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Cosa succede dopo il dolore della separazione?

di marziav
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 18 Ottobre 2009. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.178 commenti

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  1. 1071
    ilary -

    @ tutti
    Certo è che anche questo è una conseguenza della separazione, perché prima i miei figli quasi non ci pensavano a tornare giù.

  2. 1072
    Spotty -

    @Ilary
    Non conosco abbastanza bene la situazione per poter dare un consiglio, ma mi sembra chiaro che i tuoi affetti sono nella terra d’origine, che non avresti abbandonato se non per esigenze lavorative.
    Ora, mi pare che il quadro sia questo:
    1) il padre si trova nella terra d’origine.
    2) non avrà più la scusa della lontananza per non vedere i suoi figli.
    3) che ci piaccia o meno i bambini hanno bisogno di entrambe le figure genitoriali.
    4) anche i tuoi familiari sono lì.
    5) i tuoi familiari costituirebbero per te un grande aiuto nella gestione della quotidianità, permettendoti, finalmente, di trovare anche un po’ di tempo per te stessa.
    6) torneresti con un lavoro in mano.
    7) ritroveresti i tuoi vecchi amici.

    Per una valutazione completa, bisognerebbe sapere qual è il quadro della situazione attuale. Azzardo:
    1) il padre non vede i bambini quanto dovrebbe.
    2) usa la scusa delle difficoltà logistiche per sottrarsi ai suoi impegni.
    3) ai bambini manca la figura paterna.
    4) qui hai sicuramente degli amici, ma non puoi contare su di loro come faresti con i tuoi familiari.
    5) soffri della mancanza di tempo per te stessa e per ricostruirti una vita.
    6)…

    Se la situazione fosse simile a quella proposta, io non avrei dubbi: tornerei “a casa”. Sarà perché la mia famiglia d’origine (intendo anche quella allargata a zii, cugini, parenti anche di secondo e terzo grado!) mi è stata e continua ad essermi molto vicina nei momenti bui di questa situazione ed ha costituito un pilastro che mi ha dato la forza di affrontarli. Anche gli amici sono importanti, ben inteso, ma i miei familiari, soprattutto i miei genitori, sono stati una vera e propria àncora di salvezza.

    Per quanto riguarda la delusione dei tuoi figli quando vedono che il padre non si comporta come dovrebbe, innanzitutto tu non lo devi coprire e giustificare, ma ovviamente non lo devi neanche criticare apertamente davanti a loro (casomai fallo a lui direttamente tramite lettera dell’avvocato). Tu pensa soltanto a continuare ad esserci per loro, a dargli perlomeno questa certezza. Quando poi cresceranno, faranno le loro valutazioni.
    Se ci pensi bene, se tornando a casa i bambini non vedessero comunque il padre quanto dovrebbero, razionalmente che cosa cambierebbe per loro rispetto alla situazione attuale?

    Dopodiché, ha ragione Mikito: devi fare la scelta più giusta per te, perché dopo ne beneficeranno anche i figli. E’ una verità sacrosanta!

    Un abbraccio.

  3. 1073
    ilary -

    @ spotty
    Hai inquadrato perfettamente tutta la situazione!Per quanto riguarda il padre io sono più che sicura che continuerà a latitare e a” nascondersi dietro il dito”
    Perché anche quando siamo stati giù per le vacanze li teneva con sé solo quando non aveva altri impegni. Pensa non ha risposto ai bambini neanche a telefono la vigilia di Natale ….non aggiungo commenti

  4. 1074
    Mikito -

    Ilary, la risposta ti saltella dentro la testa da parecchio…
    I nostri pareri, a parte la riserva di Antony, mi sembrano abbastanza concordi con Te e con una logica che non fa una piega…
    Certamente, smontare tutto non sarà facile.. ci vuole Coraggio! Ma è quello che dovrà sempre accompagnarti da oggi in poi, nelle scelte personali della tua vita futura. Non c’è Rosa senza spine, dice il detto… le cose belle sono sempre le più difficili da ottenere.
    Dormici sopra quanto vuoi… ne rafforzerai l’intenzione!

