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Lettera pubblicata il 15 Dicembre 2008. L'autore, tabatha2, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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si, tu hai ragione, appena arriva un suo sms ecco che mi destabilizzo e mi rimetto in discussione. Per dire la verità di sms ne ha mandati una valanga, inizia alle dieci di sera e finisce all’una di notte..faccio finta di sorridere davanti ai miei amici, cerco di non farmi rovinare la serata, ma sento il bisogno impellente di chiudermi in bagno e pensare..pensare…non riesco nemmeno a godermi un film. Penso a tutte le cose belle di lui, penso a quanto mi piaceva..penso a quando emergeva il lato dolcissimo…mi lascio trasportare da queste visioni come dentro a un vortice..ora, che sono in procinto di partire, e lui non lo sa..Forse il mio progetto è stato attuato con la consapevolezza inconscia che avrei potuto cedere…la mia partenza è come una scappatoia..Lui non lo sa..non so se dirglielo..magari smetterebbe con i messaggi..mi ha scritto che gli manco, che era solo arrabbiato ma ora gli è passata, che vuole tornare con me..poi mi ha chiesto con chi sono stata a capodanno, se ho un altro, se l’ho tradito..dice che lui non mi ha mai tradita..ma che vuole sapere se deve ritenersi single, perchè in questo caso si lascerebbe consolare da altre donne… (io credo che lui lo abbia già fatto..sa che tengo molto al fattore fedeltà…e forse è un modo per mettermi alle strette..conosce i miei punti deboli)..siccome non rispondevo mi scriveva “chi tace acconsente..”..poi riprendeva dopo qualche minuto..nell’ultimo sms mi ha avvisata del fatto che torna qui al nord il 6 gennaio, e che se lo voglio devo andare a casa sua…altrimenti per lui è finita..Ma che razza di insolente! Ma chi si crede di essere!!!! Ha aggiunto che siccome me la tiro, dopo tutti gli sbagli che ho fatto, posso andarmene a quel paese…
Continuo a sentirmi un burattino nelle sue mani.. Ora a lui è passata l’arrabbiatura, o io non ho fatto ciò che lui si aspettava da me…e cambia registro cercandomi..ma non accenna a una scusa, a un suo comportamento sbagliato..quindi semplicemente io dovrei tornare da lui perchè cosi ha deciso..ma fondamentalmente non è cambiato niente.. E’ incredibile…
No cara Tabatha, non è incredibile per niente…
Certo, è incredibile il fatto che non si metta in discussione, capisco cosa intendi dire… è incredibile se andiamo avanti con i se…
se lui capisse, se lui fosse, se lui diventasse…
guardalo per quello che è.
Non entrare nel vortice di ciò che era anche…
sarà stato anche altro, certo, ma è anche questo.
Ed è “questo” il problema, il disagio, il malessere, la fine, mica il resto.
Se… se… se…
una relazione non si fa con i se.
E mi pare che tu abbia avuto tutto il tempo per renderti conto di chi è lui.
I miracoli succedono?
in queste cose i cambiamenti possono anche accadere, ma bisogna che una persona guardi davvero in faccia i suoi problemi. E più i suoi problemi di relazione sono grossi come meloni, e più ci vuole un grande scatto di consapevolezza, e un lavoro profondo su di sè.
Ma una persona che ha questo genere di problemi difficilmente cambia, te lo dico subito. E se cambia non cambia certamente perché attorno le persone gli permettono di restare uguale.
al momento attuale, da quel che mi dici (è chiaro, io su quello mi baso… ma posso anche dirti che di dinamiche come queste conosco il copione, e dunque non ho dubbi sulle cose che riporti, nè, purtroppo, mi sorprendo) non vedo niente di incredibile.
è assolutamente coerente con se stesso.
chi si crede di essere? se stesso.
e ogni sua parola, persino quelle in cui ti dice che vuole tornare con te, rispondono a quel copione fatto di ricatto, del creare ansia e instabilità…
perché vuoi dirgli che parti?
perché pensi che smetterebbe di scrivere?
hai preso una decisione autonoma, e vuoi riportarla a qualcuno che (lo sai benissimo in fondo) non accetterà mai in modo assertivo una tua decisione autonoma.
Fai attenzione al fatto che dirgli che parti non sia un sintomo di dipendenza.
