio di messaggi in cui si scusa per come sono andate le cose, ma non riesce a tornare indietro. Ha bisogno di seguire il suo “stupido egoismo”. Addirittura l’altro giorno (una ricorrenza particolarmente importante per me) mi scrive un lungo messaggio per dirmi che vorrebbe esserci ma non ci sarà, che quello che le ho dato io è unico, irripetibile, che ne è consapevole e che nessuno potrà toglierglielo. Ovviamente specificando anche questa volta che le dispiace per come sono andate le cose e per non potermi dire di averci ripensato. Le ho risposto solo in serata con una frase minima e distaccata (“grazie, è andato bene”).

Io la amo, ho avuto altre storie (anche più lunghe) ma non ero mai stato così bene come con lei, una connessione profonda che non credevo neppure potesse esistere. Eppure adesso la sto anche odiando, perchè mi ha mentito dicendomi che non c’era nessuno, perchè per mesi non ha parlato con me di nulla, né dei suoi mutati sentimenti verso di me, né tanto meno della persona di dubbio gusto (non solo fisicamente) da cui era attratta. Il problema non è che purtroppo sia accaduto tutto questo, ma che non abbiamo fatto nulla per impedirlo o quantomeno per prenderne atto. Il risultato sono stati lunghi mesi in cui lei si sentiva soffocare ed ora un’enorme sofferenza per me. Mesi in cui abbiamo continuato a stare insieme come se nulla fosse (perchè non ha dato nessun chiaro segnale nei mie confronti oltre all’insoddisfazione lavorativa), mesi in cui abbiamo fatto sesso regolarmente e con la consueta passione (a questo punto, almeno da parte mia), abbiamo dormito abbracciati, ho cucinato per lei (il mio modo per corteggiarla ancora dopo quasi tre anni). Mi sembra di aver vissuto il Truman Show.

Eppure la amo ancora. Sono frustrato e arrabbiato, ma vorrei che tornasse da me per ricominciare insieme perché vi garantisco che sia io che lei sappiamo cosa abbiamo vissuto insieme. Solo che al momento lei ha bisogno di fare così, scappa anche dalle amiche storiche e con pochissimi ha parlato dell’accaduto, si è solo limitata a comunicare il fatto. Vorrei dire che non mi importa più nulla, ma vedo la donna che amo tenuta in ostaggio da un’altra donna frivola, senza la stessa determinazione, che scappa dalla realtà e vorrei poter fare qualcosa. Vorrei dirle che l’aspetterò per sempre ma non è vero. Ho il mio orgoglio e i miei limiti, la mia vita da portare avanti purtroppo anche senza di lei. Vorrei farlo davvero ma non lo farò perché le darei solo più tempo per allontanarsi ulteriormente. Eppure allo stesso tempo so che sarò sempre vulnerabile ad un suo ritorno, quindi vorrei che mi desse un motivo per rassegnarmi definitivamente o che tornasse da me al più presto.

Mi chiedo come abbia potuto sentirsi attratta da un altro uomo (da quell’uomo!) quando aveva me, eravamo felici e sognavamo insieme con tutta la vita d’avanti. Neanche se fossi stato il peggior compagno e il peggior amante della storia. Ci siamo sempre detti tutto e rispettati, non ci siamo mai limitati a vicenda anzi avevamo entrambi la massima fiducia reciproca. Eppure è bastato un periodo in cui io non bastavo nemmeno a me stesso (ma neanche in quel momento l’ho lasciata davvero sola) per produrre in lei dubbi dalle conseguenze catastrofiche. Mi chiedo se una “crisi dei trent’anni” può giustificare tutto questo. Avrei voluto poter fare di più negli ultimi mesi, ma probabilmente avrei solo posticipato di un po’ la pugnalata alle spalle che ho ricevuto.

