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Lettera pubblicata il 18 Ottobre 2009. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore marziav.
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@Spotty hai pienamente ragione.Non ho alcuna intenzione di seguirlo, è già stata abbastanza dura sentire quelle cose ieri(pur non dandomene la certezza matematica),figuriamoci altro!E poi di certo l’avrà là al paese dove lavora e non qui,altrimenti passarebbe TUTTI i fine settimana qui,mi sembra logico!Tutto questo a meno che non porti qui anche lei.Non mi stupirei se la sua mammina l’avesse DI GIA’ accolta a braccia aperte solo per il fatto che è servita a mettere fuori gioco me.
Intanto però, il cugino sa, ne sono certa.Mi ha detto anche di lasciar perdere, di voltare pagina e guardare avanti, questo per farmi capire che lui, con la testa è da tutt’altra parte.
@Simone, hai ragione anche tu:io mi ci aggrappo ogni giorno a quella speranza di cui parli, come credo anche tutti voi.D’altronde a qualcosa di positivo,in tutto questo schifo, dovremmo pur appigliarci!Però Antony di sicuro non aveva intenzione di ferire nessuno.E’ il suo punto di vista dovuto alla disillusione e ai postumi dell’ “ustione” che ha ricevuto, come del resto tutti noi.
@Antony, purtroppo ho avuto la sfortuna di beccare due avvocati un pò “rassegnati”.Il primo l’ho cambiato, ma ora non posso permettermi di pagare un terzo.
La fortuna di mio marito è l’essere squattrinato, nonostante il posto statale che ha.Il suo stipendio è dimezzato dalle due deleghe che ha fatto per comprarsi cavolate per fare il gradasso.
Stasera aveva i bambini e pretendeva che tornassi a casa(ero a cena fuori)presto perchè li voleva già riportare a casa,lui che li tiene solo due misere volte al mese!Quando è venuto sotto casa tutto irritato,per poco non l’ho preso a schiaffoni.Mi sono limitata ad affrontarlo faccia contro faccia intimandogli di darsi una calmata, giusto perchè c’erano i bambini presenti,altrimenti chissà come l’avrei ridotto con tutto il fuoco che ho dentro!
Gli ho anche detto che l’avrebbero sempre additato(lui teme moltissimo il giudizio degli altri) per quello che ha fatto,ossia andarsene dopo soli 3 anni di matrimonio con la bambina più piccola che aveva da poco compiuto 1 anno e che i miei figli avrebbero saputo TUTTO!
@cristina
non trovo altre parole !!! FORZA !!!!!!!
io sono sempre quella che spera e quindi ti chiedo perche’ la suora ti ha detto che tornera’?
@mikito
giuro che rimango abbagliata dalla tua saggezza …..vedi la realta’ senza mai perdere la speranza
@antony
ti chiedo scusa ma non capisco se il tuo era un rimprovero o una spinta per sistemare le cose…..non riesco a trovare un solo motivo per cui lui se ne sia andato…..glieli ho chiesti ma non sa’ rispondermi…
Per quanto riguarda la vendetta….non sono sicura sia l’arma migliore. almeno adesso e quella fatta di tafferugli fra avvocati….siedi sulla riva del fiume ed aspetta di veder passare il cadavere del tuo nemico !!!! una guerra tra avvocati servirebbe solo a far aumentare la tensione per poi ottenere poco o niente !!!
Car Cristina e Lucia, siete sempre molto generose nell’apprezzare quanto scrivo, che quasi stento a riconoscere che state parlando di me, e non vi nascondo che questo avviene anche con un pizzico di commozione.
Pensare, che la persona che mi ha sposato, che ha creduto in me costruendo una famiglia coronata da uno stupendo bambino, possa avere dimenticato chi realmente sono, forse è la cosa più difficile e straziante da superare.
Ma, come per qualcuno forse, sarebbe facile recriminare, per me invece, prevale quel senso di passiva delusione che unita alla speranza che si possa in ogni momento “rinsavire” dalle scelte scellerate intraprese, si arrivi un giorno, almeno a riportare se stessi a quella scelta di “dolore evitabile” tutti coloro che egoisticamente hanno fino a quel momento, seminato il sale.
