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Cosa succede dopo il dolore della separazione?

di marziav
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Lettera pubblicata il 18 Ottobre 2009. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.178 commenti

Pagine: 1 53 54 55 56 57 118

  1. 541
    ilary -

    @mikito
    grazie per le parole di conforto che fanno sempre bene 🙂
    non sò sinceramente troveranno pane per i loro denti, ma glielo auguro.
    per favore dimmi tu che a quanto ho capito 6 uomo come si fa da un giorno all’altro a cambiare così tanto, come si fa a cambiare anche i propri valori a seconda di cosa fa più comodo. come si fa a mettere se stessi davanti alla felicità dei prpri figli.
    magari tutto questo visto con gli occhi di un uomo è diverso……

  2. 542
    LUCIA1976 -

    @ilary
    leggere le tue parole mi spaventa….sono le stesse che ho scritto io alcuni post fa……possibile che tutte le storie siano uguali….che tutte si riducano a cosi’ poco…non e’ possibile !!!!
    anche io chiedo un aiuto a capire cosa fare perche’ questo problema riguarda il mio bimbo piu’ grande che ha 8 anni…
    venerdi’ sera stavamo leggendo un libro e stavamo ridendo…dal riso e’ passato al pianto quindi io subito ho pensato che fosse colpa mia perche’ nel preparare la solita valigia(il sabato sarebbero andati da lui) mi ero rattristita. lui singhiozzando invece mi ha detto che si’ voleva stare con me ma che non voleva andare a casa della nonna con il papi perche’ testuali parole QUI MI SENTO MEGLIO , qui sono a casa mia e perche’ io sono stanco di andare avanti e indietro. Ho cercato di spiegargli che purtroppo non potevamo farci niente perche’ non e’ una nostra decisione e dopo un altro capitolo del libro un po’ di tv si e’ addormentato.
    al mattino mi sembrava tranquillo quindi ci siamo concessi una colazione al bar e l’ho portato a scuola.l’ho salutato con le solite raccomandazioni di fare il bravo, comportarsi bene e controllare il fratellino….lui mi ha guardato in faccia e mi ha detto….ma tu sai che io non voglio andarci!!! poi ha abbassato lo sguardo ed e’ entrato a scuola.
    non solo oggi mio papa’ mi ha detto che ieri stavano guardando una chiesa che stanno FINALMENTE ristrutturando dopo il terremoto e gli ha chiesto : tu sai perche’ il mio papi e’ andato via ???
    mio padre gelato da questa domanda gli ha risposto che purtroppo lui non lo sa’ e che nemeno la mamma lo sa’ e che l’unica persona a cui deve chiederlo e’ il papi stesso.

    il mio psicologo mi ha detto che il periodo piu’ brutto per i bimbi e’ passato ed ora si devono solamente abituare al nuovo tran tran….non sa’ ancora di queste ultime affermazioni del bimbo.
    io pero’ chiedo a voi che purtroppo avete esperienza….cosa devo fare ??? un mio collega dice che per il bene del bimbo devo cercare di giustificare il padre….io non sono molto daccordo…..

  3. 543
    antony -

    @lucia

    povero bambino!

    e… no, non giustificarlo…. che fai prendi in giro un bimbo che già soffre?

  4. 544
    Spotty -

    @Mikito
    Grazie. Comunque, siccome non sempre si riesce a rispondere rivolgendosi al singolo, ognuno di noi trova già delle piccole risposte o consolazioni che vadano bene a lui/lei anche in quelle inviate ad altri amici di questo forum. E’ importante leggere e confrontarsi con le esperienze di tutti, anche perché nelle nostre vicende ci sono tante affinità, per un verso o per l’altro, sia che si sia uomo o che si sia donna. Il dolore non ha sesso.

    @Lucia
    Bé, ti dirò che io sono stufa di giustificarlo, anche perché non credo di risultare convincente. E poi, come faccio a giustificarlo agli occhi dei miei figli se sono la prima a non capire perché è successo?
    Io non lo colpevolizzo, ma neppure sto lì tanto a difenderlo: voglio dire, non parlo male di lui con i miei figli e, anzi, pretendo che abbiano per lui il massimo rispetto. Ma se mi fanno domande tipo “perché papà se n’è andato?” dico loro (soprattutto al più grande) di rivolgere questa domanda a lui, perché è giusto che sentano le SUE motivazioni.
    Anche agli occhi dei figli, secondo me, risulterebbe assai strano avere atteggiamenti tanto diversi da questo, ma sarebbe interessante sentire anche il punto di vista degli altri partecipanti al forum.
    Sapete, si è parlato spesso recentemente di quella supposta sindrome che porterebbe all’alienazione di una figura parentale nel bambino da parte di uno dei due genitori (vedi episodio in provincia di Padova). Dicono che non sia assolutamente provata dal punto di vista scientifico, ma bisogna stare molto attenti a come ci si muove con i figli, a quel che si dice sull’altro. A parer mio, è meglio che ognuno parli ai figli per se’ e per le sue scelte, e che non venga mai denigrata la figura paterna/materna da parte del genitore che vive con i figli, né con le parole, ma nemmeno con atteggiamenti del tipo: far pensare al bambino che vedere l’altro genitore sia una imposizione, una costrizione, mentre bisognerebbe farglielo sempre percepire come un piacere.
    E’ dura, lo so, perché quando i figli stanno con lui, sento che mi viene tolta una parte di me. Tuttavia, razionalmente, bisogna capire che per i bambini vederlo è una necessità impellente per avere la conferma che il rapporto con lui non è stato compromesso dalla separazione. E questo, ritengo, va assolutamente appoggiato e condiviso tra i due genitori.
    Buonanotte.

