Tutti noi vogliamo la libertà. Libertà di scegliere cosa fare della nostra vita, libertà di scegliere il lavoro che ci porterà alla pensione, libertà di scegliere come vestirsi, ecc.
Sono sempre stata una ragazza viva, vera, libera, un po’ incosciente perchè amo gli sport avventurosi, con molto carattere, quasi sempre decisa, sapevo cosa volevo dalla vita e come riuscirci. Da ragazzina ho frequentato compagnie sbagliate, ho fatto cose di cui non vado fiera poi un giorno mi sono detta:” basta mi sono rotta di questa vita” così miracolosamente sono nati in me dei sani principi di vita (non bere, non fumare, non andare con il primo che capita) e mi sono innamorata per la prima volta. A soli 17 anni ho scoperto l’amore quello tenero dolce emozionante quello che ti fa sentire al centro dell’attenzione. Mi piaceva così tanto passeggiare mano nella mano con la persona che mi prometteva il mondo, era bello pensare che lui ci sarebbe stato sempre, che sarebbe invecchiato con me e che mi avrebbe guardato come mi guardava quando facevamo l’amore con i nostri giovani corpi dalla pelle tonica e morbida.
Si sa le storie possono finire. La mia è finita a causa del mio carattere forte che ferisce senza neanche accorgermene.
Quanto mi ha fatto male, il primo anno è stata molto dura, vivevo con un macigno sul cuore da cui non riuscivo a liberarmi, non volevo un altro ragazzo nonostante tutti mi dicessero che ero bella e che il mio metro e cinquantacinque lo valevo tutto e che con miei occhi verdi ed il mio sorriso perfetto (ci credo dopo due apparecchi e 5 anni di tortura sotto i ferri!) ne avrei voluti quanti ne volevo. Ero un piccolo tornado ma piacevo, infatti in quell’anno li ne avrò avuti intorno una decina, non tutti insieme è chiaro, ma quel macigno non mi permtteva di guardare nessuno come possibile persona di cui innamorarmi avevo paura di darmi ancora e poi ancora essere rifiutata e ritrovarmi così di nuovo con un amore nel cuore da cancellare, fa troppo male amare una persona che non ti vuole più.
Passano due anni e nel mio diciannovesimo anno non so come il mio cuore da solo ha cominciato a battere per una persona. oh cavolo mi sono detta ora che ho la mia vita e la mia serenità io non la voglio un’altra storia! sto bene non mi manca niente sono indipendente ho una vita sociale!
Così ho cercato di non ascoltare quello che sentivo, è passata l’estate ed ogni tanto riaffiorava in me quel palpito nel cuore al solo pensiero di quel ragazzo. Non sono riuscita a non ascoltare il mio cuore così decisi di frequentarlo per circa otto mesi di perfetta amicizia, il mio cuore batteva sempre di più man mano che lo conoscevo come il desiderio di amarlo e lui mi guardava con quegl’occhi che non volevano chiedere per non perdermi.
Così un giorno l’ho invitato alla mia casa al mare e li gl’ho detto quello che provavo e che avevo paura prchè sono una persona che quando ama da tutta se stessa e in amore si sa, tutto quello che si da si rischia di perdere come giocare tutto su un numero alla roulette. se perdevo avrei perso tutta me stessa.
Ma che ne sapeva lui dell’amore ero la prima persona che lo faceva sentire parte di qualcosa, importante, desiderato.
Dopo quattro anni di follie ed amore estremo, di sguardi intensi, di sorprese, di pazzie che mai e poi mai rifarei se non amassi, la pallina si è fermata ed io ho perso tutto.
Ecco ci risiamo con il macigno che mi opprime ed io lo sapevo che sarebbe arrivato e come l’ho temuto. Passeranno degl’anni prima che riesca a riprendermi la mia vita a ritrovare la serenità. Questo è il mio carattere mi conosco troppo bene, non posso fare niente per aiutarmi, non posso cambiare ciò che sono.