Come ho detto negli ultimi mesi sapevo che non stava passando un bellissimo periodo, delle volte si innervosiva facilmente con me per pochi secondi (per motivi assolutamente inconsistenti), ma si è sempre scusata subito e dopo tutto tornava alla normalità. Io credevo che dipendesse dallo stress del lavoro, invece poi ho capito che aveva la testa altrove, su qualcun’altro. Lei stessa mi ha confessato di essere arrivata ad odiare molti miei comportamenti (addirittura il mio modo di tossire!). Tutta la maturità e la forza che ha dimostrato negli anni sono scomparse in un attimo, ho paura che la persona che amo non esista più e non tornerà indietro.

Lettera pubblicata il 4 Maggio 2019. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 31 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 1
    Rossella -

    Ti spiego. Quando ti capita d’immaginare la tua vita accanto a qualcuno che ti fa pesare il senso dell’eroico basta un soffio di vento a sgranchirti le gambe, le ossa, ecc. Gli uomini sono più temerari, da questo punto di vista, perché hanno un rapporto diverso con il loro corpo. In qualche modo convivono con polluzioni notturne e cose di questo tipo che li mettono in contatto con l’idea della vita. In coscienza hanno delle responsabilità più grandi di una donna che nella sua ingenuità si può anche accontentare dell’entusiasmo che le suscitano alcuni particolari e della stabilità che le viene dalla sua posizione. Mi viene in mente la Pala di San Zeno, definita “sogno pietrificato di una città in silenzio”. Accade così che si volta pagina.

  2. 2
    Milo-Fenix -

    Perdonami Rossella, ma non mi è chiaro il tuo ragionamento. Io credo la mia (ex) ragazza stia passando un periodo di crisi, non la giudico per questo né per l’accaduto, ma sono deluso per il modo in cui ha gestito la situazione (o per meglio dire, il modo in cui non l’ha gestita).

  3. 3
    Bohemien -

    Sei bello, intelligente, alpha e magari hai pure la grana..eppure t’ha fatto fesso. Che credevi che per le tue doti saresti sfuggito alla natura femminile sdoganata dai mass media come raggiunta emancipazione? Ora si é fatta il collega brutto, poi sará la volta dell’extracomunitario della Lidl, poi del vigile, del prete, del personal trainer e di tanti altri di cui il momentaneo ragazzo di passaggio mai saprá. Perché come te, di lei dirá “è bellissima, intelligente, con la testa sulle spalle, ha studiato all’estero e continua a studiare qui, viene da una famiglia normalissima…”. Sarai pure alpha ma gioia bella, sentì allo zio, le femmine ancora devi conoscerle…

  4. 4
    Mario -

    Caro amico, due mesi fa mi sfogavo io qua per gli stessi motivi suoi, storia simile, grande amore, grande emozioni, grande tutto. Fidanzato perfetto ecc… Purtroppo non puoi fare perfettamente nulla, ti conviene continuare la tua vita. Nemmeno io sono ancora riuscito a farmi una ragione, le mie domande sono uguali alle tue, come centinaia di testimonianze prima di noi che trovi su questo sito. Ormai sembra che stiamo al mercato, scelgono il giocattolo nuovo perché piace di più e buttano il vecchio perché per 1 2 3 mesi si era fisiologicamente fermato per problemi personali. Quindi meglio il nuovo senza problemi. Vai avanti con la tua vita, te lo dico io che in due mesi ancora mi devo riprendere, se mai dovesse ritornare fai la scelta giusta che già sai…

  5. 5
    Milo-Fenix -

    Bohemien non sono un alpha e purtroppo non ho la grana (altrimenti non lavorerei per pagarmi gli studi). Sono solo una persona soddisfatta di essere ciò che è. Apprezzo la schiettezza del tuo commento, ma non mi è molto utile a capire cosa le è successo.

    Cos’è che spinge una donna che ha tutto ciò che ha sempre desiderato, e sta lavorando per ottenere ciò che ancora le manca, a mettere in discussione tutto?

