Gentili Users,
sono colui che ha aperto la discussione anni fa. Non ho ancora trovato l’anima gemella, ma confermato la mia indipendenza e non necessità di avere un vincolo affettivo. Sono intervenuto non per informarvi di ciò, bensì per invitarvi a mantenere i toni pacati. Ovvero non amo battute maschiliste, nè femministe. Poi ascoltare il mio suggerimento resta al vostro buon senso. Certo chi sputa veleno contro l’altro sesso evidentemente rosica.
Ciao! Bella lettera e splendida la tua scelta di vita, per il resto ognuno raccoglie ciò che semina, maschi e femmine, tanto sono cloni fabbricati a stampo dalla scuola e dai media, ed è impossibile trovare “anime gemelle” oggi, la coscienza ammaestrata è l’antitesi dell’Anima, per cui di Uomo o di Donna non ha nulla.
Ernè
Infatti, come, tu dici, “gli asini” sono stati ammaestrati scolastica-mente che l’Uomo discende dalla scimmia, mentre è la scimmia umana che discende dall’Uomo per via del decadimento animico, questo è il dramma attuale.
Guardandomi intorno penso che le donne
vogliono queste cose:
Una famiglia
avere figli
avere un marito che le porta in giro
la posizione sociale di sposata
una buona o almeno passabile condizione economica
un marito che la protegga
un marito che sappia soddisfarla sessualmente a letto
Ognuna mette queste cose nel suo ordine di importanza.
@D-Ego
Quindi sei single?! Ok l’avevamo capito. Comunque io sono un uomo, pur avendo una coscienza “ammaestrata” ed etero. E di uomo credo di avere molto pur non essendo un animale. Ti consiglio di vivere di più e riflettere meno. Perché la filosofia è un mezzo per il sapere, non il fine egoistico o un monologo per dimostrare la propria superiorità. Inoltre ricorda i modi rispecchiano la persona.
Che scoperta, Littlephoenix! Se fossi alla catena di qualche arpia ti pare che potrei ridermela così della “grande” umanità?
Le donne vogliono solo una cosa, portarti prostro dinanzi al loro signore, mi pare che lo ripeto in mille salse, ma fanno finta di non capire, poveretti, devono soffrire molto… 🙂
La filosofia?! Per carità! Aristotele mi fa venire l’alienazione esistenziale, somiglia a Golem quando farnetica di psichiatria; non vivo mica di illusioni mentali, la “superiorità” la lascio volentieri a voi, perchè essere un superiore tra gli umani significa diventare il peggio dei peggio, con pessimi “modi”. :((
@D-ego Chiunque tu sia, le tue giustificazioni mi lasciano perplesso. Io sono credente e per quanto tu possa trovarlo sciocco o infantile mi affido alla volontà di Dio. Credo che per quanto sia difficile occorra perdonare ed amare il prossimo. Anche coloro che ci hanno fatto dei torti. Ecco perché non ritengo più indispensabile avere una compagna. Oggi sto subendo delle prove tremende dall’umanità di cui parli e solo la mia fede mi consente di andare avanti, anche se pieno di dubbi e con incertezze. La rabbia ed il dispiacere che provo non lo auguro neppure al peggior nemico. E mi chiedo le ragioni per cui vivere. Poi però rammento che per quanto il mio cuore possa essere grande quello di Dio è ancora più grande e come Giobbe debbo sopportare. Ora tu chi sei per non sentirti parte dell’umanità? Per giudicare con tanto livore le donne? Sei per caso esente da vizi? O forse è la mancanza di potere nell’attuarli che ti fa male? Pertanto mio colto interlocutore ti porgo gentilmente queste mia parole che sono convinto saranno per te motivo di sdegno con conseguente scherno.
Macchè “sdegno e scherno”! Tu parti con il piede giusto, solo che ti mancano ancora dei tasselli importanti del mosaico per avanzare nella Via, tasselli di Verità per arrivare alla Vita.
Per ogni cosa c’è un tempo, quello di perdonare, quello di Amare, quello di uscire dal mondo e quello di Giudicare secondo Dio. Il cammino non è mai sempre ripetitivo.
Non chiedermi “chi sono io”, chiediti “chi sono io”? Poi scegli chi vuoi essere in Dio, perchè l’umanità ha scelto invece “cosa” ha voluto diventare alla Fine, quella che vedi, e capirai bene che l’abisso separa le schiere.
