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Lettera pubblicata il 18 Ottobre 2009. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore marziav.
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Lucia, ho cercato di spingerlo anch’io verso una terapia di coppia ma niente.
Tu e tuo marito quando stavate insieme almeno eravate complici riguardo alla questione di sua madre.Lui no,metteva la madre e anche il padre e le sorelle pure prima di me e i bambini.E’un rapporto morboso e malato il loro perchè sono una specie di clan.
Anche i miei figli,non solo non lo cercano affatto,ma quando glieli porto giù fanno un sacco di storie perchè non vogliono starci con lui.La sera,quando li riaccompagna,addirittura lo liquidano dicendo:”Vai papà,vai!”
Oggi un’amica mi ha consigliato di attirarlo col sesso…Io non me la sento perchè sono ancora troppo coinvolta sentimentalmente e poi so che lui mi rspingerebbe.Di donne ne sta avendo a bizzeffe, cosa se ne farebbe di me?
Care Lucia e Cristina, sono lusingato dai vostri commenti positivi ma per favore non associate la mia persona a quello di un Saggio!
Non sono un vecchietto di poche parole, non ho la barba bianca e soprattutto non me ne sto tutto il giorno a meditare i misteri della vita!
Quelli veri forse Si, Loro, che sono persone che non cadrebbero mai in questi errori (ce ne deve essere sempre anche uno nostro affichè accada) non verrebbero mai a commentare qualcosa che non riesce a donare loro un impagabile serenità.
Lucia, ognuno di noi, pultroppo, reagisce alla medesima sollecitazione dolorosa in maniera differente. Alcuni in maniera totalmente consapevole ed altruista altri in maniera istintiva ed indipendente. E’ la nostra indole che detta le scelte. No, i sentimenti (tutti) sono di per se immutabili nel loro significato e non diventano con il tempo interscambiabili ad esempio l’Amore che diventa Affetto o cose simili… ma si assiste al crescere o al diminuire dell’intensita di ognuno. Ricordo e vi riporto un breve scritto per la circostanza:
Un giorno L’Amore disse all’Amicizia: -“Perchè sei quì se ci sono già io?” L’Amicizia rispose: -“Per lasciare un sorriso dove Tu hai lasciato una lacrima.”
Credimi Lucia, anche se glielo avesse detto lo psicologo in una sola seduta… la sua decisione non sarebbe mutata!
Cristina, dai tuoi ultimi racconti anche io trovo molti punti di contatto con la mia storia.Anche mia moglie ha anteposto la sua famiglia di origine a me, talvolta anche di suo figlio.
E’ veramente impensabile una cosa del genere… Ma considera che è per gran parte frutto dell’educazione che hanno ricevuto dai loro genitori che a loro volta si comportavano nella stessa identica maniera. Non preoccuparti, non sparitò se non ci penserà qualcuno al di sopra di me!
A presto.
Nel precedente messaggio sono arrivato un pò al limite del tempo ma avevo ancora qualcosa da scrivere…
Cristina; comincio a “sentire” solo adesso, e in maniera più vicina ed “immedesimata” il periodo di tristezza e angoscia che stai attraversando. Il sentirsi “sgraditi” e fuori luogo, in talune situazioni, quando sono presenti suoceri o parenti prossimi di tuo marito è una sensazione psicologica pesante. Ne ho provato gli effetti sulla mia pelle! A me, è capitato un giorno di entrare in una stanza, dove erano presenti mia moglie e sua madre che parlavano, e di colpo, alla mia vista ho sentitos…. il “silenzio”, il vuoto, dentro e fuori di me, per ciò che forse non avrei mai dovuto ascoltare.
Uno dei tanti brutti momenti della mia vita coniugale credimi! E’ chiaro che non ho mai saputo la verità di ciò che si stavano dicendo, e poco importa adesso, i fatti sono sempre il risultato di ciò che elaboriamo.
Eppure, anche io ho voluto tanto bene ai miei suoceri… aiutandoli, non proprio levandomi il pane dalla bocca, perchè non ve ne era bisogno, ma donando il mio tempo nelle piccole grandi faccende quotidiane che per loro era difficile risolvere e per me meno, anche senza che loro mi chiedessero aiuto. Ma evidentemente, soprattutto la madre e la sorella, non avevano mai maturato in se il reale significato della parola “condivisione”,”altruismo” per cui, ad ogni “cortesia” ricevuta, doveva corrispondere al più presto possibile, una contropartita… per pareggiare il conto…al “favore” ricevuto.
Una Famiglia Matriarcale la sua, dove anche il padre spesso, rimaneva vittima delle decisioni totalitarie della “capa”.