Ora ti dico una cosa: la mia amica, quando ancora stava con il suo lui, ma dentro di lei una certa consapevolezza di disagio si stava facendo via via più forte, ha preso una decisione autonoma. Quasi inconscia, come dici tu, della tua partenza.
Le era capitato altre volte che lui la cacciasse di casa. Magari per qualche ora, ma comunque sia lei provava una fortissima angoscia per questo.
Insomma, ad un certo punto prima di andarsene, quando ancora comunque sperava che lui potesse cambiare, si è tenuta aperta una porta, un appartamento in cui andare a vivere (da sola, ndr, nessunissimo altro uomo di mezzo…).
La differenza con altre volte è stata che lei non glielo ha detto. Era una cosa sua, di lei.
Non era niente che volesse dimostrare qualcosa a lui (e dimostrare qualcosa a qualcuno, informare per ricevere approvazione o per provare qualcosa, in casi come questi, è dipendere comunque da quella persona, che volutamente – inconsciamente o meno non importa – ha sempre marciato moltissimo su un rapporto di dipendenza emotiva)
Lei ora sta rimettendo in sesto la sua salute e la sua vita. Non c’è nessun altro con cui se la spassa, non gliene può fregar di meno. Spesso piange per ore, presa dal vortice simile a quello di cui parli tu. Sente il bisogno di stare da sola, a pensare, a riflettere, in modo sano su quanto è accaduto. Sente il bisogno di recuperare la sua autostima. Di costruirsi un nido dove riposare, raccogliere le idee. Capire quali sono le cose che sente e desidera davvero. Sente il bisogno di vedere gli amici, quelli che non chiedono, non commentano, ma sanno essere presenti. Quelli che sanno anche essere “assenti”. A volte sta lì a chiedersi com’è possibile che quell’uomo, anche capace di dolcezza, con cui ha vissuto sia lo stesso che l’ha presa a sberle, le ha detto cose allucinanti, l’ha fatta dubitare di se stessa, dalle cose banali alle cose importanti della vita, inclusa la sua femminilità intesa come forza generatrice, capacità di accudimento.
Lei rimette insieme i cocci, si affranca da una relazione malata. Dice: se lui capisse… e in alcuni momenti ci spera. Che un giorno chissà… Poi arrivano gli sms di lui. Tipo quelli che arrivano a te. E lei capisce che quell’ansia che sente, quando arrivano quei messaggi, è istinto.
Messaggi in cui lui non si mette mai in discussione. Neanche quando la chiama con un nomignolo, e fa l’agnello. Riesce ad essere aggressivo, colpevolizzante, in fondo, anche in quei messaggi. Che sono sempre e comunque, in realtà, autoreferenziali. Ed ecco che sbucano gli altri: in cui lui le dice aggressivamente che visto che lei sicuramente se la spassa con qualcuno anche lui farà la stessa cosa. Che lui non ha fatto niente di sbagliato, lei tutto, ma che potrebbe essere ancora (ma tipo ultimatum, ndr) così magnanimo da darle un’ultima chance…
ma che stia attenta, perché sta tirando la corda.giorni fa le ha scritto una frase in cui diceva di stare male… lei allora ha risposto, perché si è preoccupata. Lui non ha risposto più, per tenere alta l’angoscia. Quando ha risposto di nuovo si capiva che la faccenda del malessere era stato un pretesto per riportarla nei soliti discorsi, nella solita modalità.
Lei dice che quando arrivano quegli sms e li legge si sente (sì, ha usato la tua stessa espressione) ancora un burattino nelle mani di lui. Perché capisce che è così, solo così, che lui sa concepire un rapporto tra loro due. Non esistono due persone, per lui, ne esiste una sola: lui e la sua percezione della realtà. Lui e come si sente lui. Lui e quel che vuole lui.
Per non leggere quei messaggi tiene spento il telefono. Ma ciò è un disagio. E si sente emotivamente braccata comunque. Dice che forse è vero che deve cambiare numero di telefono. Rendersi realmente irreperibile. Che quello sarà un passo importante di “guarigione”. Una scelta fatta.
E’ incredibile quanto si somiglino la mia storia e quella della tua amica. Pensavo che tutto ciò potesse accadere solo a me, mi guardo intorno e vedo solo coppie felici…ma in realtà non è affatto così evidentemente.