    Voglio precisare che avevamo progetti di vita insieme, come ogni coppia della nostra età, ma nulla di concreto che potesse metterle fretta o pressione (l’idea era quella di costruire ciò che volevamo passo passo, nessun “obiettivo aziendale” tipo matrimonio, casa, figli ecc. da rispettare in un dato periodo di tempo).

  6. 6
    Yog -

    Vabbè, sei verboso e conti la supercazzola, ti spacci per alpha e poi la tua raga si è fatta il collega beta.
    Tutto questo è illogico e determina solo due considerazioni:
    1) non sei affatto l’alpha che credi;
    2) il collega magari sarà beta, come pensi tu, ma ce l’ha molto molto grosso, forse farebbe bene anche a te una birra ogni sera in quel bar, l’arnese non è solo una questione di genetica.

  7. 7
    Milo-Fenix -

    Yog ti commenti da solo.

  8. 8
    beetlejuice -

    Ciao Milo, mi spiace per ciò che ti è accaduto, ma non dipende da te. Credo di averlo scritto già da qualche parte,perché è una cosa che ho osservato spesso. Quando ci sono cambiamenti di vita importanti, laurea, nuovo lavoro, viaggi studio ecc, le ragazze non ancora diventante donne (come la tua ex) tendono a chiudere le relazioni e cambiare stile di vita, anche temporaneamente. Infatti non ti ha lasciato per qualcosa di simile a te, ma per una situazione nuova che non ha mai vissuto e che la intriga, in questo caso l’uomo adulto con figli. Molto probabilmente è una fase della sua vita, che però non puoi sapere quanto durerà e soprattutto se al termine vorrà ancora te. Magari frequenterà solo quest’uomo, magari andando a ballare o in vacanza si farà le sue tresche, passati anni tornerà a desiderare la situazione che avevate. Quello che vive è la fame di emozioni, di adrenalina e non puoi dargliele tu in alcun modo.

  9. 9
    beetlejuice -

    La vostra è stata una relazione stabile, ovvio che si perda adrenalina in cambio di “serenità”. Se ne è parlato di recente, il tuo è l’esempio perfetto della relazione appagante che però non basta, sacrificata per la ricerca dell’emozione, del nuovo. Inutile quindi perdersi in elucubrazioni “io sono più bello, meglio dell’altro..”, non c’è logica.
    Ti consiglio quindi di iniziare a pensarci il meno possibile. Ora fa malissimo, ma con il tempo andrà meglio.
    Evita di mettere in atto tutte quelle scene patetiche che spesso capita di fare in questi casi (pianti disperati,implorazioni,gesti eclatanti per riconquistarla, discussioni per capire, ecc.), tanto non funzioneranno.
    Evita se puoi di cercarla, vivi la tua vita e concentrati su te stesso, amicizie, passioni..
    In ultimo, fai un po’ di sport. Se tornerà, a quel punto farai le tue valutazioni.

  10. 10
    Rdf -

    Quoto bohemien

    Carissimo alla soglia dei 30 anni ti è richiesto di essere consapevole del mondo femminile e non di credere a come erano descritte le donne nelle fiabe

    Il copione nella realtà è sempre lo stesso , l esatto opposto
    E meno male , xche se non fossero così facili per quel collega brutto non vi sarebbe mai speranza di chiavare
    Sono facili da circuire, sono inaffidabili e soprattutto hanno dei gusti di merda ?

    Semmai trovati un’altra investendoci il meno possibile perché con tutte finirà sempre allo stesso modo, che siano suore o puttane scatenate

    La monogamia per la vita non esiste figliolo e l amore che credi di trovare scende dal camino come babbo natale

    Se hai soldi in gran quantità e ti piacciono i bambini mettine pure incinta qualcuna qua e là …ma altrimenti stanne alla larga come dalla peste bubbonica

    E ricordati : tutte le poesie sono degne di essere vissute , ma sapendole fin dal principio destinate a concludersi con una disillusione . Quindi vivile con consapevolezza

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