Ma di questo pultroppo, ne ha pagato le spese duramente e psicologicamente soprattutto mia moglie, che si è ritrovata dilaniata da scelte per lei impossibili, di retaggio della vecchia famiglia d’origine, colma di contraddizioni, e di una nuova, da riprogettare e costruire in maniera sana ed efficace per i nostri tempi.
Ma dimmi, perchè scrivi che tuo marito ha donne a volontà, è un tuo pensiero o questo e supportato da fatti evidenti? Solitamente i “mammoni” contrastano fortemente con questo tipo di scelte.
Ciao cristina
Sinceramente non penso che offrire sesso sia la scelta piu’ azzeccata… questo almeno per te nel senso che offrire un corpo ma non la persona ha poco senso. Non penso sia quello che tu vuoi. Almeno io vorrei accanto il mio compagno che mi vuole come spirito e corpo.
@cristina e mikito
Per quanto riguarda la famiglia d’origine… la mia storia anzi la sua e’ molto travagliata ,come ho gia’ avuto occasione di dirvi lui non ne ha mai voluto sentire parlare perche’ comunque e’ sempre stato trattato come l’ultima ruota del carro… forse non tanto da sua madre quanto dai compagni di sua madre che lei comunque appoggiava per non perderli.
La stranezza della situazione e’ che improvvisamente d’incanto tutto si e’ capovolto… si sono esattamente scambiate le posizioni!!! Quando parlavo con lui di frasi infelici di sua madre prima si arrabbiava perche’ ci stava male ora invece la giustifica dicendo che poverina e’ ingenua…. io non capisco… non e’ normale un comportamento di questo genere oppure sono io che non lo voglio accettare per rimanere ancora legata alla possibilita’ che se ritrova un suo equilibrio possa tornare ?? Vorrei sapere la vostra opinione su un suo possibile ritorno….
Sinceramente cristina io penso che tu sia gia’ stata molto brava a sopportare un matrimonio a distanza… io non ci sarei mai riuscita!!!La quotidianita’ per me e’ essenziale ed ecco perche’ sono ancora nel piu’ profondo baratro… non e’ che non me la so’ cavare da un punto di vista pratico ma e’ tutto il resto che fatico a non cercare… il sapere come sta , come e’ andata al lavoro, i suoi problemi, e dirgli anche i miei e soprattutto parlare insieme dei bimbi. Non voglio parlagli dei bimbi da separati perche’ inevitabilmente sarebbe uno scambio di telegrammi per stabile orari.
Non ditemi che non sarebbe cosi’… e’ impossibile !!!! Mancherebbe la complicita’ tra i genitori ,quegli accordi presi sottovoce prima di addormentarsi magari in vista di una verifica a scuola per tranquillizzare insieme il bimbo… non e’ possibile vivendo in due case diverse. come e’ possibile che tutto questo non gli manchi… oppure forse gli manca ma non vuole piu’ farlo con me…. non riesco a crederci…. 20 anni insieme e di me non gli frega piu’ niente ???Non e’ possibile !!!
Baci( e qualche lacrima)
Mikito, so benissimo cosa vuol dire entrare in una stanza e vedere i parenti del proprio consorte zittirsi improvvisamente.Pensa che mia suocera borbottava anche da sola a voce bassa, ma non abbastanza per non poterla sentire,tipo quando mio marito mi faceva dei complimenti e lei da dietro la cucina aveva da ridire “tra sè e sè”.
Tutto quello che facevo per mia suocera,mio suocero e le mie due cognate, sembrava fosse tutto dovuto.Riconoscenza sotto zero e sdegno sempre presente.Quando dici che probabilmente i genitori delle persone che abbandonano le famiglie hanno tramandato questo tipo di educazione, ti devo redarguire,almeno nel mio caso:La sua è una famiglia molto unita tanto da sembrare un vero e proprio clan.La separazione non è ammessa,piuttosto si terrebbero le corna e le botte.Ed è proprio questa la cosa grave:nonostante questo loro modo di pensarla, non hanno neanche per un attimo cercato di far tornare mio marito sui suoi passi, tutt’altro, lo hanno accolto a braccia aperte il giorno di Pasqua,quando ci lasciò.L’importante era togliersi “La cittadina” dai piedi.Sono degli ipocriti col sorriso sulle labbra e il rasoio al cuore.Pensate che il cugino(che per lui è come un fratello)qualche giorno dopo la rottura venne fin sotto casa per consolarmi…In realtà era solo un modo per farsi dire un pò di cavoli miei per poi riferirli al “clan”.Questo tanto per citarne una ma in realtà TUTTA quella gente ha fatto veramente schifo.Il bello è che mio marito tutto questo non lo vede!