@D-Ego. Mi spiace, ma io e te non abbiamo nulla in comune. E cercare di fare breccia attraverso il mio credo (cattolico) non ti porterà da nessuna parte. Vedi il mio cammino non prevede che giudichi gli altri e credimi non rientra nel cammino di nessuno. Ed il mio discernimento non è condivisibile, nè tantomeno alla portata di apprezzamenti o giudizi, in quanto rientra nel rapporto esclusivo con un padre confessore. Invece di girarmi la domanda su chi sono e di giudicare l’intera comunità, per quanto tu ritenga di farlo “in nome di Dio”, ti suggerisco di confessarti e di porre le tue conclusioni sulla vita ad un sacerdote. Non dimenticarti inoltre di esporre tutte le tue giustificazioni, così che tu possa avere le risposte opportune. Passo e chiudo. P.s. Potrai rispondere alla presente con lusinghe o insulti, ma l’unico esito che riceverai è la mia indifferenza.
“@D-Ego. Mi spiace, ma io e te non abbiamo nulla in comune”.
E perchè “ti dispiace”? Non sei contento di avere invece tutto in comune con il tuo padre confessore? Scommetto che lui non te l’ha detto cosa vogliono realmente le donne, nè tanto meno perchè le tiene alla larga, non essendo i preti cattolici sposati.
Chiediglielo, chissà se te lo dice… :))
Ognuno si sceglie un padre o il Padre, mica posso obbligartelo io, nè ovviamente tu puoi “consigliare” me; i Farisei avevano per padre Abramo, mentre tu hai come padre il prete confessore, però il Giudice terribile è sempre Colui che vive, e da Luì non si scappa, guai a non essere d’accordo con i suoi Verdetti:
“Sono venuto per fare un Giudizio, che non è il mio, ma quello di Colui che mi ha mandato”.
Buon proseguimento allora, ma occhio alle omissioni cattoliche, sono pericolose quanto le donne che “sanno ciò che vogliono”. 😉
Sì, in effetti Diego- dovresti trovarti un padre confessore anche tu, però dotato di molto tempo e molta pazienza, meglio se in odore di santità. Hai bisogno assoluto di un mentore, anche insospettabili come Carrere ne hanno uno. In alternativa vai al super e gargarizzati una boccia di narda in compagnia di qualcuna, tu perdi troppo tempo attaccato a internet.
Gentili Users,
sono colui che ha aperto la discussione anni fa. Non ho ancora trovato l’anima gemella, ma confermato la mia indipendenza e non necessità di avere un vincolo affettivo. Sono intervenuto non per informarvi di ciò, bensì per invitarvi a mantenere i toni pacati. Ovvero non amo battute maschiliste, nè femministe. Poi ascoltare il mio suggerimento resta al vostro buon senso. Certo chi sputa veleno contro l’altro sesso evidentemente rosica.
Littlephoenix
Ciao! Bella lettera e splendida la tua scelta di vita, per il resto ognuno raccoglie ciò che semina, maschi e femmine, tanto sono cloni fabbricati a stampo dalla scuola e dai media, ed è impossibile trovare “anime gemelle” oggi, la coscienza ammaestrata è l’antitesi dell’Anima, per cui di Uomo o di Donna non ha nulla.
Ernè
Infatti, come, tu dici, “gli asini” sono stati ammaestrati scolastica-mente che l’Uomo discende dalla scimmia, mentre è la scimmia umana che discende dall’Uomo per via del decadimento animico, questo è il dramma attuale.
Guardandomi intorno penso che le donne
vogliono queste cose:
Una famiglia
avere figli
avere un marito che le porta in giro
la posizione sociale di sposata
una buona o almeno passabile condizione economica
un marito che la protegga
un marito che sappia soddisfarla sessualmente a letto
Ognuna mette queste cose nel suo ordine di importanza.
@D-Ego
Quindi sei single?! Ok l’avevamo capito. Comunque io sono un uomo, pur avendo una coscienza “ammaestrata” ed etero. E di uomo credo di avere molto pur non essendo un animale. Ti consiglio di vivere di più e riflettere meno. Perché la filosofia è un mezzo per il sapere, non il fine egoistico o un monologo per dimostrare la propria superiorità. Inoltre ricorda i modi rispecchiano la persona.
Che scoperta, Littlephoenix! Se fossi alla catena di qualche arpia ti pare che potrei ridermela così della “grande” umanità?
