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Lettera pubblicata il 17 Settembre 2012. L'autore, cinzia1974, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Cara Cinzia…. equilibrio è sinonimo di fiducia in se stessi…. e trovarlo è più difficile di quanto si crede… Ci sono momenti in cui pensi di averlo raggiunto… altri in cui sembra crollare tutto di botto… e ti ritrovi al punto di partenza.. Non penso però sia una questione di età…. ma di personalità e carattere…
Per molti versi siamo simili ….a parte avere la stessa età. In tutti questi anni ho sempre cercato attraverso l’esperienza, gli errori…. di superare la mia insicurezza ..ma poi mi ritrovo puntualmente in situazioni in cui perdo il controllo…e mi arrabbio con me stessa perchè riaffiora sempre quella maledetta paura di essere abbandonata o di dover prendere la decisione di abbandonare.
Questa maledetta paura che mi ha fatto commettere tanti errori e nn mi ha consentito di gestire con serenità le mie storie.
Se sono a questo punto non è dipeso dagli altri ma unicamente da me stessa.
Cara Cinzia non so se riuscirò a venirne fuori, di certo ce la sto mettendo tutta e oggi non mi voglio abbattere …. spero solo di riuscire a trovare la mia strada…..(…prima della pensione!! ;D)
Ad averla la pensione:)!
Cara zoe ti do di nuovo ragione sul fatto che si tratta di carattere e non di età. Però quando mi guardo allo specchio e vedo qualche ruga, qualche capello bianco… e poi consulto i concorsi e leggo max 35, max 32 anni d’età… e poi penso alla questione figli… bè non posso dire che l’età non abbia un peso. Conosco donne di 40 anni che ribalterebbero il mondo e molte di venti per cui è fatica il solo respirare. Conosco donne sole di ogni età, che, almeno all’apparenza, hanno raggiunto equilibrio e serenità, eppure non ce n’è stata una che m’ha detto che non vorrebbe un compagno di vita e che non ha ancora smesso di cercare e sperare (e parlo anche di donne di 70 anni). E tutte hanno chiuso con la solita frase a me rivolta in modi più o meno intelligenti “sbrigati che il tempo passa”. Ora Luna giustamente dice di non vederci con gli occhi degli altri o lasciarsi condizionare. La Caselli cantava “cos’è la vita senza l’amore?” Ok amore inteso in senso lato, di una passione che ti riempie la vita e già non sarebbe poco averne una qualunque essa sia. Però in tutta onestà se vedessi una persona a cui voglio bene, serena e appagata ma sola senza un amore inteso nel senso di compagno/a, sarei contenta per lei per alcuni versi, ma comunque spererei tanto che potesse trovare una persona da amare e che la ami.
@Cinzia,non conosco il tuo passato ma per me sei una donna molto saggia e romantica.E’ un peccato che le persone come te debbano faticare a trovare la meritata stabilità sentimentale; ti prego solo di non chiuderti e non arrenderti,ogni età ha il suo riscatto credimi.
“sbrigati che il tempo passa” è una frase che i vecchi ripetono spesso alle proprie nipoti/figlie… c’è un fondo di verità nelle loro affermazioni,magari intese come : “da ragazza hai sempre fatto la schizzinosa,magari respingendo brave persone ma esteticamente non eccelse,e adesso che stai invecchiando cerca di essere meno critica.In fondo quello che conta in una persona,è ciò che ha dentro,non la forma del suo naso o dei suoi muscoli,piuttosto che la statura da atleta”.
Non sto dicendo che tu ti debba accontentare,nè voglio insinuare che tu sia stata una civetta.Ho visto dalla tua lettera che sei stata lasciata e che avresti voluto creare qualcosa di bello e stabile,ed eri con la persona sbagliata…ecco,questo mi ha impressionato della tua storia,a parte il resto: una donna seria,motivata,come ce ne sono rimaste ormai poche in questa società allo sfascio,non meritava quello che hai subìto.
Eppure sono sicurissimo,direi certo,che se non demorderai sarai ripagata… vedrai,tornerai su questa stessa lettera a darcene conferma.
Auguri 🙂 .
Oh Cinzia
basta con tutti questi pensieri negativi altrimenti ci fai l’abitudine !!!!Sai quante volte i miei nonni mi dicono frasi del tipo ” sbrigati che il tempo passa”…detto tra me e te… hihihhihihi hanno paura che rimanga zitella!!
E vabbè loro, per ovvi motivi, hanno questa idea. Vorrebbero partecipare al mio matrimonio…. pensano sia necessario sistemarsi…..soprattutto ad una certa età!!! Ad ognuno però…. la sua vita ed i propri pensieri.
