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Cosa succede dopo il dolore della separazione?

di marziav
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Lettera pubblicata il 18 Ottobre 2009. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.178 commenti

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  1. 1111
    Frank -

    Ciao carissimi
    ho letto solo ora i vostri ultimi post…che piacere risentirvi…..e più sereni.
    Io sto vivendo una fase un po più serena…ormai è un anno anche per me…qualche problemino con il grande che abilmente soggiogato dalla ex…ancora fatica ad aprirsi a me….ma spero poi migliori con il tempo….un po sembra lo sia già.
    Per quanto riguarda me….sono esattamente come Ilary…qualche storiella….ma nulla di più…fatico anche io a ricominciare con un’altra compagna….forse nn ho ancora del tutto dissipato la mia ex…anche se mese dopo mese mi diventa sempre più indifferente….buon segno.
    E’ un piacere chiaccherare ancora con voi ed avere vs. news from time to time.
    Fatevi sentire ancora….
    Kisses & Hugs

  2. 1112
    Mikito -

    E’ molto tempo che non scrivevo…
    Rileggere tante sensazioni, da ciascuno di voi, è sempre un colpo al cuore e riapre quel paragrafo della vita che si vorrebbe in qualche modo cancellare.
    Ma non si cancella niente! Impossibile. Sensazioni, Dolori, Ricordi… più o meno belli riaffiorano con le loro conseguaenze emotive… rimangono… come coperti da un velo sottile… basta un soffio di vento!
    E’ vero!
    La Felicità è un attimo, ma sono i tanti attimi diversi che costruiscono il nostro benessere, a chi di più, chi di meno.
    Tutto ciò che ha un inizio… prima o poi, è destinato ad avere un epilogo,…. certo, tutti preferiremmo poi… ma il “poi” capita giusto a Te!
    E poi, ci sono quegli strani momenti “obbligatori” della giornata… Il momento di addormentarsi e quello del risveglio.
    …Come se si potesse “Decidere” per un surreale pensiero, in quale metà della giornata vivere veramente, la nostra vita!
    Certo Roby, il tempo trascorre per tutti. Menomale, direi! Non sempre come vorremmo…
    Sta poi a ciascuno di noi, riempirlo con le cose, le persone, che in qualche modo pensiamo possano migliorare la nostra esistenza.
    L’Amore è Amore!
    Ma spesso è il piacere a prendere il sopravvento.
    Si sente dire: Non ti Amo più! Ma anche questa è una prova di ipocrisia.
    Quale genitore direbbe al proprio figlio queste parole?
    L’Amore è Amore. Allora sarebbe più onesto dire: “Non mi piaci più!”
    Impareremmo tutti ad essere realisti, e un pò più sinceri anche con noi stessi.
    Buaona Giornata.

  3. 1113
    Spotty -

    Carissimi, sono a un bivio.
    Mikito, concordo con quello che dici “l’Amore è Amore”, proprio scritto così, con la A maiuscola. Dopo tutto il tempo passato a riflettere, a ripensare, a fare una profonda auto-analisi sono finalmente giunta alla conclusione che in realtà nel mio matrimonio non c’era Amore, ma soltanto una parvenza di esso. Difficile credere che comunque sia durato 15 anni, ma evidentemente eravamo entrambi convinti che fosse Amore. Solo negli ultimi anni ci siamo resi conto, prima lui di me, che in realtà non lo era. Ma allora, questo Amore esiste o è soltanto una chimera? Ecco il mio caso: sto frequentando un uomo, separato con figli anche lui, che mi sta veramente conquistando. Mentre io cerco di affrontare la cosa con i piedi di piombo, perché le antiche paure di un ennesimo fallimento sono ricomparse, lui si è lanciato addirittura con troppo entusiasmo, tanto che devo ribadirgli che è meglio affrontare le cose con i tempi giusti. Ieri mi ha lasciato senza parole: lui sta pensando addirittura ad una futura convivenza! Come faccio a fargli capire che il solo pensiero mi terrorizza? Che l’idea di ritornare a vivere situazioni di quotidianità che, nel mio caso, sono state deleterie per il mio matrimonio, mi riempie di paura e insicurezze? Per non parlare della convivenza con i figli… Ovviamente è tutto assolutamente prematuro, ma io non me la sento di lasciarmi andare totalmente con lui, qualche retaggio del mio passato mi frena molto e spero di non rovinare tutto a causa delle mie paure. Secondo voi, sbaglio a trattenermi? Dovrei lasciarmi andare e correre il rischio di un altro fallimento? Help me, please…

