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Lettera pubblicata il 18 Ottobre 2009. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore marziav.
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@Tutti
Che meravigliose ondate di emozioni forti, positive e costruttive si provano leggendo questo forum!
@Cristina
Se ne avessi avuto l’occasione mi sarei comportata esattamente come te, fregandomene del giudizio degli altri. Se mio marito decidesse di tornare da me, anche se il motivo fosse che con l’altra è finita, io credo proprio che me lo riprenderei, a costo di mettermi contro anche i miei genitori, nonostante in questi mesi mi siano stati di enorme supporto. Quando si arriva ad una scelta di questo tipo, bisogna evitare qualsiasi tipo di condizionamento, anche quello di chi ci ama come figlie, amiche, sorelle o quant’altro.
Come dici tu, chi non è in mezzo a queste cose, non può assolutamente capire quello che si prova, né a livello di dolore per la separazione, né a livello di speranza in un futuro di riconciliazione.
Perdonare deve far parte della nostra natura, non solo cristiana, ma soprattutto umana. Se non esistesse il perdono, il mondo sprofonderebbe nel baratro dell’egoismo.
Certo, esiste la possibilità di una recidiva, ma chi può dirlo? Solo il tempo. Ecco perché bisogna andare avanti senza troppe preclusioni e convincendo se stessi che nella vita ci sono momenti di debolezza che ci portano a commettere errori che talvolta fanno soffrire le persone che amiamo. Dev’essere per forza sempre vero il detto “il lupo perde il pelo….?”. Mi auguro di no, ma tu Cristina, hai fatto bene a concedergli un’altra possibilità. Spero, però, che siate supportati da un esperto che vi aiuti a comprendere come ricreare le nuove basi per un matrimonio (speriamo) duraturo.
@Mikito
Sei speciale. Un punto di riferimento in questo forum.
@Frank
Sono d’accordo con Mikito: lascia perdere l’investigatore, almeno per ora.
@Ilary
Il mio psicologo mi dice di non illudermi mai sul fatto che mio marito possa rendersi conto di avere sbagliato, perché fa malissimo attaccarsi a questa speranza. Bisogna andare avanti giorno per giorno, un passettino alla volta, vivendo il più possibile quello che la vita ci presenta come un segnale di svolta per la nostra vita di individui e non di coppia. Ora il lavoro che dobbiamo fare è su noi stesse, sulla nostra dignità e amor proprio. Dobbiamo ricominciare a volerci bene, a prenderci cura di noi come persone, come donne, a valorizzare gli aspetti della nostra personalità che, magari, il matrimonio aveva messo in ombra. L’esperienza di Cristina, che spero con tutto il cuore sia a lieto fine, ma i presupposti mi sembrano buoni, è un caso isolato. E’ bello sapere che può accadere, ma sperare che succeda a noi non ci fa bene!
@Lucia
Tutto OK?
Un abbraccio a tutti!
@spotty
anche il mio psic. mi dice le stesse cose, ma tu lo sai benissimo che è molto difficile, ma comunque andiamo avanti per cercare in tutti i modi di far star bene i nostri figli!!!!
perchè anche io sono convinta che lui non si rende proprio conto di quanto male stia facendo ai suoi bambini
Ilary, Spotty Grazie di cuore!
Ma… anche per gli altri…
E’ sempre bello, sentirsi ben voluti, oltre a sentirsi in questo modo, utili a qualcuno, e coscienti a piccoli passi alla valorizzazione della stima di noi stessi.
Stamani, mi son svegliato presto, come spesso mi capita ultimamente, ma ero ancora stanco, volevo dormire ancora un pò…
Ho chiuso gli occhi, come… per volerli riaprire altrove, lontano, lontanissimo da tutti questi contrasti continui, paure, e silenziose lotte.
Il Desiderio prevalemte era quello di trovarmi in un altro luogo, dove si vive bene in pace, in compagnia sincera e amorevole dove regna una sola Regina: L’Armonia!
