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Cosa succede dopo il dolore della separazione?

di marziav
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Lettera pubblicata il 18 Ottobre 2009. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.178 commenti

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  1. 701
    ilary -

    @Spotty
    se ti senti di farlo allora fallo! tanto per non avere rimpianti, perchè anch’io fuori dall’aula del tribunale 2o min prima di firmare gli feci la stessa domanda.dopo non ti dico quanto stupida mi sono sentita, ma comunque per l’ennesima volta ci avevo provato.

  2. 702
    Spotty -

    @Antony, Mikito, Ilary e tutti gli altri
    Grazie, grazie davvero di cuore. Mi viene da piangere nel leggere quanto ci tenete a farvi sentire vicino ai dolori e ai dubbi con le vostre risposte che arrivano così prontamente, quasi voleste offrire un abbraccio o una pacca sulla spalla, seppur virtuale.
    I really love all of you! Grazie per esserci.
    Kisses and hugs.

  3. 703
    Simone -

    @frank
    Figurati! 😉
    Io fortunatamente ne sono QUASI fuori…
    Ti confesso che, come tutti i “mollati” di questo forum immagino, ci sono stati i mesi difficili. Per me sono stati aprile e maggio del 2012. Mi è crollato il mondo addosso, e ho fatto di tutto per rimediare alla situazione. Non sai quante volte mi sono messo a piangere davanti a lei. Poi un giorno è scattata la scintilla e ho capito.
    Era il 29 maggio, e qui a Modena è venuto il secondo terremoto. L’ho sentita telefonicamente ed era sconvolta, e l’altro non era con lei. Sono venuto via dal lavoro e sono andato a casa, e a lei la cosa ha fatto piacere. Mi ha chiesto se volevo fermarmi a pranzo (per la cronaca era da oltre un mese che non abitavo più con lei e i bimbi), e ho accettato. Mentre giocavo in cortile a pallone con mio figlio è uscita di casa. Mentre mi passava accanto le ho chiesto dove andava, e lei mi ha risposto “da lui. E’ fuori che mi aspetta”. Sono entrato in caso, ho preso le mie cose, e me sono andato. Da lì in poi non ho più fatto nulla: ho chiesto la separazione e lei ha acconsentito, abbiamo trovato gli accordi e abbiamo formalizzato il tutto.
    Anche il mese di giugno è stato molto duro, ma i sentimenti erano diversi, e alla delusione e alla tristezza si accompagnavano rabbia e una moltitudine di altri sentimenti negativi.
    In luglio sono andato via 2 settimane al mare con i miei bimbi, e solo lì ho iniziato a stare un po’ meglio.
    Al mio ritorno ho comprato un piccolo appartamento e me ne sono andato a vivere da solo. Anche questo mi ha aiutato molto a tenere la testa impegnata: rimettere in sesto l’appartamento, arredarlo secondo i miei gusti, e riorganizzare la mia vita mi ha aiutato molto, e allo stesso tempo i colpi bassi della mia ex se da un lato mi hanno fatto male, dall’altro mi hanno reso via via più forte e mi hanno reso consapevole ogni giorno di più che essermi lasciato quella persona alle spalle probabilmente era un bene per me.
    Qualche altro mese è passato, e ora che mi sono assestato la mia nuova vita non mi dispiace affatto: vedo tantissimo i miei bimbi, e allo stesso tempo ho spazio per me. Mi mancano certe cose della mia vita precedente, ma ne ho acquisite altre che prima non avevo, e cerco sempre di guardare quello che ho in più rispetto a prima e non mi rammarico di quello che non ho più.
    I miei bimbi hanno 10 anni il maschio e 8 e mezzo la femmina. Mi pare che la stiano vivendo abbastanza bene, grazie anche al fatto che l’affidamento è condiviso, passano molto tempo con me (di solito ai padri separati toccano “gli avanzi”, per volere loro o di ex-mogli di cui potete immaginare cosa penso…), e sia io che la mia ex gli vogliamo un mondo di bene, e credo che loro questo lo percepiscano. Penso che se non fai mancare l’amore ai tuoi figli, una separazione lascia comunque una cicatrice profonda, ma può essere in parte curata se c’è un atteggiamento responsabile da parte dei genitori.

