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Lettera pubblicata il 15 Dicembre 2008. L'autore, tabatha2, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ma che fesserie che gli dite lei lo ama è bello e fico perchè dovrebbe lasciarlo.
Si iscrive a pugilato ed è tutto risolto.
Cosi finalmente potranno comunicare.
Viva l’ammmmmmmore!!!!
«[…] anche se è di aspetto molto bello!!».
Siete due persone vuote, TU e LUI.
Un consiglio? Parli di bambini… Non li mettete al mondo, perché non siete proprio persone che possono fare i genitori.
Ciao Tabatha,
Tina ti ha detto molte cose importanti, e una di queste è senza dubbio:
“il suo non è un modo di fare, ma un modo di essere”.
E penso che già da sola puoi renderti conto che dover pensare:
“un giorno davanti ai bambini saprà contenersi?” è ben diverso da immaginare un futuro positivo con una persona, è già, invece, chiedersi su che livello di tensione e paura e frustrazione potrà muoversi quel futuro, che, per fortuna, puoi scegliere di non sperimentare.
In poche righe hai descritto un inferno, non un amore. Un qualcosa che, nel tempo, potrà trascinarti solo più a fondo.
Perché, nel momento in cui si comincia a razionalizzare e minimizzare la violenza (fisica e verbale), smettendo di capire che la violenza è violenza e basta, e facendosi invece uno schema mentale per sopportarla, in cui un pugno vale cento punti, uno spintone solo dieci, una sberla cinquanta, credimi, si è già all’inferno. Solo che, per sopportare le fiamme, ci si inventa una specie di tuta d’amianto, fatta di sopportazione, negazione, di sensi di colpa.
Per sopportare un mondo al contrario bisogna mettersi con la testa al contrario. Pensa che bello girare ogni giorno con la testa storta. Lo faresti? eppure è quello che stai già facendo tu, quando, per sopportare, minimizzi il fatto che uno ti chiami pu…, ti cacci di casa se quello che dici non gli va a genio,
e per giustificarlo (o non dire che sbaglia e basta, senza appello, e quindi lasciarlo) cerchi di trovare dei tuoi errori abbastanza grandi da giustificare il suo comportamento ingiustificabile.
Ora ti spiego come può andare:
difficilmente lui cambierà, anzi, peggiorerà sempre più, perché per sopportare alzerai il tuo livello di tolleranza, ti adatterai (perché in questi casi o una si adatta, perdendo se stessa, pezzo dopo pezzo, insieme alla propria dignità, o se ne va, e ricomincia a vivere in un mondo che non sia al contrario, non ci sono molte opzioni) e lui non avrà nessuna ragione per comportarsi meglio, semmai peggio. Perchè, come dice Tina, non è un modo di fare, ma di essere.
Nel frattempo il problema sarà che sempre più tu non sarai consapevole di quanto la violenza entri più di quanto te ne rendi conto. Non sarà solo quella delle sberle, o degli spintoni ecc, o delle parole, ma di tutto un sistema sbagliato che ti toglierà non solo la dignità, ma proprio la lucidità. Per sopportare tutto ciò il tuo sistema interno andrà in tilt.
Sarai così tesa e ansiosa da non renderti neppure conto di quanto tu sia tesa e ansiosa. soprattutto se passerai il tempo a fingere con terze persone che tutto vada meglio di quanto pare, o ad aggrapparti ai mesi buoni per sopportare quel giorno storto che ti procura più stress di un incidente d’auto, in termini proprio di energie prosciugate e, mi ripeto, di adattamento allo stress.
se non ti fermi la capacità di adattamento che hanno gli esseri umani per sopportare le situazioni più pazzesche, e che di base è un dono, sarà la tua più grande fregatura.