Ma il “sogno” è durato poco…. riaprendo gli occhi ero ancora qui, disteso nel mio letto, come sempre… solo, e con forse una delusione in più… quello di aver voluto sognare ancora…
Cari Amici, una Buona giornata a Tutti.
@Mikito
Questa è una delle poche volte che ho letto qualcosa di così intimo e introspettivo da parte tua. Di solito ti leggo mentre trasmetti parole di conforto agli altri con le tue riflessioni, spesso molto mature e ponderate. Ora, invece, ci confidi un brutto momento di sconforto che mette da parte tante belle parole per calarci nella fredda realtà dei fatti.
Confesso che essere stata abbandonata da mio marito ma avere i miei bambini vicino è per me fonte di una forze enorme. Come dice Ilary, come spesso ha detto Lucia, dobbiamo essere forti per loro, ma questo, alla fine dei conti, ci costringe a reagire attingendo in noi stesse risorse inaspettate.
Quando invece leggo di te, Simone, Antony che siete stati abbandonati e in molti casi dovete letteralmente lottare per vedere i vostri figli contro l’ottusità, l’egoismo e l’insensibilità di vostre ex che non si pongono il problema, perché tanto non lo vivono, mi viene una stretta al cuore. Ma al di là della insensibilità, qui bisogna parlare anche di razionalità: come si fa ragionevolmente a pensare che un padre non soffra enormemente per la mancanza della quotidianità con i propri figli? Come si fa a non essere empatici, ponendosi la fatidica domanda “e se fossi io al posto suo”?
Ti scrivo questo nella speranza di non farti stare ancora peggio, ma per farti capire che la tua presenza tra gli amici di questo forum ha un valore enorme, proprio perché riconosco quanto debba essere difficile essere così prodigo di consigli e parole buone per gli altri quando si vive un dramma di questo tipo.
Spero con tutto il cuore che tu riesca un giorno non troppo lontano a ritrovare la felicità che ti meriti.
Un abbraccio!
@Mikito: Condivido l’opinione di Ilary e di Spotty su di te!….non capisco come tua moglie abbia potuto rinumciare a così tanta intelligenza!
Questo dimostra che non si apprezza mai abbastanza ciò che di buono si ha nella vita.
Vi aggiorno sulla mia situazione….purtroppo come già detto i giorni passano e mia moglie sembra essere tornata ad un punto di partenza….quello iniziale…di semi indifferenza.
Non riesco più a capire se a questo punto, valga ancora la pena di insistere nel dimostrarle la mia vicinanza affettiva….oppure forse provare ad essere un po più indifferente nel tentativo almeno di analizzare la VERA situazione con un occhio un po più distaccato….credetemi….non so più cosa tentare.
Mikito….quello che hai detto è vero….un po tutti voi mi avete dato dei buoni consigli…che io ho anche messo in opera…ma non sembrano al momento avere risolto la crisi fra mia moglie e me.
E’ la prima volta che accade una situazione di crisi così intensa, e mi sento impreparato a gestirla.
I giorni passano….le cose sono un pochino migliorate rispetto a fine anno quando ormai pensavo che la separazione fosse ormai incombente, ma non è che possa dire di esserne fuori….anzi!
Anch’io come te ho sperato di svegliarmi e realizzare che si trattava di un brutto sogno….ma da quando è iniziata questa crisi….ti garantisco che dormo poco anche di notte….e di sogni ne faccio gran pochi. Ho l’impressione che mia moglie ora sia più interessata a tenermi più per il bene dei nostri figli che il mio….ma anche questo comunque resta una cosa positiva.
Andiamo avanti….poi si vedrà!
Un caro saluto…..