    Tieni botta e fai quello che ti senti: non sbaglierai…

  4. 704
    Spotty -

    @Simone
    Ho letto con attenzione e trasporto il tuo post. L’ultima parte è quella che mi trova maggiormente coinvolta e d’accordo: l’affidamento condiviso è un qualcosa che giova enormemente ai figli, poiché vedono entrambi i genitori presenti con regolarità nelle piccole e grandi cose di tutti i giorni. Mio marito ed io per ora siamo entrambi concordi nel gestire i bambini in questo modo, anche se a volte mi viene il dubbio che per lui sia più un dovere che un piacere vederli. Questo weekend, ad esempio, è il suo weekend, ma siccome il più grande è via per una gita dal sabato alla domenica (gita che naturalmente è stata autorizzata da entrambi), lui mi ha chiesto, no, anzi, ha deciso (così mi ha scritto nel suo email) che non era il caso di tenere soltanto il più piccolo (che ha 5 anni) tutti e due i giorni senza il fratello maggiore, perché magari non riusciva ad ambientarsi e che lo avrebbe tenuto soltanto qualche ora, magari a pranzo il sabato e la cena domenica. Fatalità, io ho un impegno di lavoro questo weekend e gli ho quindi risposto che proprio non è possibile. Detto sinceramente, anche se non avessi avuto questo impegno di lavoro, gli avrei comunque inventato una scusa, perché chissà mai che non mi arrivi un invito per andare a mangiare una pizza o al cinema! E’ il weekend in cui io posso dedicare un po’ di tempo a me stessa, ma sembra che a lui interessi soltanto quelle che i figli tolgono a lui. E’, insomma, l’ennesimo tentativo di fare il cavolo che vuole a dispetto di quello di cui necessitano i figli. Troppo comodo vederli quando ne ha voglia e lasciarli alla gestione della baby-sitter ad interim, che sarei io!
    Vorrei che quest’uomo, che stento a riconoscere, si comportasse come i padri di cui leggo i post su questo forum: persone che ritengono che i figli siano essenziali come l’aria che respiriamo e che farebbero di tutto per vederli anche solo un minuto di più di quello che è il tempo concordato nella separazione.
    Questo aspetto di mio marito è quello che mi fa maggiormente incavolare: si rafforza sempre di più la mia convinzione che per lui la sua libertà venga molto prima delle sue responsabilità.
    Un caro saluto.

  5. 705
    antony -

    @spotty

    tuo marito è un padre indegno, non ho altro da dire dopo aver letto il tuo ultimo racconto

    @simone
    ora capisco come riesci a mostrarti abbastanza sereno pur avendo subito tali umiliazioni.. purtroppo ci sono padri, come me e come altri, che dalla separazione hanno subito un tracollo economico, non si possono sognare neppure nelle piu belel fantasie di comprarsi una casetta per ricominciare a vivere, e i figli li vedono poche ore al mese continuamente ostacolati dalla madre, che gli mpedisce anche solo una telefonata quotidiana

  6. 706
    Spotty -

    Chissà come sta andando con Cristina…. Ve lo chiedete mai?

    Cristina, se ogni tanto ti colleghi a questo forum, facci sapere! Non è curiosità morbosa, maun’infusione di speranza….

  7. 707
    Frank -

    @Simone : Forse è banale dirlo, ma non tutto il male vien per nuocere…quando raggiungi il fondo con tua moglie, forse poi non è più saggio sperare ad iniziare grattare il fondo….come si dice spesso la vita ad un certo punto ti presenta il conto….e te lo presenta a volte salato e quando meno te lo aspetti.
    Forse hai ragione tu…oltre un certo limite non conviene spingersi…anche perchè se tua moglie prova ancora un minimo sentimento in genere te lo dimostra senza tante storie….e sopratutto senza farti soffrire inutilmente.
    Fino a qualche tempo fa, i litigi con mia moglie (chiamiamoli costruttivi chiarimenti…almeno io così pensavo fossero), provocavano arrabbiature che si esaurivano in max. due o tre giorni e magari poi ci si chiariva sempre in modo pacifico e costruttivo…ma ora la cosa ha preso una piega diversa…..sembra non essere neanche più interessata ad un confronto è questa la differenza. In questi giorni la nostra comunicazione e limitata a poche parole e sopratutto pochi sguardi diretti a me….ho la sensazione che provi del fastidio nel guardarmi.
    @Spotty: Mi spiace che tu viva questa situazione con un bambino così piccolo….beh non è mai una cosa piacevole quando ci sono figli di mezzo qualsiasi età essi abbiano….ma tuo marito è sempre stato così egoista ?…anche tu hai scoperto come me di aver vissuto 15 anni a fianco di una persona che ad un certo punto percepisci non aver mai conosciuto veramente?
    Un saluto a tutti