  4. 1114
    Frank -

    Spotty….sono contento per te…e capisco bene la tua situazione…che di fatto coincide con la mia, ma al contrario.
    Lei vorrebbe come il tuo lui qualcosa di più…io invece come te mi sento frenato…indeciso…e timoroso di ripercorrere quelle stesse strade che tu stessa hai citato.
    Anche io non so cosa fare….anche per me a volte il passato riemerge…ed anche per me i 15 anni passati insieme alla ex moglie sono stati pieni di un amore non Amore….
    Mi spiace non poterti dare nessun consiglio perché io vivo le tue stesse paure.
    Forse l’unica cosa saggia da fare è viverla piano piano senza troppi condizionamenti…ognuno a casa propria e con i propri figli (che a mio avviso è sempre meglio non mischiare)e poi il tempo sarà il miglior giudice di sempre.
    Ti auguro di viverla al meglio possibile.
    Un abbraccio
    Frank

  5. 1115
    Mikito -

    Bentrovata Spotty, un abbraccio a Frank
    Che dirti… Le paure vanno affrontate… e poi superate… senza ripensamenti.

    Non capisco bene però, se in Te, la paura principale sia il “Convivere” di per se, cioè il dividere quel che abbiamo, con il nuovo Amore, oppure il dover l’affrontare i problemi quotidiani pensando in due, che, come certamente ricorderai bene, non è mai il massimo della semplice applicazione della teoria.

    Se è però la prima condizione a preoccuparti…. beh… allora lascia perdere… Cura Te stessa e offri il tuo Amore ai tuoi figli.
    La convivenza è il sale ed il dolce del rapporto a due; se togli quello, meglio stare ognuno a casa sua.

    Se invece è invece la seconda… allora, ti serve solo fiducia e comprensione da parte del tuo nuovo compagno… dover crescere ancora un pò e superare le ansie che oggi non ti lasciano tranquilla.
    In questo caso, se sarà Lui il vero Amore, riuscità con un pò di tempo in più, a divenire in concreto quel sogno da Te tanto sospirato.
    Senza fretta.
    Le parole, quanto i silenzi e gli sguardi reciproci, dovrebbero solo in questo caso conquistarti definitivamente, togliendi finalmente così, qualsiasi difficoltà di intesa.

    Buona serata a tutti.