Buonasera,
in passato ho scritto su questo forum. anche io sono stata abbandonata.Ho 33 anni e il nostro matrimonio è stato senza figli. Ho sofferto come un cane, vivendo da sola in una città non mia, senza amiche nè familiari, sapendo che lui mi aveva tradita e che ancora adesso, probabilmente sta con lei, una ragazza di 21 anni! Lui non si è mai più fatto sentire…mai una volta che mi abbia cercato..fatto gli auguri a natale, pasqua..compleanni..NIENTE..come se io fossi morta. All’inizio ho sofferto questa sua totale indifferenza. Poi ho conosciuto una ragazza e abbiamo fatto amicizia..ho cominciato ad uscire a vedere gente..e ad un corso di palestra il mio istruttore ha cominciato a riservarmi delle attenzioni. Per me è stata la svolta…mi SENTIVO VIVA… e desiderata in un momento in cui pensavo di essere brutta e soffrivo per essere stata sostituita da una ragazza giovane. La mia autostima è schizzata alle stelle…mi sentivo bella, attraente…e in palestra ero ambita…chissà, forse fuori trasmettevo quella voglia di vivere che avevo anche dentro. Fatto sta che questo mio istruttore mi faceva capire ad ogni modo che gli piacevo..ma non abbiamo amai combinato niente… poi dopo un pò è venuto fuori che si è fidanzato…anche lui con una ragazza più piccola…diciamo ventenne. Ci sono rimasta malissimo e mi sono riemerse le cose che avevo seppellito grazie a lui. Adesso sono sola…mi sento di nuovo vecchia…e spesso mi trovo a pensare che sarebbe belo avere ancora vent’anni…avere quella spensieratezza e quelle opportunità che ti fanno vivere leggera. Mi sento demotivata e penso di me stessa che sono un fallimento … come se non avessi più niente di bello a cui ambire..non ho più voglia di uscire … non riesco a conoscere qualcuno che sia interessante e mi vedo più brutta anche se dicono generalmente che sono una bella ragazza. A fine mese ho l’udienza per la separazione in tribunale, dopo quasi due anni. Non ho un uomo, non ho stimoli e sento un grandissimo vuoto… Ero così feice quando cominciavo ad uscire e quando ero corteggiata da quell’istruttore..mi sentivo di avere delle possibilità..di aver superato la tristezza di una volta e adesso sono triste di nuovo e in più..ed è quello che mi fa stare veramente male, mi sembra di dovermi dire: povera stupidina..ti eri illusa che le cose potessero migliorare..purtroppo devi rassegnarti…la tua vita è così..e non illuderti ancora che possa cambiare.
Scusate per lo sfogo di sabato sera, non è il massimo, ma sento di voler condividere con persone profonde questi pensieri così intimi che non conosce nessun altro a parte voi.
Grazie a chi vorrà scrivermi…
Buonasera cari Amici, come sapete, per esprimere dei buoni concetti, dei consigli che siano validi ma soprattutto utili a chi potrebbe farne tesoro, è necessario che chi li scrive, conosca bene l’argomento, certamente meglio occorrerebbe che l’abbia vissuto.
Ma una caratteristica ancora più importante è,che possieda una buona sensibilità per cogliere le sfumature che facciano instradare il suo pensiero verso una risposta più consona al comportamento da attuare nella circostanza, quello più opportuno. La sofferenza personale è un costante banco di allenamento a questo, e ti rende attentissimo ad ogni piccolo cambiamento d’umore.
Resta, chiaramente, fondamentale, che chi racconta la sua storia sia spontaneo e fedele traduttore di ciò che vive. Voi lo fate egregiamente…ed è per questo che ogni post scritto risulterà sempre un mattoncino utile a riparare o ricostruire i vostri rapporti coniugali.La mia storia è probabilmente quella più lunga, quella che ha i primi contrasti che vanno oltre nel tempo, ed è per questo che il mio tentativo di trovare rimedio, già da tempo,mi aveva da subito messo in contatto, sin dal 2004, con molte realtà simili, arricchendomi di tante nozioni utili e di esperienze che poi erano state anche provate di persona. C’è stato in un anno, un periodo, in cui ho pensato che tutto si era persino risolto, non per magia ma per sacrificio, tanto sacrificio ed umiliazione… che le incomprensioni fossero superate, l’astio, il rancore per atteggiamenti mai chiariti fossero stati sotterrati e stavo ricominciando a …respirare, prendere fiato dopo quella angosciante apnea.Ma quella che pensavo una ritornata Armonia, non era tale, ma una artificiosa tregua che preparava il preludio della stoccata finale.Cara Spotty, anche gli uomini soffrono… anche tanto, te ne sarai accorta… ma loro non lo danno a vedere, non lo raccontano, perché spesso, troppo spesso, non vengono creduti… e quindi sarebbe inutile, anzi autodiffamatorio.
