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Lettera pubblicata il 18 Ottobre 2009. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore marziav.
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@Laly
Buongiorno Laly, Sarai pure “colpita” come tutti noi, ma sicuramente NON sei “affondata”!
Carissima, Mai Pentirsi di avere amato qualcuno, NON è questa una sconfitta di cui vergognarsi!
Non esiste un sentimento più bello di quello che esprime l’Amore, nell’includere a se una persona a cui si vuole del bene. Credo che anche tuo marito te ne abbia voluto, ma a modo suo! Questa è la differenza! E’ certo che questo Amore oggi non c’è più, perchè sepolto sotto metri di…. solo tu sai che cosa, ma non esiste, pultroppo, un unico modo di voler bene di amare una persona, questo lo si può capire con gli anni, ma spesso non lo si riesce a condividere nel tempo fino in fondo. Lui, sicuramente ha rinnegato questi sentimenti originali e come vedi, fa male….molto male. Non fare lo stesso anche Tu. Non rinnegare mai i tuoi buoni sentimenti, perchè saranno solo questi che ti porteranno alla serenità dell’anima che tanto ricerchi.
Tuttavia, sono veramente contrariato sul fatto che un ragazzo (tuo figlio) che sull’unione del gruppo, sulla forza della solidarietà corporativa dei compagni di corso, sta costruendo la sua importante costruzione di vita e carriera lavorativa, rinneghi l’origine di tutto questo, la sua famiglia! Non preoccupandosi minimamente di sentire sua madre o con suo padre. Sarà forse l’esuberanza della sua giovane età che non gli lascia il tempo a riflettere su queste importanti basi, ma credo che un giorno saprà capirlo e con amarezza rimpiangerà il tempo perduto.
Anche con l’altra figlia, fai bene a concedergli esperienze positive che la fanno crescere ma attenzione a non fare il passo più grande della gamba! L’equilibrio è fondamento di tutto.
@ Lucia
Non è difficile imbattersi in persone che rifiutano di crescere!
La cosa brutta e che rattrista è accorgersene quando queste persone hanno una specifica responsabilità! Pultroppo alle decisioni degli altri non possiamo opporci in maniera coercitiva, ne vale la nostra stessa libertà. E’ la vita che poi restituisce il tutto con un fattore di moltiplicazione “x”. Vale anche per Te molto, ciò che ho scritto a Laly, non lasciarci prendere dalla disperazione, dai cattivi esempi, dal lasciarci trasportare da quei sentimenti oscuri che portano alla scissione dagli altri, e che comunque, anche se sembra strano, costituiscono una risorsa da cui imparare qualcosa…. anche nel male! Dopo averli letti, ho sentito vicinissimi quegli atteggiamenti da te vissuti in prima persona delle frasi tante volte ascoltate da tuo marito che ignoravano la tua presenza… narrate in quelle poche righe. Sono il segno preciso di una frattura importante che si è creata nella vostra comunicazione e che è indispensabile riallacciare per il vostro bene, e se non lo vorrete, per quello dei vostri figli. Perchè non è la chiamata telefonica di pochi secondi che salva il rapporto di un padre con i suoi figli! Ne il sapere fugacemente se mangiano tutto a cena.
Se lui ha lasciato perdere la terapia…. tu non farlo! Ne hai ancora troppo bisogno! Chiedi consigli, sempre, impara le tecniche di come sopportare e superare certi dolori…. se è “bravo”, ti darà un grande sollievo sapere che questo ti serve a vivere meglio! Forse attraverso di te (osservandoti) anche tuo marito imparerà qualcosa anche indirettamente senza che gli spieghi nulla e forse troverà anche lui la strada per rinascere a miglior vita. Lo hai capito anche tu, il problema di tuo marito ha radici profonde che risalgono alla sua adolescenza alla sua famiglia di origine che inevitabilmente proietta adesso con i suoi insegnamenti nella vostra famiglia. Il fatto che sia tornato nel luogo del misfatto è la chiara indicazione che è da lì (paradossalmente) che vuole riprendere a crescere, per arrivare forse dove non avrà più bisogno di nessuno per gestire la propria vita.