  6. 1116
    Spotty -

    @Mikito, Frank
    Ciao a tutti.
    Sì, Mikito, hai colto nel segno: è proprio la paura di condividere nuovamente tutto, anche la quotidianità con un uomo, a terrorizzarmi. Mi terrorizza l’idea di rivivere quello che pian piano ha ucciso il rapporto con il mio ex, quella frenesia di impegni quotidiani tra lavoro, figli, casa e marito, che la sera mi rendevano uno straccio sicuramente poco “accogliente” nei confronti del marito. Temo che si possano ripetere gli stessi errori,di dover affrontare un’altra grande delusione, mi terrorizza l’idea di passare attraverso il dolore di un altro abbandono.
    Sono riemersa da un abisso di dolore facendo uno sforzo immenso in questi oltre due anni…non so se avrei le energie per affrontarne un altro. Tra l’altro i miei figli si stanno affezionando a quest’uomo, che pur, come anche consigliato da Frank, cerco di tenere il più possibile separati da questa relazione (cosa non sempre facile, dal momento che i miei figli sono sempre con me e il padre li vede pochissimo): quindi il dolore verrebbe inevitabilmente riflesso anche in loro.
    So che con tanti se e tanti ma non si viene a capo di niente, ma è evidente che questi miei dubbi non significano che non sono innamorata di questa persona, bensì che le vecchie cicatrici non scompaiono mai: ti rimane sempre dentro, in modo più o meno inconscio, la paura di soffrire.
    A livello di single mi sento una leonessa: forte, determinata, sicura di me. Ma in una coppia mi rendo conto della mia enorme fragilità.
    Questa è la riprova del fatto che dopo essere stata per quasi vent’anni con una persona e dopo essere stata così brutalmente lasciata, non sono affatto “guarita”: non sono senz’altro più innamorata del mio ex, questo è sicuro, ma dentro di me è come se mi rendessi conto che dopo la fine di un lungo rapporto dal quale sono pure nati due splendidi figli, tutto ciò che arriva è un po’ come se fosse “contro natura”, una forzatura, insomma. Non so se mi sono spiegata…Un abbraccio

  7. 1117
    GGGOOO -

    Salve è la prima volta che scrivo, sono separato di fatto da 5 mesi e legalmente da 2. La mia ex una mattina mi ha guardato in faccia e mi ha detto che doveva essere felice e quindi che tra noi era finita. In questi 5 mesi ho cercato in tutti i modi di rimettermi in funzione ma i risultati sono stati a dir poco deludenti, dal punto di vista economico, lavorativo e personale le cose stanno andando a rotoli, l’unica cosa che sono riuscito a fare e’ salvaguardare i miei figli che stanno ‘passando’ questo periodo senza apparenti contraccolpi e si stanno abituando alla mia assenza.
    Ho provato a comunicare con gente che avesse passato le stesse cose che sto passando io ma le donne o si chiudono a riccio per paura che tu ci stia provando o si aprono troppo, mentre gli uomini tendenzialmente mi vedono come una vera e propria minaccia e tendono ad allontanarmi…. Sto facendo le cose secondo manuale 😉 niente storielle inutili, occhi fissi sulle cose importanti ma man mano che passa il tempo le mie energie si esauriscono e le cose vanno sempre peggio e piano piano mi sto isolando dal resto del mondo. Forse in un ambiente come questo qualcuno di voi potrebbe darmi qualche consiglio, è normale che le cose vadano così? Ho paura di essere in attesa di qualcosa che potrebbe non avvenire mai e di arrivare al punto di non avere più energie psichiche per contrastare la situazione….

  8. 1118
    ets -

    GGGOOOO credo che 5 mesi siano un po pochini per tirare le somme, io solo per fidanzamenti sballati ci ho messo anni per riprendermi. Quindi direi che non è il momento di finire le energie, ne dovrai attraversare di deserti ancora !!! Non voglio scoraggiarti, ma è la verità, quindi mettiti l’anima in pace e comincia a lottare.
    Dicevo, io ci ho messo anni a riprendermi da certi fidanzamenti.. figuriamoci se si parla di matrimoni con figli a decenni di convivenza.
    Direi che il cammino verso la propria consapevolezza è piuttosto lungo e tortuoso, anche se oggigiorno credo che 1 matrimonio su 3 vada a rotoli per ovvi motivi.
    Io ho 34 anni e la fase del matrimonio rotto non l’ho acnora vissuta, non so se la vivrò mai perché non lo vedo come un obiettivo di vita anche se il mio barista preferito, divorziato, dice che comunque è una cosa che mi tocca fare perché è un passo che prima o poi tutti fanno nella propria vita.
    Per passo intendo matrimonio + divorzio. Quind diciamo che hai fatto ciò che più o meno tutti fanno nella vita.
    E’ duro ma si sopravvive. Anche se non riesco ad immaginare il tuo dolore.
    Mio fratello ha divorziato dopo 7 anni di matrimonio e 12 di fidanzamento, a 40 si è rimesso in gioco, si è trovato una donna russa e ci ha fatto un bambino 🙂
    Non so se e quanto sia felice, non ci parlo mai con lui di queste cose perché alla fin fine non credo mi riguardino… nè io sono così aperto da confidarmi con lui, però insomma, si è ricostruito una vita!
    Se accetti qualche consiglio: evita di parlare di divorzi con altri divorziati in quanto sembrerebbe un gruppo di aiuto-aiuto (un po da sfigati dai :D), evita di parlare di divorzi con altre donne. Dai l’impressione di stare ancora male e di non essere ancora pronto per una storia.
    O almeno io quando conoscon una donna e questa comincia a parlarmi del suo ultimo ex che la voleva sposare ma che l’ha mollata qualche mese prima del matrimonio… ma che nonostante tutto sta bene.. scappo a gambe levate 😉