@cristina
non ascoltare piu’ quello che ti dice questo cugino/amico……di sicuro non e’ amico perche’ se proprio ti volesse bene ti direbbe le cose come stanno e non ti lascerebbe nei dubbi !!!!
Ti sono molto vicina….capisco quella sensazione di disperazione e impotenza che ti toglie il respiro ….non riesco a darti consigli perche’ anche a me capita di stare cosi’ male e nemmeno io so’ cosa fare. Parla, parla e ancora parla con tutti della tua disavventura ma non per mettere in cattiva luce lui ma per mettere in luce quanto tu ci stai male !!!! In giro ci sono tante bravissime persone che ti ascolteranno e che non sapranno darti consigli ma probabilmente ti racconteranno la loro esperienza….magari molto piu’ drammatica della nostra !!!! e allora anche se per pochi minuti penserai che possiamo farcela…..poi i minuti in cui lo crederai diventeranno sempre di piu’ ….fino a diventare una certezza !!! io sto cercando di fare questo esercizio….sono ancora pochi i minuti ma tutti quelli che sanno cosa mi e’ successo mi dicono che mi vedono molto meglio !!!
un bacio lucia
Carissimi amici e compagni di disavventura,
Stamane terapia di mio figlio,lo accompagno e dopo un pò viene anche lui.Sala d’attesa vuota, io cerco di evitarlo facendo su e giù per il corridoio, poi vado a sedermi.Lui mi siede di fronte e vuol sapere circa queste sedute di terapia, io gli dico stizzita di chiedere alla terapista una volta uscita dalla stanza.
Lui insiste, chiede che cos’abbia e da lì inizio il mio monologo.Senza gridare, con la massima calma ma con fermezza: “Tu non stai servendo a niente, ti degni di venire dai tuoi figli solo due volte al mese perchè là dove alloggi hai ben altro da fare.Il bello è che non te ne vergogni affatto, nonostante non sia la prima str…… che hai commesso nella tua misera vita, probabilmente perchè intorno a te hai persone che ti applaudono anzichè dirti quanto hai sbagliato e giocato con la vita degli altri.Ci hai rovinato la vita e segnati per sempre.A me avresti anche fatto un favore, di uomini migliori di quello che ho davanti ce ne sono tantissimi, grazie al cielo, ma ai nostri figli hai tolto un qualcosa di fondamentale, li hai sbattuti fuori di casa, ci hai tolto persino la macchina e, cosa più grave,hai negato loro una FAMIGLIA!
Prega che non trovi mai un compagno degno che voglia bene ai bambini, perchè in quel caso la tua figura verrebbe azzerata,visto che ti sei limitato a metterli al mondo.
Mi chiedo come tu faccia a guardarti allo specchio e non dare di stomaco ogni volta.”
Visibilmente colpito(per quanto “colpito”possa sentirsi un uomo di quello stampo), farfuglia qualche parola del tipo:” Io faccio il possibile per i miei figli, li penso sempre quando non li vedo!”
E io con tono sarcastico: “Beh, certo, il tuo pensiero è vitale, senza come potrebbero mai crescere?!”
Terminata la seduta, mio figlio esce dalla stanza tutto contento, mi corre incontro e dice:”LUIGI E MAMMAAAAA, AMORE MIO!!!”(Luigi è il nome del mio cucciolo),quasi senza calcolare il papà.
Ieri sera inoltre lo spinse fuori dal portone quando lo accompagnò.
Io credo che giustizia si stia già compiendo, anche se non godo di questo, ma questa situazione l’ha creata lui ed è giusto che ne paghi le conseguenze.
Buon fine settimana a tutti,miei carissimi.
Cerco di spiegare meglio le mie ultime considerazioni
inanzitutto io vivo questa situazione da 4 anni….. voglio dire a chi si trova nella stessa situazione, che io la speranza l’ho avuta come “alleata” tutto questo tempo, era spesso l’unica cosa che mi faceva stare a galla…. ma la speranza non è un tuo alleato, ti fa prendere altre decisioni sbagliate, ti impedisce di intervenire e ti induce a sottometterti ancora di piu a chi ti ha abbandonato.