Anche lui mi diceva che mi dava l’ultima chance, che non dovevo più sbagliare, che dovevo fare la brava. Lo sta dicendo anche adesso del resto, però mi vuole… Forse è difficile che trovi un’altra persona. Lui è molto affascinante, certamente non ha problemi a trovare delle donne..ma il difficile è creare qualcosa di stabile.. Oppure, visto che in un sms mi ha chiesto se sto lavorando..desidera anche l’aiuto economico che prima gli offrivo..e non era comunque abbastanza..diceva che cenavo da lui e usavo il gas, a volte facevo la doccia.. quindi era giusto che io pagassi delle bollette, e l’ho fatto per carità..ma la cena la compravo spesso io, il fine settimana abbiamo solo ed esclusivamente usato la mia auto..gli ho pagato spesso cinema e pizza senza mai fargli pesare che anch’io non navigavo certo nell’oro..ma una sera mi ha detto che non ero più meritevole di tenere le chiavi di casa per entrare e uscire a mio piacimento perchè non lo aiutavo e non lo facevo stare bene..(lui fa il collaboratore scolastico ed è rimasto disoccupato nei mesi estivi)..mi ha urlato che ero una sporca, che gli facevo schifo per la mia tirchieria in quanto avrei dovuto lasciarli qualche banconota da 100 sul tavolo..soldi in contanti..non gli interessava che comprassi il cibo…Beh sai, mi sono chiesta per tanto tempo se avrei dovuto dargli di più..perchè come diceva lui..tra fidanzati ci si aiuta e posso capire la difficoltà che ha una persona sola di pagare l’affitto.. Sinceramente, ho sbagliato?? Quali sono i confini giusti?
Tabatha: in giro ci sono molte coppie felici, e anche tante storie simili alle tue. E’ che tante sono “sommerse”. Anche perché non sempre chi le vive è pienamente consapevole di starci in mezzo. Molto spesso persone che vivono situazioni come le tue, nella fase di non consapevolezza, potrebbero dire, pure con la macchina della verità accesa, che le cose non vanno poi così male. Perché i loro compagni (o le loro compagne, perché succede anche agli uomini) sono considerati “affascinanti”, un po’ perché le persone che vivono loro accanto desiderano ardentemente che la storia funzioni e quindi avvalorano ogni cosa positiva che possa dimostrare che il sogno in cui hanno creduto non è finito o non si è persino tramutato in un incubo, un po’ perché quando vivi in un’atmosfera perennemente tesa e frustrante anche la semplice normalità, l’assenza di scontro, una parola gentile, un modo educato e civile pare idillio… E poi per la continua percezione della realtà messa in discussione. Lo stare male ma sentirsi dire in continuazione che si è causa di quel male perché non si fa, non si è, eccetera, abbastanza.
Mi chiedi, sinceramente, se hai dato troppo o troppo poco in termini economici?
La questione economica può essere delicata anche nelle migliori famiglie, a volte c’è bisogno comunque di parlare chiaro in modo da dividere in modo equo (in proporzione anche) il peso del bilancio famigliare, a volte può capitare che uno dei due attraversi un periodo cupo economicamente e che l’altro debba essere di sostegno…
però ancora una volta la questione, cara Tabatha, non mi pare quella.
Fosse solo quella, ancora una volta mi ripeto, non staremmo qui a parlarne, e tu non avresti la tachicardia quando lui chiama, e non ci sarebbero tutte le dinamiche di contorno che semplice contorno non sono.
se può esserti d’aiuto ti dirò un’altra cosa, visto che parliamo anche di analogie, e mi sembra che la cosa ti aiuti a riflettere, a capire che non sei una mosca bianca, e anche a relativizzare le tue responsabilità di un certo tipo:
anche la mia amica si è sentita fare storie di tipo economico, molto molto simili alle tue (“è casa mia”, “non contribuisci realmente”, “sei tirchia”, “ti tolgo le chiavi di casa perché non te le meriti”, “comodo, ah, stare qua e consumare!”) e nota bene che nessuno dei due aveva problemi economici, e nota bene che per quanto ne so lei ha sempre contribuito.
Ma non era mai abbastanza, neanche se comprava gli elettrodomestici. Se comprava qualcosa per la casa invadeva il territorio con le sue scelte, se non comprava cose per la casa era accusata di tirchieria ed indifferenza.
