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Lettera pubblicata il 30 Maggio 2007. L'autore, Fra_F, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ciao a tutti, vorrei chiedervi un consiglio.. La mia situazione è un pò complicata e lunga, cercherò di essere piu chiara e breve possibile..
Circa due anni e mezzo fa ho conosciuto una ragazza in ufficio, dopo un paio di mesi lei mi ha dichiarato il suo amore, abbiamo iniziato a conoscerci e nel giro di poco tempo ci siamo trasferite a 500 km da casa per aprire un ufficio commerciale insieme (in seguito alla nostra promozione), dopo qualche mese le cose in ufficio hanno cominciato ad andare male perchè la sede centrale (dove avevamo fatto la carriera) a chiuso, quindi siamo state costrette a prendere questa sconfitta e decidere di chiudere. Inizialmente io sono andata in panico, nel senso che ero abbattuta, piangevo, avrei voluto prendere a schiaffi il nostro ex titolare per quello che aveva fatto, allo stesso tempo invece lei era una roccia, mi dava quel sostegno di cui avevo bisogno, trovava sempre il modo per strapparmi un sorriso e per farmi capire che non era colpa mia se avevamo chiuso, beh fin qui tra noi è andato tutto alla grande, amore amisurato, gli amici quasi ci invidiavano per la sintonia il feeling, ci bastava uno sguardo e tutto era chiaro, litigavamo si anche parecchio ma sempre nella massima discrezione e comunque poi c’era sempre un chiarimento. Da quando siamo tornate a casa (ognuna dalla propria famiglia perchè economicamente non potevamo fare diversamente) le cose hanno iniziato pian piano a rovinarsi, quando eravamo ancora nel nostro ufficio in procinto di chiudere lei non voleva perchè aveva paura di tornare a casa sua, paura dei giudizi del rapporto con la mamma ecc. Beh un giorno circa un anno fa abbiamo avuto una brutta discussione, della quale non ricordo piu nemmeno il motivo, ma quella serà ho percepito una rottura nel nostro rapporto, lei mi ha chiesto un momento di pausa, io ho acconsentito ma dopo qualche giorno ci siamo riviste, lei ha iniziato a mettere in discussione tutto dal rapporto con la madre al rapporto con me,non capisce piu qual’è la sua sessualità, non sa se un giorno vorrà un matrimoniop con dei figli, non sa che lavoro vuol fare,non riesce piu a tenere le amicizie, parla solo in modo negativo di qualsiasi argomento.6 mesi fa le dissi che se voleva che le stessi vicino dovevamo affrontare questo suo malessere con una persona esperta,ha subito acconsentito,va da uno psicologo regolarmente 1 volta a settimana,ma ora inizio a pensare che possa servire anche a me…Non so piu come affrontare la situazione!!!
ilaria ciao manca la vostra eta , che sicuramente non conta ma a volte a lasua importanza , nel senso che si puo sempre ricominciare , la tua situazione e ‘ un po’ complicata ci sono vari fattori , la mamma della tua amica il vostro rapporto il vostro lavoro che non ce’ piu .. non andare dal piscologo metti in ordine le tue idee. intanto cerca di capire se tra voi ce’ ancora amore e se quando c’era era vero e non magari un semplice coinvolgimento dovuto all’entusiasmo di un luogo nuovo un cambiare genere di vita coabitare indipendenti cose che magari entusiasmano . se da questi elamenti capisci che la vostra era una storia vera con bei sentimenti si cancella tutto l, amore e’ una cosa meravigliosa ti vine voglia di prendersi per mano , e tutte le strade si possono percorrere senza ostacoli .. un abbraccio ho espresso un pensiero da persona semplice che ha sofferto per amore e soffre ancora un bacio
Io ho 28 anni le 29, forse non sono stata chiara, ma noi ci siamo conosciute da colleghe, e subito avbbiamo provato un forte sentimento, poi c’è stato il trasferimento che non ha cambiato le cose ne in meglio ne in peggio, cioè sulla nostra storia non ha influito affatto, il problema c’è stato quando siamo tornate ognuna a casa sua e abbiamo smesso la convivenza, io sono sempre stata convinta che tutto questa situazione sia almeno in parte causata dal suo rapporto con la famiglia, in particolarmodo con la madre, non riesce a liberarsene del tutto di questo cordone, pochi gg fa le ho proposto di tentare di tornare a vivere insieme per sboccare questa situazione, lei non è molto convinta, a questo punto sto pensando di chiudere una volta x tutte questa storia, ma ogni volta che tento di farlo lei va in crisi. insomma nn so piu cosa fare.
