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Lettera pubblicata il 9 Novembre 2019. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore unknow.
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Lo so perfettamente Massimo.
Massimo,
la percentuale che hai dato sui matrimoni derivanti da incontri sui banchi di scuola è una tua opinione o l’hai riportata da statistiche di cui puoi citare la fonte?
White Knight, “cultura prestazionale” è sicuramente un buon modo per rendere l’affresco di questa società. Siamo indotti psicologicamente ad alzare sempre di più I parametri delle nostre aspettative: “mi merito di più” è la frase che bombarda le nostre testoline in tutte le pubblicità di beni di consumo, divertimenti, stili di vita. Fin qui anche logico: una società consumistica gioca al rilancio di sempre nuovi desideri da soddisfare, in un ciclo continuo in cui l’insoddisfazione deve rimanere latente in ciascuno di noi. Ciò che però è più preoccupante, è che questo concetto venga traslato in altri settori della nostra vita, come le relazioni. E cosí le aspettative diventano sempre più inverosimili e noi ci ritroviamo chiusi con I nostri desideri irrealizzabili in una solitudine dorata. Aspettarsi dagli altri ciò che semplicemente sono in grado di offrirci e goderne, senza pretendere altro, sarebbe già un grande traguardo. E lo dico soprattutto a me stessa, perché sono la prima ad aspettarmi sempre l’impossibile da me e dagli altri, in termini di investimento umano.
È vero, l’angoscia della prestazione e le aspettative riguardo gli altri oggi sono diventate un’ossessione, in tutti i campi, malgrado dia gli stessi risultati di quando si insegue la carota attaccata al bastone. Per mia fortuna me ne sono sempre fregato delle “prestazioni” e delle “dimostrazioni” verso il “gruppo”, in ogni ambito, tranne quello sportivo, mi è costituzionale, direi genetico il disinteresse verso i traguardi imposti dalla sottocultura sociale. L’unico parametro di riferimento è sempre stato il MIO “piacere”. Quindi, piacere “buono”, “dis-piacere” “no buono”. Anche quando per il giovanil vigore facevo il “trapanator cortese” non ebbi mai lamentele, ed oggi, senescente, vivo serenamente e senza rimpianti questa inconscia way of life. Se questa indicazione può essere utile ai “prestazionisti” compulsivi ne sarò lieto, sennò chissenefrega.
Un ciavo disinteressato.
Si suzanne è proprio come dici tu io cerco una donna con 2 occhi 1 naso una bocca 2 braccia e 2 gambe chissà se esiste o è irrealizzabile…
Riguardo a quello che dice Rossana, sinceramente sono anche io molto scettico. Il 90% mi sembra esagerato. Intendiamoci: è vero che in una società chiusa come quella di oggi, sicuramente una bella fetta di matrimoni avvengono tra persone che si conoscono da una vita e non che si sono conosciute in seguito. Tipo in un locale, in disco, al lavoro eccetera. Questa categoria è sicuramente in diminuzione, ma è ancora ben presente. In compenso, continuano a aumentare quelli che si sono conosciuti sui social e secondo me in futuro saranno (devo dire purtroppo?) la maggioranza. Pertanto, questo 90% mi sembra poco realistico.
Certo rossana, l’ho riportata da statistiche da parte di conoscenti, una mia collega di lavoro si è sposata con suo marito che ha conosciuto alle scuole medie, adesso è anche mamma di quattro figli. Quindi parlo per cognizione di causa…
Massimo,
grazie per il riscontro.
sono propensa a pensare che siano più durature le scelte fatte con un buon equilibrio fra una conoscenza di lunga data e un orientamento abbastanza istintivo.
la percentuale del 90% mi sembra però troppo alta rispetto alla mia osservazione in materia. per di più alquanto legata al passato.
Guarda quanti hanno scritto in questo sito, guarda quanti ragazzi sono stati lasciati, poi se non si sono sposati prima, allora tutto è bene quello che finisce bene… Ma tu veramente credi che la maggior parte delle coppie sono felici???
Bisogna farsi delle domande e darsi delle risposte, le storie, le relazioni quanto durano?
Le coppie prima o poi scoppiano, è così per tutti. Quindi è meglio, a mio modesto parere, incominciare a seminare i dubbi anziché raccogliere certezze…
Un mio carissimo amico, che adesso non vedo e non sento più da anni, si era sposato e la sua lei ha deciso di lasciarlo e divorziare, questo dopo che è nata la loro bimba, lui è finito per diventare un alcolizzato ed ha perso tutto, anche il lavoro, e la bambina è stata affidata alla madre… Renditi conto e chiediti se ne vale la pena, al giorno d’oggi? Io dico di no!!!
Le donne ti danno tanto ma se vogliono ti possono togliere tutto, ricordatelo questo.
Massimo allora stiamo soli per tutta la vita che dici ?? è questa l’alternativa …
so perfettamente che ci sono tantissime coppie che non sono felici o stanno insieme per mille altri motivi… ma credo che alla base c’è sempre una motivazione ( la paura di stare soli ).
Non mi rimane che iscrivermi all’ ennesima palestra/corso/volontariato e sperare …sperare..