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Lettera pubblicata il 18 Ottobre 2009. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore marziav.
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@ilary
Mi spiace molto per la situazione che stai vivendo, e purtroppo ti capisco benissimo. Anche a me la scorsa estate è capitato più volte di aver pensato di aver toccato il fondo, e puntualmente sono sceso ancora più giù. Certo che il menefreghismo del tuo ex è davvero incredibile:nei tuoi confronti ci può anche stare se non è più innamorato di te, ma allontanarsi di 500km dai suoi figli già rende l’idea su che tipo di persona abbiamo di fronte.
Non per farmi i fatti tuoi, ma da quello che hai scritto mi pare che sia tu che il tuo ex vi siate trasferiti lì ma siete originari di un’altra città…E sempre da quello che mi è parso di capire lui non ha problemi (e si è fatto pochi scrupoli) nel tornare nella città di origine lasciandoti da sola con i tuoi problemi e i vostri bimbi. Niente da dire: un grande uomo.
@spotty
Quello che scrivi è vero, e io l’ho provato sulla mia pelle.
Quando io e la mia ex stavamo buttando giù gli accordi per la separazione io sapevo già del terzo incomodo, quindi ho chiesto all’avvocato una tutela per i miei figli (non per me, sia chiaro), ovvero di inserire tra gli accordi una clausola che le impedisse di presentargli il nuovo compagno per almeno un anno di tempo. Risposta dell’avvocato: non puoi mettere una clausola del genere e lei può fare conoscere ai bimbi chi vuole e quando vuole. Risultato: 2 mesi dopo tutti e 4 abitavano sotto lo stesso tetto. Sai per quanto mi riguarda dove possono infilarsela i giudici la loro “famiglia allargata”? Sarei curioso di sapere quanti di questi giudici fanno parte di questo strano prodotto della società moderna.
@frank
Le donne hanno ottima memoria: la mia mi ha rinfacciato roba del 2001!! Antecedente addirittura alla nascita dei nostri 2 bimbi.
Comunque stai tranquillo che neanche tu sei l’ultimo: proprio in questi giorni ho scoperto che si separano anche la socia della mia ex moglie e suo marito, quindi avanti un altro!
Io sono di Modena
@antony
E’ vero: le situazioni non sono catalogabili perché ognuna è storia a se, e ciascuno di noi e dei nostri ex è molto diverso dagli altri, anche a causa di differenze culturali dovute dal vivere in realtà geografiche diverse. Hai ragione: sono finito nelle mani di un pessimo mediatore, e la mia ex ne è uscita trasformata. Anche io penso sempre che si possano mettere a posto le cose, ma non nella condizione in cui io mi trovavo lo scorso maggio: ho percepito da parte sua L’ASSOLUTA NON VOLONTA’ di mettere a posto le cose. In una situazione del genere credimi: NON C’E’ PIU’ NULLA DA FARE. E leggendo tanti post in questo forum vedo tante persone in una situazione molto simile alla mia, con gente che NON VUOLE RIMEDIARE e, ancora peggio, SE NE FREGA (vedi caso Ilary).
Sono d’accordo con te sul fatto che i nostri ex stanno benissimo: parlo per me e so PER CERTO che mia moglie ora è felicissima. Durerà? Non lo so: ma per il momento è così. E temo che sia lo stesso per tanti altri ex di questo forum. Prima ce ne rendiamo conto meglio è per noi
@antony 657
imiei figli sono tutta la mia vita, ma pensa che per 4 anni ho rinunciato anche al mio lavoro, lavoro per cui ho lasciato casa a 21 anni e sono andata lontana da casa a 500km sola senza nessunoe ti garantisco che non è semplice trovarsi sempre soli.
a parte questo penso che per far stare bene i miei bimbi è necessario che anche io stia bene e se per un paio di volte al mese io sento la necessità di staccare la spina per qualche ora e dedicarmi a me stessa, scusami ma non ci trovo niente di male .anche perchè non ero sola quando ho fatto questi bambini e se sulla carta l’affido è condiviso lo sappiamo benissimo che non è così. nella mia situazione è 85- 15.
Con fatica leggo i vostri post, perché sono a letto con un’influenza-batosta non da poco. Per quanto sembri banale, mi è venuto da pensare che anche in queste circostanze si vede l’egoismo delle persone. Se i figli sono di tutti e due e l’affido è condiviso, perché il mio quasi-ex, pur essendo stato informato che ero KO, non si è degnato neanche di fare il gesto di chiamarmi e propormi di tenere i bambini lui, oppure di portarli lui a scuola o andarli a prendere? La risposta ormai la conosciamo e non vale neanche la pena citarla. Anche quando eravamo ancora insieme, quando mi ammalavo (per fortuna raramente, sennò si fermava tutto l’ambaradan!) e doveva aiutare a gestire i bambini, sentivo quanto gli pesava e mi sentivo (stupidamente) in colpa.