  8. 708
    Spotty -

    @Frank
    No, mio marito è diventato un’altra persona, oppure ha finto per tanti anni, o ancora, magari sono io che sono stata così tanto cieca e sorda da non accorgermi di chi avevo a fianco.
    Sai, forse l’ho già raccontato in questo forum, ma ci sono state un paio di occasioni nel nostro matrimonio in cui lui ha dato “segni di cedimento” estraniandosi dalla vita familiare e cercando contatti altrove (non parlo di amante, ma di interesse e attenzioni verso un’altra donna). Quando lo scoprivo mettendolo alle strette, lui, almeno in apparenza, tornava in se’ e il nostro rapporto sembrava uscirne rafforzato. Lui tornava a esprimere amore, affetto e vicinanza sia a me che ai bambini (ancora non c’erano tutti e due: nel primo caso il più piccolo aveva un anno e mezzo, nel secondo caso ero al nono mese di gravidanza del secondo figlio).
    Quando ad agosto ho notato gli stessi segnali, subito mi si è attivato il campanellino d’allarme, ma stavolta, messo alle strette, mi ha liquidata.
    Ora è facile trarre la conclusione che sono stata probabilmente cornuta e bastonata per 14 anni di matrimonio, ma per me che c’ero dentro e credo di avere una certa sensibilità, nonostante questi episodi di debolezza da parte sua, mio marito era veramente corretto, coerente e affidabile. Un momento di debolezza può capitare a tutti, ma l’importante è rendersi conto di quello che si rischia di perdere.
    Ora quell’uomo che mi è stato a fianco per un bel po’ di tempo e che mi ha fatto sentire realizzata sotto tanti punti di vista, non esiste più. Quello che sto ancora cercando di capire è se la sua vera natura è questa, o quella che mi sono illusa di conoscere negli ultimi 20 anni (compreso il fidanzamento).
    Soltanto il tempo potrà darmi una risposta. L’importante è non rinnegare tutto.
    Tu, Frank, hai scritto in qualche post che fino a poco tempo fa il vostro era un matrimonio felice con tanti bei momenti. Questi non devono morire. Se anche il tuo matrimonio dovesse finire, e spero tanto che non succeda, non rinnegare mai il tuo passato. Altrimenti metteresti in discussione tutto, anche la decisione che in passato tu e tua moglie avete preso di mettere al mondo un figlio: come si fa a rinnegare una cosa così bella?

    Buonanotte.

  9. 709
    ilary -

    @spotty
    è sconvolgente come le nostre storie siano uguali!!! credimi resto sbalordita.
    ho sempre affermato che lui non è cambiato è proprio diventata un’altra persona anche nei riguardi dei figli.
    e proprio ieri mi è arrivata anche se vale a poco una piccola soddisfazione. mi ha chiamato la sorella dicendomi che avevo ragione, che loro a stento lo riconoscono e non riescono a capacitarsi di questo suo TOTALE cambiamento verso TUTTI anche la sua MAMMINA ecc.

  10. 710
    Mikito -

    @ Spotty
    Grazie a Te di essere quì anche tu come gli altri, e di saper ben apprezzare un lavoro semplice come quello di essere ora lettore, ora narratore della propria storia restando un sicuro aiuto per l’altro. Gli occhi lucidi possono essere solo la riprova di una generosità d’Animo che è presente e si parcepisce, questo credo sia il massimo risultato a cui una conversazione telematica può ambire e ottenere. Se ci siamo riusciti, significa che la strada che si sta seguando è quella giusta, e possiamo quindi guardare meglio anche noi stessi, avendo impararato bene una lezione in più. Rinnegare è sempre sbagliato, imparare dagli errori, sempre una opportunità irrinunciabile.
    Di Cristina il mio pensiero si di vide per due strade: Una nell’infinitamente triste, l’altra di una speranzosa ma difficile rinascita… Mi auguro solo, che comunque Lei, trovi quella che la conduca alla serenità più duratura.

    @ Ilary
    Carissima; Pensavi fosse un cambio di rotta, quello di tuo marito, invece era solo opportunismo sotto mentite spoglie di affetto familiare!Il fumo negli occhi è l’arma più impiegata quando non si vuole dare nessuna spiegazione dei propri comportamenti.

    @ Frank
    Oltre il limite delle proprie capacità di convinzione, esiste solo la stupidità dell’insistenza.

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