E ad ulteriore dimostrazione del fatto che certe dinamiche, forse, hanno caratteristiche che vanno, in qualche modo, a grappoli, il tuo discorso sui soldi mi ha fatto venire in mente la storia, successa anni fa, ad un’altra ragazza che conosco
lui un tipo apparentemente super affascinante, affabile, spiritoso, anche con una carriera in ascesa (quindi la scusa della frustrazione professionale neanche c’era), lei una ragazza molto intelligente, indipendente (anche se fragile sotto certi aspetti) che aveva sempre lavorato all’estero (guadagnando bene) ma che desiderava comunque, in quel periodo, tornare a stare stabilmente in città.
Si incontrano. Sembra la situazione perfetta: lui le dice che in effetti sarebbe ora che la smettesse di andare in giro per il mondo, costruiranno il loro “nido” insieme, a casa di lui. Lui ce l’ha già la casa, quindi tutto a posto, no?
No. Lei è anche felice di stare in città, anche se il lavoro che trova qui è più precario e meno pagato di quello che potrebbe avere all’estero. Una prova anche d’amore, no? Ma a lui questo non basta. Lui ha un’arma adesso. Da un lato le dice (tanto per essere sicuro, no?) che in fondo lei è sempre andata in giro per il mondo per scappare da se stessa e dalle responsabilità (nb: ha sempre avuto lavori di alta responsabilità), e riesce a girare il coltello nella piaga e a trovare un punto debole, perché in effetti lei è andata via di casa giovane anche perché a casa dei suoi la situazione era insostenibile (ma cosa avrebbe dovuto fare? ha fatto una scelta emotivamente sana, anche se ora lui le dice che in realtà è fredda e cinica, bambina, e la sua “fuga” lo dimostra). Dall’altro non manca giorno che la accusi di avere trovato un lavoretto da niente, mentre lui lavora sul serio, e di adagiarsi sul fatto che lui ha una casa, ora di essere tirchia, ora di non guadagnare abbastanza. E poi, dice, parlerà anche quattro lingue, sarà stata considerata brava al lavoro, ma come donna di casa è una schifezza. Possibile che con tutto il tempo che ha la casa sia sempre in disordine? possibile che non sappia cucinare con amore? (e ti assicuro che cucina benissimo, ndr) Accidenti, ma non si rende conto che non è una donna degna di tale nome?! Qd lei scopre che lui chatta con le altre lui le dice che si faccia lei un’esame di coscienza, forse è lei che non sa tenersi un uomo. Se si cura un po’ di più è vanitosa, frivola, va a caccia, se è semplice è una sciattona. Lei da quando aveva 20 anni ha una malattia cronica che non le ha impedito di andare a lavorare dall’altra parte del mondo,e non ha mai leso la sua indipendenza, ma lui la fa sentire una che con uno starnuto si spezza in due, tanto fragile quanto irresponsabile ed egoista. L’incubo che sta vivendo, Tabatha, esce fuori un giorno in cui questa ragazza (che ci ha sempre elogiato lui) seduta sul divano a casa di un’altra amica, scoppia in lacrime all’improvviso, ancora un po’ ci chiede scusa di esistere, e comincia a elencarci (seria) tutti i motivi per cui lei è una fallita e per cui non riesce a fare felici gli altri. Noi, le altre, la guardiamo allibita. Siamo senza parole. Chi è la persona che abbiamo di fronte? Che dice cose di sè che a noi sembrano ai confini della realtà??? Cosa diavolo è successo negli ultimi sei mesi?????? Alla fine, tempo dopo, lei lo ha lasciato. Solo in seguito ha scoperto che la ex di lui aveva vissuto la stessa identica storia. Ancora oggi, pare, lui va a dire in giro che lei è un mostro senza cuore che l’ha lasciato, perché lei non sa amare. Lei dice che per fortuna ci ha passato solo dei mesi. Pure troppi.
Grazie per il tuo incoraggiamento.
Chissa perche le persone fragili si attirano spesso qualcuno disposto a schiaccirle ancora di piu. (Scusa se scrivo senza accenti ma sono in Austria e la tastiera non la conosco bene)..Ho paura che non riusciro a rimanere qui come pensavo..sono gia in crisi..volevo studiare e lavorare..la famiglia che mi ospita e gentilissima ma lui mi manda messaggi continuamente la notte. Scrive che gli manco che non dorme piu,
mi ha chiesto perdono, ha capito che sono la cosa piu importante per lui e vuole ricominciare e riabbracciarmi. Forse sono stanca per il viaggio, spaesata..e ho il morale a terra..e questi messaggi mi farebbero tornare volentieri da lui..mi sto chiedendo che cavolo abbia combinato..forse Luna, lui ha capito, non mi dirä piu che sono una puttana, non mi spingera piu ne mi dara sberle..avra piu rispetto perche ha capito..