Comunque,tra le tante cose è strano(o forse no)ma più passa il tempo e più si acuisce il mio dolore e il mio vuoto.Sono 4 mesi ma sembro andare a ritroso con gli stati d’animo.Sto conoscendo altra gente, a volte mi capita di uscire con qualcuno, ma niente, sono bloccata di corpo,di testa e di cuore.
Mikito lo so eccome che si passa tante donne, 1)perchè me lo disse lui, 2)perchè ci sa fare ed è un bell’uomo, 3)perchè è un eterno ragazzetto in cerca di sesso e divertimenti.Quando stavamo ancora insieme mi disse:”Cri,se un giorno ci lasceremo, io andrò sc….. a destra e a manca e quasi quasi mi faccio fare la vasectomia.Pensavo scherzasse, ma stava avvertendomi di quello che aveva già in mente di fare.E chissà da quanto aveva questo disegno in quella sua testa bacata!
Lucia capisco benissimo anche te.Mi manca tanto,troppo il fatto di non poter parlare con lui, sfogarmi quando mi fanno qualcosa e soprattutto di non potergli più raccontare dei bambini,dei loro progressi,di dove siamo stati…E’terribile!I nostri discorsi si basano su:”Che fanno i bambini?, Tutto apposto?Hanno mangiato? Li passo a prendere a tot ora, te li riporto a tot ora”.STOP.
La vacanza è stata tristissima, cosa sarà il nostro Natale?!
Purtroppo credo proprio che i nostri mariti abbiano la medesima filosofia:”Sto bene io, stanno bene tutti”.
Lucia carissima, non so perchè,ma da quello che scrivi su di lui,da come descrivi i suoi atteggiamenti, credo che ci siano molte più possibilità che torni rispetto al mio.A quanto pare lui è labile e debole mentalmente e lo ammette, quindi chissà, potrebbe anche tornare sui suoi passi una volta riacquisito il senno perduto.Però cerca ora di non appoggiarti troppo su questa speranza o finirai come me che non riesco più a riprendermi perchè ogni volta che lo sento, le mie speranze crollano come un castello di carte per poi ricostruirsi e puntualmente ridistruggersi.
Anche io per “giustificare” il comportamento di mia moglie penso che non abbia al momento uno stato psichico buono, anzi tutt’altro!
Anche io spero e credo che possa rinsavire al più presto, ma, è vero anche che questo periodo oramai perdura da molto tempo e le terapie che anche Lei ha affrontato a lungo andare non hanno sortito un effetto positivo.
Queste sono uno strumento importante, anzi fondamentale, ma anche ad alto potenziale di rischio se non svolte da professionisti coscienziosi e qualificati. (pultroppo, ho imparato che molti non lo sono!)
Ma desidero chiudere il discorso “familiare” con Cristina.
Ci ho messo quasi 15 anni a capire bene tante cose della famiglia di mia moglie, e questo per svariati motivi tra cui il principale era quello che non sono un “ficcanaso” e se loro non volevano che sapessi qualcosa che non “ci” riguardava era giusto rispettare la loro volontà. Ma poi con il passare degli anni ho capito che molti degli argomenti “misteriosi” e sottaciuti riguardavano proprio la mia vita coniugale. Ho capito che quella famiglia era “unita” non per Amore, ma per strani interessi incrociati e che avevano nel tempo, trovato solo un apparente equilibrio.Un compromesso instabile! Compromesso a cui anche il Padre, tra tutti quello con maggiore coscienza, tentava inutilmente di spezzare, per riportare la famiglia su binari più sinceri e veritieri.
Non appena arrivavo in casa loro, però, tutto si trasformava in un finto sorriso, nascondendo la cenere ancora accesa. Era, per la maggior parte dei casi solo una calma apparente! Non c’era forse mai stato un Amore sincero e duraturo tra di loro, tale da penetrare e radicarsi nella cultura di mia moglie. Questa era una carenza di cui mi sono subito accorto, ma pensavo (presuntuosamente) e preso dai fumi dell’innamoramento, di essere comunque in grado di sopperire e di insegnare con la mia vicinanza a Lei ciò che non aveva mai imparato dai genitori. Le evidenze (nascoste) vengono alla luce solo adesso.
E poi, non per accusare tutto e tutti, perchè non è il mio stile e non sarebbe giusto, ma una grossa fetta della responsabilità di come vanno le cose in generale è anche da attribuire alla ipocrita morale della nostra società odierna!
Abbandonare un animale oggi è per la Legge un REATO, abbandonare un coniuge e una famiglia invece è una LECITA espressione di libertà individuale!
Come si può quindi capire, la scala dei veri valori che contano nella vita, è completamente stravolta! Confidiamo quindi su chi tenta di fare chiarezza e giustizia in questa cultura vuota ed individualista abbracciando chi unisce e non chi divide.