Queste sono le persone che prendono la decisione di andarsene: vogliono essere lasciati in pace!
@Ilary
Quanto concordo con la tua legittima richiesta di avere un po’ di tempo per te stessa! E’ una cosa di cui ho parlato a più riprese nei miei post e penso che costituiscano un segno importante della nostra volontà di voler reagire a tutto questo. E’ verissimo: una madre non in pace con se stessa e non serena non può che trasmettere, anche se involontariamente, queste sensazioni ai propri figli. Anche se uscire un po’ per svagarsi e sfogarsi dà una sensazione di benessere effimero, tuttavia è essenziale per farci capire che noi non possiamo soltanto vivere in funzione degli altri (prima come “moglie di XY”, poi come “madre di XYZ”). Non dobbiamo perdere mai di vista il fatto che siamo prima di tutto PERSONE e le nostre caratteristiche individuali non devono e non possono soccombere sotto il peso delle nostre responsabilità. Prendersi un paio di weekend al mese per se stesse non solo è legittimo, ma anche doveroso nei confronti tuoi e dei tuoi figli.
Non avere MAI alcun dubbio su questo.
@Antony657
Non è una questione di origini e provenienza. Si tratta, piuttosto, di un output di una società malata che coinvolge tutti quanti, da Nord a Sud. Comunque ora che il mio quasi che ha questa casa in un’altra città assolve ai suoi impegni di padre ed i bambini sono contenti di andare da lui. Il più piccolo magari ha qualche momento di crisi, ma fortunatamente è passeggera. E io, per riagganciarmi a quanto scritto sopra a Ilary, sono ben contenta di avere un paio di giorni ogni due settimane tutti per me. Mi vedo con amici, vado al cinema o me ne sto a casa a riposare o a fare le pulizie di “primavera”.
Per il resto, concordo con te: io penso che questi personaggi non soffriranno in futuro. Penso che non esista una profezia alla Fra’ Cristoforo che con il dito alzato dice “Ma verrà un giorno…!”. Penso che si godranno la vita e ne trarranno tante soddisfazioni, senza pentirsi di quanto hanno lasciato.
Ed è per questo che dico: reagire, anche con le piccole cose (tipo, appunto, ritagliare un po’ di tempo per noi, riacquistare un po’ di amor proprio) è la nostra unica possibilità di guarigione.
Un caro saluto
@simone
si non ti sbagli, per lavorare ho dovuto fare molti sacrifici e per un periodo come ho già detto ho sacrificato tutto per amore della famiglia.ad un certo punto ci siamo trovati ad un bivio e abbiamo scelto di dare alternative di vita migliori ai nostri figli sacrificando gli affetti. ma ancora ricordo le sue parole “la nostra famiglia deve restare unita, i bambini hanno bisogno di entrambi i genitori e sicuramente sia noi che loro avremo opportunità migliori” considera che il mio è un lavoro statale, il suo no! e per diversi mesi abbiamo portato avanti la famiglia solo con il mio stipendio (e ti giuro che ne ero fiera e non glielo ho fatto MAI pesare perchè ero felice avevo accanto quello che credevo un uomo straordinario e 2 bellissimi bimbi; certo stressata)e poi… non un fulmine, ma un’uragano a ciel sereno.
@tutti: Ho bisogno del vostro aiuto in merito ad alcune domande che mi sto facendo essendo come sapete sempre più vicino alla separazione.
1) Se mia moglie dovesse farmi avere la lettera di richiesta di separazione, a questo punto sono obbligato a dover lasciare l’alloggio matrimoniale subito..oppure posso decidere di restare per un po, almeno per rimanere vicino ai miei figli e trovare una sistemazione per me? La cosa è automatica oppure posso decidere? Lo so che è triste…ma voglio sapere quali spazi di manovra ho.
2) Ogni sera tornando a casa dal lavoro cerco di instaurare un minimo di comunicazione con mia moglie, che però si limita a darmi risposte brevi e non continua in alcun modo la conversazione. La sola cosa che mi dice è quella di voler far passare un po di tempo per capire se la crisi passerà o meno per poi prendere una decisione finale.
Ma allora mi chiedo: ma se non riesco e non mi permette di creare un minimo dialogo..che speranze ho? Secondo me la decisione l’ha già presa, ma sta aspettando cosa?…in effetti dobbiamo effettaure alcuni lavori in casa che finiranno entro Aprile….e non vorrei che stia aspettando che questi vengano fatti per dirmi addio. Voi cosa ne pensate….scusate ma sono un po confuso…;)…io sto ancora sperando che tutto passi….ma non mi sembra che questi siano segnali confortanti….vero?
3) Mia moglie ha un lavoro statale ed io ho due figli di 10 e 14 anni…quanta percentuale dello stipendio dovrò corrispondere per i miei figli? Devo mantenere anche la moglie?
