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Lettera pubblicata il 18 Ottobre 2009. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore marziav.
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ciao a tutti,
rispondo qui come sto facendo in altri post riguardo all’abbandono
io l’ho subito, e ci è finita di mezza nostra figlia piccola…
non ho piu voglia di scriver quanta disperazione e vuoto e rabbia accompagnino ogni mio giorno ormai da 2 anni…..
voglio solo farmi sentire vicino a chi soffre come me, vorrei dire pr esempio a
@sara
“La verità è che essere abbandonati è la cosa più atroce che possa capitare alla nostra anima”
è vero…. c’è una classifica scientifica dei piu forti dolori emotivi che si possono subire nella vita: lutto e abbandono sono i primi due, con la differenza che il lutto è ineluttabile e dopo un certo tempo viene recepito, e i ricordi dell’amore prduto posso anche divenire alleati durante la vita, come un prezioso scrigno da riaprire ogni tanto, anche se la malinconia ti sopraffà…. mentre l’abbandono significa poi aver a che fare con l’ex che frequenta altri partner, con figli che ti vengono strappati via (nel caso dei padri), con la consapevolezza che quello che hai perso è sempre li che vive vicino a te e non puoi piu averlo… è la cosa peggiore della vita…..
@stefano
hai fatto il piu grosso errore della tua vita…
purtroppo anche io ho sbagliato lasciando andare via la mia ex per cui non ti sto giudicando, non hai certo bisogno di questo…. ma vista la tua situazione con figli grandi… hai piu possibilità di ricostruire parzialmente quello che hai perso… parlane separatamente con ogni figlio, cerca di riavere dalla tua parte almeno uno di essi…. del resto non si tratta di convincerlo che avevi ragione tu: tu stesso dici di aver sbagliato!
in generale voglio dire a tutti che l’amore è la cosa piu brutta che possa capitarti nella vita: sei in balia del dolore e tutte le altre cose che ti appassionavano non contano piu nulla…. la vita finisce… pensate che io dopo tanto tempo ancora pago dei love coach per sentirmi dare consigli (inutili) su come tentare di riconquistarla
Una domanda faccio a tutti quelli che stanno affrontando il dolore: cosa vivete ogni giorno? pensate ai periodo con l’ex per riviverli e consolarvi? vi immaginate una vita diversa con l’ex che ne fa parte e dove non fate piu gli errori di prima e mostrate amore in ogni momento? provate rabbia verso l’ex e sperate che soffra?
che cosa vivete… come trovate conforto….
Carissime Lucia e Cristina, non pensate mai che queste cose possano capitare solo alle donne! Io sono un papà di uno splendido Angelo che ha oggi 4 anni e soffro come un disperato, quando sono distante da quello che era la mia famiglia, anche se non piango o non mi lamento in giro.
Sono stato messo alla porta proprio per quel motivo di “Cessato Amore” nei miei confronti! Come se l’Amore, dopo 19 anni di sodalizio in cui prevalgono 11 di Matrimonio, possa esssere ricercato ancora attraverso il frizzico nello stomaco che viene agli adolescenti!
Forse a volte non si vuole crescere e si cercano delle conferme che non si troveranno mai costanti nel tempo perchè sarebbe impossibile! In una coppia che si vuole veramente amare, non si devono dare degli standard per misurarne il livello. Quel livello se c’è si manifesta, per ciascuno, con il dimostrare ogni giorno di apprezzare chi ti sta vicino e non di trovare scuse per sminuirlo. Lo so, non tutto può piacere, ma perchè soffermarsi troppo su ciò che si ritiene negativo, rischiando di accatastare tutto e poi esplodere?
La ricerca del buono e del bello che possediamo, sembra una prassi dei primi anni…. Perchè non continuarla sempre? Si crede di sapere già? Si vive troppo vicini per apprezzare novità non viste?
Forse è la società che incosciamente ci fa perdere la ragione.
Ci guardiamo in giro e vogliamo improvvisamente provare emozioni nuove, più forti…. lo possiamo fare…. abbiamo una sola vita… usiamola al meglio! Ma a quale certezza andiamo incontro?