@Cristina, scosa se appaio lapidario, ma vorrei dare consigli pratici: tu vuoi che torni da te? fagli pagare 1000 euro di alimenti (fra figli e alimenti per il coniuge, anche se questi ultimi dipendono dai tuoi introiti, li dovresti ottenere) e vedrai che iniziarà a parlarti di come trovare una soluzione, e rimetterà in dubbio la sua scelta. E’ l’unico modo.. ti posso scrivere 100 post su strategie di riconquista, se vuoi lo faccio, sono molto esperto, ho pagato corsi e studiato pnl e psicologia del lutto e dell’abbandono, ho fatto QUALSIASI COSA in questi 4 anni sperando di ricostruire la famiglia, mentre la mia ex andava a letto con gli uomini di turno portandoli in casa con mia figlia che rimaeva sconvolta… ma ti garantisco che ben poco serve e se vuoi farlo tornare devi metterlo nella merda coi soldi, punto e basta…. non importa se lui ha dei mutui etc. ti garantisco che il giudice non li considera affatto: io ho ipoteche sulla casa di mia madre e debiti ma mi hanno fatto pagare alimenti senza considerarli, semplicemente hanno preso un terzo dello stipendio senza vedere niente altro (affitto, ipoteche, niente).. ora sono in cassa integrazione e mi hanno detto che devo apgare lo stesso gli alimenti, sta a me trovare una soluzione!!! quindi fatti dare minimo 300 euro a figlio e altro per te, e vedrai che si apriranno degli spiragli per rivederlo tornare a casa..
@Lucia
no, non è un rimprovero, è cercare di capire se veramente lo rivuoi… se non trovi motivi per cui se ne sia andato, allora devi lavorare su altri aspetti psicologici…. la freddezza, il distacco, fargli capire che ti ha perso…. non è semplice, anzi è difficilissimo, ma non fargli vedere che sei pronta a tornare da lui quando lui voglia…. deve sentire le conseguenze delle sue scelte: è lui che ha abbandonato!!!! non ha nessuna gustificazione
@Cristina, Lucia ha ragione: l’unico modo per uscirne gradualmente secondo me è parlarne senza vergogna, dal momento che chi ha abbandonato deve vergognarsi, non chi è stato lasciato. L’altro giorno raccontavo la vicenda ad una collega che si è dimostrata molto disponibile all’ascolto con parole gentili e di sincera partecipazione. Con lei ho definito il mio dolore un lutto, e lei mi ha risposto che capisce come mi sento perchè lei il lutto l’ha provato veramente. In quel momento mi sono sentita fortemente imbarazzata e mi sono scusata per aver usato un termine improprio, ma non sapevo che il marito era morto 7 anni prima. Lei invece mi ha risposto che il termine è giusto, ma la differenza sta nel fatto che lei ha perso improvvisamente un uomo del quale le rimangono dei ricordi meravigliosi, mentre il mio lutto è una perdita contrassegnata dalla delusione e dall’amarezza. sta di fatto che mi ha detto che le ci sono voluti almeno 5 anni per accettare la perdita del marito e ricominciare a vivere.
In questo periodo sono arrivata a pensare che se mio marito fosse morto forse avrei sofferto di meno, ma dopo quanto mi ha detto la mia collega non ne sono più tanto sicura!
@Antony, cosa fare con i bimbi quando li hai tu? Guarda, io penso che la cosa migliore per abituarli alla condizione di figli di genitori separati non sia inventarsi sempre cose stratosferiche da fare o luoghi fantasmagorici da visitare quando è il tuo turno (anche perché dopo un po’ diventa anche problematico dal punto di vista economico), ma di fare le stesse cose che si facevano prima, solo che le faranno solo con il papà. Esempio pratico: mio marito non ha ancora un appartamento in cui portare le figlie nel weekend, perché quello in cui vive è imprestato e non può portare bambini lì (scusa? mah…) allora il fratello gli ha imprestato un suo appartamento per questo weekend dopo che ho tanto insistito affinché tenga i bambini un fine settimana, anziché soltanto qualche ora (tipo dalla mattina alla sera, notte esclusa). Con i miei figli ho visto che la sera è un momento critico per loro e se possono avere la gioia di condividere uno spazio e quanto più tempo possibile con il papà, questo so che li rende felici. Io, la sua famiglia, lo psicologo e gli avvocati di entrambi stiamo tutti insistendo affinché si trovi un appartamento da sistemare in modo adeguato all’accoglienza dei bambini. Dopodiché penso che la routine vissuta alternativamente con la mamma e con il papà sia la cosa migliore.
