Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 6 Settembre 2012. L'autore ha condiviso 20 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Phil95.
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
dice “questo video non e’ disponibile nel tuo paese”. Ci fai un bignami? 😉
strano… io lo vedo benissimo ! ma con che browser lo guardi ?
Ora mi dice non disponibile per cellulari. Nuova versione 😉 – qual e’ la chiave di ricerca?
prova con: “La dura verità” sugli uomini film con Gerard Butler 🙂
Mi sembra una domanda da un milione di dollari. Per me le relazioni in generale sono abbastanza complicate. Alcune le risolvo mettendo il senso civico (e quindi la ricerca dell’armonia del tutto) davanti agli interessi personali… ma noto che le persone fanno faticano ad adeguarsi perché non vivono altrettanto consapevolmente la loro natura e superano il loro disagio dando la colpa agli altri. Quindi il senso civico per me viene al primo posto… l’educazione civica dalla quale scaturiscono sentimenti di solidarietà tra le donne, i popoli, le generazioni, ecc. L’amore per la creazione contribuisce a rendere meno freddo quello che nasce come un gioco diplomatico e, proprio per questa ragione, ti rende antipatica ai più. Ma ormai la religione non è più un elemento di coesione sociale. Nel rapporto di coppia devo avere la possibilità di manifestare la mia natura. La verità è che io ho una concezione particolare della famiglia che si riflette nelle amicizie e mi porta ad essere un po’ contenuta. Quando avevo quattordici anni le mie amiche telefonavano a casa per invitarmi alle feste che organizzavano nel periodo estivo… ma volevano parlare sempre con mia madre sperando che lei sarebbe riuscita a convincermi. A pasquetta, quando si organizzavano per andare in montagna, davo buca. Quando si organizzavano per andare al mare idem. Tanto che ad un certo punto sono arrivata a convincermi che questi miei rifiuti nascevano da una “non accettazione” del mio aspetto fisico.
Insomma in quel contesto mi sentivo come in famiglia e mi accorgevo di avere lo stesso bisogno di “isolarmi” per dare un freno al divertimento. Ovviamente in famiglia vivo con più serenità i momenti di aggregazione sociale perché il clima è abbastanza solenne. Caloroso, ma solenne. Questo dipende dalla capacità di sacrificarsi. Nella vita in generale mi trovo in sintonia con le persone avare di sentimenti, anche se la cosa sotto certi punti di vista mi fa soffrire. Ma questa mia visone ancestrale del mondo è sostenuta da valori che ormai non vengono rappresentati da nessuna parte. La Chiesa post conciliare non porta nel mondo la stessa imponenza che ti solleva da problemi di natura morale e ti rende sicuro dei rapporti sociali. Non è famiglia. Quando fondi la tua vita sulla lealtà ti trovi a dover scegliere tra l’amore per te stessa (carriera, rinuncia al matrimonio, vita appartata, ecc.) e la vita di coppia. Perché la verità è che ti senti divisa e appari come una persona incoerete che passa dall’essere una moralizzatrice a una donna che è alla ricerca di una visione di felicità che è beatitudine. A 25 anni il classico playboy mi sembrava ancora un tipo interessante perché vivevo con un’altra leggerezza… ma questo non significa che quell’amore sarebbe andato avanti per opera dello spirito santo. Io sarei cresciuta accanto ad un uomo che mi avrebbe persa se non avesse modificato il suo modo di vedere.
Oggi le mie esigenze mi portano ad essere una donna felice di quello che rappresenta. Ma si tratta di un mio sentire, non porto nessuna condanna, anche perché sono ben consapevole che esiste un’ampia fetta della popolazione che non percepisce lo scontro tra spirito e materia che attraversa la natura. Ogni persona conosce i propri limiti.
Commento n. 38: io lo sono.