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Lettera pubblicata il 6 Maggio 2008. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Drizzt.
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al di là del modo di porsi che non condivido, sono d’accordo con Pierpaolo quando dice che bisogna pensare ai propri bisogni e non alle (presunte) aspettative delle “donne” (nel rispetto di se stessi e degli altri ovviamente, sennò si va nel penale ah ah ah)
spesso ci si imbatte in comportamenti forzati, fatti controvoglia, “per dovere”, che sortiscono l’effetto contrario.
prendiamo una persona che ne conosce un’altra, ed è interessata a fare solo sesso senza complicazioni: no telefonate, cene, passeggiate…
quante volte la donna si sente in dovere di dissimulare, per paura di essere giudicata una donna facile? (anche se magari non ha una storia da anni, quindi tutto puó essere tranne che una z*cc*la);
o l’uomo pensa di doversi mostrare romantico, portare fiori, regali e sottoporsi a telefonate noiose e accompagnamento shopping “o penserà che sono interessato solo al sesso e non mi vorrà più vedere”?
fatto col dovuto tatto, ho sempre verificato che essere onesti paga sempre-
anche oltre le aspettative… la prima volta che il mio “amico” mi ha scritto: “sono stanco, ci vediamo un’altra volta?” io sono stata felicissima.. perchè altri uomini avrebbero trovato scuse diverse, “ho avuto un imprevisto” ecc-
allo stesso modo quando gli ho spiegato che intendevo andarci solo a letto (“solo” va virgolettato.. 🙂 lui ha apprezzato la sincerità-
certo bisogna rischiare un po’ la faccia, ma almeno non si perde tempo a fare cenette a lume di candela per mesi.. con ipocriti, moralisti e bigotti! 🙂
quindi io penso che ad essere onesti con se stessi innanzitutto, si rischia di trovare persone pari requisiti! 😉
“io penso che ad essere onesti con se stessi innanzitutto, si rischia di trovare persone pari requisiti! ;)”
certo che sì, esse: poche idee ma chiare e oneste, da parte di entrambi i partner!
Il concetto è semplice.Un pugile di medio livello vorrebbe combattere per vincere piu’ titoli mondiali possibili ma non è a quel livello di competitività.Un calciatore vorrebbe giocare la finale dei campionati del mondo e vincerla ma a malapena gioca in serie b con mediocri risultati, un attore da televendite vedi mastrota..vorrebbe fare un filmone a hollywood come protagonista e vincere l’oscar ma recita da cane.Con questo bisogna conoscere i propri limiti e conoscere se stessi.Se una persona vuole il meglio deve dare il meglio e deve avere le caratteristiche per darlo.Se una donna rompic..paranoica pesante lagnosa poco intelligente logorroica che giudica continuamente male il prossimo mi dice che vuole un uomo perfetto(cosa che tra l’altro non esiste)allora mi viene da ridere e le direi di guardarsi prima allo specchio e magari andare pure a ca.ga.re…e non sto citando rossana che non conosco.Se poi un uomo si deve mettere tutti questi problemi per compiacere una donna che non merita neanche queste premure e attenzioni allora si rovinerà la vita e sicuramente vivrebbe meglio da solo che in coppia.Ripeto il concetto: nel rapporto la donna non va messa su un piedistallo non va elevata a divinità e non va trattata bene quando si comporta male.Non si sta gestendo un bambino piccolo non si deve educare una persona a essere leale e trasparente e non si devono accettare soprusi.Se le cose si mettono in chiaro il rapporto fila liscio(per quello che durerà).Volete sincerità? siate sincere volete lealtà? siate leali,volete passione? siate passionali,volete intelligenza? dovete essere intelligenti per pretenderla,volete pari diritti? comportatevi in modo maturo e non cercate sempre che un uomo vi raccolga col cucchiaino quando state male e quando magari lui affronta momenti di difficoltà non sputategli addosso etichette del tipo: non ha le palle è un debole ecc. ecc.Perchè chi fa così è ancora piu’ debole e insicura della sua idealizzazione dell’uomo debole che magari attraversa solo un momento delicato (e ha un gran carattere una gran forza e un gran coraggio)che supererà non certo grazie all’appoggio della sua (donnina).Alle donne così bisogna dire vaff…lo! e con la massima decisione e senza pietà.Poi ci sono anche le donne intelligenti ma ripeto: un uomo non puo’ essere superman ne un supereroe e una donna non deve essere la piccola fiammiferaia da salvare.
Sono stato lungo ma spero di aver espresso bene il mio pensiero.