  5. 545
    Mikito -

    @ Ilary
    Stai indirizzando certamente ad un uomo il tuo quesito, ma NON credo però che la categoria di persone di cui fai riferimento, possa fregiarsi di questo onorabile appellativo. Queste categorie di persone, che riescono a mettere la propria dignità sotto i piedi e a vendere la propria onorabilità, abbandonando moglie e figli, per ricercare altrove o acasa di mamma… chissà quale chimera, non so’ proprio quale sistema di pensiero, (ammesso che l’abbiano) possano “adottare”.
    Conosco bene però quello di talune omologhe donne “nonhobisognodinessuno” della sotto specie “sofaremegliotuttodasola” che credo si avvicini molto come livello di arroganza e presunzione…
    Se vuoi, ti mando il numero….

    Vedi Lucia, la questione dei figli, e del loro ingiusto peregrinare da una casa all’altra, è stato sempre l’argomento principe di “prevenzione” alla mia contrarietà della separazione. Ma purtroppo quando nella mente delle persone si insinua il pensiero dissociativo e malevolo dell’egoismo e di onnipossenza, è difficile riuscire ad estirparlo.
    Mio figlio è evidente che troverà più comodo adesso rimanere dove c’è il suo letto, i suoi giochi, il proprio ambiente… che gli abbiamo costruito negli anni, attorno. Tuttavia ha molto forte (per fortuna o grazia) anche la necessità di trascorrere e vivere del tempo insieme al papà a cui però è stato tassativamente vietato di entrare in casa. I motivi sono esclusivamente da ricercare nel profondo rancore e la “folle” ripicca verso una mancata mia cieca obbedienza alla insindacabile matriarcale volonta (divina?), a cui lei stessa avendone ricevuto fedele insegnamento, adesso fa molto “comodo” continuare ad esercitare a sua volta.
    Ma è cascata male, perchè il figlio nato è maschio, e sarà molto difficile convincerlo che l’educazione ricevuta sarà facilmente congeniale anche a lui! Rischia, molto probabilmente, di essere un giorno scaraventata fuori di casa, non appena il bambino cresciuto sino alla sua altezza, gli ricorderà i modi crudeli e laceranti con cui gli ha impedito di crescere e vivere, anche,vicino al padre!

  6. 546
    LUCIA1976 -

    @spotty
    hai perfettamente ragione ma la differenza tra il non difenderlo ed il colpevolizzarlo e’ veramente troppo sottile e io ti dico in tutta franchezza che non sempre riesco a stare nel mezzo….. capisco anche che siano stupidaggini ma quando il figlio di 8 anni comincia a lamentarsi perche’ non funziona la wii oppure non riesce a far partire un gioco a computer, mentre io ho in braccio il piccolo che vuole il latte oppure solamente giocare con i tasti del forno e il cane (alano di 80 kg di 1 anno) intanto sta molto gentilmente mangiando il polsino della mia giacca che non ancora fatto in tempo a riporre nell’armadio (ed ho appoggiato tutto sulla tavola) ……beh in quei momenti ti giuro che non colpevolizzarlo mi diventa difficile……mi e’ capitato di rispondere a mio figlio che non era colpa mia se il computer non andava ma magari di prendersela un pochino con il papi che invece in quel momento era al bar con i suoi nuovi amici…….ho sbagliato e lo so’ pero’ sapete cosa vuol dire essere nei miei panni e quindi non ho bisogno di dirvi di provare a mettercivi.di notte il bimbo piccolo si sveglia ancora almeno tre volte se va bene…..quindi non sempre sono ben disposta a ridere su queste situazioni.
    l’altro giorno e’ andata via la corrente ed ha cominciato a suonare l’antifurto…..bene ho provato in tutti i modi di fermarlo ma purtroppo non ci sono riuscita ,la tastiera non risponde piu’ ai comandi e morale della favola non ho le istruzioni perche’ il signorino essendo elettricista le ha portate con se’…..chissa’ per far cosa !!!! siamo rimasti come tre scemi ed un cane in casa con l’antifurto che suonava per 20 minuti poi grazie al cielo la corrente e’ tornata. anche in questo caso non sono riuscita a rivolgergli pensieri di non colpevolezza ma tante brutte partolacce !!!!!!!
    pero’ vado fiera del fatto che in quella occasione mi sono fatta due sane risate con i miei bimbi……anche alla faccia sua!!!!
    un bacio