Certo che hai ragione ad essere arrabiata, ne hai tutto il diritto, ma questo non ti risolleverà di un millimentro dalla sofferenza che stai vivendo se non farai nulla di propositivo.
@ Groelandia
Buongiorno anche a te. Scusa il ritardo, ma il forum mi consentite soltanto due messaggi per sessione.
Se ho interpretato bene la tua storia riassumendola, significa che l’hai saputa raccontare nella maniera migliore! Riguardo a quanto hai scritto credo che bisogna puntare verso le direzioni (lecite) che obbiettivamente portano tranquillità al nostro io profondo.
Non importa l’indice che ci prefissiamo per raggiungerlo, nella vita le situazioni si verificano casualmente quindi resta importante la profondità di impegno che riversiamo nell’arrivare alla meta.
Un po’ come la filosofia orientale che stai seguendo. Tutto può essere giusto e corretto, ma se alla fine se non ti rende partecipe ed entusiasta dentro per ciò che fai diventa una “volontaria” costrizione.
So perfettamente che le delusioni sentimentali di tipo affettivo hanno una storia ed evoluzione a se, ovvero, preferiscono degli sviluppi poco aderenti aala logica di chi non è coinvolto nello stesso problema (che non potranno capire) e comunque seguono una strada poco programmata nel dettaglio, nel tempo, proprio per la nostra incapacità personale di vedere chiaramente un futuro migliorato su un lungo periodo.
Sentirsi bene dentro curando l’aspetto esteriore è una buona scelta, se non altro per avere conferme quotidiane nel risentirsi ammirata e desiderata dalle persone che incontriamo. Non esagerare con il peso però, l’uomo che stringe a se una donna, ha un grande piacere nel trovare sensazioni morbide ed armoniose da carezzare e da vedere.
Per quanto riguarda il Credo, penso che non possiamo essere (noi tutti) frutto della casualità! Miliardi di molecole, di atomi, non si sono ritrovati uniti per caso, per formare i nostri corpi o tutto ciò che ci circonda. Penso che solo da una mente superiore possa essere nata la Regia di tutto questo. Ma per questo non voglio essere influente nei vostri pensieri, e lascio a ciascuno la personale convinzione delle nostre origini.
La realtà è che Noi siamo ciò che viviamo, leggiamo, mangiamo e ascoltiamo. Sapremo essere migliori se saremo circondati da persone che avranno qualcosa da insegnarci di utile e formativo.
Buona vita.
@ Groelandia
Cosa è successo a me? Dopo 7 anni di fidanzamento e 12 di matrimonio e uno splendido bambino, la compagna di vita dopo un periodo di alti e bassi decide di proseguire la sua strada da sola… di testa sua!
La persona che da sempre aveva avuto il supporto di altri per decisioni importanti, decide di cambiare vita e mi mette alla porta!
La sintesi non dirà forse nulla di particolare perchè sono i particolari a fare la differenza e sinceramente non c’è lo spazio ne la voglia di scrivere pagine e pagine di dettagli. Beh, un tradimento della fiducia, del cuore dei progetti costruiti e montati per tanti anni. Tutto disperso, sfaldato come sabbia dopo un onda! Resta l’amore di un Bambino che ha bisogno del suo papà e della sua mamma insieme, ma che è costretto a vedere (se non per pochi minuti) uno per volta!
Mikito, sono tanti anni, aiuto, ma almeno hai un figlio e ti assicuro che fa differenza, paragone che mi trovo a dover considerare in quanto NOI oppure EX NOI, non ci siamo riusciti, ossia l’ho perso dopo quasi 3 mesi di gravidanza. ANzi non lo so, magari tra qualche mese mi ritrovo a pensare che è stato meglio così … Comunque leggendo ciò che dici della tua EX LEI, e mi fido della tua visione analitica, trovo che sia tipico delle persone che non sono o non erano in grado di decidere, oppure di persone che non hanno potuto sviluppare autonomia di personalità, voler cambiar ruolo, forse il punto è che persone come te o come me che hanno invece una personalità ben definita, no dovrebbero innamorarsi di gente con queste caratteristiche, ma allora mi chiedo, perchè succede questo e spesso? Per il bisogno di insegnare all’altro? Per sentirsi più importanti o superiori facendo il confronto con l’altro? Ci penso e voglio trovare una risposta perchè è fondamentale …. COme erano le altre tue donne? C’era un denominatore comune? A me sì …. sempre difficoltosi ad esprimere i propri sentimenti, freddi, distanti e con un mucchio di cose irrisolte …. Non sei d’accordo con le mie affermazioni? Magari il mio ex avesse avuto la tua capacità di introspezione (ti ho fatto un complimento che fa bene 🙂 … grazie della tua risposta.