Lui ti manda messaggi la notte perché tu vuoi riceverli. Se tu non volessi riceverli avresti già spento il cellulare e cambiato numero.
Lui dice che ha capito, chiede perdono, e trova una porta aperta.
Perché tu vuoi lasciargli una porta aperta.
E nessuno può dirti che ciò sia sbagliato.
Nessuno può dirti di non fare ciò che senti.
Una sola cosa mi chiedo:
sei in crisi perché lui ti manda messaggi la notte e vuole riabbracciarti?
Non ho capito se questa decisione di andare in austria sia precendente a quello che è accaduto tra voi, ma se veramente lui ha capito, e tu decidi di proseguire la relazione, e lui è più aperto, e non è più prepotente, a maggior ragione dovresti avere il cuore più leggero e sereno per poter stare in austria, lavorare e studiare, portare a termine un progetto a cui apparentemente tenevi.
Altrimenti perché avresti deciso di andare in Austria?
O forse sono io che non ho capito.
Ma poiché hai detto “volevo lavorare e studiare” mi pareva di aver capito così.
Non so che dirti, Tabatha.
Non conosco lui, non conosco te. So solo quello che hai scritto tu, qui. Per la prima volta oggi mi sono chiesta se questa lettera è vera. Non offenderti. Poi ho pensato che sì, probabilmente è vera, e che quello che hai scritto in fondo, cioè che è bastata una sua virata in senso più positivo (dopo giorni di aggressività tramite sms) per farti pensare che sia cambiato e che abbia avuto un’illuminazione, fa parte del gioco di queste dinamiche. Del fatto che, in fondo, hai sempre lasciato quella porta aperta perché speravi che lui ti dicesse questo. Perché non sei arrabbiata con lui per quello che ti ha fatto. Sei arrabbiata con lui perché così facendo lui rende difficile, a volte impossibile, amarlo totalmente come vorresti tu.
Ancora e ancora.
Allora sarebbe fin troppo facile dirti:
perché una persona deve arrivare a fare tanto male, a comportarsi per mesi e anni in un certo modo, convinto che quello sia il modo giusto, se poi basta poco per rendersi conto di avere sempre sbagliato?
E’ così facile?
I miracoli esistono, esistono le illuminazioni, esistono dolori dovuti all’allontamento così violenti che una persona può davvero mettersi in discussione?
Sì, le “conversioni esistono”.
Però esistono cose anche così radicate che è molto difficile credere che una persone che si è comportata in un certo modo, che è strutturata in un certo modo, che guarda la vita, le persone in un certo modo, che vive le relazioni in un certo modo, che ha un temperamento violento, accusatorio possa cambiare così, puff…
Non voglio smontarti. Può essere davvero che lui abbia capito, e che da domani sarà un uomo diverso. Che non avrà nemmeno bisogno di andare a fondo nelle sue dinamiche per capire dove sta l’errore e correggerlo.
Chi può dirti che non sia così?
Nessuno.
Scrivi: “chissà perché le persone fragili si attirano spesso qualcuno disposto a schiacciarle ancora di più…”.
Le risposte sono tante. Ognuno, ogni persona fragile, ha il suo percorso, le sue ferite, i suoi buchi neri, le sue sofferenze irrisolte.
Sul “chissà perché” sono stati spesi fiumi di inchiostro.
“Donne che amano troppo”, “Lettere di donne che amano troppo”, “Molestie morali”, “Calci nel cuore”, “La principessa che credeva nelle favole”, eccetera.
Mille sono le ragioni per cui una persona sottoposta a violenza non la riconosce immediatamente, rimane esposta a quella violenza, non se ne va, va e poi ritorna.
Interessante è un libro come “Molestie morali” che mostra come il procedimento che porta alla resa di fronte alla violenza sia più sistematico e progressivo di quello che si pensi. Perché una persona priva di tendenze masochiste possa ritrovarsi, disarmata, in una situazione violenta. Perché possa perdere i parametri.
Perché non è vero che sono tutte masochiste le persone che si mettono con persone narcisiste e ciniche, aggressive o persino sadiche. Non è un’equazione perfetta. Molto spesso il masochismo non c’entra assolutamente nulla. A volte queste cose capitano a chi ha avuto relazioni sane,e potrà avere altre relazioni sane.