A molte mogli piace l’uomo forte, duro, invincibile, bello, ricco e potente… ma poi, quando hanno bisogno di parlare con il cuore, trovano dinnanzi a loro solo una roccia dura e impenetrabile e… piangono, si pentono. Beh… sono scelte. Ognuna di esse deve anche avere un risvolto della medaglia, deve far pagare il proprio prezzo.Chi invece come me,dopo estenuanti tentativi ha sempre riposto nel coniuge quella stima e considerazione che riteneva comunque presente,perchè sono sicuro ci fosse prima,e che parlando sempre con il cuore aveva messo da parte il proprio orgoglio per tutelare l’unione familiare…adesso si trova solo a recriminare le buone azioni.C’è veramente un limite al Perdono?All’accoglienza, al condividere il bene comune? Sicuramente esiste anche un esagerazione a fin di bene,e questo, quando ti capita ti segna tanto. Grazie ancora delle parole di apprezzamento,anche Voi siete sinceri e il vostro Dolore vi rende Speciali.E’forse questa luce nuova che vi farà ancora più grandi.Buona Notte
@ Sara
Buonanotte Sara, Benvenuta tra di noi!E’ vero, è sabato, l’avevo quasi scordato… Quando non hai vicino qualcuno con cui sincronizzare il tempo, finisci anche per perderne la cognizione del tempo e dello spazio. Pensare che è ancora Carnevale! La tua storia, nella parte finale che ci hai voluto raccontare, potrebbe assomigliare ad una bella favola… ma non lo è! Poteva diventare la ricomposizione magica del nostro progetto di vita, ma in questo malaugurato caso ci fa proprio sbattere, di brutto, contro un muro… un muro improvviso che ci presenta il conto con la realtà, azzerando ogni nostra illusione e qualsiasi nostro livello positivo.
Carissima Sara, le favole alla nostra età sono poco credibili se non accompagnate da qualcosa dipiù di una gentilezza o di una cortesia… ci vuol ben altro per iniziare a reinnamorarsi seriamente!
Comunque non sentirti l’unica illusa perchè… capita anche ai sognatori più vecchi di te!
Però alla tua età, non potevo sentirmi vecchio, perchè oggi non lo si può mai essere a questa età… tutto si è allungato straordinariamente, e solo alla soglia dei 40 anni ci si trova o “sistemati” e contenti o a dover ricostruire da capo tutto il nostro futuro. Posso affermare con certezza quindi, che hai dinnanzi a Te una bella fetta di anni di vantaggio!
Quello che sarebbe bello, pensandoci bene, non è il vivere nuovamente quei venti anni che credi risolutori di ogni problema, e che probabilmente ritieni mal vissuti, e quindi da ripetere; ma di essere soddisfatti di vivere proprio gli anni che abbiamo. Certamente non per piangerci addosso, ma traendo esperienza dal nostro passato, a non ripetere gli stessi errori che ci hanno procurato quel Lutto che ora stiamo vivendo. L’apertura agli altri è necessaria ed opportuna per non rimanere in se stessi chiusi e avviliti, e per non maturare in seguito un’inaspettata aggressività verso coloro (gli uomini) che generalizzati avrebbero poi un identico comportamento verso le donne. Ma è opportuna anche un’attenta autocritica dei nostri punti nascosti che non vogliamo accettare.