@ Lucia;
Posso solo Augurarti con tutta sincerità che tuo marito possa tornare a Te, ma con su di una base diversa, più solida ed efficace, dopo aver demolito le vecchie illusioni che gli avevano fatto smarrire la strada della condivisione, della vera Famiglia unita.
Buona Giornata.
@Mikito,quache giorno fa pensavo a stessa cosa:possibile che l’abbandono di un coniuge,per giunta in un modo disumano, è considerata una scelta lecita?Come può un simile bastardo non pagarne alcuna conseguenza?
Sono stanca,distrutta.I bambini sono piccolissimi e non fanno che fare capricci.Ci vogliono 4 occhi e 4 mani con loro.Se pure volessi uscire un pò, devo per forza portarmeli dietro.Io li amo in maniera viscerale,com’è giusto che sia,ma trovo ingiusto il fatto che il loro padre possa godersi tranquillità e libertà 24h su 24 tutti i giorni,tranne che per quella manciata di ore due volte al mese.Gli ho chiesto di aiutarmi a trovare un’altra sistemazione, visto che qua dai miei la situazione è diventata insostenibile,si litiga di continuo anche davanti ai piccoli, ma lui se n’è fregato.
Cristina, è sicuramente molto pesante la coabitazione con i genitori, che a questo punto della loro vita avevano delle aspettative diverse dalla loro e dalla tua vita, ma devi comunque tener fede al tuo istinto ed impegno materno, curare i tuoi gioielli per come non avresti mai pensato di fare. Loro anche se piccolissimi avvertono benissimo ed istantaneamente il tuo umore e se sei turbata lo saranno anche loro. Sforzati di dimostrare invece che non hai bisogno di nulla tranne che di loro, quando puoi,vivi con loro immedesimandoti nella loro età giocando con loro. Capisco che è difficile ma ce la devi fare. Solo così potrai dimostrare a te stessa che l’errore più grande lo ha fatto tuo marito. Loro stessi non avrebbero che farsene di un “finto” padre che li inganna quotidianamente con una telefonata farsa e di circostanza e liberatoria dei suoi impegni nei loro riguardi.
Cristina, non hai che fartene di un uomo infedele e inservibile per il ruolo che deve rivestire.
Se tornasse, anche domani, il tuo cuore sussulterebbe e sarebbe appagato solo per un pò, ma successivamente e non ci fosse da parte sua, una precisa volontà di migliorare, cambiare con un serio programma di ricostruzione di se, ripiomberesti nello sconforto e disperazione più assoluta! Credimi!
Tieni duro carissima Cristina, sono con Te! Al momento, sei solo tu il futuro dei tuoi bambini e loro il tuo. Questo loro lo capiranno in fretta e te ne renderanno merito ricompensandoti con soddisfazioni inaspettate, basta non smettere di crederci! Portali fuori a giocare, al mare, in montagna ovunque loro possano gioire ed assaporare una vita allegra e spensierata…. loro ancora hanno bisogno di questo!
Hanno bisogno di coetanei in cui trovare nuovi stimoli per essere felici.
Buona Giornata.
@Groelandia
Come stai?Fatti sentire anche tu, ci mancano anche i tuoi scritti! Sei forse in vacanza?
@Lucia
Quanto scritto vale anche per te, maggiormante nell’ultima parte. I figli sono il tesoro più grande che una famiglia o un genitore può avere.Se riuscissimo ad immedesimarci veramente, per un solo istante, coloro che ne sono stati privati, toccando il loro grande dolore e senso di inutilità… piangeremmo soltanto di Gioia!
Buona Giornata.
@Mikito, GRAZIE infinite!A volte penso di essere u na cattiva madre perchè spesso non sopporto i capricci e l’idea di non poter uscire quando ne ho voglia, mi dico spesso che loro sono stati sfortunati ad avere un padre come quello ma anche una mamma come me.Però poi quando mi osservo come se stessi al di fuori, vedo quanti sacrifici faccio per loro di quando, nonostante la stanchezza immane, riesco comunque a prendermi cura di loro.Mi prendo il buono e il cattivo dell’essere genitore, il mio ex marito,invece, solo il buono visto che sta con loro poco e niente.
Mikito, hai perfettamente ragione:quella persona non potrebbe mai darci nulla di buono preso com’è dalle sue cose e dall’attaccamento morboso che ha con la famiglia, ma ciononostante,come un’idiota,continuo a desiderare che la famiglia si ricomponga.Il tempo non guarisce proprio niente, ma magari più in là realizzerò che forse non tutti i mali vengono per nuocere.