A volte a cadere nella rete è una persona che crede, per sua esperienza, di essere abbastanza forte da reggere la fragilità di un altro. Mentre il cosidetto fragile è in realtà un prepotente narcistista, e in nome dell’amore, e di un concetto di sostegno-complicità-empatia fuorviante l’altra persona si fa mangiare viva…
Di certo una volta caduti nella rete di una relazione malata uscirne non è così semplice.
Ti ho già consigliato “Molestie morali”.
Le soluzioni non si trovano nei libri, ma a volte i libri aiutano a riflettere, forniscono un punto di vista diverso, fanno leggere nero su bianco cose sintomi di cui non si è consapevoli… Fanno venir voglia di conoscersi di più.
Non lo so perché le persone fragili spesso finiscono nella rete di persone che le schiacciano.
Ciascuno ha la sua storia.
Quello che so è che, oltre a dire “ho incontrato un mostro” merita chiedersi: “perché ho permesso ad un mostro di entrare?”. “vediamo di focalizzare dov’è che ho perso la direzione…” e “se mai dovesse ricapitarmi di entrare in contatto con la violenza, stavolta la riconoscerò subito e saprò dire: no grazie, non fa per me!”.
Merita diventare più forti. Non più duri, ma saper amarsi tenendo dei confini che impediscano a chichessia, anche se vestito da principe azzurro e a cavallo di un bianco cavallo, di entrare dentro il nostro mondo con una mazza da baseball. Di offendere. Di prevaricare.
Perché la violenza è violenza.Non esiste violenza più giusta
Che a compierla sia un uomo bello, capace di dolcezza, che dice di amarci, o che a compierla sia uno sconosciuto con un mantello nero che tira sputi a chi passa, sempre violenza è.
I confini, da questo punto di vista, dovrebbero essere uguali per tutti.
scusa non volevo deluderti. Mi sei tanto di aiuto.. Sono in Austria perche mi sono ritrovata senza lavoro e avevo da molto il desiderio di partire per studiare il tedesco e magari mantenermi con un lavoro di baby sitter, infatti vivo presso una gentile famiglia. Ho preso la palla al balzo, e visto quel che era successo con lui il 6 novembre..in dicembre ho deciso..senza di lui!! Forse sono scappata..forse come dici tu..ho tenuto la porta aperta..ma non voglio piu farlo entrare..e la lontanaza aiuta..Forse devo ambientarmi..ho difficoltä con la lingua..e questione di tempo..Lo sapevo che se avesse cambiato modalitä ci sarei “cascata” perche conosco la mia fragilitä..infatti ecco..non so se hai letto tutto quello che ho scritto qui fin dall inizio..l ultimo episodio riguarda il fatto che era molto strano, che avevo notato le pupille piccole, una certa loquacita, serenita, distacco nel parlare dei problemi, e poi la tendenza ad addormentarsi..ho temuto che avesse preso della droga assieme a un suo nuovo amico cosi ho guardato nel cellulare e ho trovato appunto un sms che mi ha fatta tremare! l amico gli ha scritto “la prossima volta ne prendiamo due..”..Siccome gli ho detto, senza essere diretta, che quel suo amico non mi piaceva..che secondo me faceva uso di sostanze..di stare attento..lui mi ha cacciata di casa in malo modo, chiamandomi puttana e spingendomi addosso alla porta..ora lui mi ha chiesto scusa..ma dopo due mesi di accuse e baste..mi ha dato della pazza visionaria..(io poi ho chiamato l amico che non ha saputo darmi una spiegazione di quel messaggio..mi ha risposto che erano cose loro)..lui ha scoperto..per questo ha continuato a sostenere di aver fatto bene a trattarmi cosi, visto il mio modo viscido di fare..mentre lui con tanto amore mi preparava il ragu…ma io ero troppo preoccupata per non cercare degli indizi..sai luna, ho la quasi certezza di non essermi sbagliata tra l altro..se solo sapessi la veritä, mi metterei il cuore in pace..non avrei accusato nessuno per niente capisci?? lui ora scrive cose belle, fa finta di nulla e mi chiede di mettere un pietra sopra quell episodio, ma se lo scorda..troppo facile.. Se mi dicesse la verita..comunque grazie sei preziosa!