Quindi Cinzia preoccupiamoci di meno di ciò che pensano gli altri e piano piano andiamo avanti perchè penso che entrambi abbiamo tutte le carte in regola per essere felici…. ;D
@Caracolito grazie per il sostegno. Sull’argomento uomini la faccio breve, l’unica cosa che fondamentalmente guardo e su cui non prescindo è la testa. Se l’uomo ha una bella testa (testa nel senso di quello che ci sta dentro:)) poi scatta tutto, almeno per me è così. Per cui per farmi piacere un uomo devo avere occasione di conoscerlo e tutti quelli che conosco come già detto sono impegnati. Non è che lo dico per piangermi addosso è così. Poi se voi mi dite “cerca allora di conoscere uomini liberi!”… ok è un altro discorso.
Sulla mia vecchia storia lasciamo stare, si dice che il tempo guarisce ogni ferita…
Ricambio gli auguri e spero che anche per te le cose possano andare meglio.
@Zoe, no no niente pensieri negativi, teniamo alta la guardia! 😉 Periodo difficile quello si! Non mi preoccupo tanto di quello che pensano gli altri ma… e se avessero ragione?! Se ci fosse un punto di non ritorno, se stessi sprecando il tempo, se dovessi avere dei rimpianti, se non stessi facendo abbastanza, se poi fosse troppo tardi, se un giorno me ne dovessi pentire? Non so se rendo l’idea…
Cara Cinzia
io ti capisco…. ma pentirti di cosa? se fosse troppo tardi?
Tutte queste cose non le puoi programmare, nè avere l’ansia e la paura di realizzarle…. è importante che esista il desiderio… ma non l’ossessione… Mio Dio!! ….e se non avrò mai un figlio , e se non troverò un compagno…… é possibile! …. ma f.se é possibile anche il contrario … Non ci sono certezze… nn ne abbiamo …. ma, ti ripeto con serenità, dobbiamo innanzitutto orientarci v.so ciò che ci fa stare bene e di certo non avvicinarci a uomini sposati o impegnati… quello ti allontanerebbe ancora di più…. La vita è così bella imprevedibile e dolorosa , molto dolorosa….
Basta con i dubbi, i pensieri negativi… rivaluta tutto ciò che c’è di buono nella tua esistenza e vedrai che l’umore cambierà in positivo. Cerca di affrontare le difficoltà con uno splendido sorriso e vedrai che le persono che hai vicino saranno contaggiate dalla tua positività…. E’ solo questo che ci manca niente altro.
L’età è un limite mentale
Ok Zoe ci sto provando, nel senso che non mi arrendo cerco, parlo, esco, chiedo… sorrido. In questo momento mi sento un pò vulnerabile, psicologicamente fragile e se capita qualcosa di spiacevole, per quanto piccolo e insignificante possa essere l’episodio, mi sento scendere un pò più giù anche se magari solo di qualche millimetro… però. Per il resto sto cercando di vedere come dici tu i lati positivi e farmi forte di questi e costruire su di essi le mie certezze e sicurezze. Ho degli obiettivi in cui cerco di mettere più entusiasmo e buona volontà di quanta non me ne venga, per ora, in modo naturale. Cerco di godere delle piccole cose, che ne so la lettura di un bel libro, un buon piatto ben cucinato… Per il resto provo a mantenre il controllo della mia esistenza, anche se dare una direzione non è facile un pò per la situazione contigente che tutti stiamo viendo e subendo, un pò proprio per la confusione che ho in testa.
Speriamo di avere presto tutti delle novità positive!
Cinzia hai detto bene : “mantenere il controllo della mia esistenza”
penso sia questa la chiave ….
per fare questo è necessario avere una vita propria, una vita piena di interessi… e come stai facendo… riuscire ad assaporare le piccole cose, i momenti semplici…. ieri per esempio me sò magnata uno spaghetto alle vongole spettacolare e di fronte avevo….. il mare !!
Te pare poco!!?? hihihihihi
Ci siamo capite vero?
Beh l’appuntamento è per le novità positive allora…
Ciao 🙂
Cinzia, scusa se dirò delle banalità, però:
capisco cosa intendi quando dici controllo della propria esistenza (e anche i quesiti che ti poni), credo, però continuo ad avere l’impressione (magari straerrata, e non è un giudizio…) che forse sia proprio l’eccesso di controllo sulla tua vita, seppure in forma di pensiero, a stressarti e costarti tante energie.
Mi riferisco per esempio al pensiero: e se stessi davvero sprecando il mio tempo verso un punto di non ritorno?
Credo che il vero spreco, anche se è corretto farci delle domande, cercare e trovare le nostre risposte, ascoltarci e sentire le nostre priorità, sia fare pensieri di questo tipo, ma nel senso che cosa potresti fare di diverso se non vivere?
Non è che puoi fabbricarti un amore, un padre per i tuoi figli con il das.
Ciò non lo dico nel senso negativo, ma in senso positivo.
E’ ovvio che il pensiero “vorrei l’amore” ci sta, ma “sto sprecando il mio tempo” non vuol dire niente.