  5. 1075
    nutellaKri -

    Cara ilary
    Se non vuole fare il padre sono cavoli suoi!!! Non sa ciò che si perde…
    Ora gli farà sicuramente comodo farsi gli affari propri…ma verrà il momento in cui lo rimpiangerà !!!
    Personalmente penso che tu debba fare ciò che ti farà stare meglio. La vicinanza della famiglia aiuta tantissimo…la scelta migliore è quella che renderà serena te ed i tuoi bambini.
    Buona fortuna

  6. 1076
    Spotty -

    Come state tutti?
    Ogni tanto questo forum cade nel silenzio, ma fortunatamente quando qualcuno “chiama” c’è sempre un coro solidale pronto a rispondere.
    Vi racconto quello che mi è successo in queste ultime due settimane.
    La settimana scorsa è venuto a mancare il padre del mio ex. Non è stata un evento del tutto inaspettato, ma comunque la perdita di un nonno per i nipotini rappresenta uno dei primi approcci che i bambini hanno con la morte. Mentre il più piccolo di 6 anni non ha percepito realmente il significato di tale evento, anche perché a questo nonno volevano senz’altro bene, ma non avevano un grande livello di confidenza, il più grande, l’adolescente, ha sentito di più il coinvolgimento emotivo ed è voluto andare al funerale.
    Io, che ho mantenuto un buon rapporto con la mia ex-suocera, ho cercato di far sentire, per quanto potevo, alla famiglia di lui la mia vicinanza affettiva.
    Quello che ho anche cercato di fare è tentare di far sentire il mio supporto morale anche al mio ex che, formalmente, mi ha ringraziata.
    Il problema qual è stato? Che mi sono ritrovata a leggere per l’ennesima volta in me stessa ed ho scoperto che per me non è ancora finito il sentimento che provo per lui. Purtroppo io non posso evitare di ammettere che in fondo al mio cuore provo ancora una forma d’amore per lui.
    Ed è per questo motivo che ancora non riesco realisticamente ad immaginarmi insieme ad un altro uomo: non sono affatto pronta, contrariamente a quanto scritto in post precedenti.
    La mia non è una storia finita, e mi chiedo se in futuro potrà mai esserlo.
    La cosa strana è che, nonostante io senta ancora dentro di me una traccia di sentimento profondo e nonostante io sappia che da qualche anno (anche prima della fine) si frequenti con un’altra donna, non provo gelosia, ma una specie di serena rassegnazione che mi rende assolutamente consapevole di averlo perduto per sempre. In pratica, non sono divorata dalla gelosia, ma nemmeno spero che lui ritorni. E comunque, se un giorno lui volesse tornare sui suoi passi, non sarei più disponibile, non tanto per una ripicca, quanto perché ormai, sebbene ci sia ancora del sentimento, sono una persona diversa.
    Non so dire se tutto ciò sia da considerare una evoluzione o una regressione. Sta di fatto che io non mi sento male e mi sento molto più serena anche con i miei figli, al lavoro, con gli amici.
    A qualcuno di voi è capitata una cosa del genere? O sono io quella “un po’ fuori dal mondo”?
    Un abbraccio.