@cyber
io nn credo…che per una donna avere un lavoro o indipendenza…dia piú sicurezza…magari esteriormente si… Caso mai dará piú autonomia…
Questo x dire…che l insicurezza e il pessimismo è nell indole di ogni donna…poi ovviamente come in tutte le cose…c è chi più e chi meno.
x Pierpaolo
concetto chiarissimo e molto ben allineato a quello che dovrebbe essere un sano rapporto uomo-donna (volere la parità dovrebbe significare anche saper stare alla pari, per entrambi i sessi), ammesso che in questo sia inclusa l’interscambiabilità dei ruoli in ambito familiare e una non eccessiva mascolinizzazione della donna.
x Cris
si può anche ammettere che in linea generale la donna si senta più insicura (anche se non è che i maschi insicuri siano pochi – a mio avviso, tendono soltanto a dimostrarlo di meno). tuttavia, questo concetto di fondo non dà diritto ad affermare che TUTTE le donne sono insicure. stessa cosa anche per il pessimismo…
Buonasera ragazzi, scusate il ritardo con cui rispondo ma sono stato rapito dal vortice dei regali e da un fratello che quando li deve scegliere diventa schizzinosissimo!
Nella mia penultima relazione è successo che entrambi avevamo dei bisogni divergenti perchè venivano a mancare le condizioni di cui prima: autonomia, soddisfazione e sicurezza.
Non che io non abbia commesso errori, ma li ho fatto con l’ingenuità di chi, nonostante i 30 anni, si era affacciato per la prima volta su una storia che credeva potesse diventere veramente quella importante. Ma vabè, per questo potete leggere un qualche lettera che ho scritto questa estate per capire un po la situazione.
Quello su cui volevo insistere è che siccome eravamo troppo diversi determinate situazioni hanno fatto esplodere le contraddizioni del nostro rapporto:
1) io ero e sono abbastanza autonomo dalla famiglia in quanto mia mamma non mi passa da qualche anno alcun euro, lavoro (speriamo di continuare così :P) molto nonostante la congiuntura, diciamo che personalmente sono abbastanza soddisfatto della mia vita a parte qualche problematica famigliare. Problematica sulla quale ho richiesto, sbagliando, aiuto e conforto alla mia ex. L’unica cosa che ho sofferto in questi due anni è che non riuscivo, anche per colpa della mia ex, a lasciare casa e a aumentare il grado di autonomia dalla mia famiglia. Ciò ha comportato non pochi problemi in termini di stress, preoccupazioni, etc etc.
2) Lei era assolutamente dipendente, nonostante i 26 anni studiava e non si sa se e quando terminerà gli studi, era tutto il giorno a casa a cercar di fare qualcosa. Da quando ha cominciato gli studi universitari lei per qualche motivo soffre di mania di inferiorità, invidia, insoddisfazione cronica di se e della sua vita. E’ sempre stata abituata ad essere la prima e ad essere considerata intelligente, ma non riuscendo all’UNI cio’ la fa impazzire, a questo aggiungiamo le difficoltà economiche che hanno come famiglia e il suo livello di insoddisfazione cresce a dismisura per non potersi permettere di comprarsi nemmeno un paio di ciabatte. Le sue problematiche famigliari e le sue problematiche personali la spingono a ricercare nel fidanzato l’amica, l’amico, il confidente, il padre e la madre. Ciò le faceva richiedere attenzioni 24 ore per 24 che ero OBBLIGATO a darle pena litigi continui.
Naturalmente io nonostante lavori 12 ore al giorno non potevo sottrarmi ogni giorno ad uscire, portarla in giro, accompagnarla, farle regali. Cio’ aumentava il mio stress e lo alimentava come un circolo vizioso. Poi lei essendo problematica non accettava che io potessi avere problemi in famiglia.
E praticamente alla fine siamo scoppiati.
Siamo quindi scoppiati perchè lei era dipendente da me, insicura e fondamentalmente insoddisfatta della propria vita. La sua incertezza cronica, la sua insoddisfazione e la sua continua voglia di attenzioni a lungo andare hanno logorato il rapporto. Io dovevo solo dare, dare, dare (fisicamente, sentimentalmente, economicamente) mentre lei non era per nulla pronta a ricambiare in quanto era buona soltanto a ricevere.
Non le interessava ascoltarmi, non le interessava conoscere le mie problematicha lavorative o famigliari, non le interessava aiutarmi quando avevo bisogno di aiuto e vi garantisco che in questi due anni ne ho avuto ENORMEMENTE bisogno; le interessava solo che fossi rocco siffredi tutte le sere, punto e basta.