Non lo stai sprecando, stai vivendo il tuo tempo, per quello che è in questo momento. Oggi. Certo, se tu restassi chiusa in casa aspettando che l’amore arrivi bussando alla porta e a piangerti addosso, in un certo qual modo, forse, staresti sprecando il tuo tempo (ma perché non vivresti, o vivresti in totale chiusura pur parlando di apertura… fermo restando che anche in quel caso staresti usando il tuo tempo come in quel momento ti viene), ma non mi pare che tu stia facendo così.
Io, invece, vedi, credo che ci siano persone che veramente, per loro ragioni, possono benissimo vivere una fase della loro vita in cui stanno bene da sole. Magari tu pensi che a loro farebbe bene, meglio avere accanto un amore, e invece loro stanno davvero meglio come stanno. Perché quello è il loro tempo che stanno vivendo, e lo sentono così.
Per quanto riguarda i limiti d’età nelle inserzioni di lavoro trovo anch’io che siano assolutamente “anacronistici”. In un mondo/sistema in cui le persone cercano lavoro a qualsiasi età, purtroppo, poiché la gente può trovarsi senza lavoro in un’età in cui una volta in teoria si era sistemati, questi limiti d’età non dovrebbero esistere. A meno che non abbiano veramente senso. Ma non hanno del tutto senso nel momento in cui una signora in pensione, over 60, mi raccontava l’altro giorno che va tre volte alla settimana a fare le pulizie con una ditta perché la pensione non le basta.
Lei prende la cosa con grande solarità, però resta il fatto che siamo in un Paese in cui da giovane sei vecchio per gli annunci e a over 60 puoi spaccarti la schiena, in nero o in bianco che sia, perché con la pensione non ce la fai.
I limiti d’età poi non sono per la tua età, ma sono, per quel che ne so, per le agevolazioni che i datori di lavoro hanno entro una certa fascia d’età. Cosa che non ha senso tanto più, appunto, se sei in un paese in cui comunque devi ragionare con l’elasticità mentale di un ragazzo anche all’età della pensione.
Inoltre (ma sarebbe un lungo discorso sul sistema)
i più giovani hanno diritto di poter avere un lavoro per andarsene di casa, essere indipendenti, ma quei limiti d’età a cui fai riferimento sono tanto più assurdi visto che alla tua e mia età le persone molto spesso devono comunque pagare un affitto, un mutuo, o tengono famiglia.
In realtà viviamo in un momento storico in cui non esiste una fascia veramente “al sicuro”, a meno che i genitori e i nonni della nostra generazione non abbiano una loro stabilità. Accade però che in una famiglia, tra le varie generazioni, non si capisce chi dovrebbe poter sostenere chi, mentre (non so se la cosa sia andata in porto) un esempio pratico mi sembra la storia dell’imu seconda casa sulla casa dell’anziano in casa di riposo. Quando un anziano va in casa di riposo (oltre a tutti gli aspetti fortissimamente emotivi del caso) i costi per la famiglia sono altissimi, anche se la pensione dell’anziano copre in parte o totalmente la retta (cosa difficile, per ciò che ne so), e quindi perché non vessare questo nucleo famigliare anche con l’imu seconda casa?
Ciò non lo dico per deprimerti maggiormente, ma per dirti che hai l’età che hai e l’età che vivi e alcune cose riguardano te (cioè il fatto che in questo momento non hai una relazione, però forse un giorno guarderai la fine della tua relazione in modo diverso, chissà, cioè ti accorgerai che è stato meglio così, Ovviamente questo non lo so, ma se lui ha tirato il cu… indietro comunque non era sulla tua stessa lunghezza d’onda direi), ma ogni generazione oggi, temo, ha di cosa preoccuparsi, incazz… e lamentarsi.
Non sto parlando di mal comune mezzo gaudio, ma del fatto che se ti ci metti pure tu a darti addosso per l’età sei a posto, anche perché in te (è anche naturale visto il momento tuo) si intersecano considerazioni a più livello e percezioni a più livelli, per cui metti insieme la ruga e un capello bianco (enfatizzando la cosa per il tuo stato d’animo) con la domanda di lavoro e la mancanza di un partner. Ma sono in realtà cose diverse.
La cosa che proprio non ti devi dire è che sei sbagliata tu, che non sei riuscita e tu a costruire una serie di cose.
Hai fatto un percorso, giorno dopo giorno, e oggi vivi il presente.
Guarda che io capisco la sensazione che dà la crisi personale all’interno di una crisi generale, te l’ho già detto.
Molte cose sono cambiate nella mia vita rispetto ad anni fa, come ti ho già detto avevo la relazione consolidata già giovanissima, ragionavo secondo l’amore e per due, anche nelle mie scelte personali (non fosse altro perché era la mia vita, e nella mia vita c’era lui e c’eravamo noi due). Poi invece è successo un grande casino, una rivoluzione. Non sono certo l’unica che ha dovuto fare i conti con un cambiamento, anche molto radicale. A suon di “botte” mi sono resa conto che vivere il presente, giocoforza, è molto più costruttivo che vivere di “se”. Sopratutto quando il presente richiede una tua grande attenzione, energia, per vivere ciò che è al meglio possibile. Baci