Tutti cambiamo nel tempo, auspicando magari di tenere fermi quei principi fondamentali che ci hanno fatti amare ed innamorare, i cambiamenti ci possono arricchire e renderci migliori in ragione della nostra maturità, ma troppo spesso questo è visto come un tradimento!
No, non sono il traditore, non voglio essere la vittima… tutto quì.
Sono stato sempre disponibile a tutto per la famiglia, sopra il Lavoro, sopra me stesso. Mi accorgo di aver esagerato?
Quei 20 anni oggi, mi mancano all’appello, ogni volta a casa sembra di ritrovare una sconosciuta, se non fosse per mio figlio che mi corre incontro. Una profonda delusione che chissà quanti di voi prima di questo dolore hanno pensato: “A me questo, non capiterà mai!”
Antony, personalmente ogni giorno mi ritrovo a fare i conti con un nemico acerrimo chiamata angoscia, nonchè un sacco di ricordi belli che ho con lui(chissà perchè non sono mai quelli brutti a venirmi in mente!)Inoltre da un pò di tempo mi viene in mente lui con altre donne e la cosa mi brucia.Penso che quando troverà una compagna fissa, ci starò molto ma molto male.
…Prima l’ho visto…Sono scesa a prendere i bambini che aveva riportato a casa.Non so dire di preciso che effetto mi fa quando lo vedo.Inizio a credere che lo idealizzo troppo a volte, perchè comunque quando mi è davanti non provo amore nè affetto come quando non c’è se non nei miei pensieri.Odorava di vino, come al solito.Non si risparmia neppure quando ha i bambini.Ha detto che sono troppo “fiscale”perchè continuo a chiedergli i soldi che deve darmi per il mantenimento e che,puntualmente non versa.Ma cavolo,dico io:l’ha voluta LUI e SOLO LUI questa separazione e ancora spera di non pagarne alcuna conseguenza?!E’solo un ragazzino ed io mi prenderei volentieri a schiaffi per il solo fatto di pensarlo ancora!
Beh, Cristina, Ti risenti giustamente quando tuo marito, che ha voluto la separazione, non versa quanto dovuto; pensa allora come può stare un papà che è puntuale nei pagamenti (anche se la mamma non ne avrebbe bisogno), non ha voluto questa situazione, e soffre la lontananza del figlio perchè anche se la gestione é condivisa di fatto dorme da lei tutti i giorni e per me che lavoro il tempo con lui si riduce al week end ogni 15 giorni e qualche ora la settimana.
@cristina
la mia ex ha appena trovato un compagno fisso… anzi ti posso dire perchè ho avuto modo di saperlo, che ieri notte, con mia figlia li presente in casa, hanno passato la prima notte insieme…..
in questi casi, la sofferenza sale a livelli impensabili, e la rabbia che leggo in tanti interventi vostri qui sembra essere l’unica difesa… ma in realtà siamo nudi di fronte al dolore….. vedere una persona che amo con tutto il cuore, che ha fatto una figlia con me…. sco.... con un altro, avere sempre il sorriso stampato in faccia, e fregarsene completamente della mia vita, del padre di sua figlia… e mettere la figlia in braccio a questo nuovo arrivato….
come fanno le donne ad essere talmente egoiste e crudeli….
io non ho letto la tua storia ma se l’abbandono lo hai subito da parte sua, puoi chiedere che gli alimenti vengano direttamente detratti dal suo stipendio in modo da riceverli….
se la vostra vita è stata distrutta dal partner, non lasciate nulla di non fatto per fargliela pagare…. qualunque cosa sarà sempre un 5% del dolore che provate voi…. non so cosa ne pensi
Ciao ragazzi, ho letto la lettera e gli ultimi commenti.