Allora mi sono chiesta ma pechè tutti vogliono che mi trovi un lavoro giusto che mi compri casa che mi sposi che faccia figli, ecc
Perchè tutti credono che sia giusto fare tutto ciò che ho citato sopra? credetemi nessuno è riuscito a rispondermi sanno solo dire che è giusto così. Ma perchè dico io, in questo mondo siamo tutti diversi e allora perchè dovremmo vivere la vita tutti allo stesso modo? e se scelgo di non fare figli? o di non sposarmi e fare la single? come fai tu a dire che certemente non sarei felice? potrei non essere felice neanche da sposata magari ho le corna e neanche lo so.
Ed ecco che torna il discorso della libertà. Vorrei essere libera di scegliere la strada giusta per me ma non posso farlo perchè delle volte devi scegliere tra due strade che portano dolore ci vuole coraggio a scegliere una martellata su un piede o su una mano. Nessuno è libero di scegliere, se è destino che puoi sceglire solo tra due pessime strade non ci puoi fare niente o ne percorri una o ti elimini e non ne percorri nessuna. Il destino è già scritto come è scritto che dobbiamo credere che siamo noi a scegliere.
L’unico modo per essere liberi è farci scivolare tutto a dosso è creare una corazza che non permetta al destino di scalfirti, se è destino che devi prendere una martellata su un piede quel giorno li indossiamo le scarpe antinfortunistica farà meno male.
La libertà sta nel guardare oltre, sempre pronti a rischiare con le dovute precauzioni, devi uscirne più forte e non distrutto, si magari ti farai male ma l’hai previsto ed hai tutto ciò che ti serve dentro di te e nelle tue tasche per rimetterti in sesto.
La liberta siamo noi e agiamo solo su di noi.
Chi ha orecchi per intendere intenda.
Costruiamo la nostra libertà vivremo meglio. La felicità è passeggera a volte c’è, a volta no ma è sicuro che ritorna o ti passerà vicino dobbiamo essere pronti, e godercela a pieno quando l’abbiamo, non con i paraocchi perchè quell’istante non tornerà mai più, non così, non quell’intensità.
Godiamoci la vita.
Eleonora
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso
hai ragione tu sono delle scelte.. c’è chi incontra il vero amore e decide di avere figli da lui, di prendersi cura del proprio amore per tutta la vita.. di costruire una famiglia di sposarsi.
Le scelte non sono imposte, chi si sposa lo fa perchè crede in quello che fa ed è felice.. almeno così dovrebbe essere.. poi bè spesso i matrimoni sono gli inizi delle tragedie.. prima la routine, poi le corna.. poi tante altre cose.
Tu reagisci in un modo a determinate cose.. altri reagiscono in modi diversi.. l’importante è che si è felici.
Diciamo che la nostra è una libertà condizionata, sia dall’ambiente che dalla finitezza della nostra mente che non tutto comprende e non tutto prevede. E diciamo anche che a volte non ci resta che la libertà di accettare o meno dentro di noi determinate cose che ci capitano tra capo e collo. Per non parlare della libertà degli altri, spesso sottovalutata ma dipendente in gran misura dalle libertà che ci prendiamo noi stessi, perchè esiste “la libertà di…” e “la liberta da…”e spesso la mia “libertà di…”coinvolge la “libertà da…” di qualcun altro. Ma questo lo sai già, scusa. E in effetti come tu dici la libertà assoluta non può esistere. quindi quel poco che ci rimane bisogna tenerselo stretto. Mi stupisce che una persona come te si sia preoccupata a un certo punto del perchè gli altri si aspettavano che tu ti sposassi e avessi figli, e soprattutto che te ne sia preoccupata in concomitanza della fine della tua storia d’amore. Per essere una persona che inneggia alla libertà hai fatto una strana associazione mentale che a me, per esempio, non sarebbe mai saltata in testa- e forse è per questo che l’ho notata. A volte io mi chiedo quanto siamo invece liberi dalla nostra finitezza e dai nostri condizionamenti. Perchè certe cose è vero che ce le ficcano in testa gli altri ma è anche vero che siamo noi a lasciarle passare. Credo che la libertà sia prima di tutto un discorso interiore più che di rivoluzione esteriore. Quella avviene senza che uno se ne renda conto una volta che ci si libera anche di noi stessi, molte volte, per seguire la parte più vera della vita: respirare liberamente.