scusate ma io esco. mi sta facendo più male tutto ciò. da un fiume in piena che ero…son diventata una pozzanghera. grazie di tutto
Grazie Groelandia! Si hai probabilmennte azzaccato tutte le ipotesi di personalità di mia moglie, (non mi viene di chiamarla Ex perchè non sono divorziato!) l'”esplosione” di divenire una persona “grande” gli sarà sviluppata dopo… che so…in effetti è stata in famiglia sempre messa in ombra perchè la più piccola, malgrado sia riuscita dove tanti di loro avevano fallito.Eppure… succede l’imprevedibile! Lei stessa, in tempi non sospetti mi aveva ammonito sulle scelte decise, e irremovibili che avrei fatto con Lei invece… Strana la vita eeh? Comunque credo che il piacere di innamorarci è e dovrà essere sempre un diritto irrinunciabile… a qualsiasi costo!
Non conta se siamo nati per insegnare agli altri o essere istruiti a nostra volta quel che è importante che ognuno scelga un ruolo e lo mantenga per l’equilibrio della coppia.
Mi piace il tuo modo di pensare, lo trovo molto simile al mio, essenziale che va subito al dunque del problema!
Perchè succedono e si scatenano in certe persone meccanismi inaspettati…. non so.. potrebbe essere quell’equilibrio che cede o un livello di sopportazione che raggiunge un limite oltre la quale avviene la rottura. La realtà è che questi traumi si pagano a caro prezzo psicologicamente e a volte possono segnare tutta la vita.
Mia mioglie è cosciente di questo e anche se non lo ammette rivedendo i suoi errori ne paga quotidianamente le conseguenze. Come erano le mie donne? Beh… son passati venti anni… comunque dolci, belle e intelligenti (tranne una)con la voglia di crescere e tutte hanno voluto continuare nella ricerca del loro Principe Azzurro. Nel mondo siamo veramente tanti, e pensare di averlo trovato sotto casa… era per loro quantomeno riduttivo!
No, che poi,non l’hanno trovato…. ma ci hanno provato, ad esaudire quel sogno che ogni ragazza coltiva dall’adolescenza!
A presto.
x MIKITO. Buongiorno, mi è venuta in mente una domanda che volevo farti perché mi tormenta e leggere cosa ne pensi. Si può smettere di amare una persona imponendo a se stessi tale negazione? E dopo poco tempo non pensarci più? Dovrebbe essere successo questo al mio lui, mi ha lasciata dicendomi di non amarmi, poi non era vero ed è stato malissimo anche fisicamente proprio come le costrizioni ti fanno sentire. Ha cercato di darmi colpe ed ha sputato tutto ciò che non gli era uscito nella vita, essendo lui un super introverso, con me ha imparato, così ha cercato di discolparsi essendo cresciuto con i sensi di colpa inflitti dalla madre. Io la sua prima storia vera importante, il suo primo amore, dagli altri è sempre fuggito ma poi è fuggito anche dalla nostra storia. Perché è scappato e perché lo ha sempre fatto?! Ho pensato a lungo ed ho capito che una storia d’amore, come diceva anche Pavese, ci mette a nudo, l’amore è uno specchio, riflette noi stessi, lui non ha mai affrontato se stesso, ha vissuto nella menzogna, facendo finta che tutto andava bene e che era felice, ma non è vero (soffre di attacchi di panico da una vita). Poi con me sono usciti tutti i suoi terribili buchi, voragini, incapacità, ed è scappato da me pur amandomi. MIKITO cosa ne pensi, si può costringere se stessi a non amare? Ma se la ragione fosse compatibile con i sentimenti, il genere umano non sarebbe estinto da un bel pezzo?