  7. 1077
    Mikito -

    Bellissima questa Tua Riflessione cara Spotty! In realtà dobbiamo convincerci che Noi, come chiunque, non diviene mai proprietà esclusiva di qualcun altro, ma semplicemente catalizzatore delle sue attenzioni, del suo affetto, delle sue passioni, che indiscutibilmente generiamo e dobbiamo indirizzare verso qualcuno.
    L’affetto verso il nostro ex coniuge, adesso si trova, nel nostro caso, sotto la soglia del “rumore di fondo”… nelle occasioni dove i sentimenti di unità e di solidarietà umana vengono fuori, questo rumore si abbassa facendo emergere quello che hai pocanzi citato, nella tua bellissima riflessione.
    Stai tranquilla, che il tempo resta sempre il maestro che ci insegna e ci fa ricordare che l’esperienza vissuta non è qualcosa da dimenticare… che ci tornerà utile, e che, mettendo alla prova qualcun’altro, migliorerà prima o poi il nostro futuro.
    Se adesso è per Te difficile immaginarti idelamente con un altro uomo, questo, con il tempo, si trasformerà senza che te ne renda conto, in qualcos’altro che certamente riempirà tutta quella quotidianeità che oggi si ritrova manchevole di tanti desideri.
    Buona settimana a Tutti.

  8. 1078
    ilary -

    @spotty
    Carissima amica di sventura proprio ieri con mia grande sofferenza ho dovuto ammettere a me stessa la stessa cosa. Nonostante quell’essere mi ha fatto più male di tutti al mondo. In un angolo della mia mente e del mio cuore lo continuo ad amare. Non mi so dare spiegazioni al riguardo. Ma sono molto arrabbiata con me stessa.

  9. 1079
    Frank -

    @Spotty
    ehhhhh…..mi unisco al vostro coro….posso dire che anche per me è la stessa cosa….stessi tuoi pensieri…positivi e negativi….perché di fondo so di amarla un po ancora nonostante il male che mi ha fatto e mi sta facendo.
    Penso che nelle vita ci sia almeno una persona che ci assorbe e da cui non riusciamo più a staccarci completamente.
    Anche io so che non potrò mai più tornare con lei….ma c’è comunque qualcosa dentro di me di lei che non se ne andrà mai e che morirà solo insieme a me.
    Non è nostalgia o maliconia…ma una parte di lei che vive ancora in me…e che nonostante tutto mi fa piacere ancora ci sia.
    Ragazzi…io piano piano mi sto rasserenando sempre di più….ho anche cambiato lavoro da due settimane….che dire….in sei mesi ho stravolto completamente la mia vita….spero un giorno di ringraziarla per la nuova opportunità di futuro che mi ha inconsapevolmente offerto.
    Un abbraccio a tutti VOI!!!!!!!

  10. 1080
    antony -

    @Ilary…

    per prendere una decisione del genere e cambiare vita… devi pensare ai figli…
    sai benissimo che la presenza del padre non cambierà, per cui loro non hanno alcun vantaggio in questo senso, mentre invece perderebbero il loro ambiente, i loro amici etc.
    tu avresti dei vantaggi, è chiaro.. ma io vorrei vedere in questi scambi sul forum che si parli del bene dei figli, non di cosa è meglio per noi stessi….

    io ho rinuciato a tutto, lavoro, vicinanza con la mia famiglia.. per tentare di stare vicino ai figli… sii sincera con te stessa e non giustificare le tue tentazioni, pur legittime, come se fossero il bene dei figli… il bene dei figli è la stabilità.

    detto questo, mi scuso per non farmi sentire da un po di tempo… purtroppo la mia situazione personale è precipitata ulteriormente da quando a settembre la madre ha portato mia figlia a Bari: a natale la bambina è stata picchiata selvaggiamente, aveva 28 cicatrici sulla schiena… i servizi sociali “stanno indagando” su richiesta del giudice… ma la verità è che a distanza di 2 mesi, non hanno fatto nulla se non convocarmi e sentire me per un ora… nulla si muove, nessuno aiuta mia figlia perchè “sta con la madre” e la madre è intoccabile istituzionalmente…. potete immaginare come sto…. ho fatto un grande sforzo solo per scrivere queste righe… sono un padre distrutto che teme per l’incolumità della figlia e da anni vengo umiliato dai tribunali e da giudici femministi…. che altro posso dire… nessuno aiuta mia figlia

    un abbraccio a tutti

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