MI vergogno a chiedere queste cose, ma chiedo a voi che ci siete già passati e magari potete darmi qualche informazioni utile.
Secondo voi è opportuno che inizi a prendere contatto con un avvocato per essere preparato su come impostare la cosa oppure non fa differenza se lo contatto successivamente? Voi come avete fatto?
Se dovessi accertare il fatto che lei ha già un’amante…questo potrebbe essere una cosa a mio vantaggio oppure non servirebbe comunque a nulla?
Grazie per l’aiuto che saprete darmi.
Un saluto
@simone
ti hanno informato male, nella mia sentenza di separazione ioho combattuto affinchè noi due ci impegnassimo per 3 anni a non frequentare pERSONE SENTIMENTALMENTE COINVOLTE in presenza dei bimbi, certo ho dovutomediare ma ci sono riuscita, e per fortuna altrimenti in 3 mesi loro ne avrebbero conosciute di già 2, e ti dico che nonostante tutto lui si è permesso in queste feste di portare i bimbi a casa della signora conosciuto da 1 mese….
nulla da dire contro la signora e contro tutte quelle che sicuramente verranno ma LONTANO daiMIEI FIGLI.
simone gli accordi possono essere rivisti COMBATTI PER I TUOI FIGLI
@frank
contatta subito sia avvocato sia investigatore privato
se hai prove del tradimento, ti serviranno per corrispondere meno o solo per breve periodo alimenti alla moglie
gli alimenti ai figli invece li dovrai dare a prescindere nell’ordine di 1/4 del tuo stipendio a figlio….
ovviamente il giudice puo cambiare questi valori a suo piacimento, si perchè forse non lo sai e gli avvocati in genere non l odicono ma gli alimenti per legge non esistono! non sono affatto previsti dalal normativa e sono una “consuetudine” dei giudici dettata da pressioni politiche e di casta
un mio amico divorziato ha dimostrato con intercettazioni di essere stato tradito e il giudice ha quindi sentenziato che pagasse alimenti alla ex solamente per 1 anno e basta….. devi ASSOLUTAMENTE chiamare oggi l’investigatore privato e avere in mano questa cosa……
@frank
altri tre consigli:
– cerca un avvocato che fa sia civile (separazione) sia penale, perchè potrebbero nascere denunce e discussioni per l’affido
– se hai un figlio di 14 anni, credo possa gia decidere da solo se vivere con te o la madre, chiedi all’avvocato (ricordo una sentenza in cui un bambino di 12 anni decise di stare col padre)… so che sembrano cose premature….. ma non immagini quante cose potrebbero accadere da ora in poi e devi preparare ogni arma (che gia sono pochissime per un padre)
– se dimostrerai che lei ha tradito, credo tu abbia una buona motivazione per far scrivere che non vuoi che i figli frequentino il partner della madre almeno per 2 anni! devi ASSOLUTAMENTE farlo scrivere sulla tua richiesta di condizioni di separazione, se l’avvocato ti dice che non si puo NON è vero, come vedi da alcuni post qui sul forum… tu fallo scrivere. E’ importante perchè attraverso quello si combatterà poi tutta la gestione della paternità/maternità, e porrai le condizioni per rendere piu difficile a lei tutta una serie di umiliazioni e privazioni che neppure ti immagini, e di cui (speriamo di no) forse parleremo qui nei mesi a venire….. hai la mia totale collaborazione
vedi sotto
@Antony e Frank
Scusa, Antony, ma non credo che sia vero quello che dici tu sul fatto che in realtà l’obbligo del mantenimento non esiste: anzi, penso proprio che sia previsto per legge che il coniuge svantaggiato dal punto di vista del reddito venga aiutato dall’altro coniuge, se il reddito non gli permette di poter avere lo stesso tenore di vita di prima. E’ su queste parole, casomai, che il giudice può giocare per ridimensionare quello che potrebbe essere l’ammontare del mantenimento. Infatti, il giudice deve tutelare sia il coniuge con il reddito inferiore, ma anche il coniuge che, pur andandosene, ha comunque diritto ad un tenore di vita accettabile e dignitoso.
Questo vale anche per il mantenimento dei figli. Mio marito prende 3 volte il mio stipendio, ma ora stiamo discutendo su come venirci incontro affinché non manchi nulla ai bambini, ci sia supporto per me che ho un reddito da dipendente pubblico e, ovviamente, ci sia quanto basta a lui per far fronte alle sue necessità. Ti cito quanto segue: “Al momento della separazione, qualora uno dei due coniugi non abbia adeguati redditi propri e la separazione non sia a lui addebitabile per colpa, il giudice può stabilire che l’altro coniuge corrisponda un assegno di mantenimento (art. 156, 1°co. c.c.)”
Frank, ti invito a consultare questo sito che da molte indicazioni utili:
http://www.separazione-divorzio.com/
E’ un sito fatto molto bene, dove ho trovato diverse risposte utili ai fini pratici.
Ciao a tutti.