Ciao Ragazzi, mi trovo ancora qui a scrivere per avere un confronto. Esco da poco da una storia lunga 4 anni e mezzo, non serve che vi dica che rappresenta ancora una ferita aperta e sanguinante. La coincidenza dell’arrivo dei 40 anni mi rende particolarmente empatico, turbolento, pensieroso e malinconico. Il lavoro mi ha stufato, gli amici, quei pochi che sono rimasti incominciano a starmi stretti, non parliamo di quel “Truman Show” dei social network… Punti di vista?…vi prego un pochino di tatto…;)
Lettera pubblicata il 18 Febbraio 2017. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Teoi77.
Che dire? Si va avanti. La vita non ruota intorno alle azioni simboliche di uomini-profeti. Durante l’adolescenza, e la prima giovinezza, ti assicuro che non la pensi esattamente allo stesso modo. Forse le cose cominciano a cambiare quando ti confronti con l’immagine dell’amore coniugale e vedi le persone cambiare. Io non sono sposata, ma nella mia vita è entrata una persona molto importante che mi ha consentito di guardare sotto una luce diversa le mie “frustrazioni adolescenziali”, se così le vogliamo chiamare. Storie passate, che mi sembravano superate. Non mi ha dato sicurezza, mi ha fatto capire (in maniera molto misteriosa) che non ero un idolo, una ragazza dalla cui compagnia non è possibile prescindere e le prove della vita hanno reso incrollabile e indefettibile l’amore fraterno che è sopravvissuto all’inesperienza dei giovani nell’affrontare la vita. Anche se non ho fatto parte di nessuna compagnia si è creato un legame speciale con tutti che negli ultimi anni mi ha sollevato dall’incertezza. Non mi sono più sentita né oppressa né schiacciata dal giudizio (mio su me stessa o degli altri) perché ho capito che infondo tutte le alleanze nascondono la vanità degli uomini. In quella dimensione è facile perdersi… chiaramente parliamo di un’età in cui il tema dell’affermazione di sé è particolarmente sentito. Il motivo per il quale si va avanti è questo. Le sventure imminenti, e anche le fortune, rilentano in questo schema che abbiamo nella nostra mente. La sofferenza e la felicità sono sempre relative. L’uomo vuole spostare i confini. Quando ti trovi nella prova devi fare dell’appartenenza una cosa del cuore, perché l’attaccamento ti porta a vivere al di là della ragione. Non puoi pretendere di avere qualcosa che in quel momento non ti appartiene (un elogio, un incoraggiamento, ecc.) Quando ne soffri cominci a perdere la speranza nella ripartizione della terra promessa che è fatta secondo la legge del cuore. Bisogna saper perdere.
40 è l’età giusta per sbrombarsi una sera sì e una pure.
Ragazzo, meglio così che con un matrimonio fallito alle spalle, in cui tua moglie ti ha tolto: figli, casa e stipendio!
Ringrazia Dio e vai avanti, tra 2 anni potresti essere felicemente sposato con un paio di figli, con la donna giusta e con la giusta maturità acquisita finora.
La vita ti sorride. E, come dice Yog, se serve, vai in un pub o dove vuoi e fatti una birretta in sana compagnia di qualche amico, poi fatti accompagnare a casa e dormici sopra perbene!
40 anni da single e’ stata l’eta’ migliore per me. Un bell’uomo, con una stabilita’ economica e con un lavoro che termina alle 18:00 di venerdi’ (wow!) e’ il massimo che si potessi sperare.
Ricordo che a 42 anni conobbi una donna colombiana con degli occhi verdi a mandorla (sembrava orientale) che era un incanto, e’ stata una relazione breve ma mi ha lasciato tanti meravigliosi ricordi e inculcato nella mente che nella mezza eta’ un uomo e’ all’apice del sue potenzialita’.
Se gli amici ti stanno stretti mollali e stai da solo tutte le sere e i fine settimana….
Se ti ha stancato il lavoro lascialo e vai a mangiare dopo alla caritas..
Se non sopporti più i social lascia stare smarfhon e computer e torna solo al telefono fisso..togliti da facebook che è solo una merda e chiatta da solo con il muro!
Poi volendo puoi anche partire per l’Africa e stare per un po in monastero.. Si sta bene!
NICOLA…scusa…sei tu il bell’uomo…single..con un buon lavoro che finisce alle 18??
Nicola,
mi fa piacere apprendere che tu abbia vissuto una relazione che, nonostante la sua brevità, ti ha lasciato dei meravigliosi ricordi.
questi non potranno mai esserti azzerati da nessuno: sono un sovrappiù alla maggior esperienza e alla maggior consapevolezza acquisite!
“La memoria può cambiare la forma di una stanza, il colore di una macchina. I ricordi possono essere distorti; sono una nostra interpretazione, non sono la realtà; sono irrilevanti rispetto ai fatti”.
Leonard Shelby
“I ricordi sono consolatori molesti”
Kierkegaard
Ascolta Nicola e piccola stella…è vero i 40 anni se ben portati sono il massimo per un uomo…tante conoscenze, la maturità giusta per affrontare un qualsiasi rapporto, poi vedrai come se niente fosse ti ritrovi sposato…sono sicuro di ciò…è una fase che ho passato pure io…per me dai 37 ai 42 anni sono stati gli anni più belli…
Ragazzo, autostima! Non accontentarti di nulla di meno di ciò che ti dà pace: ama e fa’ciò che vuoi, in grazia di Dio!
Guarda me, per esempio, tu puoi dire di stare meglio di me? No!
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