@Spotty
invece purtroppo non sbagli affatto a pensare che se tuo marito fosse morto soffriresti di meno, è una cosa ampiamente documentata: secondo la scala universale del dolore, lutto e abbandono sono ai primi due posti.
La differenza sta nel fatto che il lutto è ineluttabile e definitivo, il dolore che provi è piu acuto, disperato se vuoi, ma ha una durata limitata, perchè di fronte all’ineluttabilità il tuo cervello tende a “congelarsi”… inoltre, se i ricordi sono piacevoli, servono come “morfina”… ci vuol tempo comunque…. ma l’abbandono è peggio perchè ha una durata indefinita e lunghissima: è stato stimato che il normale decorso è di minimo un terzo della durata della relazione (dividi gli anni di matrimonio per tre e hai un idea di quanto resterai immersa nel lutto) durante il quale i ricordi positivi agiscono invece come fonte di malinconia, confronto se ti relazioni con altri, desiderio di ornare indietro e purtroppo nel caso di figli in comune…. questa durata prende valori indefiniti perchè i figli ti costringono a rivedere continuamente l’ex e quindi tenere aperta la ferita….. detto questo, che altro non è che il riassunto di studi sul dolore dell’abbandono che potete trovare da voi sui testi dedicati…. il punto è sempre lo stesso che abbiamo citato varie volte: soffre chi è stato abbandonato… chi ha abbandonato non ha nessuno scrupolo ne senso di colpa… è molto molto forte rispetto a noi e dobbiamo combatterlo sul suo terreno…. fargli capire che significa perdere gli affetti: se il tuo ex non vuole vedere i figli, peggio per lui! non è forzandolo che farai il bene dei bambini, perchè capisci che hanno a che fare con un genitore che li HA ABBANDONATI?
@ Cristina.
Quello che ti è successo oggi durante la terapia di tuo figlio anche se è stata una “buona lezione” impartita, non può costituire una prassi consolidata da continuare e condurre nei futuri incontri che inevitabilmente avrai con tuo marito. Questo, intendimi, non vuole essere un cambio di posizione su quanto fin ora scritto o di quanti ti ho espresso del mio pensiero, ma vuole essere un accostarti alla riflessione che, con un metodo d’attacco diretto e di questo tipo, se prolungato nel tempo, invece di convince ad una piena responsabilità delle azioni, di tuo marito (come forse stava cominciando a fare trovandosi all’appuntamento) lo potrebbe portare ad ulteriormente e doloroso allontanamento, dai vostri figli.
@Antony
Avrai pur trascorso 4 anni a soffrire e studiare come affrontare al meglio la tua situazione coniugale ma noto dalle tue parole che il rancore che ancora manifesti latente é ancora troppo alto per lasciare la morsa del malessere che ancora oggi provi e che pultroppo ti trascini dietro. Con questo animo anche il rapporto con i figli diventa stancante e competitivo anche con loro e questo è un segno evidente di aver imboccato una strada sicuramente impervia e forse sbagliata.
Io ho un figlio maschio di 5 anni e per me e facile giocare con lui, basta un pallone e due pietre che delimitano una porta ed il gioco è assicurato. Ci sono poi i suoi super eroi da cui non si separa mai e basta inventare una storia fantasiosa per farli “animare” ed il tempo vola! E poi racconti, favole e tanto ascolto sulle sue necessità profonde, e dei discorsi sul rapporto con la mamma.
@Antony purtroppo gli avvocati mi hanno detto che con una busta paga di 1.100 euro posso ottenere al massimo 600.Lui dovrebbe campare con 500 e,non avendo spese e non pagando i milioni di debiti che ha, ci campa abbastanza bene, a quanto pare.Anche se credo abbia altre entrate non dichiarate.
Hai perfettamente ragione quando parli del lutto.Con l’abbandono il dolore si perpetua nel tempo e si devono anche fare i conti con novità che ti sconvolgono.