Cara Groelandia e tue domande richiedono le risposte infallibili delle persone Sagge, ed io ora come ora sono proprio fuori gioco!
Ma, visto che la risposta la chiedi proprio a me, per cortesia e con alta rischio di sollevare un mare di altri quesiti, provo a darti una mia opinione in merito secondo un mio ragionamento che spero sia anche per te logico.
L’Amore nasce come il sentimento più bello e nobile che un essere umano possa esprimere, ma come tutte le “cose” belle e piacevoli della vita ha la necessità di nutrirsi, adattarsi, modificarsi per mantenersi in vita e lasciare acceso quel principio che mantiene complici ed unite due persone.
Questo “Sentimento” così naturale e spontaneo nel primo periodo della storia diventa successivamente una “Decisione” frutto della nostra componente razionale che ci porta a superare con determinazione le fasi difficili o critiche della nostra relazione. Se ci pensi bene infatti, se manca comunque la volontà di Amare anche il sentimento perde la sua reale efficacia.
Il tuo modo di pensare critico e puntuale nell’evidenziare i punti deboli del carattere del tuo ex ti ha più volte sottolineato che chi si sente “colpevole congenitamente” per educazione, anche dei fatti non reali, difficilmente prenderà decisioni di cui un domani, non si sentirà in diritto di ritrattare.
In breve, per alcune persone smettere di Amare, passato il primo stadio dell’innamoramento, (dove la ragione non la spunta mai con il sentimento) è semplicissimo smettere, perchè è sufficiente costruirsi un piccolo o grande motivo per non crederci più, invece di sforzarsi di trovarne uno, per se penalizzante, che giustifichi le “colpe” dell’ altro/a che in qualche modo lo rendono insoddisfatto.
La cultura contemporanea punta sulla “semplificazione” e “volatilià” dell’ evoluzione della nostra vita! Ciò che non funziona non si aggiusta…..si butta….e se ne fa un altro, come se il “nuovo” fosse sempre un’evoluzione migliorativa delle scelte precedenti.
I sensi di “colpa” manifestate, sono invece la parte più subdola di queste persone. Spesso pur riconoscendo le proprie responsabilità, o per incapacità personale, o per crudele strategia mentale, non si adoperano minimamente a porre rimedio ai dolori patiti dal compagno e spesso addirittura per spirito di “supremazia” continuano nei loro propositi distruttivi.
Trovi quindi una risposta obiettiva alla tua ultima domanda, che però non toglie il diritto a tanti altri buoni sentimenti di svilupparsi e mettersi in luce proprio in funzione di un ponderato e opportuno ragionamento.
Ciao Groelandia; forse è vero ciò che scrivi riguardo alla nostra predisposizone ad affiancarci a persone che chiedono indirettamente aiuto.Li vogliamo “sofferti” “difficili” perche le cose facili non sono per noi… Ma siamo sempre Noi che ci rendiamo conto troppo tardi che queste persone alla fine sono profondamente e patologicamente egoiste e non cedono spazio alla tua vita.
Un figlio per me è un impegno personale per la vita e non un mastice che deve tenere unita la coppia.
A volte però il “mastice” ti serve per non far soffrire chi non ha colpa, e forse per crearci quella piccola bollicina temporale per vivere un pò più sereni, simulando la vita serena.
Me è appunto una “simulazione”, anche ben riuscita, che non modifica le decisioni che altri hanno preso. Personalmente non dimentico mai il mio passato, il mio trascorso coniugale, ma per i fatti negativi cerco sempre di non tirarli fuori nei momenti inopportuni.Non si dimentica, ma si va avanti con le ferite dell’Anina e la “frattura” del cuore che…. non può essere “ingessato”!
Chi ha Amato veramemte non finisce mai di pensare a Te, ma l’eterno dubbio, o le domande martellanti diventano soprattutto altre: Chi ha Amato di più? Come si può fare una valutazione esatta in corso…d’opera? Chi ce la può certificare?
Domande che non troveranno mai una “giusta” risposta se non… quando sarà forse troppo tardi!
Ma meglio non pensare troppo a queste cose….meglio smettere di porsi le domande senza risposta…meglio vivere senza rimpianti.
Buona giornata!