grazie a tutti, e specialmente alla persona che mi ha scritto questo ultimo messaggio. Forse ho bisogno di un sostegno psicologico per rafforzarmi..Da sola mi perdo..con mille pensieri e ..sensi di colpa…Lui continua a scrivere tramite sms che non ha fatto e detto niente, che io sono pazza perchè quando mi ha cacciata di casa ho inveito nei suoi confronti e i vicini avranno sentito..che gli ho fatto fare brutta figura e che siccome non voglio cambiare non mi vuole piu. Lo fa apposta o è veramente convinto di essere una vittima? Quando gli faccio presente che è stato lui a dirmi che sono una prostituta e che mi ha spinta e cacciata via…quindi non avrei urlato fuori dalla porta…lui risponde che voglio fare la furba..che voglio fare la vittima…
“Lo fa apposta o è veramente convinto di essere una vittima?”
per questa sua dinamica non puoi fare nulla.
E’ per la tua che puoi. Per quell’adattamento, già in corso, che ti fa dire:
Da sola mi perdo..con mille pensieri e ..sensi di colpa…
che ti fa rimuginare pericolosamente su:
Lui continua a scrivere tramite sms che non ha fatto e detto niente, che io sono pazza perchè quando mi ha cacciata di casa ho inveito nei suoi confronti e i vicini avranno sentito…
che ti fa perdere, è vero, tra “lui dice che voglio fare la vittima” quando, se ci hai scritto, è perché questa situazione ti fa SENTIRE male. E questo è un dato incontrovertibile, indipendentemente da quello che lui scrive, dice, dalla sua versione della realtà che non combacia con la tua.
Ciò che senti rimane.
Senti che stai male.
Senti che sei confusa (ed è importante che tu te ne sia resa conto, e che tu dica che forse ti serve un aiuto per dipanare la matassa dentro di te e rafforzarti, perché questa è una prova sana di amore verso te stessa).
Senti che vuoi rafforzarti anche perché non riesci ad affrontare una violenza, senza farti travolgere. E con questo hai già una delle risposte che ti servono:
la violenza effettivamente c’è.
E in questo suo di comunicare con te, se ti fa sentire così, c’è qualcosa che non torna.
se tu parlassi con persone che hanno vissuto situazioni come le tue e queste persone ti riportassero parti di dialoghi, discussioni, sms ti renderesti conto di come le frasi in questi rapporti in cui a farla da padrona è la violenza, e la destabilizzazione che la violenza comporta, le frasi si somigliano tutte. Perché i copioni si somigliano tutti.
Ho un’amica che da un mese si è lasciata con un uomo violento, finalmente. Cacciata di casa per l’ultima volta. Lei ha scelto il no contact totale, unico modo per riprendersi a poco a poco, adesso che vive da un’altra parte ed è rientrata finalmente nel mondo (perché relazioni come queste sono prigioni senza pareti). Lui, lui che l’ha cacciata di casa, dandole una sberla, le scrive che lei non sa amare, che lui è la vittima. Che lei può provare a raccontare balle a tutti, ma tanto tutti scopriranno che la pazza è lei.
Lei non risponde. Adesso sta anche cominciando a non leggere più. Ogni messaggio che riceve le fa capire dove ha vissuto, mentre l’adattamento alla situazione le offuscava la vista, le percezioni e i parametri.
Forse dovrei fare come quella ragazza. Non dovrei più leggere nulla. Ma sono fragile. Mi dico che non avrei dovuto reagire così non avrebbe potuto appendersi a nulla. Dovevo farmi sbattere fuori senza inveire e senza chiamare il suo amico. Questo week end mi ha scritto che tutto sommato, siccome io ho guardato il suo cellulare mentre lui mi stava preparando il ragù con tanto amore e poi ho urlato fuori di casa eccetera..il suo comportamento è stato giusto..che non mi ha spinta in modo violento ma meritavo di essere cacciata per le cose assurde che dicevo..Vorrei tanto avere le risposte giuste, sapere se lui invece ha fatto veramente qualcosa e che significato ha quel messaggio che ho letto..in fondo è vero, ho avuto la tendenza a cotrollarlo perchè non mi fidavo, ma ultimamente non lo facevo piu perchè volevo stare piu tranquilla..purtroppo quel sabato era strano..mi ha chiesto anche una cosa che avrebbe dovuto sapere..sicchè ho guardato nel suo cellulare..In fondo lui non mi ha ancora dato una spiegazione, dice solo che sono una visionaria e che ho mal interpretato il messaggio..che dirmi puttana per lui non è grave perchè rientra nel suo gergo napoletano ed io essendo del nord mi dovrei abituare ed invece la faccio piu grande di quella che è….