  7. 547
    antony -

    @spotty

    riguardo alla sindrome di alienazione parentale…. purtroppo questo è l’ennesimo triste caso di “Italianità”
    nei paesi del mondo questa sindrome è riconosciuta e tenuta in grande attenzione, non solo per le batatglie legali, ma per costruire dei percorsi seri di sostegno psicologico infantile…. è un problema serio e documentato, che le prime ancora incomplete statistiche associano all’uso di droghe leggere e scarsa scolarizzazione dovuta a mancato riconoscimento dei ruoli di genitori e insegnanti….
    insomma è un problema molto serio: e in italia se vedi certe trasmissioni della rai, si sente dire ma quello che ha descritto la PAS è un pazzo morto suicida! e altre amenità del genere, degne non di psicologi con abilitazione ma della bocca di un analfabeta al bar la sera con gli amici.

  8. 548
    mikito -

    @Lucia1976
    Il tuo ultimo post ha fatto lavorare molto di riflesso la mia mente associando queste possibili incombenze spicciole ma fastidiosamente reali e possibili nella vita quotidiana di colei che mi ha abbandonato.
    Ho tentato di immaginare quale naturale forza di “maledetto orgoglio” poteva far deciderla di tenere lontano il papà del suo bambino anche quando per un’influenza, questo ha la febbre e quindi bisognoso anche della mia vicinanza.
    Mi sono dato due possibili risposte:
    1)Sono divenuto improvvisamente (o forse lo sono sempre stato) il catastrofico “male” da evitare a tutti i costi;
    2)La Legale condizione di vantaggio che la favorisce rispetto a me, nell'”accudire” il bambino le ha deformato la percezione della realtà, inducendola ad autoconvincersi egoisticamente che ogni sua autonoma scelta attuata, sia comunque insindacabilmente corretta ed opportuta per la vita presente e futura di mio figlio.
    Dilemma non da poco, come puoi immaginare,che rischia di far seriamente male al proprio equilibrio ed al proprio residuo di serenita!
    Un forte abbraccio solidale e Buona Domenica.

  9. 549
    LUCIA1976 -

    @ mikito
    caro mikito ti chiedo scusa ,purtroppo la mia mente e’ molto stanca presa stupidamente da perverse elucubrazioni assolutamente prive di ogni fondamento , e non capisco bene il senso del tuo post.
    Forse ho capito adesso……ti domandi se l’orgoglio di tua moglie le ha fatto superare tutte queste difficolta’ ?
    ti chiedo ancora scusa……sono stanchissima e ti chiedo solo perche’ tengo molto ai vostri consigli….grazie di cuore.
    ti dico anche che quando i miei figli saranno ammalati staranno a casa ma per un motivo molto semplice……prima che andasse via mi sono dovuta fermare a quello che io definisco bar (in realta’ e’ un negozio di parrucchiera pieno di persone senza morale e tutte separate o accompagnate con stranissimi giri ) per dirgli che suo figlio piu’ grande aveva la febbre e piangeva perche’ io dovevo andare a lavorare…..lui mi risposto semplicemente che a quell’ora di solito il piccolo dorme e non voleva disturbare……o forse era un disturbo per lui ???? io ci rimasi malissimo….comunque non ando’ ma rimase con gli amici.
    Nonostante tutto questo mentre ieri accompagnavo il bimbo agli scout l’ho visto dentro ad un negozio immobiliare….sta comprando casa…..mi e’ crollato il mondo addosso…. perche’????….forse perche’ vuole creare un nido in cui portare i bimbi …..oggi e’ veramente una giornataccia e mi sembra di morire ,di non aver l’aria per respirare….tutto questo senza una ragione se non che i sentimenti cambiano.
    Sono molto arrabbiata con me stessa perche’ quando non ho i bimbi mi sento vuota ma quando li ho sto male perche’mi manca il mio menage famigliare e non riesco a godermeli fino in fondo….
    Sto male quando i bimbi tornano a casa e mi raccontano tutto quello che hanno fatto con il papi ……ma quando gli chiedo se raccontano quello che fanno con me la risposta e’ sempre no…..il mio psicologo mi ha detto di interessarmi di quello che fanno loro ovviamente per i bimbi…..pero’ ci sto veramente molto male e alla volte non riesco a trattenere le lacrime.sbaglio…lo so’ ma e’ una espolisione che non riesco a controllare.
    scusate il flusso di parole…..sono solo molto stanca.
    a presto

  10. 550
    ilary -

    @lucia 76
    cara lucia, scusami se ti faccio questa domanda, ma ti è mai passato per la testa che lui potesse avere un’altra?
    la mia psic. mi dice sempre usando questa metafora che “un uomo non si toglie mai le scarpe anche se gli vanno strette, per poi andare scalzo……prima ne compra delle nuove”
    per il resto che dirti, purtroppo sembrano fatti con un unico stampino tutti egocentrici e egoisti e noi qui a raccogliere i cocci, ma CE LA FAREMO per noi e per i nostri figli, non ti arrendere.

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