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Lettera pubblicata il 18 Maggio 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Fabrizio80.
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Ci sono passato molti anni fa. Lei mi lasciò senza spiegazioni. Si alzò dal letto con il sapore della mia pelle ancora sulla sua e con un distacco che non avevo mai conosciuto prima sentenziò in sette parole la morte della nostra relazione, “da domani ci vediamo soltanto come amici.”
Passai mesi a cercarla. Ogni mia telefonata si risolveva col suo riagganciare al solo avvertire la mia voce. Ogni mio tentativo, ogni mia improvvisa apparizione riusciva solo a farla irrigidire e a respingermi. Una notte l’aspettai sotto casa sua, volevo parlarle, dirle che l’amavo e che fuggire da me non avrebbe riempito il buco nero che inghiottiva la sua anima.
La sua resistenza fu inverosimile almeno quanto devastante fu il suo volermi fare male. Finì con la mia auto in un fosso, i miei e i suoi documenti in mano a carabinieri, e la consapevolezza che non si può salvare chi non vuole essere salvato.
Le scrissi una lettera che non le spedii mai e non mi bastò un anno e più per archiviare quell’amore malato. Sono certo che se avessi potuto parlarle, invece che tenermi dentro quel che pensavo della nostra storia, e soprattutto quello che avevo capito di lei e dei demoni che le stracciavano il cuore, la mia guarigione sarebbe avvenuta molto, molto prima. MAI lei mi diede questa possibilità.
CONTINUA
Tutti hanno bisogno di “chiusura”. Tra adulti ci si rende conto che a volte la fiaba finisce
e il “vissero felici e contenti” e’ solo una filastrocca per bambini. Proprio per questo a un
lieto fine che non arriva deve necessariamente coincidere una chiusura. Chiudere e’ un
esercizio con se stessi, e’ una parte fondamentale che segue l’essersi detti tutto e aiuta
ad archiviare il feticcio, a metabolizzare il lutto, e finalmente a voltare pagina spostando
il baricentro in avanti affinché anche il corpo e soprattutto la mente possano seguirlo.
Quel che voglio dirti e’ che parlarle deve soddisfare quel bisogno di chiusura che emerge
dalle tue righe e del quale non riesci a fare a meno. Parlarle DEVE SERVIRE A TE e non
alla vostra storia, perché potrebbe davvero non essercene una…e di questo devi esserne
consapevole.
G.
Se non ti parla più, non è affato quella giusta per te, sbattitene e inizia a vivere, per favore! In fondo una così non merita nessuno!
Prenditi la tua giusta e doverosa rivincita morale e mandala a ca.....
Le bambine viziate di questo stampo, specie non a rischio di estinzione purtroppo, nutrono il loro infantile orgoglio proprio con il tuo attaccamento. Cosa pensi che ti possa riservare il futuro con un cancro addosso? Pensavi di aver trovato la felicità? Pensaci e smettila di arrovellarti il cervello con potenziali tentativi di dialogo e paure nel disturbarla, apri gli occhi e non aver paura di restare solo, in caso contrario diventeresti solo il suo zerbino dove, dopo essersi consapevolmente pulita i piedini per un altro pò, ti avrebbe gettato via stanne certo.
avete ragione meglio lasciar perdere…
shadow…avevi ragione… ieri finalmente l’ho sentita via mail e mi ha confermato di avere un altro da tempo. ..che tra l’altro conosco.
meglio cosi’..
per lo meno è stata sincera nel dirmelo.