    Per quello che vale ti sono vicino

  9. 1119
    Condor -

    @GGGOOO purtroppo è normale che le cose vadano cosi. Se non hai la fortuna che altri tuoi amici si stanno separando contemporaneamente a te, inizialmente sarai trattato un po’ come un appestato.
    Le coppie non ti invitano più, perché le donne non hanno nessuno con cui parlare.
    E gli amici, non escono, perché la moglie non gradisce.
    Adesso per te inizia un lento percorso di ricostruzione della tua vita, che sarà molto duro, soprattutto se non hai amici (veri) disponibili per starti vicino.
    Mi raccomando di non far mai trapelare il tuo disagio con i figli.
    Col tempo e un po’ di fortuna, la situazione potrebbe (forse) migliorare…
    Un abbraccio.

  10. 1120
    FABIO -

    Ciao a tutti, non mi dilungo in troppe parole perchè troppe parole non servono, sono qui per dare “una mano” se è possibile a chi è ancora dentro quello che per mia esperienza è ad oggi il dolore più grande e lacerante che io abbia mai provato..l’abbandono appunto, arrivato cos’, da un giorno all’altro, come un vero e proprio fulmine a ciel sereno. C’è solo un consiglio, forse banale quanto fondamentale, concedetevi tempo…ce ne vuole tanto, a chi più e a chi meno, ma sempre tanto. Io credevo anzi ero convintissimo di non uscirne più, ormai preda della più cupa disperazione, fuori andavo avanti ma dentro avevo completamente smesso di vivere, per di più ignorantemente sono caduto in alcol e droga…come un idiota, ritrovandomi a dover combattere oltrechè una cupa depressione, anche ben due dipendenze bastarde. Ora, a distanza di più di tre anni..sto magnificamente bene, sono uscito dalla mie dipendenze,non con poca fatica… vedo mia figlia lo stesso tempo di quanto la vede la mia ex moglie e abbiamo costruito un rapporto stupendo (lei ha 10 anni), ho una compagna che mi adora, e che adoro, sto comprando casa e mi bevo la vita godendomi ogni minuto che passa..ancora alla volte non mi sembra vero ma è così. Il dolore provato, le cicatrici quelle rimangono…ogni tanto ancora ci penso ma ora so che anche il dolore più forte..serve a crescere, aiuta, ci insegna, e contibuisce, forse in modo un po violento a trasformarci in quello che saremo dopo. Abbraccio virtualmente tutti coloro che ci sono dentro..e vi lascio con un ultimo consiglio…i figli certo,che noi mettiamo sempre davanti a tutto, vanno preservati, ma ancor prima…amate voi stessi..vogliatevi bene e tanto..perchè voi siete la risorsa più preziosa che avete, e se stiamo bene e siamo sereni noi..lo sono e lo saranno anche i nostri figli.

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