Tabatha: passo di qua per farti tanti auguri di Buon Natale :DDD
fatti un bel regalo, non solo oggi, sempre: stare bene con te stessa, con persone che ti facciano sentire bene, insegui i tuoi sogni e la tua felicità 🙂
ognuno può avere il suo modo di essere e parlare, e può pensare che per lui (o lei) sia giusto, ma se non ti fa stare bene, vuol dire che quello non è un modo che fa per te.
impara a dire di no a quello che ti fa stare male, a cambiare strada quando quella che percorri ti arreca dolore e disagio.
trova le energie dentro di te, perché ci sono.
Questo è il mio augurio per te, di cuore,
un abbraccio 🙂
Grazie Luna, auguri anche a te!
A Natale ho tentato di non pensarci..solo che la sera, è arrivato un sms da parte di lui..ha scritto che siccome lui è una persona di cuore, mi fa gli auguri..a differenza di me che sono gelida come il nord in cui vivo….. Credo che se li aspettasse…ma se è finita male..non è giusto fare una “pausa” a Natale per gli auguri..
Brava tabatha2! Non ha senso fare gli auguri a chi, solo perchè non glieli hai fatti, non perde occasione per offenderti di nuovo. Non avrebbero avuto nessun valore, credimi. L’augurio che puoi fargli davvero è pregare che il Signore l’aiuti. E questo non è neccessario farglielo sapere!
Ti auguro di continuare ad avere la forza di andare avanti per la tua strada e sono sicura che, se terrai duro, fra un pò di tempo scriverai di nuovo per condividere con noi cose belle e ringraziandolo questa volta il Signore per averti aperto gli occhi…
un abbraccio e buona fortuna.
tina.
…è chiaro che, per quanto riguarda gli auguri forse dipenderà anche dalle circostanze (anche se trovo che la tua coerenza non faccia una piega, come ragionamento), ma posso dirti un’impressione? io, da quello che hai raccontato, in generale, ho l’impressione che davvero lui abbia sempre con te questa tendenza colpevolizzante, e stile “io bravo, tu non brava, io buono, tu cattiva, io giustificato, tu no…” ecc.
Si dà sempre un po’ la medaglia, e per contro critica te anche per non prendersi le sue responsabilità? per non mettersi mai in discussione, ma mettere sempre in discussione te?
Mi dispiace fare queste osservazioni durante le Feste, però hai tirato fuori l’argomento e posso dirti che, in generale, questo suo atteggiamento fa parte della dinamica che si diceva. Del modo di essere.
Per quanto riguarda il gergo che per lui non è grave, dubito che potremmo trovare, in qualsiasi parte del Paese, qualcuno che apprezzi sentirsi apostrofare in quel modo.
Peraltro esiste certamente anche un gergo di coppia, per cui se a due piace chiamarsi cretini a vicenda tutto il giorno, ed entrambi sono d’accordo è un’altra storia. Ma non mi sembra il vostro caso…
In generale credo possiamo senz’altro affermare che nessuno si deve abituare a ricevere delle offese. Anzi, se si abitua è solo grave.
E non conosco nessuno, tra i miei amici napoletani, che chiami put la propria donna, così, per gergo.
Ma per favore…
Tu cerca di rilassarti, e di ritrovare i parametri del sacrosanto rispetto e del benessere, e queste giustificazioni pietose di un comportamento ingiustificabile lasciale fuori dalla porta.
Un bacione