Le donne vogliono solo una cosa, portarti prostro dinanzi al loro signore, mi pare che lo ripeto in mille salse, ma fanno finta di non capire, poveretti, devono soffrire molto… 🙂
La filosofia?! Per carità! Aristotele mi fa venire l’alienazione esistenziale, somiglia a Golem quando farnetica di psichiatria; non vivo mica di illusioni mentali, la “superiorità” la lascio volentieri a voi, perchè essere un superiore tra gli umani significa diventare il peggio dei peggio, con pessimi “modi”. :((
@D-ego Chiunque tu sia, le tue giustificazioni mi lasciano perplesso. Io sono credente e per quanto tu possa trovarlo sciocco o infantile mi affido alla volontà di Dio. Credo che per quanto sia difficile occorra perdonare ed amare il prossimo. Anche coloro che ci hanno fatto dei torti. Ecco perché non ritengo più indispensabile avere una compagna. Oggi sto subendo delle prove tremende dall’umanità di cui parli e solo la mia fede mi consente di andare avanti, anche se pieno di dubbi e con incertezze. La rabbia ed il dispiacere che provo non lo auguro neppure al peggior nemico. E mi chiedo le ragioni per cui vivere. Poi però rammento che per quanto il mio cuore possa essere grande quello di Dio è ancora più grande e come Giobbe debbo sopportare. Ora tu chi sei per non sentirti parte dell’umanità? Per giudicare con tanto livore le donne? Sei per caso esente da vizi? O forse è la mancanza di potere nell’attuarli che ti fa male? Pertanto mio colto interlocutore ti porgo gentilmente queste mia parole che sono convinto saranno per te motivo di sdegno con conseguente scherno.
Macchè “sdegno e scherno”! Tu parti con il piede giusto, solo che ti mancano ancora dei tasselli importanti del mosaico per avanzare nella Via, tasselli di Verità per arrivare alla Vita.
Per ogni cosa c’è un tempo, quello di perdonare, quello di Amare, quello di uscire dal mondo e quello di Giudicare secondo Dio. Il cammino non è mai sempre ripetitivo.
Non chiedermi “chi sono io”, chiediti “chi sono io”? Poi scegli chi vuoi essere in Dio, perchè l’umanità ha scelto invece “cosa” ha voluto diventare alla Fine, quella che vedi, e capirai bene che l’abisso separa le schiere.
@D-Ego. Mi spiace, ma io e te non abbiamo nulla in comune. E cercare di fare breccia attraverso il mio credo (cattolico) non ti porterà da nessuna parte. Vedi il mio cammino non prevede che giudichi gli altri e credimi non rientra nel cammino di nessuno. Ed il mio discernimento non è condivisibile, nè tantomeno alla portata di apprezzamenti o giudizi, in quanto rientra nel rapporto esclusivo con un padre confessore. Invece di girarmi la domanda su chi sono e di giudicare l’intera comunità, per quanto tu ritenga di farlo “in nome di Dio”, ti suggerisco di confessarti e di porre le tue conclusioni sulla vita ad un sacerdote. Non dimenticarti inoltre di esporre tutte le tue giustificazioni, così che tu possa avere le risposte opportune. Passo e chiudo. P.s. Potrai rispondere alla presente con lusinghe o insulti, ma l’unico esito che riceverai è la mia indifferenza.
“@D-Ego. Mi spiace, ma io e te non abbiamo nulla in comune”.
E perchè “ti dispiace”? Non sei contento di avere invece tutto in comune con il tuo padre confessore? Scommetto che lui non te l’ha detto cosa vogliono realmente le donne, nè tanto meno perchè le tiene alla larga, non essendo i preti cattolici sposati.
Chiediglielo, chissà se te lo dice… :))
Ognuno si sceglie un padre o il Padre, mica posso obbligartelo io, nè ovviamente tu puoi “consigliare” me; i Farisei avevano per padre Abramo, mentre tu hai come padre il prete confessore, però il Giudice terribile è sempre Colui che vive, e da Luì non si scappa, guai a non essere d’accordo con i suoi Verdetti:
“Sono venuto per fare un Giudizio, che non è il mio, ma quello di Colui che mi ha mandato”.
Buon proseguimento allora, ma occhio alle omissioni cattoliche, sono pericolose quanto le donne che “sanno ciò che vogliono”. 😉
Sì, in effetti Diego- dovresti trovarti un padre confessore anche tu, però dotato di molto tempo e molta pazienza, meglio se in odore di santità. Hai bisogno assoluto di un mentore, anche insospettabili come Carrere ne hanno uno. In alternativa vai al super e gargarizzati una boccia di narda in compagnia di qualcuna, tu perdi troppo tempo attaccato a internet.