Antony, quello che dici sul lutto è vero, sono d’accordo. Personalmente posso dire che anche i bei ricordi, nel caso di morte, prima di diventare solo un patrimonio a cui si attinge tutta la vita, sono comunque forieri di dolore, nostalgia, spaesamento. Il senso di mancanza è sconvolgente. Nei primi tempi persino le cose più banali hanno continui rimandi e la cosa è lacerante. Poi via via si passano varie fasi e avviene la rielaborazione, una diversa integrazione del vissuto affettivo e del rapporto avuto con la persona e della propria identità rispetto al rapporto con quella persona ecc…
Sensi di colpa, rabbia anche, senso di ingiustizia profondo, fanno parte o possono comunque far parte anche del lutto vero e proprio.
La differenza è che, a meno che non si facciano scoperte eccezionali post mortem (o nel caso di figure centrali e grossi conflitti da rielaborare, e da soli perché un confronto non sarà più possibile… ad esempio il padre che se ne è andato di casa molti anni fa e con cui non hai mai avuto modo di recuperare un rapporto), non viene messa in dubbio l’identità di chi hai amato e ti ha amato e non c’è più. Non ti ha abbandonato volontariamente. Se n’è andato magari comunicandoti fino all’ultimo una vicinanza, una complicità, l’amore.
Invece chi ti lascia sentimentalmente ti mette in crisi anche da questo punto di vista, oltre alla sensazione di mancanza: chi è? chi è stato veramente? – eravamo un noi e ora lui o lei è un individuo che ha ripreso la sua individualità senza chiedermi cosa ne pensassi, come mi sentissi… sono spaesato, la mia è una crisi d’identità ed esistenziale che riguarda quegli stessi ricordi che non so più come guardare, collocare… anche perché di solito c’è una anche una reazione assoluta: o mi ha sempre amato veramente e allora non può aver smesso oppure non mi ha mai amato davvero.
In realtà, come dice la lettera, anche il lutto sentimentale ha le sue fasi, più o meno lunghe, in successione ma anche che si intersecano. Se ci sono di mezzo i figli, poi, è chiaro che entrano in gioco anche altri aspetti dell’emotività che non riguardano soltanto il rapporto 1:1. Nel lutto “reale” il senso di impotenza è lacerante perché sai che alla morte non c’è rimedio, non puoi farci niente (poi cercherai dentro di te e troverai un modo per investire quelle energie e quel rapporto in un modo costruttivo) nel lutto d’amore è la stessa cosa e insieme non lo è. La persona potrebbe tornare, non è detto. Forse è quando si accetta che l’amore sia morto che la storia sia veramente finita che certe energie possono indirizzarsi a reagire veramente al lutto amoroso in quanto tale, ma l’accettazione ovviamente non è immediata. Perché è molto difficile pensare che una persona che era parte di te e di cui ti sentivi parte possa davvero aver preso un’altra strada. Hai anche l’idea che tu non faccia più parte dei suoi ricordi. cancellato. In realtà dubito che esistano tali
Penso che il dolore che si prova sia lo stesso indistintamente se siamo uomini o donne…… chi viene lasciato subisce. Certo un uomo subisce di piu’ visto che l’affidamento normalmente viene dato alla madre…. nel senso che i bambini stanno a casa con la madre.
Ho cercato di riportarlo a casa…. per quattro mesi non ho fatto altro che umiliarmi davanti a lui ,davanti a sua madre, a sua sorella….. l’ho trattato bene, l’ho trattato male…… sapete cosa ho ottenuto….. niente !!!!!! Quando mi parlo tiene sul viso un sogghigno di derisione come se si stesse divertendo a farmi tutto cio’….. mi ha detto che devo imparare a stare bene con me stessa esattamente come fa lui solo cosi’ saro’ felice…… che lui non ha sensi di colpa perche’ lui adesso sta bene…… e che io per lui sono come una amica con cui si fanno tante cose.
Bene mi ha disgustata !!!!!!!
