Salve a tutti,
sono Silvia,una ragazza di 24 anni,vivo con i miei genitori e studio alla facoltà di Medicina. Il motivo per cui scrivo riguarda proprio l’università, perchè sto riscontrando grandi difficoltà nello studio e nei risultati con gli esami, perciò ho dei dubbi che questo percorso non faccia più per me.
La situazione è questa: sto frequentando il terzo anno, ma per via di un’esame che non ho passato a dicembre sono ripetente del secondo anno;ho perso la voglia di studiare,mi risulta sempre difficile impegnarmi sui libri perciò passo le mie giornate facendo altre cose rimandando sempre il momento dello studio. Negli anni precedenti d’università non ho avuto grandissimi risultati,c’ho sempre provato a studiare ed a preparare gli esami e pochi ne ho superati, ma ho difficoltà nel metodo di studio perchè non riesco a ricordare tante informazioni tutte a memoria,come lo studio impegnativo e rigoroso di medicina richiederebbe.
Quindi vivo male tutta questa situazione e non trovo più gli stimoli necessari per andare avanti,dato che per ora le uniche soddisfazioni che posso avere derivano dagli esami e non sul campo. Infatti a proposito di quest’ultimo,sto iniziando ad avere delle esperienze nei reparti dell’ospedale e ho riscontrato curiosità e piacere nello starci,quindi l’aspetto pratico mi piace, ma purtroppo o per fortuna la formazione non può essere solo pratica, ma c’è prima una base di studio.
In aggiunta a questo,comincio a sentire il desiderio di affacciarmi al mondo del lavoro,per avere un pò d’indipendenza personale e per non sentire troppo la pressione derivata dallo studio,visto che sono una persona dinamica che riesce poco a resistere chiusa dentro casa a studiare.
Visto che sono di fronte ad un bivio e vado sempre in confusione a periodi altalenanti,vorrei prendere una decisione definitiva o verso il proseguimento degli studi o verso l’abbandono di questi, per orientarmi su altre cose. Infatti i miei interessi sono sempre rivolti anche verso una sfera molto diversa da medicina,che è il lavoro di truccatrice professionale,studiando all’interno di una scuola o con dei corsi,che mi permetterebbe di essere più creativa,più dinamica,a contatto con gli altri e non statica in casa o all’università per chiudermi sui libri.
Quindi secondo voi,queste crisi sono passeggere,devo insistere con l’università e cercare di superare in tutti i modi il problema studio…oppure i miei problemi sono reali e devo accettare di non essere portata per la carriera universitaria?
Grazie mille!!! 🙂
Cosa scegliere della propria vita?
di
dubbiosa
Lettera pubblicata il 7 Febbraio 2012. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore dubbiosa.
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Sto avendo anche io il tuo stesso problema…e anche io avevo pensato ad un corso serio di truccatrice!
Mmm…forse non siamo portate per la carriera universitaria! Ma si sa…con la Laurea è difficile camminare; senza sarebbe proprio paralizzante. Quindi…boh…stringiamo i denti e andiamo avanti.
Se alla fine proprio non combiniamo nulla di buono, ci accontenteremo del lavoro che troveremo!
Ciao Silvia, mi piace il tuo nick. Fa capire che non hai le verità in tasta, cosa che molti ragazzi della nostra età pensano di avere (ma non le hanno). Io mi chiamo Davide, ho 24 anni e vivo anch’io con i miei genitori. Io sono all’ultimo anno di Infermieristica. In questi 3 anni ho avuto anch’io grandi difficoltà; Troppe pretese da parte dell’unversità stessa e dei tutor, molte materie davvero toste. Molti esami li ho passati al primo colpo, altri invece ho dovuto darli anche 5 volte. A volte scoraggiandomi anche e prendendo anche un misero 18, sapendo di avercela messa tutta. Io arrivo da un itis, non ero neanche una grande cima, quindi il mio metodo di studio era inefficace e sbagliato. Perdi la motivazione, l’autostima si abbassa e pensi che non sei adatto a quel tipo di percorso formativo. Sai la motivazione chi me l’ha da? Gli stessi pazienti durante i tirocini in ospedale. Ora ho concluso un’esperienza di 2 mesi in pronto soccorso. L’anno scorso ho fatto 3 mesi di medicina.. e prima ancora 2 mesi di chirurgia. E la forza me la danno i pazienti. Quando ti cercano, quando si fanno bucare anche 10 volte perchè non trovi una vena solo perchè si fidano di te. I sorrisi che ti regalano.. quando ti cercano quando non sei di turno, quando ti scambiano per psicologo o ti tengono li parlare della loro vita con loro quando hai mille cose da fare. Le persone che ho visto entrare con le loro gambe e che da quei reparti non sono più usciti. Quanti pianti mi sono fatto, quante serate rovinate. Perchè poi capita che con alcuni di loro leghi talmente tanto che vivi i loro stessi stati d’animo. Se sono felici, sono felice anch’io. Se soffrono.. soffri che anche tu con loro. La prossima esperienza sarà in psichiatria e in hospice. Due strutture cosi differenti tra loro ma che ti segnano allo stesso modo e non vedo l’ora di tornare in tirocinio. Ora questo mese ci sono gli esami, sono svogliato perchè la vita universitaria mi “schiaccia” sto meglio in reparto. Ma purtroppo ci sono anche quelli da dare e questo mese ne dovrò dare 2. Rimarrò a casa sui libri a studiare. Come vedi non sei sola ci sono anche io. Se davvero è quello che vuoi fare, spacca tutto, non ti abbattere le difficoltà ce le hanno tutti. Cerca di passare qualche esame, che ti da la forza e la voglia di fare gli altri. Non gurdare il voto finale, conta poco e lo sai benissimo che in reparto ciò che conta è altro. E tieni duro, perchè da come scrivi mi sembri una ragazza sensibilissima e servono medici così. Ti lascio la mia email se ti va di scambiare qualche parola, magari ti posso raccontare x intero la mia esperienza.. o magari ti posso spronare un po’. In fondo abbiamo tante cose in comune.. gli studi.. la paura.. le domande esistenziali.. il fatto di non essere così autonomi economicamente.. il fatto di voler entrare nel mondo del lavoro per non gravare più sui nostri genitori.. oddio quanto ti capisco!!! scrivimi se ti va: bruttoanatroccolo87@gmail.com un abbraccio fortissimo!