Sono stufo di questa vita, i problemi di lavoro e finanziari mi stanno uccidendo. Non faccio altro che litigare con la mia famiglia e ho paura di combinarla grossa. Non mi riconosco piu. penso di non sopportare piu niente dalla gente che fiono ad ora mi ha preso in giro. aiutatemi
Per Cristian….ti capisco. E’ un periodo davvero difficile per tanti. Però non mollare. Sfogati qui con noi, parla quanto più puoi con chi ti ascolta. Scrivi tutte le volte che vuoi, ma non mollare.
Lo so che la cosa non ti consola, ma non sei solo.
Scrivi ancora se ti va.
Soluzioni forse non ne troverai, ma il peggiòò passerà.
Ciao FRA grazie per la tua risposta, sono felice che qualcuno ascolta. purtroppo sono senza lavoro da circa 30gg e non sono stato oagato da 3 mesi, ora sono disperato. La disperazione viene dal fatto che io posso non mangiare, ma ho 2 bambini piccoli e soffro a vederli in questa situazione. Litigo continuamente con mia moglie perche mi sono fatto prendere in giro dalla gentew che ho aiutato e che ora non corrisponde. Sto soffrendo e sto facendo soffrire altre persone. non ne ho piu’ di benzina e a livello ststo nessuno ti aiuta. Ditemi voi!!!!!!!!!!!!!!!!
Ciao Cristian, ti auguro che presto tutto questo possa passare.
Purtroppo non posso esserti di aiuto in nessun modo.
Ma prova a guardarti attorno, meglio, magari troverai qualche brava persona, qualcuno che forse potrà darti una mano.
Spero che tua moglie possa capirti.Certo non è facile, non è semplice.
Non so davvero che consigli darti.
Ma cercate almeno di non far vivere ai vostri figli queste difficoltà. Cercate di far finta, finchè potete, che tutto vada bene.
Anche se mangiano poco, almeno dategli serenità.
ciao Fra, quello che posso provare consigliarti e’ di cercare un’attivita’ diversa dallo studi che ti possa gratificare: fare sport, suonare uno strumento, frequentare un corso di danza, yoga, pittura…!!
In questo modo potrai evadere un po’ dall’atmosfera familiare e distratte la mente dallo studio, ma anche e soprattutto sono attivita’ antidepressive e stimolanti.
Piu’ cose fai meglio stai.
Per quanto riguarda lo psicologo e il servizio sanitario, in molte citta’ ( credo tutte le citta’ capoluogo di provincia ,ma anche in centri piu’ piccoli) esiste un punto di ascolto per minori (minori di 21 va bene) e un centro di sostegno psicologico gratuito presso l’asl.
Se poi hai bisogno di soldi, per una terapia piu’ intensiva, posso solo dirti che alla tua eta’ il weekend facevo la cameriera in un ristorante, e un po’ di soldini li facevo.
Salve, mi chiamo Roberta ho 20 anni e sono studentessa universitaria…Da circa due anni da quando mi sono trasferita a Roma per lo studio ho dei problemi di carattere morale e a volte mi prendono scatti di ira e non vorrei fare piu niente, vorri sentirmi in pace con me stessa; tutto ciò per me è difficile perchè sicome sto con mia sorella nn mi sento libera di fare quello che mi piacerebbe fare…Lei è troppo assillante e anche se torna alle sei dal lavoro mi comanda semprre e mi fa fare troppe cose contemporaneamente…Il mio livello di studio non è eccellente ed ho paura che tutto ciò è dovuto a stess e quant altro…insomma vorrei essere libera avere meno problemi in testa vorrei un consiglio..grazie anticipatamente..
ciao roberta, credo di capire il problema con tua sorella, ma se è più grande anche lei si sente investita di responsabilità nei tuoi confronti. difficile un consiglio: parlarne con chiarezza, ma la controparte è impegnarsi nello studio. Quando sono stata universitaria ho lavorato sodo senza scuse e appena libera con la laurea ho lavorato duro. è già tanto difficile vivere, figurati se non hai indipenza di pensiero e di bancomat!in bocca al lupo e concediti il meglio.