Sono due giorni che non piango piu’, che mi rifiuto di prendere antidepressivi e che finalmente rido…. sapete perche’???? Perche’ ho la certezza che la persona che ho amato ogni istante per 20 anni non c’e’ piu’….. c’e’ solamente un’ipocrita che gli assomiglia vagamente non e’ piu’ il bell’uomo (come lo chiamavo io) che alla mattina mi abbracciava e mi diceva di stare attenta in macchina…… e’ un uomo arido privo di ogni piu’ piccolo sentimento. Vorrei solamente che come @stefano un giorno guardandosi indietro veda e capisca cosa ha fatto alla sua famiglia e spero che soffra…. tanto……
Per quanto riguarda i soldi…. io purtroppo ho un orgoglio grande almeno quanto me e non voglio nulla….. lui lo sa benissimo ma vi assicuro che quando mi ha detto se spendi qualcosa dimmelo ho avuto la conferma di quanto estraneo sia questa persona…..
Cerco di non fare mancare niente ai miei bimbi…. ho un lavoro ( che al giorno d’oggi non e’ fortuna da poco ) e cerco di contenermi in tutto almeno quanto riguarda me…. ma la soddisfazione di non farlo contribuire alla crescita dei figli me la voglio proprio levare !!!!!
E vi assicuro che ora il sogghigno di soddisfazione ce l’ho io !!!!
A presto carissimi amici !!!!!!!!
“lobotomie”, anche la rimozione esiste, come meccanismo di difesa. Le persone che abbandonano non hanno dimenticato, vivono e guardano i ricordi in modo diverso. Sopratutto nella fase loro dell’abbandono. Magari in seguito penseranno con tenerezza a cose che noi crediamo dimenticate e comunque si porteranno quei ricordi appresso, ma ora hanno effettuato un loro distacco seguendo le loro ragioni. Ora per rifiutarsi di sentirsi in colpa possono anche diventare più str…. Possono caricare chi lasciano di ogni responsabilità. Chi viene abbandonato rimane sconvolto dal comportamento dell’altro, tanto più è freddo tanto più si chiede: com’è possibile? Desidera che l’altro smetta di comportarsi male o con freddezza ed egoismo in modo da liberarlo dall’incubo che quegli atteggiamenti provocano in lui (o in lei, ovviamente). Finché è costretto ad attivare il salvavita per cui se non puoi cambiare l’atteggiamento di un altro e “controllare” il modo in cui tratta te, la fine della storia puoi però rapportarti in modo diverso con gli atteggiamenti di un altro ecc.
CRISTINA: l’abbandono è un trauma, e l’idealizzazione non credo sia solo propria dell’amore (in fondo vediamo una persona migliore di tutte le altre, speciale rispetto a tutte le altri, altrimenti che senso avrebbe?) o anche delle nostre aspettative che l’altro sia la persona che possa farci stare meglio, proteggerci, non abbandonarci mai ecc. Credo sia anche un meccanismo di difesa. Non posso credere di essere stata con una persona che ora (o già da prima, in parte) si comporta così, nei miei confronti. Non posso essere stata con una persona così egoista, con queste idee e questi difetti. Quando lo vedi lui non ti piace, vedi cosa non ti piace di lui e in cosa stanno le vostre incompatibilità. Lo vedi, forse, anche come colui che, ad incontrarlo oggi, non ti piacerebbe, non sceglieresti accanto a te. Però avete condiviso un percorso e tu l’hai scelto quando lo vedevi migliore di tutti altri. Forse anche per questo provi quel senso di spaesamento tra il vederlo e il ricordarlo, anche con le immagini tue in cui hai attribuito a lui, alla sua vicinanza ecc dei significati molto diversi…
L’amore quando fa male picchia duro, è vero. E’ SCONVOLGENTE perché visceralmente un abbandono sembra strapparci le nostre convizioni, radici, sicurezze ecc… E’ una rivoluzione che non abbiamo voluto. A volte, dopo un certo tempo, si riesce persino a considerare: è stato meglio così. Non soffrire, assolutamente, ma si riescono a vedere le ragioni per cui veramente una relazione non andava o comunque che l’essere il compagno o la compagna di non è stato il tutto, è stato un modo di “declinarci” ma non il solo possibile. Però ci vuole tempo, ognuno ha il suo, e nel mezzo sta un periodo molto duro.