Le interessava inoltre che la facessi uscire tutti i giorni in quanto, non avendo amici o amiche, reputava me (me come fidanzato, non me come individuo) l’unica ancora di salvezza dalle mura domestiche.
Evidentemente l’ho viziata troppo e oramai non conosceva alcun limite. Era arrivata a pretendere anche regali particolarmente costosi. Nonostante stessimo tutti i giorni assieme mi accusava di trascorrere poco tempo con lei e quindi evidentemente pur di evitare i litigi continuavo a viziarla. Ma come i bambini, ciò è stato un evidente danno.
Quando tutto ciò non è stato più possibile perchè agli stress famigliari si sono accumulati gli stress lavorativi e gli stress che lei mi causava, mi ha mollato e dopo qualche giorno si è fidanzata con un altro, lei che parlava di figli e matrimonio! Non contenta ha provveduto anche a deridermi e a dirmi cose che nemmeno il mio peggior nemico mi avrebbe mai detto.
Eppure dall’esterno tutti la reputano una brava ragazza, matura, seria. Devo riconoscerle una cosa, si sa vendere bene, ma molto bene.
Perchè ho sopportato tutto questo? Perchè io in quel momento ho creduto che il mio rapporto con lei avrebbe potuto aiutarmi a risolvere, controllare e gestire le problematiche che ho con la mia famiglia. Sono stati periodi travagliati e ho pensato, ingenuamente, che lei avrebbe potuto aiutarmi in qualche modo, anche a livello materiale. Lei invece non era pronta ad aiutarmi e più in generale a “dare” in quanto è stata abituata soltanto a pretendere e a ricevere.
Credendo in lei ho fatto di tutto pur di non terminare la relazione perchè nel frattempo anche io mi ero convinto di ritrovare la salvezza dai miei casini solo nel rapporto di coppia. In quello stesso rapporto di coppia formato da una persona che non voleva che io mi staccassi dalla famiglia e andassi a vivere a 10 km dal nostro paese in quanto probabilmente riteneva questo come una minaccia al suo crescente bisogno di attenzioni.
Insomma bisogni divergenti di due persone in cui l’equilibrio tra gli stessi era solo una utopia e in cui una parte non era pronta a farsi carico dei bisogni dell’altro.
Devo dire però che questa relazione è stata una vera e propria palestra di vit
Cyber,
oltre alle motivazioni da te descritte per giungere alla fine della storia, direi che questa ragazza, pur avendo soltanto 4 anni meno di te, non era affatto matura, al di là di quanto il suo modo di porsi potesse far supporre.
mi sembra che fosse una bambina viziata, esigente oltre misura, per niente autonoma non solo economicamente ma anche emotivamente, insoddisfatta a ragione o a torto del suo modo di essere, con una scarsa reale progettazione per il suo personale futuro. pretendeva di fatto che tu fossi la soluzione di tutti i suoi problemi mentre lei non si sentiva in dovere di contribuire in modo concreto al buon andamento della relazione, nemmeno essendoti di minimo sostegno morale.
meno male che te ne sei accorto in tempo! forse è presto per te per recitare nella coppia la parte del “genitore oblativo”, e non mi sembra neanche il caso che tu te la debba assumere. la sola cosa che mi domanderei, se fossi in te, è perchè sei stato attratto da questo tipo di ragazza…
@cyber 81
Ho letto i tuoi post.Il succo della distruzione del tuo rapporto è stato proprio l’insicurezza di lei e la proiezione delle sue paure e delle sue incapacità nei tuoi confronti.Donne così non servono a nulla a mio parere.Penso siano inutili per se stesse e dannose per chi gli sta accanto.Una così la lascerei subito senza pensarci due volte.E pensare che molte donne di questo tipo dopo la fine del rapporto vanno pure in giro a raccontare che il suo ex era un incapace o inadatto o un b.asta.rdo o un mezzo uomo che non riusciva a capirla e chissà che altro…Percio’ bisogna fregarsene di cosa pensano le donne così di noi uomini e vivere il piu’ sereni possibile liberandoci di queste piaghe subito senza aspettare che complichino la nostra vita.
@rossana condivido ogni tua parola, anzi sei riuscita ad esprimere quello che ho pensato leggendo il post di cyber81 molto meglio di come avrei potuto io stessa!
credo che se stai con una persona “strana” (generalizziamo così) ad un certo punto devi farti delle domande su te stesso.. o ci ricaschi-