Se accoglierai l’invito a restare quì, ti troverai certamente bene, se hai letto i post precedenti, Ti sarai accorta di come la pensiamo, le situazioni sono molto variegate e anche (ultimamente) con risvolti ottimistici. Io sono siciliano, ma c’è rappresentanza un pò di tutta italia. Il Dolore in questo, non pone certo confini ne geografici ne di ceto. Ben arrivata quindi (seppur nella tristezza), tra dei consapevoli separati ed ex ( ;o)) che nella buona e cattiva sorte, cercheranno senz’altro di alleviare qualcuna delle tue angosce.
Un forte abbraccio e a presto risentici.
carissimi…..
non mi sono dimenticata del nostro angolo…non manca giorno in cui legga i vostri post…e caspita continuo a ritrovarmi in ogni vostra parola e ed in ogni vostro dolore !!! che palle !!! quando finira’ ???
haime’ benvenuta Sara…..ti dico le stesse parole degli altri….sei troppo giovane per crederti “finita”….adesso non puoi crederlo ma questa esperienza veramente ti rendera’ migliore !!!!
dire che la mia vita sta cambiando mi spaventa moltissimo ma vorrei che fosse cosi’….ho conosciuto casualmente una persona con la quale mi sono trovata subito molto in sintonia….forse perche’ anche lui sta vivendo la nostra stessa situazione….con una futura ex moglie che non gli consente di vedere sua figlia di due anni….tra avvocati,sentenze,giudici e disperazione ….
mi fa stare bene perche’ mi rendo conto di quanto non ho avuto…e’ bruttissimo fare confronti ma vengono spontanei e la cosa che mi fa stare meglio e’ vedere come sono cresciuta nel gestire la situazione….mi sento piu’ matura…coinvolta ma consapevole di essere due entita’ separate….questo mi consente di vivere meglio anche in casa….un po’ piu’ rilassata , di guardare avanti….. di essere un po’ piu’ obbiettiva guardando indietro !!!!
questo non riduce assolutamente il dolore provato….pero’ consente di vedere almeno un futuro !!!!
vi voglio bene anche io !!!
ciao ragazzi !!!!
@Lucia
EVVIVA!!!!!! Quanto fa bene sentire che alcuni di noi riescono nuovamente a guardare l’altro sesso con apertura e maggior consapevolezza dopo l’esperienza terribile che ci aveva portato a credere che non ci saremmo più fidati di nessuno. Questo passo è importantissimo, cara Lucia, perché come tu stessa ti sei resa conto, costituisce una svolta notevole. Evidentemente questi mesi di riflessione e lavoro su te stessa ti hanno fatto riacquistare la giusta dose di amor proprio e di riconoscimento del tuo valore come individuo, che prescinde dalla dipendenza affettiva della tua precedente relazione. Ovviamente, se son rose fioriranno, ma non è questo l’aspetto attualmente più rilevante per tua ormai consolidata rinascita.
Brava!
@Sara
Mi dispiace doverti dare il benvenuto su questo forum. Come ha scritto Mikito, qui di storie ce ne sono tante e magari non sempre ti riconosci in esse, ma una cosa ti voglio dire che si riallaccia a quanto ho appena scritto a Lucia: non cercare una persona che sostituisca l’altra per paura di rimanere sola! Secondo me il lavoro che devi cercare di fare è proprio quello di riuscire a stare bene soprattutto con te stessa.. Hai bisogno di un uomo per capire come sei? Ecco, è questa la dipendenza affettiva che ho citato precedentemente.
Comunque io ho 43 anni e tante volte vengo presa dallo sconforto e dalla paura di essere sola. Per fortuna ho i miei figli e un lavoro che mi assorbe molto. Molti amici li ho persi per diversità di vedute sulla situazione e passo da sola la maggior parte del tempo in cui i miei figli sono col padre. Alla mia età non è certo facile farsi derti nuovi amici, perché per la maggior parte le persone hanno una famiglia con cui trascorrere il tempo libero.
Cerco di non andare in cerca di occasioni, ma di cogliere i segnali che aspetto di ricevere dalla nuova vita in cui, senza volerlo, mi trovo immersa.
Vedremo, ciao!